«Vladimir, BASTA!»

Dopo il terribile attacco russo della scorsa notte su Kiev, nel quale sono morti almeno 12 civili e ne sono rimasti feriti circa 90, il presidente USA Donald Trump ha preso posizione sulla sanguinosa azione ordinata da Vladimir Putin, definendola «non necessaria».
Il tycoon ha scritto sul suo social Truth: «Non sono contento degli attacchi russi a Kiev. Non sono necessari, e arrivano in un pessimo momento. Vladimir, BASTA! Stanno morendo 5000 soldati a settimana». Dopo un nuovo scontro con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, accusato di non voler riconoscere la Crimea come russa, Trump ha esortato Vladimir Putin a finirla con i bombardamenti, invitandolo a sedersi al tavolo dei negoziati per «concludere un accordo di pace», evitando ulteriori spargimenti di sangue. Alla fine di marzo, di fronte al rifiuto di una tregua e ai continui bombardamenti sull'Ucraina, il tycoon aveva affermato di essere «molto arrabbiato» con il suo omologo russo.
Mosca, la scorsa notte, ha lanciato l’ennesimo devastante attacco sul Paese invaso nel febbraio 2022 proprio mentre Washington sta cercando da settimane di mediare almeno un cessate il fuoco, che Mosca continua a respingere. Nonostante il duro messaggio rivolto a Putin, l'impegno diplomatico di Trump, evidenzia il Kyiv Independent, è decisamente più favorevole alla Russia: la sua proposta di pace, secondo quanto anticipato ieri da Axios, che ha parlato di «offerta finale», prevede infatti il riconoscimento da parte degli Stati Uniti del controllo russo sulla Crimea, la cessione (non riconosciuta ufficialmente) a Mosca dei territori occupati, il divieto di adesione dell'Ucraina alla NATO e accordi economici che permettano agli USA di sfruttare le risorse naturali di Kiev. Ieri il vicepresidente americano JD Vance, dall’India, ha ribadito: «Abbiamo avanzato una proposta molto esplicita sia ai russi sia agli ucraini, ed è ora che dicano di sì, altrimenti gli Stati Uniti abbandoneranno questo processo», rievocando le parole del capo della Casa Bianca, dettosi pronto ad abbandonare l'Ucraina al suo destino qualora non si arrivasse a una intesa.
Il presidente Volodymyr Zelensky, nelle scorse ore, ha escluso per l'ennesima volta la cessione formale della penisola occupata alla Russia, ricevendo nuove critiche da Trump, che lo ha definito un uomo «senza carte da giocare», le cui idee sono «dannose per i negoziati di pace».
Sul suo social Truth, il capo della Casa Bianca ha sentenziato: «Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si vanta sulla prima pagina del Wall Street Journal che 'l'Ucraina non riconoscerà legalmente l'occupazione della Crimea. Non c'è niente di cui parlare. Questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Barack Hussein Obama, e non è nemmeno un punto di discussione. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole, perché non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo? L'area ospita anche, da molti anni prima della "consegna di Obama", importanti basi sottomarine russe».
E ancora: «Sono dichiarazioni incendiarie come quelle di Zelensky che rendono così difficile risolvere questa guerra. Non ha nulla di cui vantarsi! La situazione per l'Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l'intero Paese. Non ho nulla a che fare con la Russia, ma ho molto a che fare con la volontà di salvare, in media, cinquemila soldati russi e ucraini a settimana, che muoiono senza motivo. La dichiarazione rilasciata oggi da Zelensky non farà altro che prolungare il "campo di sterminio", e nessuno lo vuole! Siamo molto vicini a un accordo, ma l'uomo "senza carte da giocare" dovrebbe ora, finalmente, accettarlo. Non vedo l'ora di poter aiutare l'Ucraina e la Russia a uscire da questo caos totale, che non sarebbe mai iniziato se fossi stato presidente! E nessuno lo vuole!».
Di fatto, il presidente degli Stati Uniti mette pressione su Zelensky per arrivare in tempi brevi a un accordo di pace, mentre la Russia temporeggia per conquistare la maggior parte del territorio ucraino, provocando ogni giorno sempre più danni. Sulla questione, proprio oggi, è intervenuto pure il presidente francese Emmanuel Macron, che ha accusato Putin di «mentire», evidenziando come il leader russo stia cercando di rimandare una possibile tregua. «In Ucraina c'è soltanto una risposta che aspettiamo: il presidente Putin è d'accordo per una tregua incondizionata?», ha detto il capo dell'Eliseo, accusando Washington di puntare il dito contro la persona sbagliata: «Gli americani devono prendersela soltanto con una persona, il presidente Putin».