Yoon Suk-yeol indagato per insurrezione e abuso di potere
L'Alta Procura della Corea del Sud ha ufficializzato che il presidente Yoon Suk-yeol è sotto inchiesta per insurrezione e abuso di potere per aver dichiarato la legge marziale martedì sera.
Park Se-hyun, a capo dell'unità investigativa speciale che indaga sul caso, ha chiarito in una conferenza stampa che Yoon «è stato formalmente elencato come sospettato» dopo le numerose denunce presentate.
Rispondendo a una domanda sul possibile mandato d'arresto per Yoon, Park ha detto di non voler fare commenti, aggiungendo di non poter «rivelare dettagli specifici sui piani investigativi in questa fase», secondo quanto riportano vari media sudcoreani.
Il procuratore ha assicurato che l'indagine sarà condotta «con rigore secondo la legge e i principi, a prescindere dallo stato o dal grado delle persone coinvolte».
In risposta alle critiche secondo cui le accuse di insurrezione esulerebbero dalla giurisdizione dell'Alta Procura, Park ha detto che l'indagine avrebbe affrontato le accuse di insurrezione e di abuso di potere. «Non c'è alcun piano per omettere o ignorare le accuse di insurrezione», ha aggiunto, delineando la base delle accuse secondo cui «un funzionario pubblico ha abusato della propria autorità per incitare una ribellione volta a sconvolgere l'ordine costituzionale. Questi elementi soddisfano i criteri sia per abuso di potere sia per insurrezione».
Park ha anche citato i precedenti legali per giustificare il coinvolgimento del suo ufficio: ai sensi del diritto attuale, «i procuratori hanno il potere di indagare sui crimini direttamente collegati all'abuso di potere. È chiaro che insurrezione e abuso di potere sono interconnessi in questo caso».
Sulla potenziale collaborazione con le forze dell'ordine, «siamo disposti a unirci a un'indagine congiunta con la polizia se lo propongono», dato che esercito e polizia sono centrali. «L'accusa militare sta conducendo un'indagine congiunta con noi e l'ex ministro della difesa Kim Yong-hyun, figura chiave, è sotto la nostra custodia e sotto inchiesta». La polizia «si occupa principalmente di questioni relative alla propria giurisdizione, ma i casi che interessano accuse penali dovranno essere trasferiti all'accusa per ulteriori azioni».
Park ha sottolineato che la priorità sta nello scoprire la verità e garantire la responsabilità, piuttosto che nello stabilire quale agenzia conduce l'indagine iniziale: «Indagini rapide e approfondite, insieme a una rigorosa responsabilità, sono ciò che conta davvero», ha concluso.