Volodymyr Zelensky al WEF: «L'Europa ha bisogno di un suo Iron Dome»

Non ha usato giri di parole, Volodymyr Zelensky, intervenendo al Forum economico di Davos (WEF). Il presidente ucraino, in particolare, ha affrontato il tema delle relazioni fra Europa e Stati Uniti. Un tema caldo, se non caldissimo. A maggior ragione dopo l'insediamento di Donald Trump quale 47. presidente americano. Mentre tutti si chiedono se Washington resterà al fianco di Kiev, ha sottolineato Zelensky, «nessuno si chiede se l'Europa rimarrà un alleato». Eppure, ha ribadito il presidente, l'Europa non può permettersi di essere la terza, quarta forza fra gli alleati dell'Ucraina. «Il presidente Trump si accorgerà dell'Europa? Ritiene che la NATO sia necessaria e rispetterà le istituzioni dell'UE? L'Europa non può permettersi di perdere posizioni. Se ciò accadesse, il mondo comincerebbe ad andare avanti senza l'Europa. E questo è un mondo che non sarà comodo o vantaggioso per gli europei. L'Europa deve competere per il primo posto nelle priorità, nelle alleanze e nello sviluppo tecnologico».
«Washington non crede che l'Europa porti qualcosa di sostanziale al tavolo» ha proseguito Zelensky. «L'Europa deve posizionarsi come un forte attore globale, come un attore indispensabile». Detto in altri termini: per una pace, anche duratura, serve l'Europa. O, meglio, un'Europa unita. In Ucraina, ha spiegato Zelensky, i soldati nordcoreani stanno combattendo al fianco della Russia. Da un punto di vista prettamente geografico, sono molto più vicini a Davos che a Pyongyang. «La Russia si sta trasformando in una versione della Corea del Nord, dove la vita umana non ha valore» ha detto il presidente ucraino. «Ma parliamo di un Paese con nucleari e un ardente desiderio di rendere miserabile la vita dei suoi vicini».
Che fare, dunque? Riformuliamo: che cosa deve fare l'Europa? «È fondamentale mantenere l'unità in Europa, perché al mondo non interessa solo Budapest o Bruxelles, ma l'Europa nel suo complesso» ha ribadito Zelensky. Per raggiungere questo obiettivo, l'Europa ha bisogno di un concetto di sicurezza e difesa comune. Tradotto: tutti i Paesi europei dovrebbero spendere quanto necessario per la difesa, anche di più rispetto agli standard cui siamo (eravamo) abituadi. «Se questo significa spendere il 5% del PIL per la difesa, ben venga» ha aggiunto Zelensky. «L'Europa ha bisogno della sua versione di Iron Dome».
Zelensky, ancora, si è detto convinto che l'Europa, intesa come continente, dipenda dall'UE e dalla NATO in termini di sicurezza. Lo stesso dicasi per gli alleati del Vecchio Continente. E la sicurezza, ha proseguito il presidente ucraino, si può garantire solo attraverso una pace giusta in Ucraina: «Solo vere garanzie di sicurezza per noi varranno come vere garanzie di sicurezza per tutti in Europa». Di qui l'auspicio che l'Europa venga presa sul serio dagli Stati Uniti. E, parallelamente, che impari a difendersi. Anche attraverso un migliore approvvigionamento energetico: «Non si può continuare a comprare gas dalla Russia e allo stesso tempo aspettarsi garanzie di sicurezza e aiuto dagli Stati Uniti, è semplicemente sbagliato». Parola di Zelensky.