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Vladimir Putin: «L'uso di missili occidentali contro di noi porterà serie conseguenze»

I Paesi europei, specie quelli «con un piccolo territorio e un'alta densità di popolazione», devono capire cosa rischiano «prima di parlare di attacchi nel profondo del territorio russo», ha aggiunto il presidente – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Vladimir Putin: «L'uso di missili occidentali contro di noi porterà serie conseguenze»
Red. Online
28.05.2024 06:27
20:55
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Scholz: «I missili? Da usare secondo il diritto internazionale»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nella conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron a Mesenberg, ha sostenuto che l'uso dei missili forniti dall'Occidente all'Ucraina deve continuare ad avvenire «nel quadro del diritto internazionale», cosa che «finora ha funzionato bene».

«C'è ovviamente la questione di cosa fare con i sistemi forniti dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Germania e da altri», ha detto Scholz. «Tutti - ha aggiunto - hanno sviluppato regolamenti che stabiliscono che ciò deve sempre avvenire nel quadro del diritto internazionale. E questo è ciò che abbiamo concordato. Finora ha funzionato bene nella pratica. E continuerà (a farlo) di sicuro, a parte il fatto che stiamo parlando di armi molto diverse, perché abbiamo fornito cose molto diverse».

Il cancelliere ha premesso: «Per quanto riguarda la questione dell'attività in Ucraina, voglio dire questo in termini generali, perché la discussione si ripete. Secondo il diritto internazionale, l'Ucraina ha tutte le possibilità di fare ciò che sta facendo. Questo va detto esplicitamente. È attaccata e può difendersi».

«Trovo strano - ha aggiunto - che alcuni sostengano che l'Ucraina non possa difendersi e che non possa adottare misure adeguate per farlo. Questa non è mai stata una richiesta da parte nostra, degli altri Paesi europei, degli Stati amici» e «non lo sarà mai», ha concluso il cancelliere su questo punto.

20:54
20:54
L'Ucraina avrà altre munizioni nei prossimi giorni, parola della Repubblica Ceca

I leader di 6 Paesi europei discutono oggi a Praga sull'aiuto all'Ucraina. Sul tavolo l'invio di munizioni e la difesa aerea, così come anche la produzione degli armamenti sul territorio ucraino.

«Le prime decine di migliaia di munizioni calibro 155 millimetri grazie alla nostra iniziativa dovrebbero arrivare in Ucraina all'inizio di giugno», ha dichiarato il premier ceco Petr Fiala, sottolineando che all'iniziativa ceca hanno contribuito 15 Paesi UE e NATO con 1,6 miliardi di euro. Fiala ha anche ricordato che a partire dall'invasione russa in Ucraina del febbraio 2022 l'Ucraina ha ricevuto dalla Repubblica ceca e dagli alleati 918 munizioni di artiglieria pesante oltre a 21 milioni di proiettili di medio calibro e 1,7 milioni di proiettili di grosso calibro.

Il presidente polacco ha ribadito che l'iniziativa ceca ha il pieno sostegno della Polonia. «L'occidente ha la responsabilità di rafforzare la capacità della difesa dell'Ucraina», ha detto Andrzej Duda.

La premier danese Mette Frederiksen ha sottolineato il bisogno di «rendere più efficaci le forniture, altrimenti si rischia di inviare poco e tardi». A suo giudizio le munizioni e la difesa aerea sono «le priorità». «La Danimarca fornirà all'Ucraina entro fine anno un mezzo milione di munizioni».

La Lettonia ha quindi contribuito con 10 milioni di euro e intende fornire all'Ucraina un milione di droni entro primavera 2025, ha detto la premier Evika Silinova. Secondo il premier olandese Mark Rutte, il suo Paese è disposto a fornire all'Ucraina le componenti per i sistemi Patriot forniti dalla Germania.

Il premier ucraino Denys Shmyhal ha infine spiegato che il suo Paese avrà soprattutto bisogno di 7 Patriot e dei caccia e che prevede di ricevere gli F-16 già nell'estate. Shmyhal ha detto che l'Ucraina ha bisogno di rafforzare la propria industria delle armi e di aver triplicato le capacità. Ma ciò - secondo lui - non sarebbe possibile senza gli aiuti finanziari dell'UE.

20:05
20:05
Macron: «Autorizzare l'Ucraina a colpire in Russia»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di ritenere che l'Ucraina debba poter essere autorizzata ad attaccare «in Russia» le postazioni da cui viene attaccata.

«Siamo quindi del parere che si debba autorizzare l'attacco a questi luoghi in Russia da cui si spara contro l'Ucraina», ha detto Macron mostrando una cartina pubblicata dal quotidiano francese «Le Soir». «Ma - ha avvertito il presidente francese - non vogliamo permettere che vengano colpiti altri obiettivi in Russia».

«Il territorio ucraino viene attaccato da diversi luoghi, dalla Russia». Ci sono «luoghi (che) devono essere difesi qui, ad esempio a Kharkiv», ma al momento «non si possono attaccare i missili provenienti dalla Russia», ha ricordato il presidente francese.

«Dovrebbe essere possibile colpire questi luoghi in modo circoscritto. E non credo che questo porti una escalation», ha aggiunto Macron. Il presidente francese ha anche assicurato che «non si colpiranno altri luoghi, né obiettivi civili».

19:40
19:40
A Praga i leader europei discuteranno su aiuti a Kiev

Il premier ceco Petr Fiala ha accolto stasera nella villa Kramar a Praga il presidente polacco Andrzej Duda, la premier danese Mette Frederiksen, il premier olandese Mark Rutte, la premier lettone Evika Silinova e il premier ucraino Denys Smyhal. La discussione si concentrerà sull'iniziativa ceca di fornire all'Ucraina le munizioni provenienti da Paesi non membri dell'UE, sulla difesa aerea del Paese aggredito dalla Russia e sulla cooperazione europea nell'industria della difesa.

Il primo ministro ceco ha proposto l'acquisto di munizioni per l'Ucraina da Paesi non membri dell'UE durante un vertice straordinario dell'UE all'inizio di febbraio. Ad oggi venti Paesi di tutto il mondo hanno aderito all'iniziativa e stanno contribuendo o sono pronti a farlo.

Prima della cena di lavoro i cinque leader politici faranno una dichiarazione congiunta ai media.

18:59
18:59
Mosca: «Kiev usa armi chimiche e prepara impiego gas nervino»

La Russia ha accusato le forze ucraine di utilizzare regolarmente armi chimiche, in particolare a base di cloropicrina. La stessa sostanza utilizzata per produrre gas lacrimogeni antisommossa (vietati nei conflitti) che a loro volta gli Stati Uniti e Kiev hanno accusato Mosca di utilizzare.

«Con il consenso silenzioso di Washington, l'uso di sostanze tossiche e chimiche per le operazioni antisommossa da parte degli ucraini è diventato sistematico», ha affermato il generale Igor Kirillov, capo delle truppe per la protezione dalla guerra radiologica, chimica e batteriologica. «Sono stati registrati diversi episodi in cui la parte ucraina ha usato cloropicrina, frequentemente mischiata con cloroacetofenone», ha aggiunto l'ufficiale, citato dalla Tass. Secondo Kirillov, l'impiego di queste sostanze è stato registrato vicino alla città di Donetsk e alle cittadine di Bogdanovka, Gorlovka, Kremennaya e Bakhmut (chiamata dai russi Artyomovsk).

Kirillov ha anche accusato gli ucraini di preparare attacchi con gas più micidiali di cui è in possesso, come l'agente nervino Tabun. Le forze russe, ha sottolineato, considerano particolarmente preoccupante che quelle di Kiev stiano facendo «richieste di antidoti, maschere antigas e altro materiale protettivo in quantità chiaramente eccessive», e ciò confermerebbe i «piani per l'uso su larga scala di sostanze tossiche».

18:58
18:58
Putin: «Le truppe occidentali a Kiev avvicinerebbero alla guerra globale»

L'invio di truppe occidentali sul terreno in Ucraina porterebbe ad un'ulteriore escalation e ad «un altro passo verso un grave conflitto in Europa e a un conflitto globale». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

Tali truppe «si troverebbero nella zona di tiro delle nostre forze armate», ha aggiunto Putin, citato dalla Tass. «Vogliono fare così? Possono andare e auguriamo loro buona fortuna» ha detto ancora. «Noi faremo ciò che riteniamo opportuno, indipendentemente da chi si trova sul territorio dell'Ucraina».

16:33
16:33
Vladimir Putin: «L'uso di missili occidentali contro di noi porterà serie conseguenze»

L'uso di missili occidentali per colpire in profondità il territorio russo porterà «serie conseguenze». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin. Tali missili, ha aggiunto Putin, sarebbero comunque guidati da personale della NATO, perché per il loro impiego sono necessarie «informazioni di intelligence satellitari» di cui solo l'Alleanza dispone.

I Paesi europei, specie quelli «con un piccolo territorio e un'alta densità di popolazione» devono capire cosa rischiano «prima di parlare di attacchi nel profondo del territorio russo», ha aggiunto il presidente.

14:36
14:36
Grossi: «Raggiunta un'intesa con Mosca per la sicurezza di Zaporizhzhia»

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e la Russia hanno raggiunto oggi un'intesa per garantire la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, sotto il controllo russo. Lo ha detto il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, dopo un incontro avuto a Kaliningrad con Alexei Likhachev, capo della Rosatom, l'ente statale di Mosca per l'energia nucleare. È quanto riferisce la Tass.

«Oggi - ha detto Grossi nell'exclave russa - abbiamo avuto l'opportunità di discutere diversi argomenti, tecnici e istituzionali, alla luce di una primavera che è stata difficile, con un aumento della pressione e attacchi contro la centrale, di cui ho dovuto riferire al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite».

«Con l'incontro di oggi siamo stati in grado di raggiungere un accordo su una parte del lavoro immediato che dobbiamo avviare per la sicurezza dell'impianto», ha aggiunto.

Secondo Grossi della delegazione russa facevano parte diverse istituzioni, tra cui, oltre alla Rosatom, delegati dei ministeri della difesa e degli esteri russi e della Guardia nazionale.

Mosca accusa le forze ucraine di effettuare bombardamenti frequenti nei dintorni della centrale di Zaporizhzhia, situata sulla sponda sud del bacino artificiale di Kakhovskaya, una cinquantina di chilometri in linea d'aria a sud-ovest della città capoluogo di Zaporizhzhia, controllata dagli ucraini.

13:12
13:12
Peskov: «La situazione sta peggiorando, prenderemo misure»

«La situazione sta peggiorando e il rabbioso fervore militare degli occidentali comincia a dominare». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito al possibile uso da parte di Kiev di missili di paesi Nato per colpire la Russia.

«Quindi dobbiamo prendere delle misure, rimanere fermi e continuare l'operazione militare speciale», ha aggiunto Peskov in un'intervista a Russia Today ripresa dall'agenzia Interfax.

«Il comandante supremo», cioè il presidente Vladimir Putin, e i vertici militari russi «stanno adottando contromisure adeguate e si stanno preparando» a possibili attacchi missilistici ucraini in profondità sul territorio russo con armi fornite dagli occidentali, ha aggiunto Peskov in un'intervista al giornale «Izvestia».

12:53
12:53
«Eliminati 1.760 soldati ucraini in 24 ore»

Il ministero della difesa di Mosca ha affermato che nelle ultime 24 ore le forze russe hanno eliminato 1.760 soldati ucraini. La maggior parte, pari a 1.270, sono stati eliminati in combattimenti su tre fronti nella regione di Donetsk e 285 negli scontri nel nord della regione di Kharkiv, secondo quanto precisa il ministero del suo bollettino quotidiano.

Altre perdite ucraine minori sono segnalate dalla stessa fonte tra la regione di Kharkiv e quella di Donetsk (160) e in quella di Kherson, nel sud del paese (45).

12:27
12:27
«La conferenza in Svizzera non risolverà il conflitto in Ucraina»

La conferenza in programma il mese prossimo in Svizzera non ha prospettive di risolvere il conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, giudicando «assurdo» discutere l'argomento senza la presenza della Russia. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti.

12:14
12:14
«L'Ucraina può difendersi anche con attacchi fuori dai suoi confini»

«Dobbiamo ricordare che questa è una guerra di aggressione della Russia all'Ucraina e l'Ucraina ha il diritto dell'autodifesa, che include attacchi anche fuori dai confini ucraini. Oggi questo è particolarmente rilevante perché i combattimenti più duri stanno avendo luogo nella regione vicina al confine, quella di Kharkiv». Lo ha detto oggi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a margine del Consiglio dei ministri della difesa dell'Ue a Bruxelles.

«Il togliere queste restrizioni è una decisione nazionale, credo sia giunto il momento di pensarci», ha aggiunto Stoltenberg ricordando che la Nato ha l'obiettivo di evitare un'escalation anche «non inviando truppe dell'Alleanza sul terreno».

Parlando alla stampa, Stoltenberg ha poi affermato: «Se e come trattare è una scelta che sta agli ucraini. Ma sappiamo che quello che accade al tavolo di pace è strettamente correlato a quanto accade sul campo di battaglia quindi dobbiamo continuare a dare sostegno all'Ucraina vuol dire costringere Putin a trattare perché non può vincere questa guerra sul campo».

«Questa guerra può finire domani se il paese che l'ha iniziata, se Putin stesso la smette di attaccare l'Ucraina ma non vediamo alcun segno sul fatto che Russia possa smettere al contrario vediamo che intendono aumentare il loro sforzo militare», ha aggiunto Stoltenberg.

11:52
11:52
Zelensky: «Putin vuol far fallire la conferenza in Svizzera»

«Ai leader mondiali dico: se desiderate la pace venite in Svizzera». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Bruxelles in riferimento alla conferenza sulla pace prevista per metà giugno al Bürgenstock.

«L'iniziativa parte da noi ma se avete altre idee venite, proponetele, il microfono è aperto. Se invece volete la guerra, andrete alla riunione alternativa di malviventi che Putin sta organizzando, perché non vuole la conferenza di pace in Svizzera e vuole farla fallire», ha aggiunto. «Ci sono paesi che non si sono espressi pubblicamente ma sostenere la Russia su questo vuol dire essere a favore della guerra».

Il presidente degli Usa deve essere presente al summit di pace in Svizzera, la sua assenza «sarebbe un regalo a Putin», ha ancora detto Zelensky. «Abbiamo bisogno di Biden al summit, altri leader ne hanno bisogno.»

Il presidente ucraino ha anche affermato che «la Russia non è sola, l'Iran dà missili e non solo droni, poi ci sono i pezzi di artiglieria dalla Corea del Nord, i nostri servizi vedono queste forniture».

Zelensky ha anche sostenuto che le limitazioni occidentali all'uso delle armi fornite sono «ingiuste» e di fatto favoriscono l'avanzata delle forze russe in Ucraina.

«Le forze armate russe stanno dietro il confine, sparano e sfortunatamente le loro capacità sono migliori e tu non puoi rispondere, perché non hai il diritto ad usare le armi. I militari devono arretrare, anche loro sono esseri umani e allora i russi avanzano: a Kharkiv è parte della loro strategia. Vedi le immagini satellitari, dove sono, e non puoi rispondere ed è ingiusto. Ma non possiamo mettere a rischio il sostegno dei nostri partner».

11:29
11:29
Dall'Olanda un'iniziativa per consegnare rapidamente un Patriot

L'Olanda ha proposto di assemblare rapidamente un sistema di difesa aerea Patriot in stretta collaborazione con diversi partner e di consegnarlo all'Ucraina. La proposta verrà lanciata nel corso del Consiglio dei ministri della difesa dell'UE in programma oggi a Bruxelles.

L'Olanda contribuirà con componenti e parti di base provenienti dalle loro scorte e invita i paesi europei ad aggiungere componenti.

«Siamo impegnati con alcuni nostri partner ad assembleare i componenti, possiamo fornire all'Ucraina almeno un sistema completamente operativo in tempi brevi», ha sottolineato la ministra della difesa olandese Kajsa Ollongren prima di entrare alla riunione.

10:37
10:37
Zelensky: «Firmato un accordo bilaterale col Belgio»

«Oggi a Bruxelles, con il primo ministro Alexander de Croo abbiamo firmato un accordo bilaterale sulla sicurezza e il sostegno a lungo termine tra Ucraina e Belgio: il documento comprende almeno 977 milioni di euro in aiuti militari dal Belgio all'Ucraina quest'anno, nonché l'impegno del Belgio a sostenere Kiev durante i dieci anni dell'accordo», ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Per la prima volta, questo tipo di accordo specifica il numero esatto di caccia F-16: 30, che saranno consegnati all'Ucraina entro il 2028, e il primo arriverà già quest'anno», ha scritto Zelensky su X.

«L'accordo garantisce tempestiva assistenza in materia di sicurezza, moderni veicoli blindati, attrezzature per soddisfare le esigenze dell'aeronautica e delle forze di difesa aerea dell'Ucraina, sicurezza navale, sminamento, partecipazione alla coalizione di munizioni di artiglieria e addestramento militare».

Il presidente ucraino aggiunge che «il documento prevede inoltre la cooperazione nel settore della difesa, il sostegno alla formula di pace ucraina, l'aumento delle sanzioni contro la Russia, il risarcimento dei danni, la giustizia per l'aggressore, l'uso dei beni russi congelati e la ripresa economica».

«L'Ucraina e il Belgio approfondiranno inoltre la loro cooperazione nel campo dell'intelligence, della sicurezza informatica e della lotta alla disinformazione. Anche il Belgio esprime sostegno alla futura adesione dell'Ucraina all'Ue e alla Nato», riferisce Zelensky concludendo il suo messaggio: «Ringrazio il primo ministro de Croo, il suo governo e tutti i belgi per il loro sostegno costante e a lungo termine all'Ucraina».

Da parte sua il premier belga ha sottolineato che «tutte le armi coperte dall'accordo Belgio-Ucraina sono intese per l'utilizzo in territorio ucraino». Gli F-16 belgi saranno consegnati all'Ucraina «il prima possibile», con i primi velivoli previsti «entro la fine dell'anno». «Gli ucraini possono respingere gli invasori russo solo se, come occidentali, facciamo di più, diamo più armi e lo facciamo più velocemente», ha aggiunto. «Il supporto europeo resta forte, l'esito di questa guerra è fondamentale per l'UE!».

10:36
10:36
Mosca convoca una riunione del Brics contro il summit in Svizzera

La Russia ha convocato una riunione del Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica ai quali si sono aggiunti di recente Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Egitto ed Iran ndr.) per «mettere pressioni sui suoi membri» e non andare alla conferenza di pace sull'Ucraina in programma a metà giugno in Svizzera, e se questo accade vuol dire che il summit «ha successo». Lo ha detto oggi l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera Josep Borrell al Consiglio dei ministri della difesa a Bruxelles.

09:52
09:52
Dal Belgio 30 F-16 a Kiev entro il 2028

Il Belgio si impegna a consegnare trenta aerei F-16 all'Ucraina da qui al 2028. È questo il fulcro dell'accordo, riassunto questa mattina ai media dalla ministra degli esteri Hadja Lahbib, che il premier belga Alexander De Croo e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky firmeranno in un incontro bilaterale in programma oggi a Bruxelles.

Zelensky subito dopo si recherà ad un aeroporto militare nei pressi di Bruxelles proprio dove sono parcheggiati alcuni degli F-16 della flotta belga.

Zelensky arriva a Bruxelles mentre nella capitale belga si terrà il Consiglio Difesa tra i ministri dei 27 e dopo la tappa a Madrid.

09:25
09:25
«La Nato sta conducendo attacchi nucleari al confine»

«La Nato sta conducendo esercitazioni per attacchi nucleari contro il territorio russo vicino al confine», ha dichiarato il generale Vladimir Kulishov, capo del Servizio di frontiera in seno al Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) in un'intervista a Ria Novosti in occasione della Giornata della Guardia di frontiera.

«L'attività di intelligence della Nato - ha affermato - sta aumentando vicino al confine russo, l'intensità dell'addestramento sta aumentando, vengono elaborati scenari di operazioni contro la Federazione, compresi attacchi nucleari.»

Kulishov ha aggiunto che una tale situazione richiede l'adozione di misure adeguate.

06:27
06:27
Il punto alle 6.00

Il ministero della Difesa russo ha confermato che la giornalista ucraina Viktoria Roshchyna, scomparsa nell'agosto 2023, è detenuta nel territorio occupato dai russi. Lo ha riferito - come riporta il Kyiv Independent - l'Unione nazionale dei giornalisti ucraini. La conferma della detenzione è arrivata con una lettera inviata al padre della giornalista a fine aprile: «Secondo le informazioni disponibili, Roshchyna Viktoria Volodymyrivna... è stata arrestata e si trova attualmente nel territorio della Federazione Russa», si legge nella comunicazione. La Croce rossa ha confermato l'arresto e ha affermato di non avere accesso a lei al momento. Roshchyna è scomparsa il 3 agosto 2023 mentre faceva un reportage nel territorio occupato dai russi. Ha coperto l'invasione per diversi organi di informazione ucraini, tra cui Hromadske, Ukrainska Pravda e Radio Free Europe/Radio Liberty. Nel marzo 2022, Roshchyna era stata arrestata per 10 giorni da agenti del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) mentre lasciava Berdiansk in direzione di Mariupol. La International Women's Media Foundation ha assegnato a Viktoria Roshchyna il premio «Courage in Journalism» nel 2022.