Il caso

Vladimir Putin scarica gli oligarchi

Così il presidente russo durante il discorso sullo stato della nazione: «Non dispiace a nessuno se vi hanno tolto yacht e soldi»
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Red. Online
21.02.2023 15:45

«Nessuno dei comuni cittadini è dispiaciuto per coloro che hanno perso i loro capitali, yacht e palazzi all’estero». Parole (durissime) e musica (altrettanto dura) di Vladimir Putin. Sì, il presidente russo ha scaricato ricchi, ricchissimi e arricchiti. Lo ha fatto davanti all’intero Paese, durante il discorso sullo Stato della Nazione. Lo ha fatto, beh, puntando il dito contro chi – approfittando del crollo dell’Unione Sovietica e delle privatizzazioni avviate negli anni Novanta – ha accumulato ingenti ricchezze all’ombra del Cremlino. Un periodo, come ha ricordato il leader russo, nel quale le aziende statali «venivano svendute quasi per niente». Ecco, quei «grandi uomini d’affari, invece di produrre tecnologia e creare posti di lavoro in Russia, investivano in yacht all’estero» ha proseguito Putin, con una foga e una rabbia mai viste nei confronti dell’oligarchia.

Oligarchia che, come noto, all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina ha subito pesanti conseguenze. Già, perché l’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno sanzionato tanto gli individui quanto le imprese e le proprietà collegate ai citati oligarchi. Fra cui, appunto, yacht di ogni metratura. Chi si aspettava che la voce dei ricchissimi venisse ascoltata da Putin, oggi, è rimasto deluso: «Non supplicate per riavere i vostri soldi. Non investite all’estero, ma in Russia. A quel punto lo Stato e la società vi sosterranno». Un concetto, questo, che Putin invero aveva espresso anche prima della guerra in Ucraina.

L’Unione Europea, nello specifico, è stata la prima a congelare i beni degli oligarchi russi, tra cui yacht, conti correnti e abitazioni di lusso, che si trovano all’interno della propria giurisdizione. Recentemente, il Parlamento Europeo ha pure approvato una risoluzione per chiedere alla Commissione di elaborare un piano per sequestrare tutti i beni russi congelati agli oligarchi e utilizzare i fondi per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina. Nel suo discorso a Mosca di oggi, Putin ha affermato: «Chi ha portato i fondi all’estero è stato saccheggiato, derubato, ha perso tutto. Erano risorse detenute legalmente, certo. Nessuno dei semplici cittadini del Paese è dispiaciuto per chi ha perso i capitali all’estero, per chi si è comprato yacht e ora ha i fondi bloccati». Putin ha anche affermato che l’Occidente considera gli oligarchi russi come «cittadini di seconda classe» e che gli oligarchi dovranno «lavorare per la propria patria» prima che il Cremlino decida di intervenire per aiutarli.

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