Il caso

WhatsApp e altre app di messaggistica minacciano di lasciare la Svezia

Il governo svedese vuole introdurre una normativa per poter accedere a chat private allo scopo di contrastare la criminalità organizzata: ma 236 organizzazioni ed esperti internazionali chiedono ai parlamentari di votare la contropropsota
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Ats
18.04.2025 15:08

Il governo svedese vuole introdurre una normativa per poter accedere a chat private allo scopo di contrastare la criminalità organizzata. Ma ora 236 organizzazioni ed esperti internazionali hanno firmato una lettera in cui chiedono ai parlamentari svedesi di votare contro la proposta.

Il disegno, presentato dal ministro della Giustizia Gunnar Strommer, intende costringere tutte le app di messaggistica quali WhatsApp, Telegram e Signal a salvare i messaggi privati dei loro utenti e renderli disponibili alla polizia, per contrastare crimini gravi quali il terrorismo e la criminalità organizzata. Ma le app si sono espresse contro la proposta e sia WhatsApp che Signal minacciano di lasciare il mercato svedese, qualora la legge venisse approvata.

«Se la scelta è tra seguire questa legge o lasciare il mercato svedese, lasceremo il mercato svedese», ha dichiarato Meredith Whitaker, presidente dell'app di messagistica criptata Signal. L'app Signal viene usata anche dalle forze armate svedesi che si dicono contrarie alla proposta sostenuta anche dai servizi di sicurezza della polizia svedese.

Molti esperti di sicurezza informatica hanno firmato la lettera, tra cui Fredrik Lindeberg, secondo cui la possibilità di leggere i messaggi degli utenti sarebbe una violazione della privacy e dell'integrità dei cittadini, oltre che un rischio per la sicurezza se tale funzione venisse usata da parte dell'intelligence di Paesi stranieri.

«Se noi cambiamo la legge qua in Svezia come faranno le app? Loro vorranno avere un'unica versione dell'app per tutto il mondo. La soluzione per la polizia dev'essere di concentrarsi su individui e i loro dispositivi piuttosto che sul sistema di comunicazione», ha sottolineato Lindeberg, intervistato dalla radio di servizio pubblico svedese, Sveriges Radio.