Valencia «prima e dopo» in un video
Una settimana fa, i cittadini della provincia di Valencia vivevano una quotidianità spensierata, ignari del dramma che la tempesta DANA avrebbe portato. Tra i video diventati virali sui social, c'è quello di una ragazza che mostra il «prima» e il «dopo» nello stesso luogo. Prima del naufragio si mostra spensierata, vestita per una tipica giornata di sole. Sette giorni dopo, è sporca di fango, con gli stivali ai piedi ripulisce il cortile invaso da acqua e detriti. Il sorriso è scomparso, lasciando il posto al dolore. Un'inquadratura finale mostra la strada invasa, auto carcasse di auto ammucchiate e altri volontari al lavoro. Una quotidianità totalmente stravolta.
Ma ci sono anche le immagini dal satellite a rendere chiara la differenza tra il «prima» e il «dopo».
Intanto, il governo spagnolo ha approvato un piano di aiuti per cittadini, lavoratori e aziende colpite dall'alluvione di Valencia da 10,6 miliardi di euro. Il premier Pedro Sánchez ha spiegato che sono previsti «aiuti diretti come fatto durante la pandemia di COVID»: ci saranno «fino a 72.000 euro per caso di invalidità» e «tra i 20.000 e i 60.000 euro per riparare le case danneggiate». Sánchez ha garantito che per accedere a tali aiuti sarà prevista «la minor quantità di burocrazia possibile». Il governo ha poi deciso di esentare le persone colpite dall'alluvione dal pagamento delle tasse sulla casa e di posticipare il pagamento di altre imposte. Inoltre, lo Stato coprirà «il 100% delle spese d'emergenza dei comuni colpiti dalla DANA» e «il 50%» dei lavori necessari per riparare i danni provocati dalle inondazioni.
Nelle ultime 72 ore, sono stati realizzati «1.300 salvataggi» e sono stati distribuiti «95.000 litri d'acqua in bottiglia e 18.000 razioni d'acqua». Sul terreno sono al lavoro oltre 15.000 tra militari, membri delle forze dell'ordine, pompieri e altri addetti. Inoltre, il premier ha spiegato che l'elettricità è già tornata nel 98% delle case colpite dalle inondazioni e che è stato ripristinato il 68% delle linee telefoniche danneggiate. Sono anche stati «riparati 40 chilometri di strada e 74 chilometri di ferrovie».