Spazio

Vicinissima al Sole e ancora funzionante: Parker è una sonda da record

Il segnale acustico inviato questa notte conferma la buona riuscita della missione spaziale NASA: Parker sarà in grado di fornire agli scienziati preziosi dati per meglio comprendere la nostra stella
©Steve Gribben
Red. Online
27.12.2024 16:00

Missione compiuta. La sonda solare Parker è sopravvissuta al passaggio ravvicinato con il Sole: dopo aver aggirato la nostra stella, la sonda è infatti riuscita a comunicare con la Terra. «Parker ha trasmesso un segnale verso la Terra indicando che è in buone condizioni e funziona normalmente», ha fatto sapere la NASA attraverso il blog dedicato alla missione. A ricevere il segnale acustico sono stati i coordinatori della missione del Laboratorio di Fisica Applicata Johns Hopkins nel Maryland nella notte tra il 26 e il 27 dicembre dopo circa 48 ore di attesa.

Ore, queste, di ansia: mai un oggetto costruito dall'uomo era arrivato così vicino alla nostra stella. Il 24 dicembre la sonda è passata a soli 6,1 milioni di chilometri dalla superficie, sopportando temperature fino a 982°C. Il «contatto», lo ricordiamo, era avvenuto alle 12.53, quando Parker era sfrecciata a 692 mila chilometri orari. Velocità che hanno garantito alla sonda anche un altro record: quello di oggetto più veloce di sempre mai costruito dall'uomo.

Distanze

Perché parlare di «passaggio ravvicinato» quando la distanza era di ben 6,1 milioni di chilometri? Be', detto così il numero potrà sembrare grande. Ma nell'immensità dello spazio si tratta, davvero, di tratti relativamente brevi. Se la distanza di 149 milioni di chilometri fra Terra e Sole fosse solo di 100 metri, la sonda – il 24 dicembre – si sarebbe trovata a soli 4 metri di distanza dalla superficie della stella. Punto che rappresenta l'atmosfera esterna del sole, nota come corona. 

Gli obiettivi

L'innovativo scudo termico in carbonio, spesso 11,43 centimetri, ha permesso alla strumentazione di continuare a operare a temperature «umane» mentre all'esterno raggiungevano i 1000°C. I dati raccolti nel passaggio permetteranno di comprendere meglio alcuni enigmi solari, ad esempio l'origine del vento solare o l'altissima temperatura di alcune fasce esterne del Sole. 

Alla BBC, la responsabile scientifica della NASA Nicola Fox ha dichiarato: «Poiché stiamo cercando pianeti in altri sistemi solari che potrebbero effettivamente ospitare la vita, dobbiamo capire come funziona la nostra stella, in modo da sapere che tipo di stelle dobbiamo cercare in altre galassie, mentre cerchiamo sempre più esopianeti».

Lanciata nel 2018, la sonda Parker ha effettuato dei sorvoli di Venere per avvicinarsi all'orbita solare, l'ultimo dei quali è avvenuto il 6 novembre. Ma il viaggio della vigilia di Natale verso il Sole è solo il primo dei tre sorvoli che la sonda dovrà compiere. I prossimi due - il 22 marzo 2025 e il 19 giugno 2025 - dovrebbero riportarla a una distanza altrettanto ravvicinata.

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