Von der Leyen: «Il bombardamento dell'ospedale a Mariupol è un crimine di guerra» – Segui la diretta
(AGGIORNAMENTO 00.40)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di aver sferrato un attacco su un corridoio umanitario verso Mariupol.
E ha dichiarato: «Il mondo deve sapere. Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista» È l'atto di accusa contro Mosca del presidente ucraino Zelensky nell'ultimo video divulgato sui social in cui parla della disperata situazione di Mariupol. «Qualunque cosa succeda cercheremo di assicurare tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno», afferma Zelensky.
(AGGIORNAMENTO 00.32)
Sono 1.207 i corpi rimossi dalle strade di Mariupol. A fare i conti è il vice sindaco Serhiy Orlov con BBC. Secondo quanto riportato dal New York Post, il conto esatto delle vittime non è al momento possibile: gli obitori della città sono pieni e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni.
(AGGIRONAMENTO 22.08)
Intanto è iniziata da poco la cena tra i leader dell'UE a Versailles, la crisi ucraina è al centro dei discorsi. È iniziata da alcuni minuti la cena dei leader europei a Versailles dopo la fine della prima sessione del Summit convocato dalla presidenza francese del semestre europeo. A dominare la prima giornata del vertice di Versailles è stata la guerra in Ucraina nei suoi diversi aspetti, dalle sanzioni contro Mosca alle ripercussioni sull'Unione in particolare nei settori della difesa e dell'energia. E l'Ucraina, spiegano fonti europee, sarà sul tavolo anche della cena dei leader, che toccheranno tra l'altro il tema dell'adesione di Kiev all'UE.
(AGGIORNAMENTO 22.03)
«La città di Mariupol è sull'orlo di una catastrofe umanitaria». E' l'allarme del consiglio comunale della città ucraina secondo cui i beni di prima necessità stanno «diminuendo di giorno in giorno». La situazione è «critica» continua il comunicato del consiglio, riferisce la CNN, e con gli ingressi bloccati alla città, non c'è modo di consegnare cibo e acqua. L'ospedale pediatrico a Mariupol è stato bombardato ieri nonostante la Russia abbia accettato una pausa di 12 ore nelle ostilità per consentire l'evacuazione di civili. Il consiglio comunale ha pubblicato un video dell'ospedale devastato e ha accusato le forze russe di aver sganciato diverse bombe. «La distruzione è enorme», ha detto il consiglio. «L'edificio della struttura medica dove sono stati curati di recente i bambini è completamente distrutto».
(AGGIORNAMENTO 21.49)
Mosca e Kiev pronte a lavorare con l'AIEA sui siti nucleari. Ucraina e Russia sono «pronte» a lavorare per garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini compromessi dalla guerra. Lo ha annunciato in serata il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA). «Il mio primo obiettivo era stabilire un dialogo diretto ad altissimo livello», ha spiegato Rafael Grossi, di ritorno da Antalya, in Turchia, dove ha incontrato separatamente i ministri degli Esteri russo Serghiei Lavrov e l'ucraino Dmytro Kuleba. «Entrambe le parti sono pronte a lavorare e a discutere con l'AIEA», ha aggiunto incontrando la stampa a Vienna, e parlando di «incontri fruttuosi, ma non facili». Grossi in precedenza si era offerto di recarsi a Chernobyl, teatro del peggior disastro nucleare civile della storia nel 1986, ma la proposta è stata respinta. L'auspicio adesso è «di avere qualcosa di più concreto nei prossimi giorni». La situazione sul campo è «terribile», ha insistito il direttore generale, riferendosi agli incidenti che si stanno moltiplicando. Da qui l'urgenza di «concordare un quadro comune per rafforzare la sicurezza degli impianti nucleari» nel Paese, che dispone di 15 reattori e diversi depositi di rifiuti. Intanto, secondo Interfax, la Russia avrebbe acconsentito al passaggio di una squadra ucraina per la riparazione della rete elettrica danneggiata nell'area della centrale nucleare di Chernobyl.
(AGGIORNAMENTO 21.25)
Il default della Russia non è più un evento improbabile. Lo afferma la direttrice generale del FMI, Kristalina Georgieva, sottolineando che il Fondo rivedrà al ribasso le stime di crescita globali a causa della guerra. Le sanzioni hanno spinto la Russia in recessione, aggiunge Georgieva, in un'intervista a Cnbc, nella quale spiega che le stime di crescita mondiale saranno riviste al ribasso ma la ripresa, anche se più contenuta, procederà.
(AGGIORNAMENTO 20.59)
Ursula von der Leyen ha definito il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol un atto «inumano, crudele e tragico». La presidente della Commissione europea si è anche detta convinta che questo gesto sia da considerarsi un crimine di guerra e che ci sia bisogno di un'investigazione approfondita sugli eventi. Lo si legge su Twitter.
(AGGIORNAMENTO 20.59)
Vertice di Versailles: Ursula von der Leyen si è espressa sulla questione energetica. «Nel breve termine, abbiamo bisogno di affrontare il caro prezzi nell'energia e preparaci al prossimo inverno. Al di là della regolamentazione dei prezzi e agli aiuti di Stato, stiamo esaminando opzioni per limitare l'aumento dei prezzi dell'elettricità. A breve proporremo lo stoccaggio del gas almeno al 90% entro il 1 ottobre di ogni anno». Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen parlando al vertice di Versailles. Parole che von der Leyen ha rilanciato in un tweet. La numero uno dell'esecutivo UE ha anche illustrato una serie di slide relative al pacchetto energia appena varato.
(AGGIORNAMENTO 20.46)
Mosca annuncia: «Corridoi umanitari da domani verso la Russia». La Russia aprirà unilateralmente corridoi umanitari per evacuare i civili ucraini verso il proprio territorio a partire dalle 10 di domani ora locale (le 9 ora svizzera). Lo annuncia il ministero della Difesa citato dalla Tass. Quest'ultimo ha detto di aver chiesto al Comitato internazionale della Croce rossa e all'ONU di informare le autorità ucraine dell'intenzione di Mosca di aprire i corridoi verso il proprio territorio. Ma allo stesso tempo ha affermato che è «impossibile» bonificare il corridoio umanitario da Mariupol dalle mine, che a suo dire «sono state deposte dai nazionalisti». La stessa fonte afferma che sono oltre 2,6 milioni i civili che desiderano essere evacuati da circa 2.000 aree abitate in Ucraina, ma finora Kiev ha collaborato all'apertura di soli quattro corridoi su un totale di 14 suggeriti dalla Russia.
(AGGIORNAMENTO 20.24)
Kiev si svuota aspettando il grande assalto. Ma la preda più ambita per i russi al momento rimane Mariupol, la città portuale sul Mare di Azov su cui si stringe la manovra a tenaglia delle truppe di Mosca e delle milizie dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk. E il peggio potrebbe ancora venire, almeno stando agli allarmi provenienti dagli Usa e dalla Gran Bretagna secondo i quali le truppe d'invasione potrebbero fare ricorso alle armi chimiche per avere ragione della resistenza nemica.
Le prime accuse, arrivate dalla Casa Bianca, sono state rilanciate dalla ministra degli Esteri britannica Liz Truss, e poi da Boris Johnson. In un'intervista a Sky News il premier ha addirittura illustrato lo scenario di un possibile attacco di Mosca con le armi proibite: «cominciano col dire che armi chimiche sono state immagazzinate dai loro nemici, o dagli americani. E quindi quando sono loro ad usarle, come temo che possano fare, hanno in serbo una sorta di maskirovka, una storia falsa».
Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha controbattuto accusando a sua volta il Pentagono di utilizzare il territorio ucraino per sviluppare agenti patogeni che potrebbero essere utilizzati per creare armi biologiche.
Sul terreno, per ora, «la situazione più tragica è a Mariupol», ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. E' su questa città che gli invasori concentrano gran parte del loro fuoco nel tentativo di bloccare uno degli strategici accessi al mare dell'Ucraina. Qui 400.000 civili cercano di sopravvivere a un assedio che li ha lasciati in condizioni disumane senza acqua, elettricità e riscaldamento, mentre imperversano i bombardamenti.
(AGGIORNAMENTO 19.55)
Biden sente Erdogan, avanti gli sforzi internazionali. Joe Biden ha parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per «coordinare le risposte all'attacco della Russia in Ucraina. Abbiamo discusso l'importanza di continuare gli sforzi internazionali per far sì che Mosca sia responsabile per la sua aggressione e per sostenere la popolazione ucraina». Lo afferma il presidente americano.
(AGGIORNAMENTO 19.49)
Il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, presieduto dall'Italia, ha deciso di non prendere ulteriori provvedimenti nei confronti della Russia, in relazione alle gravi violazioni commesse con l'aggressione all'Ucraina, prima di aver consultato l'assemblea parlamentare che si riunirà in seduta straordinaria il 14 e 15 marzo. La decisione arriva dopo che la Russia ha dichiarato attraverso i media che intende lasciare il Consiglio d'Europa. Ma fonti dell'organizzazione dicono che per ora l'organizzazione non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal governo. Lo scorso 25 febbraio la Russia si era vista ritirare la possibilità di essere rappresentata in seno al comitato dei ministri e all'assemblea parlamentare, ma aveva conservato la membership nell'organizzazione. Oggi il comitato dei ministri ha condannato il bombardamento dell'ospedale a Mariupol e chiesto a Mosca di rispettare le misure indicategli dalla Corte europea dei diritti umani per proteggere la vita dei civili e lasciarli evacuare dalle zone del conflitto.
(AGGIORNAMENTO 19.44)
Putin: «Le sanzioni alla Russia potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi a livello mondiale». La segretaria al Tesoro americana Janet Yellen non esclude altre sanzioni contro Mosca a fronte delle «atrocità» in Ucraina. Ma per il presidente russo, «le sanzioni alla Russia potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi alimentari a livello mondiale». «Russia e Bielorussia - ha sottolineato il leader del Cremlino - sono tra i più grandi fornitori di fertilizzanti minerali nei mercati mondiali. Se continuano a creare problemi con i finanziamenti, le assicurazioni, la logistica, la consegna dei nostri prodotti, allora i prezzi, che sono già esorbitanti, cresceranno ancora». Per il presidente russo, «è necessario agire in modo deciso nei confronti delle compagnie straniere che stanno interrompendo le loro operazioni in Russia, ci sono soluzioni legali al riguardo». Mentre Goldman Sachs intende chiudere le sue attività in Russia, prima grande banca di Wall Street che decide di rispondere così all'invasione in Ucraina.
(AGGIORNAMENTO 19.03)
«L'assistenza alla popolazione del Donbass era un dovere della Russia, non avevamo altra scelta», ha detto il presidente russo Vladimir Putin, affermando che «il supporto popolare mostra che la Russia sta facendo la cosa giusta». «Noi non ci isoleremo da nessuno. Siamo aperti a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che vogliono farlo», ha aggiunto Putin, osservando che «la pressione delle sanzioni è sempre esistita, ma l'economia russa si adatterà alla nuova situazione e rafforzerà l'indipendenza e la sovranità» del Paese.
(AGGGIORNAMENTO 18.59)
Strasburgo intima alla Russia di non censurare Novaya Gazeta. Le autorità russe devono astenersi, fino a nuovo ordine, da tutte le azioni e decisioni che mirino a ostacolare o mettere fine alle attività del quotidiano Novaya Gazeta, e da tutte le altre azioni, che date le circostanze attuali, sono suscettibili di privare il giornale della possibilità di godere del diritto alla libertà d'espressione. Lo afferma la Corte europea dei diritti umani (CEDU) che dice di aver ricevuto una richiesta dal premio Nobel, Dmitriy Andreyevich Muratov, editore del giornale, di intimare al governo russo di «non immischiarsi nelle attività legali dei media del Paese, comprese quelle di Novaya Gazeta, che comunicano notizie sul conflitto in Ucraina, e in particolare dall'astenersi dal bloccare articoli che riportano opinioni diverse da quelle delle autorità russe, oltre a non ostacolare il lavoro giornalistico dei media».
(AGGIORNAMENTO 18.24)
La situazione umanitaria nella città ucraina assediata di Mariupol «si fa sempre più urgente e disperata», fa sapere il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), che riferisce di centinaia di migliaia di persone senza cibo, acqua, riscaldamento o assistenza sanitaria e «necessitano di una tregua dalla violenza e di aiuti umanitari». E molte persone in questa situazione «si aggrediscono a vicenda per il cibo». «Tutti i negozi e le farmacie sono stati presi d'assalto già quattro cinque giorni fa. Qualcuno ha ancora qualcosa da mangiare ma non so per quanto durerà», commenta Sasha Volkov, dirigente della Croce Rossa. «Le persone hanno iniziato ad aggredirsi a vicenda per il cibo, altri hanno iniziato a danneggiare le automobili degli altri per prendere della benzina», ha aggiunto. Molti non hanno più cibo per i bambini e stanno scarseggiando anche le medicine, specialmente per pazienti con il diabete o il cancro. Solo gli ospedali funzionano ancora in parte, ma solo perché il municipio distribuisce ancora un po' di carburante», conclude Volkov.
(AGGIORNAMENTO 18.21)
Macron: «Sull'ospedale di Mariupol un atto di guerra indegno». «Siamo tutti sconvolti dalle immagini, in pieno centro città è stata bombardata una maternità. Donne e bambini sono stati di nuovo vittime, armi profondamente letali sono state usate senza discernimento. La Francia condanna con la massima fermezza questo atto di guerra indegno e illegale»: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, entrando nella reggia di Versailles per il vertice con i leader UE dedicato alla guerra in Ucraina. «La Francia si è sempre battuta contro l'impunità - ha aggiunto Macron - lo faremo davanti a tutte le autorità internazionali dove dovranno essere portate avanti tutte le procedure. Niente giustifica quanto successo. Non ho mai smesso di parlare con Putin, l'ho fatto fino a qualche ora prima che lanciasse la guerra con una decisione unilaterale. Niente giustifica una guerra contro un popolo fratello, niente giustifica quello che abbiamo visto a Mariupol. Nessun discorso di giustificazione è udibile oggi». «Una messinscena provocatoria», ha replicato dal canto suo il ministero della Difesa russo ha definito l'attacco alla clinica ostetrica di Mariupol denunciato dall'Ucraina. Lo riferisce Interfax. «All'aviazione russa - insiste il ministero della Difesa - non era stata affidata alcuna missione per attaccare obiettivi a terra nell'area di Mariupol». Lo stesso dicastero riafferma comunque che l'ospedale in questione era stato «riorganizzato come una roccaforte del battaglione Azov», originariamente formato da volontari in gran parte di estrema destra e poi inquadrato nella Guardia nazionale ucraina.
(AGGIORNAMENTO 18.14)
Borrel: «Più uniti che mai. Putin credeva di dividerci». «Siamo più uniti che mai, non ho mai visto gli stati membri così uniti e insieme all'alleanza atlantica. Vladimir Putin credeva che avrebbe conquistato l'Ucraina, ha sbagliato. Credeva che ci avrebbe divisi, ha sbagliato». Lo ha rivendicato l'alto rappresentante UE per la politica estera Josep Borrell parlando con la stampa prima dell'inizio del Consiglio informale dei capi di Stato e di governo dell'UE. «I russi stanno conducendo una guerra contro l'Ucraina senza alcun motivo - ha sottolineato Borrell -- Tutti possono vedere stanno bombardando indiscriminatamente le città ucraine, ci sono vittime civile, due milioni di rifugiati. Sono colpa nostra due milioni di rifugiati? La Russia sta conducendo la guerra nel modo in cui sa farla, come ha fatto in Cecenia bombardando e distruggendo i paesi». Al vertice a Versailles «dovremo lavorare in due direzioni dovremo continuare a mettere pressione a Putin perché fermi questa guerra aggressiva, con l'azione diplomatica, ma anche con le sanzioni, e secondo aumentare la resilienza dell'UE con l'indipendenza energetica e la capacità militare».
(AGGIORNAMENTO 17.14)
Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che gestisce le quattro centrali nucleari nel Paese, ha definito «fake news» la notizia annunciata da Mosca secondo la quale esperti bielorussi avrebbero ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl.
(AGGIORNAMENTO 17.04)
L'economia della Russia sarà «devastata» dalle sanzioni. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, nel corso di un evento del Washington Post. Yellen spiega che l'attesa forte contrazione dell'economia russa avrà probabilmente degli effetti sull'economia americana e quella europea, anche se le sanzioni sono state messe a punto per massimizzare il loro effetto sull'effetto mettendo al riparo per quanto possibile gli alleati.
(AGGIORNAMENTO 16.58)
Sono 24 i bombardamenti subiti da strutture sanitarie in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio, con un bilancio di almeno 12 morti e 17 feriti, di cui almeno 2 morti e 8 feriti tra il personale sanitario. Lo rende noto l'Organizzazione mondiale della sanità, citata dalla CNN, senza indicare i responsabili degli attacchi.
(AGGIORNAMENTO 16.54)
Western Union sospende le sue operazioni in Russia e in Bielorussia. Una decisione «presa alla luce del tragico impatto del prolungato assalto della Russia in Ucraina», si legge in una nota di Western Union.
(AGGIORNAMENTO 16.36)
Ripristinata la fornitura di energia a Chernobyl. Il ministero dell'Energia russo ha annunciato che gli esperti bielorussi hanno ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl. Lo riporta il Guardian. La centrale nucleare rischiava di rimanere senza l'energia necessaria ad attivare i sistemi di raffreddamento dell'impianto di stoccaggio del materiale radioattivo.
(AGGIORNAMENTO 16.20)
Putin ribadisce il rispetto degli impegni sull'esportazione di energia. La Russia sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle attraverso l'Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, chiedendo quindi all'Occidente di non dare la colpa a Mosca per l'aumento dei prezzi dell'energia. Dal canto suo, Volodymyr Zelensky ha chiuso così il messaggio rivolto alla nazione durante il 15.esimo giorno di guerra: «Ricostruiremo tutto, ve lo prometto personalmente». Il presidente ucraino ha citato i danni dell'invasione russa, dalle strade alle autostrade, fino all'ospedale pediatrico, al centro oncologico di Kharkiv e alla biblioteca Korolenko.
(AGGIORNAMENTO 16.05)
L'ambasciatore ucraino a Berlino, Andrj Melnyk, ha chiesto un «ponte aereo» per l'Ucraina, ricordando l'operazione che fu fatta dagli alleati occidentali, per salvare Berlino nel dopoguerra. «Abbiamo bisogno di un corridoio per gli approvvigionamenti in Ucraina, per portare alla gente medicinali e prodotti alimentari», ha affermato parlando al parlamentino regionale della capitale. «Abbiamo bisogno di un ponte aereo 2.0, ma stavolta via terra». «Noi abbiamo imparato tutti dai libri di storia quanto sia stata coraggiosa questa città all'epoca, quando l'Unione sovietica impose il blocco. Oggi molti ucraini si sentono come i tedeschi allora. E noi vi preghiamo di non piantarci in asso. Noi combattiamo. Per noi, per la nostra vita, per i nostri bambini, ma anche per voi. Per la vostra libertà». In questi giorni è di nuovo forte il pressing di Kiev sulla Germania. Gli ucraini chiedono maggiore sostegno nella difesa, più armi, aerei da combattimento, e sanzioni più radicali come l'embargo del petrolio e del gas da Mosca. Ieri, in un intervento sulla Welt, il ministro degli Esteri Kuleba ha detto a chiare lettere che la Germania sta facendo troppo poco. E lo Stesso Melnyk è stato anche più duro, definendo una «pugnalata alle spalle» il diniego tedesco all'embargo delle importazioni di petrolio e gas russo.
(AGGIORNAMENTO 16.00)
Sono finora 71 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato Liudmyla Denisova, incaricata dei diritti umani al parlamento di Kiev. «Dall'inizio dell'invasione russa a oggi 71 bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti», ha indicato in un comunicato postato su Telegram. Molti dei bimbi sono morti nel corso di raid aerei, ha spiegato Denisova fornendo dettagli sulle piccole vittime delle ultime ore. A Malyn, nella regione occidentale di Zhytomyr, tre bambini e due adulti sono state uccisi quando sette case sono state distrutte da attacchi aerei nella notte. Altre due donne e due bambini sono morti dopo che un proiettile ha colpito la loro casa a Slobozhanske, un villaggio nella regione orientale di Izium, ha detto Denisova, aggiungendo che una bambina di cinque anni è sopravvissuta. A Irpin, non lontano dalla capitale Kiev, una bambina di 10 anni è stata gravemente ferita e sta lottando per la vita in ospedale.
(AGGIORNAMENTO 15.55)
Putin: «Le sanzioni sono illegittime, la colpa crisi è dell'Occidente». «Troveremo una soluzione a tutti i problemi insieme ai nostri partner che non riconoscono le sanzioni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, addossando all'Occidente la responsabilità della crisi ucraina. Putin ha aggiunto che «è necessario agire in modo deciso nei confronti delle compagnie straniere che stanno interrompendo le loro operazioni in Russia, ci sono soluzioni legali al riguardo».
(AGGIORNAMENTO 15.40)
L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder è a Mosca per incontrare Putin. Lo riferisce Politico. Secondo la Bild, né il governo tedesco né l'SPD sapevano di questo incontro. Schroeder sarebbe a Mosca su richiesta del governo ucraino, per mediare per la pace. Lui e Putin sono amici da anni, e l'ex cancelliere socialdemocratico è molto vicino alla cerchia degli oligarchi. In Germania, Schroeder è da settimane sotto forte pressione: il partito gli ha chiesto di prendere le distanze dalla guerra e di lasciare i suoi incarichi in Russia, dove è presidente del consiglio di sorveglianza del colosso petrolifero Rosneft, e candidato ad entrare in quello di Gazprom. L'ultima richiesta di una presa di distanze dallo zar gli era stata rivolta ieri da dieci ex presidenti dell'SPD.
(AGGIORNAMENTO 15.24)
Una indagine per crimini di guerra da parte della Russia «dovrebbe assolutamente esserci»: lo ha detto la vicepresidente USA Kamala Harris in visita in Polonia. Lo riferisce il pool dei reporter al suo seguito. Intanto l'amministrazione Biden sta pensando di imporre sanzioni contro Rosatom, la compagnia statale russa per l'energia atomica. Lo riferiscono fonti informate all'agenzia Bloomberg. L'ente è uno dei maggiori rifornitori delle centrali nucleari in Europa e nel mondo, soprattutto per quanto riguarda l'uranio arricchito. Non sono state prese ancora decisioni definitive, precisano le fonti, e la Casa Bianca si sta consultando con il settore dell'industria nucleare per capire che impatto potrebbero avere le eventuali misure.
(AGGIORNAMENTO 15.20)
La Russia ha notificato fin dal 7 marzo al Consiglio di Sicurezza dell'Onu che l'ospedale ieri a Mariupol era utilizzato come sede del battaglione Azov e che dalla struttura erano state evacuate pazienti e personale sanitario. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato dalle agenzie russe, parlando in conferenza stampa ad Antalya dopo l'incontro con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba. «Il 7 marzo, tre giorni fa, la nostra delegazione ha presentato ad una sessione del Consiglio di Sicurezza le prove che l'ospedale in questione era stato requisito da tempo dal battaglione Azov e da altri radicali - ha detto Lavrov -. Tutte le donne incinte e il personale erano state fatte partire». Il battaglione Azov, inizialmente formato da volontari di estrema destra e neonazisti, provenienti anche da diversi Paesi europei, per combattere i separatisti del Donbass, è stato in seguito inquadrato nella Guardia nazionale dell'esercito ucraino.
(AGGIORNAMENTO 14.25)
«La TV russa ha menzionato l'attacco a Mariupol. Ma hanno mentito sul fatto che non c'erano donne o bambini in ospedale e hanno detto che lì c'erano nazionalisti. Stanno mentendo sapendo di mentire, come fanno sempre». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky citato da The Kyiv Independent.
(AGGIORNAMENTO 14.23)
Sono finora 71 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato Liudmyla Denisova, incaricata dei diritti umani al parlamento di Kiev. «Dall'inizio dell'invasione russa a oggi 71 bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti», ha indicato in un comunicato postato su Telegram.
(AGGIORNAMENTO 13.43)
La metà della popolazione di Kiev è fuggita dalla capitale ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha detto il sindaco della città. «Dalle informazioni che abbiamo, a Kiev un residente su due ha lasciato la città», ha detto il sindaco della capitale Vitali Klitschko alla televisione ucraina. «Un po' meno di due milioni di persone se n'è già andato. Tuttavia Kiev è stata trasformata in una fortezza. Ogni strada, ogni edificio, ogni checkpoint è stato fortificato», ha detto. L'area più estesa della città di Kiev aveva lo scorso anno una popolazione di 3,5 milioni di persone, secondo il sito citypopulation.de. Le forze russe, secondo quanto ha potuto constatare l'agenzia di stampa Afp, hanno dispiegato i loro veicoli armati fino all'estremità nord-orientale della città. I soldati ucraini hanno riferito di una notte di pesanti scontri per il controllo della principale autostrada che entra a Kiev.
(AGGIORNAMENTO 13.42)
La Russia ha annunciato il divieto di esportazione di alcuni prodotti ed equipaggiamenti stranieri in seguito all'imposizione delle sanzioni da parte occidentale. Sono oltre 200 i tipi di prodotti e macchinari che è vietato trasferire fuori dalla Russia fino alla fine del 2022. «La lista include equipaggiamento tecnologico, per le comunicazioni e medico, autoveicoli, macchinari agricoli ed equipaggiamento elettrico», secondo un decreto firmato dal primo ministro russo.
(AGGIORNAMENTO 13.28)
«Abbiamo sottolineato che non ci dovrebbe essere alcuno ostacolo per aprire corridoi umanitari». Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa dopo avere avuto un vertice trilaterale insieme all'omologo russo Serghei Lavrov e all'omologo ucraino Dmytro Kuleba ad Antalya, nel sud della Turchia. Cavusoglu ha fatto anche sapere che Ankara ritiene sia necessario arrivare ad un cessate il fuoco.
(AGGIORNAMENTO 13.00)
«Dopo l'orrendo attacco all'ospedale di Mariupol, dove un bambino è morto, la situazione dei 6,5 milioni di minori rimasti nel Paese è al limite». L'allarme arriva da Save the children, che calcola in «oltre 1 milione» i bambini fuggiti nei Paesi limitrofi. «Altri 6,5 milioni sono ancora nelle città ucraine, cercando riparo in rifugi sotterranei, accompagnati costantemente dalla paura e rischiando ogni istante la propria vita. Mentre i bombardamenti continuano a intensificarsi, cibo, acqua pulita e medicine nel paese scarseggiano e potrebbero essere presto inaccessibili per molti bambini e le loro famiglie», sostiene l'organizzazione. «I bambini spesso non hanno altro che i vestiti che indossano per ripararsi e si stanno ammalando perché la temperatura è molto rigida, ma trovare le medicine ormai è un'impresa ardua- sottolinea Save the Children- Le vie di comunicazione esterne sono interrotte e riuscire ad avere accesso ad ogni tipo di bene di prima necessità è molto difficile. I bambini hanno dovuto lasciare la scuola e, sebbene in questo momento possa apparire un problema secondario, spesso durante un conflitto l'istruzione è l'unica parvenza di normalità per evitare che i minori precipitino del baratro del disagio mentale, dovuto al trauma che stanno vivendo quotidianamente». Save the Children chiede perciò «con forza un'immediata cessazione delle ostilità, unico modo per proteggere i bambini dalla violenza e da altre violazioni dei loro diritti». Mentre avverte che «l'escalation di violenze in Ucraina, è destinata ad avere un forte impatto anche sui bambini in altri paesi del mondo». In particolare «la dipendenza globale dalle forniture di grano di Russia e Ucraina - che nel 2019 costituiscono più di un quarto della produzione di grano a livello globale - rischia di sottrarre questo alimento alle popolazioni in contesti già fragili, come Yemen e Libano, e di far salire i prezzi del grano alle stelle». E l'aumento dei prezzi dell'energia, legato anche alla dipendenza globale dal petrolio e dal gas russi, soprattutto dell'Europa, si aggiungerà alla già crescente crisi sul costo della vita.
(AGGIORNAMENTO 12.52)
Il Cremlino intende chiarire le circostanze relative all'attacco sull'ospedale pediatrico di Mariupol, chiedendo informazioni all'esercito russo. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando le parole del portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. «Noi chiederemo sicuramente al nostro esercito perché, certo, non abbiamo un'informazione chiara su quello che è accaduto là. L'esercito fornirà probabilmente alcune spiegazioni», ha detto Peskov, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sull'attacco di ieri contro un ospedale pediatrico della città ucraina.
(AGGIORNAMENTO 12.45)
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla crisi in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Tass. Da fonti del governo tedesco si è appreso che «Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata. Scholz e Macron hanno insistito sul fatto che la soluzione a questa crisi debba arrivare dalle trattative fra Ucraina e Russa». I tre leader hanno inoltre deciso di sentirsi di nuovo nei prossimi giorni.
(AGGIORNAMENTO 12.44)
Il governo russo è al lavoro sulla possibilità di nazionalizzare la proprietà delle imprese straniere che stanno lasciando la Russia. Lo annuncia Dmitry Medvedev, vicecapo del Consiglio di sicurezza russo citato dall'agenzia Interfax.
(AGGIORNAMENTO 12.19)
Non voglio credere che possa iniziare una guerra nucleare. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa ad Antalya, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. La Russia non vuole negare la sicurezza alla popolazione ucraina ed è pronta a parlare di garanzie per questo Paese, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo. Lavrov ha aggiunto che la Russia vuole spiegazioni sulle attività biologiche in Ucraina. Gli esperimenti effettuati nei laboratori biologici in Ucraina non erano 'pacifici', ha detto. La Russia - ha poi aggiunto - non intende convincere l'Occidente ad acquistare il gas e il petrolio russi e non ha mai usato le forniture di petrolio e gas come un'arma. La Russia cercherà di non dipendere mai più dall'Occidente, ha sottolineato.
(AGGIORNAMENTO 12.09)
Quando gestiscono le relazioni con la Russia, «gli Stati Uniti non dovrebbero imporre le cosiddette sanzioni e la giurisdizione a lungo raggio su società e individui cinesi, e non dovrebbero danneggiare i diritti e gli interessi legittimi della Cina, altrimenti la Cina darà una risposta risoluta e decisa». È la risposta del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian alle minacce di ritorsioni ventilate dal segretario al Commercio americano Gina Raimondo nel caso in cui Pechino violi le sanzioni a carico della Russia.
(AGGIORNAMENTO 12.00)
Attacco aereo a Mariupol. Lo annuncia il municipio sul proprio profilo Telegram. «Ora a Mariupol c'è un attacco aereo degli occupanti russi - si legge -. Le bombe hanno colpito le case. Colpito anche l'edificio dell'università nel centro della città. Registrato anche una attacco nell'area del Teatro Drammatico». Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime.
(AGGIORNAMENTO 11.10)
Si è concluso dopo circa un'ora e mezza l'incontro nella località turca di Antalya tra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e l'omologo russo Serghei Lavrov a cui ha partecipato anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu. «Non abbiamo fatto progressi rispetto al cessate il fuoco» ha affermato Kuleba durante una conferenza stampa a conclusione dell'incontro, che ha definito «difficile», e ha fatto sapere «siamo pronti per incontrarci di nuovo in questo formato se ci saranno prospettive per trovare una soluzione».
(AGGIORNAMENTO 11.08)
Salgono a oltre 2,3 milioni le persone fuggite dall'Ucraina verso i paesi confinanti da quando è iniziata l'invasione russa. Lo riferisce l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) delle Nazioni Unite sul proprio profilo Twitter. Tra questi, 112 mila sono di paesi terzi, precisa l'OIM, ricordando che queste persone «hanno bisogno di supporto umanitario vitale e protezione».
(AGGIORNAMENTO 10.55)
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha discusso con il presidente russo Vladimir Putin della situazione della centrale ucraina di Chernobyl e ha incaricato un team di specialisti bielorussi di organizzare la fornitura di energia elettrica alla centrale. Lo riferisce l'agenzia Interfax, citando l'agenzia bielorussa BeITA. Lukashenko lo ha annunciato durante un incontro con il ministro della difesa bielorusso oggi a Minsk. «Il capo di stato ha parlato ieri al telefono con il presidente russo Vladimir Putin e la controparte russa lo ha informato sulla situazione nell'area della centrale nucleare di Chernobyl», spiega l'agenzia bielorussa.
(AGGIORNAMENTO 10.42)
L'ex patron del Chelsea, Roman Abramovich, compare nella nuova lista degli oligarchi sanzionai dal Regno Unito. L'elenco comprende 7 persone, tra cui anche quello che viene considerato il 're dell'alluminio', Oleg Deripaska. Per tutti è previsto il congelamento dei conti e il divieto di viaggiare. «Le sanzioni di oggi mostrano ancora una volta che gli oligarchi e i cleptocrati non hanno posto nella nostra economia o nella nostra società - si legge in una nota del ministro degli Esteri, Liz Truss - Con i loro stretti legami con Putin, si rendono complici della sua aggressione».
(AGGIORNAMENTO 10.36)
La presidenza ucraina ha lanciato un appello affinché donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente. «Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene. Queste sono città di aspre battaglie militari e non c'è niente da fare per i civili, a meno che tu non sia un civile che lavora nei servizi dell'esercito o della città», ha detto Arestovich.
(AGGIORNAMENTO 10.01)
La Cina «accoglie con favore tutti gli sforzi diplomatici dedicati alla pace tra Russia e Ucraina, inclusa la riunione in Turchia a tre dei ministri degli Esteri di Turchia, Russia e Ucraina»: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, nel briefing quotidiano. «È una riunione a livello di ministri degli Esteri, la più alta di livello finora tra Russia e Ucraina durante il conflitto. Ci auguriamo che tutte le parti interessate possano trovarsi a metà strada, partecipare a seri negoziati e compiere sforzi positivi per risolvere pacificamente la crisi nel principio del rispetto reciproco», ha concluso Zhao.
(AGGIORNAMENTO 09.57)
«Sono in viaggio verso Antalya, in Turchia, per discutere della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina». Lo annuncia su Twitter il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA). Rafael Grossi ha spiegato di essere stato invitato dal ministro degli Esteri turco: «Abbiamo bisogno di agire ora».
(AGGIORNAMENTO 09.52)
Corpi chiusi in sacchi di plastica neri ammucchiati in una fossa comune. Sono le immagini di due foto pubblicate dalla CNN, scattate nella città assediata di Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Le foto, della Associated Press (AP), mostrano uomini - alcuni in divise da lavoro, altri in tute protettive azzurre - che gettano i corpi in una fossa in sacchi di plastica neri e avvolti in lenzuola o coperte. Secondo il fotoreporter di AP, Evgeniy Maloletka, che ha scattato le immagini, «40 (corpi) sono arrivati martedì e almeno altri 30 mercoledì». Mariupol è da giorni sotto l'assedio delle forze armate russe. Secondo quanto riferito ieri da un consigliere del sindaco cittadino, almeno 1'300 civili sono stati uccisi nella città da quando è iniziata l'invasione russa. «Davvero non riusciamo a calcolare quanti morti abbiamo. Non siamo nemmeno in grado di contare quante persone sulle strade siano state uccise da bombardamenti e colpi di artiglieria», ha detto alla CNN il vice sindaco della città, Sergei Orlov. «Non sappiamo quanti sono perché non riusciamo a raccogliere tutti i corpi e contarli». Di fronte al gran numero di cadaveri di soldati e civili uccisi durante gli attacchi, spiega la CNN, i dipendenti del comune hanno scavato in un cimitero una profonda fossa lunga oltre 22 metri.
(AGGIORNAMENTO 09.47)
È iniziato l'incontro tra i ministri degli esteri russo Serghei Lavrov e quello ucraino Dmytro Kuleba in Turchia. Lo fa sapere Mosca. L'incontro si svolge nell'hotel Regnum Carya di Antalya e vi partecipa anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu, riferisce l'agenzia Anadolu. Dopo il vertice, secondo fonti del ministero degli esteri turco, sono previste conferenze stampa separate da parte di Kuleba e Lavrov.
(AGGIORNAMENTO 09.24)
La Russia lascia il Consiglio d'Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.
«Il corso degli eventi è diventato irreversibile - si legge in una nota - e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti». La decisione della Russia, ha detto il ministro degli Esteri in una nota, è stata presa a causa del comportamento ostile dei Paesi europei e della NATO nei confronti della Russia, continuando «nel solco della distruzione del Consiglio d'Europa e dello spazio giuridico e umanitario in Europa». «I membri dell'Unione Europea e della NATO, che sono ostili nei confronti della Russia - si legge nella nota - stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. La Russia non prenderà parte al tentativo di NATO e UE nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell'Occidente. Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia». Lo scorso 25 febbraio, subito dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei Ministri aveva deciso di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell'Assemblea Parlamentare.
(AGGIORNAMENTO 08.45)
Tre persone, tra cui una bambina, sono rimaste uccise ieri nell'attacco delle forze russe contro l'ospedale pediatrico di Mariupol: lo hanno reso noto le autorità.
(AGGIORNAMENTO 08.27)
L'incontro tra il ministro degli esteri Serghei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba in Turchia, ad Antalya - primo vertice tra ministri di Russia e Ucraina da quando Mosca ha invaso l'Ucraina - è in programma per le 10.45 ora locale (le 8.45 in Svizzera). Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un messaggio su Twitter. Anche Cavusoglu parteciperà al vertice.
(AGGIORNAMENTO 08.25)
Il Canada fornirà all'Ucraina altri 50 milioni di dollari in equipaggiamenti letali e non letali, incluse telecamere di utilizzate nei droni militari e altre attrezzature specializzate. Lo ha annunciato su Twitter la ministra della Difesa canadese Anita Anand.
(AGGIORNAMENTO 08.11)
Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la BBC citando i Servizi di emergenza statale dell'Ucraina. L'attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del Paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell'attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d'urgenza all'ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie.
(AGGIORNAMENTO 07.07)
Secondo fonti della Difesa USA la Russia ha lanciato contro l'Ucraina «bombe stupide», le cosiddette bombe a caduta libera che non hanno un obiettivo preciso. Lo riporta il «Washington Post». La fonte precisa di non sapere se «si trattasse di ordigni così concepiti o di un errore» ma quello che è stato constatato è «un aumento dei danni a infrastrutture civili e un numero sempre crescente di vittime tra la popolazione». Le forze di Mosca hanno inoltre lanciato oltre 710 missili dall'inizio dell'invasione due settimane fa.
(AGGIORNAMENTO 07.05)
La segretaria al Commercio USA, Gina Raimondo, ha avvertito che «se la Cina, come ogni altro Paese, non rispetterà le sanzioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni verso la Russia pagherà un prezzo alto». Lo riporta la CNN. Raimondo ha avvertito Pechino che l'amministrazione Biden è pronta «a impedire alla Cina di ottenere apparecchiature e software americani o europei necessari a produrre semiconduttori». «Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole», ha affermato. «Quindi ci aspettiamo che Pechino non violi le regole o ci saranno conseguenze», ha aggiunto.
(AGGIORNAMENTO 07.02)
La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia «usi armi chimiche» in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come «falsità» le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli USA stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che «tutti dovremmo stare allerta rispetto all'uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro».
(AGGIORNAMENTO 06.13)
Raid russi lanciati nella notte sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy nel nord-est dell'Ucraina, avrebbe provocato la morte di un ragazzo di 13 anni e di due donne, stando a responsabili locali citati dalla «BBC» e dal «Guardian».
(AGGIORNAMENTO 06.11)
Sono tra i 5 mila e i 6 mila i soldati russi morti in combattimento nelle prime due settimane di conflitto in Ucraina. Lo riferisce una fonte USA citata da CBS. Secondo il funzionario americano, i feriti nell'esercito di Mosca sono tra i 15 mila e i 18 mila. La fonte ha definito le perdite «molto, molto significative».
(AGGIORNAMENTO 06.00)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è convinto che Vladimir Putin finirà per cessare le ostilità e cominciare a negoziare dopo aver constatato la strenua resistenza che gli ucraini contrappongono alle forze russe. Lo ha detto lo stesso Zelensky in un'intervista per «Vice News» realizzata a Kiev nelle scorse ore. «Credo che lo farà. Credo che veda che siamo forti. Lo farà. C'è bisogno di un po' di tempo», ha detto il leader ucraino. «Come fermare questa guerra? Solo col dialogo», ha aggiunto. E alla domanda se si fidi di Putin, Zelensky ha risposto: «Fidarmi? Oh no, mi fido solo della mia famiglia».