Giappone

«Uno dei proiettili ha colpito il cuore di Shinzo Abe»

Il killer: «Abe era legato a un'organizzazione che odiavo» – Esplosivi a casa dell'attentatore: evacuato il quartiere — L'ex premier giapponese è stato curato da una squadra di oltre 20 medici ma è stato impossibile fermare l'emorragia
©FRANCK ROBICHON / POOL
Ats
08.07.2022 12:30

(Aggiornato alle 16.33) Shinzo Abe ha riportato due ferite sulla parte anteriore del collo, uno dei proiettili è penetrato nel cuore: lo ha detto in conferenza stampa Hidetada Fukushima, professore di medicina d'urgenza presso l'ospedale dell'Università di Nara dove è stato portato l'ex premier giapponese subito dopo l'attentato. Abe è stato curato da una squadra di oltre 20 medici ma è stato impossibile fermare l'emorragia.

Un ritratto di Shinzo Abe

Shinzo Abe è stato il primo ministro politicamente più longevo nella storia del Giappone post-bellico con la doppia esperienza alla guida del governo, finita sempre per motivi di salute: nella prima, a cavallo tra il 2006 e il 2007, conquistò il titolo di premier più giovane ad approdare alla Kantei, mentre nella seconda consolidò il record alla guida del governo, dal 2012 al 2020.

L'ex premier, 67 anni, faceva parte di una delle famiglie politiche più blasonate del Giappone, del partito Liberal Democratico (Jiminto). Suo nonno Nobusuke Kishi fu primo ministro dal 1957 al 1960, dopo aver passato tre anni nel carcere di Sugamo alla fine della Seconda guerra mondiale sospettato (ma mai processato) di essere un criminale di Classe A avendo ricoperto l'incarico di ministro durante il gabinetto in tempo di guerra. Mentre suo fratello, Nobuo Kishi, è l'attuale ministro della Difesa.

Abe, un convinto conservatore, si è battuto per il superamento del pacifismo costituzionale, promuovendo il processo di rafforzamento delle capacità difensive nipponiche accelerate ora dall'attuale esecutivo di Fumio Kishida, tra l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia e la minaccia crescente della Cina. Fu sua, in particolare, la spinta per l'approvazione delle leggi per consentire al Giappone di esercitare il diritto di «autodifesa collettiva» o di aiutare militarmente un alleato sotto attacco, creando irritazione e sospetti nei Paesi vicini, non solo in Cina ma anche in Corea del Sud.

Abe salì al potere nel 2012 chiudendo l'esperienza del partito Democratico con la sua 'Abenomics': un pacchetto di politiche espansive e di riforme per tentare di sollevare il Paese dalla cronica deflazione e per rilanciarne la crescita economica con una politica monetaria accomodante e una spesa fiscale enorme, insieme a interventi strutturali per far fronte al rapido invecchiamento della popolazione.

«Nessun rancore politico»

L'attentato all'ex premier giapponese non è stato per «rancore contro le convinzioni politiche di Shinzo Abe», ha detto il 41.enne arrestato Tetsuya Yamagami parlando del suo gesto: lo ha riferito la polizia della prefettura di Nara dopo l'arresto, citata da Kyodo News. Yamagami, residente a Nara, secondo fonti governative era in precedenza un membro della Forza di autodifesa marittima.

È stata usata un'arma artigianale

L'assassino dell'ex premier giapponese Shinzo Abe, Tetsuya Yamagami, ha detto di aver usato un'arma artigianale. Lo ha riferito la polizia della prefettura di Nara aggiungendo di aver trovato diverse armi artigianali come quella usata per l'omicidio in casa di Tetsuya Yamagami. In precedenza i media locali avevano riferito che nella casa erano stati trovati esplosivi.

Il killer: «Abe legato a un'organizzazione che odiavo»

L'uomo che ha ucciso Shinzo Abe nutriva «rancore» nei confronti di una «organizzazione» a cui pensava fosse legato l'ex premier giapponese. Ed è per questo che gli avrebbe sparato. Lo ha reso noto la polizia. «Il sospetto ha dichiarato di nutrire rancore nei confronti di una particolare organizzazione e di aver commesso il crimine perché credeva che l'ex primo ministro Abe avesse un legame» con tale organizzazione, è stato riferito senza ulteriori dettagli.

Ordigni a casa dell'attentatore: evacuato il quartiere

La polizia di Nara ha nel frattempo ordinato l'evacuazione del quartiere dove si trova l'abitazione dell'uomo che ha ucciso l'ex premier giapponese Shinzo Abe, dopo il ritrovamento di esplosivi nell'appartamento. Lo riferisce la BBC online. Durante la perquisizione, è stato spiegato in conferenza stampa, gli agenti hanno trovato armi fatte in casa e anche una serie di esplosivi. Da qui la decisione di chiedere ai residenti di allontanarsi dalla zona fino a quando l'area non sarà dichiarata sicura. Per quanto riguarda le indagini in corso, si sta cercando di capire se l'attentatore abbia agito da solo.

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