Il caso

«Voleva uccidere se stesso e un gran numero di persone»

Emergono nuovi dettagli in merito al principale sospettato dello sventato attentato terroristico ai concerti di Taylor Swift a Vienna – Trovate sostanze chimiche nella sua abitazione: «Voleva costruire una bomba» – Tre gli arresti confermati
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Red. Online
08.08.2024 15:00

«Voleva uccidere se stesso e un gran numero di persone all'estero dello stadio Ernst-Happel». Queste le intenzioni, svelate dai servizi segreti austriaci, del 19.enne arrestato ieri a Ternitz, in quanto sospettato di voler compiere un attentato terroristico durante uno dei tre concerti di Taylor Swift a Vienna. 

Il pericolo, insomma, era reale. «Voleva colpire oggi o domani», ha dichiarato il capo della Direzione Sicurezza e Intelligence dello Stato, Omar Haijawi-Pirchne. «Nella sua abitazione a Ternitz sono stati sequestrati detonatori e altri ordigni, oltre a materiale propagandistico dello Stato islamico, 21.000 euro in denaro contraffatto e sostanze simili agli steroidi anabolizzanti. Aveva anche una sirena blu lampeggiante, come quelle usate dalla polizia», ha aggiunto. Il giovane – austriaco di origine macedone – non possedeva alcun biglietto per le tre tappe viennesi. Motivo per cui, il suo obiettivo, molto probabilmente, era quello di colpire i numerosi spettatori – circa 20.000 secondo le autorità – che si sarebbero radunati fuori dallo stadio. 

Secondo Haijawi-Pirchner, il sospettato avrebbe tentato anche di cancellare un video in cui si sarebbe identificato come autore dell'attentato. Un'operazione non riuscita, grazie al pronto intervento degli agenti. La conferma della vicinanza del giovane allo Stato islamico è arrivata anche dal direttore generale dell'agenzia di sicurezza pubblica austriaca, Franz Ruf, secondo il quale «il 19.enne aveva giurato fedeltà l gruppo militante dello Stato islamico e aveva sostanze chimiche nella sua abitazione». Nello specifico, secondo i media austriaci, il ragazzo avrebbe rubato i prodotti chimici al suo ex datore di lavoro (un'azienda metalmeccanica locale), con lo scopo di costruire una bomba. Non solo. All'interno della casa del giovane sono stati trovati anche dispositivi tecnici che dimostravano «azioni preparatorie concrete di un potenziale attacco».

Non è tutto. Secondo il quotidiano Kurier, il sospettato aveva pianificato anche di lanciare un'auto sulla folla fuori dallo stadio e ti utilizzare machete e coltelli per colpire le sue vittime. 

Ma non finisce qui. Al tempo stesso, emergono nuovi dettagli anche sui presunti complici del giovane. Come riportato da diversi media già ieri sera, insieme al 19.enne è stata arrestata anche un'altra persona. Si tratta di un 17.enne, collega di lavoro del principale sospettato. Tuttavia, stando alle informazioni giunte nel corso della mattinata, sarebbe finito in manette anche un terzo giovane: un 17.enne austriaco, identificato a sua volta come sospettato e interrogato dalle autorità. Secondo fonti non confermate, scrive il Guardian, ci sarebbero altre due persone sospettate ancora in libertà, e sarebbe in corso «una caccia all'uomo in tutta Europa». Un'informazione, questa, su cui però manca ancora l'ufficialità delle autorità. 

Taylor Swift non si è ancora espressa su quanto accaduto. La popstar non ha pubblicato alcun messaggio sui suoi profili social, evitando, almeno per ora, di commentare i fatti. Le discussioni, però, si stanno concentrando anche sul futuro del suo tour. Dopo Vienna, la cantante dovrebbe esibirsi in cinque date – tutte sold-out – allo stadio Wembley di Londra, per l'ultima tappa europea dell'Eras tour. Il primo concerto è fissato per giovedì prossimo, 15 agosto. Ma alla luce di quanto accaduto in Austria, qualcuno ha iniziato a porsi qualche domanda sulla sicurezza degli eventi in programma nella capitale inglese.

Dal canto suo, Diana Johnson, ministro della Polizia del Regno Unito, ha sottolineato che al momento «non ci sono state segnalazioni» e sembrerebbero non esserci problemi per gli spettacoli dei prossimi giorni. Scotland Yard, a sua volta, starebbe «valutando eventuali minacce potenziali». «La polizia esaminerà tutte le informazioni e prenderà le sue decisioni. Valuterà i rischi di ogni evento».