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Lo dice un alto funzionario del movimento islamista palestinese: nel frattempo, il neoletto presidente statunitense ha dato il via libera a una proposta per il cessate il fuoco in Libano – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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17:05
17:05
Lufthansa prolunga la sospensione dei voli per Tel Aviv fino a fine anno
Il gruppo della compagnia aerea tedesca Lufthansa, di cui fa parte Swiss, ha annunciato oggi che prolungherà fino al 31 dicembre la sospensione dei suoi collegamenti aerei con l'aeroporto di Tel Aviv, in Israele, in vigore da settembre a causa della situazione instabile della sicurezza nella regione.
Le altre compagnie aeree del gruppo Lufthansa sono Austrian Airlines e Brussels Airlines. Lunedì Lufthansa aveva cancellato i voli con Israele fino al 15 dicembre.
14:34
14:34
«Due ondate di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah»
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere di aver portato a termine due ondate di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut, dopo che ieri sera hanno lanciato un raid al confine tra Libano e Siria.
Secondo l'esercito, tra gli obiettivi a Beirut c'erano depositi di armi, centri di comando e altre infrastrutture utilizzate da Hezbollah. Prima che gli attacchi fossero effettuati, l'Idf ha diramato avvisi di evacuazione ai civili nella zona. Ieri sera i caccia israeliani hanno colpito diverse strade di attraversamento in Siria, che venivano utilizzate da Hezbollah per introdurre armi in Libano dall'Iran.
14:06
14:06
Il portavoce di Netanyahu resta in custodia cautelare
Il principale sospettato della fuga di notizie classificate passate a due media europei nei mesi scorsi, Eli Feldstein, portavoce per la sicurezza di Benyamin Netanyahu, rimarrà in custodia cautelare per tutto il fine settimana in seguito ai ricorsi contro gli arresti domiciliari presentati dalla polizia israeliana e dallo Shin Bet (la sicurezza interna).
Lo riferiscono i media locali, aggiungendo che nei prossimi giorni è prevista l'incriminazione formale di Feldstein e di un altro sospettato.
14:02
14:02
Secondo attacco israeliano su Damasco in due giorni
Un secondo attacco israeliano in due giorni ha colpito Damasco, lo affermano i media statali siriani.
«L'aggressione israeliana ha preso di mira l'area di Mazzé» della capitale, ha reso noto l'agenzia di stampa statale siriana Sana. Mazzé è il distretto che ospita ambasciate, istituzioni di sicurezza e sedi delle Nazioni Unite. Il giorno prima, simili raid avevano preso di mira lo stesso quartiere, così come la città di Qudsaya, alla periferia della città.
I raid hanno provocato 23 morti, secondo un rapporto aggiornato dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh).
Ieri gli attacchi a Mazzé hanno distrutto tre edifici, uccidendo tredici persone, secondo l'organizzazione non governativa (ong) con sede in Inghilterra. Tra le vittime si contano sette civili e alcuni miliziani di fazioni armate filoiraniane.
Un altro raid israeliano ha preso di mira «un complesso residenziale abitato dai palestinesi» nella città di Qudsaya, a nordovest della capitale siriana, sempre stando a Osdh, che ha una vasta rete di fonti in Siria. Secondo la stessa ong, in quest'ultimo raid sarebbero morti dieci membri della Jihad islamica, un gruppo armato palestinese attivo nella Striscia di Gaza.
13:33
13:33
«L'IDF ha distrutto un centro di ricerca sulle armi nucleari in Iran»
Secondo funzionari Usa e israeliani, durante l'attacco dell'Idf all'Iran del 26 ottobre è stato distrutto un centro di ricerca sulle armi nucleari top secret nella base di Parchin, vicino Teheran. Lo riferisce Axios.
Il sito, riferisce Axios, era stato precedentemente segnalato dall'Iran come inattivo. L'attacco israeliano di ottobre ha danneggiato in modo significativo gli sforzi compiuti dall'Iran nell'ultimo anno per riprendere la ricerca sulle armi nucleari, hanno affermato funzionari israeliani e statunitensi.
Secondo le fonti, i raid hanno distrutto le sofisticate apparecchiature utilizzate per progettare gli esplosivi al plastico che circondano l'uranio in un dispositivo nucleare e sono necessari per farlo esplodere. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato la scorsa settimana che «l'Iran non è alla ricerca di armi nucleari».
Uno degli obiettivi dell'attacco israeliano del 26 ottobre era la struttura Taleghan 2 nel complesso militare di Parchin. La a struttura faceva parte del programma iraniano di armi nucleari Amad fino a quando l'Iran non ha interrotto il suo programma nel 2003. Immagini satellitari ad alta risoluzione acquisite dall'Institute for science and international security dopo l'attacco dell'Idf hanno mostrato che l'edificio Taleghan 2 è completamente distrutto.
12:47
12:47
Hamas: «Siamo pronti al cessate il fuoco, Trump faccia pressione su Israele»
Hamas è «pronto» al cessate il fuoco e chiede a Donald Trump di «fare pressione» su Israele: lo dice un alto funzionario del movimento islamista palestinese Hamas alla France Presse.
«Hamas è pronto a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza se viene presentata una proposta di cessate il fuoco e a condizione che (Israele) la rispetti», ha dichiarato un membro di spicco del suo ufficio politico, Bassem Naim, invitando «l'amministrazione statunitense e Trump a fare pressione sul governo israeliano per fermare l'aggressione» a Gaza.
11:54
11:54
La Jihad palestinese posta un nuovo video dell'ostaggio Trufanov
La jihad islamica palestinese ha pubblicato un nuovo video dell'ostaggio russo israeliano Sasha Trufanov, il quarto negli ultimi mesi e il secondo nel giro di due giorni. Sullo sfondo del filmato compare la foto del parlamentare Aryeh Deri a cui il rapito chiede di convincere il governo ad accettare un accordo per il rilascio degli ostaggi, ricordandogli l'obbligo ebraico di liberare tutti i prigionieri.
11:37
11:37
L'allarme della polizia tedesca: «Possibili attacchi all'ambasciata israeliana»
Il quotidiano tedesco Bild, ripreso da Haaretz, ha riferito che la polizia tedesca ha diramato un avviso circa possibili attacchi all'ambasciata israeliana nel paese nei prossimi giorni.
Le minacce provengono da Hamas e sono state diffuse tramite il canale Telegram del gruppo terroristico, in cui si afferma che si sarebbe dovuto procedere a un «assedio delle ambasciate dell'entità sionista e dei paesi che la sostengono».
10:09
10:09
«L'ANP intensifica le attività antiterrorismo in Cisgiordania»
Le forze di sicurezza palestinesi in Cisgiordania hanno intensificato l'attività contro i siti terroristici sul territorio dopo una riunione del comitato centrale di Fatah in cui presidente dell'Anp Abu Mazen ha ordinato di «non perdere il controllo della Cisgiordania e impedire il coinvolgimento di Hamas e Iran».
Lo hanno riferito fonti palestinesi a Channel 12. Nelle ultime settimane sono state effettuate decine di arresti di terroristi. Secondo fonti palestinesi, questa attività di sicurezza in Cisgiordania ha avuto luogo nei campi profughi di Tulkarem e Nur al-Shams, considerati un terreno fertile per il terrorismo.
09:54
09:54
«Via libera da Trump a una proposta per il cessate il fuoco in Libano»
Donald Trump ha «approvato» la proposta di un piano di cessate il fuoco per il Libano dopo che il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer gli ha illustrato il piano a Mar-a-Lago. Lo riporta il Wall Street Journal, ripreso dai media israeliani.
Trump ha anche «espresso la speranza che ciò venga fatto prima del suo ingresso nello Studio Ovale» il 20 gennaio.
Secondo quanto riferito, il piano prevede il ritiro delle truppe e delle armi di Hezbollah dal confine con Israele a nord del fiume Litani, con l'esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite incaricate di garantire che non facciano ritorno.
06:50
06:50
Intercettati due missili lanciati dal Libano
Le forze aeree israeliane hanno intercettato due missili che dal Libano stavano attraversando il confine verso il territorio israeliano. Lo ha annunciato l'Idf sul proprio canale Telegram.
06:48
06:48
Il punto alle 6.30
Nuovi attacchi israeliani sono stati registrati questa mattina alla periferia sud di Beirut dopo un ordine di evacuazione da parte delle forze di Tel Aviv. La AfpTv mostra una nuvola grigio scura nell'area. «A tutti i residenti della periferia sud, in particolare (...) nella zona di Ghobeiry (...) vi trovate vicino a installazioni e interessi affiliati ad Hezbollah, contro i quali le forze di difesa israeliane lavoreranno con forza a breve», l'avvertimento prima dell'attacco da parte di Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell'Idf.