Vannacci contro Nemo, atto secondo: «Lo vogliamo proporre come modello?»

Roberto Vannacci non lascia. Anzi, raddoppia. Parliamo delle critiche espresse al vincitore di Eurovision 2024, lo svizzero Nemo. Il generale (sospeso) dell'esercito italiano, attuale candidato alle Europee con la Lega, a Bari ha risposto a una domanda riguardante le polemiche generatesi dopo le sue parole sull'artista elvetico. Su Nemo, ha precisato Vannacci, «non ho fatto nessuna polemica». E ancora: «Ho espresso solamente un'opinione. D'altra parte è una figura molto eccentrica no? È una figura che non si incontra normalmente e quindi ritengo che probabilmente rappresenti un modello che nella realtà non è facile da vedere».
«A volte – ha aggiunto Vannacci – ci si chiede ma cosa si vuole premiare? Una prestazione artistica oppure un modello che si vuole far assurgere alla normalità. È per quello che ho fatto quella esternazione, che mi sembra più che motivata». Domenica, Vannacci aveva commentato così, sui social, il trionfo dell'elvetico, la prima persona non-binaria ad aggiudicarsi la prestigiosa competizione canora: «Il mondo al contrario è sempre più nauseante».
Il termine non binario, sintetizzando al massimo, indica il non riconoscersi strettamente né nel genere maschile né tantomeno in quello femminile. In inglese, queste persone si riferiscono a sé stesse con i pronomi they/them (loro/essi). E ancora: possono identificarsi sia come uomo sia come donna, ma anche nel mezzo o completamente al di fuori di queste categorie. Oltre a Nemo, nella competizione era presente anche l'irlandese Bambie Thug come persona non-binaria.