Diplomazia

Xi Jinping in Serbia, soddisfazione da Belgrado: «Momento storico»

Ana Brnabic, presidente del parlamento serbo ed ex premier, ha sottolineato l'enorme importanza dei colloqui che il leader cinese avrà con il presidente Aleksandar Vucic
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Ats
07.05.2024 15:39

La visita di oggi e domani a Belgrado del presidente cinese Xi Jinping, atteso nel pomeriggio nella capitale serba, è stata definita «storica» da Ana Brnabic, presidente del parlamento serbo ed ex premier, che ha sottolineato l'enorme importanza dei colloqui che il leader cinese avrà con il presidente Aleksandar Vucic.

Definendo la Cina una «superpotenza» sul piano politico e tecnologico, Brnabic ha evidenziato in particolare la posizione di Pechino, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo e che rispetta la sovranità e integrità territoriale della Serbia. La Cina, ha osservato in dichiarazioni oggi alla tv privata Happy, «difende i nostri interessi nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, e per Pechino il Kosovo è una provincia autonoma che fa parte del territorio della Serbia. Con ciò, i cinesi rispettano e difendono il diritto e l'ordinamento giuridico internazionale, la Carta dell'Onu, promuovendo la pace e la stabilità».

Da parte sua la dirigenza di Belgrado rispetta la politica dell'unica Cina non riconoscendo l'indipendenza di Taiwan. Negli ultimi tre anni, ha aggiunto Brnabic, la Cina è stata il maggior investitore straniero in Serbia, con un flusso che l'anno scorso è stato di 1,3 miliardi di euro (1,27 miliardi di franchi), quasi un terzo di tutti gli investimenti esteri affluiti in Serbia.

Al significato della sua visita a Belgrado, la seconda dopo quella del giugno 2016, si è riferito lo stesso Xi Jinping che, in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano belgradese Politika, sottolinea la solida e stretta amicizia che lega la Cina alla Serbia, Paesi legati da valori comuni e reciproco rispetto, entrambi interessati a rafforzare la collaborazione in tutti i campi e ad approfondire la partnership strategica definita con l'accordo di otto anni fa. Dopo aver fatto riferimento al rapido moltiplicarsi degli investimenti cinesi in Serbia in particolare nei settori dell'industria pesante e mineraria, dell'energia e delle infrastrutture stradali e ferroviarie, Xi ha ribadito la condanna dei bombardamenti Nato sulla Serbia della primavera 1999, nei quali esattamente 25 anni fa, il 7 maggio, fu colpita l'ambasciata cinese a Belgrado con la morte di tre giornalisti cinesi.

Per questo anniversario il presidente Xi, nel corso della visita a Belgrado, renderà omaggio alla lapide che ricorda le tre vittime cinesi dei raid alleati. Un gesto che aveva già fatto durante la sua precedente visita nel 2016. L'ora di arrivo di Xi Jinping a Belgrado non è stata indicata, né la presidenza ha diffuso, come solitamente avviene per visite di ospiti stranieri, il programma della visita, evidentemente per ragioni di sicurezza.

Stando ai media, è prevista la firma di oltre 30 accordi bilaterali. E per garantire la sicurezza di Xi e della folta delegazione al seguito - circa 400 persone - sono mobilitati 3'400 poliziotti. L'intero percorso dall'aeroporto verso il centro della città è costellato da innumerevoli bandierine e stendardi dei due Paesi, con anche manifesti recanti scritte di saluto e benvenuto in serbo e cinese.