Uomini armati attaccano un gruppo di turisti a Pahalgam

Almeno 28 persone, «tra cui turisti stranieri» sono rimaste uccise in un attacco nel Kashmir indiano dove uomini armati hanno aperto il fuoco contro un gruppo di turisti. Le autorità lo hanno definito «il peggior attacco contro i civili da anni». Secondo i media indiani si è trattato di un massacro che potrebbe aver coinvolto anche due stranieri: un italiano e un israeliano, anche se l'informazione non ha trovato conferme immediate.
I terroristi hanno preso di mira un gruppo di persone, tra cui donne e anziani, nell'aggressione avvenuta dopo mezzogiorno. Testimoni oculari hanno riferito alle forze di sicurezza che due o tre uomini in divisa militare si sono precipitati nell'area, sparando indiscriminatamente ai turisti che si godevano a cavallo i prati di Baisaran a Pahalgam, una cittadina dell'Himalaya spesso descritta come la «Svizzera dell'India». Il Fronte di resistenza (Trf), ritenuto un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista kashmira Lashkar-e-Taiba, ha rivendicato l'attacco, secondo quanto riferito a News18 da fonti di intelligence di alto livello. Le forze della sicurezza sono intervenute immediatamente nell'area e hanno lanciato una massiccia operazione antiterrorismo per dare la caccia agli aggressori.
Una guida turistica ha dichiarato all'Afp di essersi recato sul posto dopo aver sentito degli spari e di aver trasportato alcuni dei feriti a cavallo. «Ho visto alcuni uomini sdraiati a terra, sembravano morti», ha detto Waheed, che ha fornito solo il suo nome. I medici dell'ospedale di Anantnag hanno dichiarato di aver ricevuto alcuni feriti, tra cui almeno due con ferite da arma da fuoco, uno dei quali colpito al collo. I video delle conseguenze dell'attacco mostravano persone immobili e insanguinate a terra, mentre le donne cercavano freneticamente i loro cari. I sopravvissuti della strage, citati dai canali televisivi indiani, hanno raccontato che gli aggressori avevano preteso di conoscere la religione dei turisti prima di aprire il fuoco, sostenendo che alcuni non erano musulmani.
Il DFAE: «Al momento non ci sono informazioni su svizzeri coinvolti»
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), da noi contattato, è al corrente dell'attacco ai turisti in Kashmir. «La rappresentanza svizzera a Nuova Delhi è in contatto con le autorità locali competenti. Al momento, non disponiamo di informazioni su eventuali cittadini svizzeri colpiti. Sono in corso i relativi chiarimenti».
I cittadini svizzeri che si recano in India sono invitati a seguire le istruzioni delle autorità locali. I consigli di viaggio per l'India sono basate sull'attuale valutazione della situazione di sicurezza in loco. Sarà rivisto costantemente e adattato, se necessario.
La situazione nel Paese
La valle del Kashmir, unica regione dell'India a maggioranza musulmana è contesa da decenni da India e Pakistan.
I ribelli nella regione a maggioranza musulmana hanno dato vita a un'insurrezione dal 1989, chiedendo l'indipendenza o l'annessione al Pakistan, che controlla una parte più piccola della regione del Kashmir e che, come l'India, rivendica l'intera regione. L'India accusa regolarmente il Pakistan di sostenere i militanti. Islamabad nega questa accusa, affermando solo il suo sostegno all'autodeterminazione del Kashmir.
L'attacco più significativo degli ultimi anni ha avuto luogo a Pulwama nel febbraio 2019, quando gli insorti hanno speronato un convoglio della polizia con un'auto imbottita di esplosivo, uccidendo 40 persone e ferendone almeno altre 35. L'attacco più mortale contro i civili avvenne nel marzo 2000, quando furono uccisi circa 30 civili indiani.
Il primo ministro del Jammu e Kashmir, Omar Abdullah, ha condannato l'attacco, definendolo un «abominio, molto più grande di qualsiasi altro attacco che abbiamo visto contro i civili negli ultimi anni». Persone di tutti i partiti politici si sono unite nel condannare l'atroce attacco terroristico.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha telefonato al ministro degli Interni Amit Shah per fare il punto della situazione in Jammu e Kashmir, mentre si trovava in Arabia Saudita per una visita. «Condanno fermamente l'attacco terroristico a Pahalgam, Jammu e Kashmir. Condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. Prego che i feriti si riprendano al più presto. Viene fornita tutta l'assistenza possibile alle persone colpite. I responsabili di questo atto atroce saranno assicurati alla giustizia... non saranno risparmiati», ha precisato Modi.
L'incidente è avvenuto mentre il vicepresidente statunitense J.D. Vance, che ha espresso le sue condoglianze per le vittime, era in visita di quattro giorni in India.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres «condanna fermamente» l'attacco ai turisti che ha causato almeno 28 morti nel Kashmir. Lo ha affermato il suo portavoce in una nota. «Il Segretario generale sottolinea che gli attacchi contro i civili sono inaccettabili in qualsiasi circostanza», ha aggiunto, esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime prese di mira dagli uomini armati.