Aviazione

Volo Alaska Airlines, il CEO di Boeing: «Dobbiamo ammettere il nostro errore»

David Calhoun ha promesso massima trasparenza in ogni fase del processo: «Momenti come questo scuotono le compagnie fino alle ossa, proprio come questo incidente ha scosso me»
©JOHN G. MABANGLO
Red. Online
10.01.2024 01:00

Riconoscere di aver sbagliato. È il succo del David Calhoun pensiero. L'amministratore delegato di Boeing, martedì, ha parlato davanti ai dipendenti dell'azienda. Un passo necessario dopo quanto successo al volo AS 1282 di Alaska Airlines: l'aereo, un 737 MAX 9, poco dopo il decollo da Portland, in Oregon, si è ritrovato senza un portellone d'emergenza e con un buco nella fusoliera. L'incidente ha provocato la messa a terra di circa 171 aerei dello stesso tipo e, di riflesso, spaventato i clienti di Boeing, soprattutto pensando alle successive ispezioni e ai bulloni allentati trovati su altri 737 MAX 9.

«Affronteremo la questione con una trasparenza totale in ogni fase del processo» le parole di Calhoun. «Lo faremo ammettendo il nostro errore». Calhoun ha riservato parole al miele per le compagnie che fanno affidamento sui velivoli Boeing: «Momenti come questo scuotono i vettori fino alle ossa, proprio come questo incidente ha scosso me» ha aggiunto il massimo dirigente durante la riunione. «Le compagnie hanno fiducia in tutti noi, è vero, e ne avranno ancora».

Calhoun ha spiegato che gli ingegneri di Boeing stanno esaminando il portellone recuperato lunedì nella speranza di trovare indizi. L'obiettivo, evidentemente, è capire che cosa sia successo realmente e che cosa abbia portato al distacco improvviso del portellone d'emergenza. Di qui una richiesta: evitare, fino a che non si avranno dati certi, speculazioni sulle cause dell'incidente. Lo stesso Calhoun ha garantito la massima collaborazione con le autorità e, in particolare, con l'NTSB, l'Ente che in America indaga ed emette rapporti in merito agli incidenti che coinvolgono gli aeroplani.

Gli stessi funzionari del National Transportation Safety Board hanno dichiarato che, ora come ora, è troppo presto per stabilire se il distacco del portellone sia stato provocato da un difetto di fabbricazione. Lunedì, si sono limitati a dire che quattro bulloni progettati per impedire al tappo della porta di spostarsi dai fermi risultavano mancanti. Aggiungendo che avrebbero indagato per determinare se quei bulloni fossero mai stati installati. 

Calhoun, come ricorda il Wall Street Journal, ha assunto la carica di amministratore delegato di Boeing all'inizio del 2020, quando l'azienda stava cercando di uscire da una precedente crisi legata a una versione più piccola del 737 MAX, l'8. Un modello, quest'ultimo, rimasto a terra per circa due anni dopo che due incidenti simili e a poca distanza l'uno dall'altro, a cavallo fra il 2018 e il 2019, avevano ucciso in totale 346 persone. La causa di quelle tragedie fu attribuita a un sistema di controllo di volo noto come MCAS, rivelatosi difettoso.

L'incidente di venerdì al volo AS 1282, proprio considerando il vissuto di Boeing, ha spinto i dirigenti del costruttore statunitense a rassicurare le compagnie aeree circa la sicurezza dei velivoli sin qui prodotti. Quanto accaduto, secondo Calhoun, consentirà all'azienda e all'aviazione in generale di compiere un passo in più in questo senso. L'amministratore delegato ha riconosciuto che il progetto MAX, finora, è stato protagonista di una sfortunata serie di eventi, se così vogliamo definirla. Ma ha pure detto che il costruttore, diligentemente, ha lavorato e sta lavorando per risolvere ogni problema.