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Il presidente ucraino è sbarcato in Italia, dove domani incontrerà Giorgia Meloni – Dagli USA un nuovo pacchetto di aiuti da 250 milioni di dollari – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:09
22:09
Zelensky incontra la delegazione del Congresso USA a Cernobbio
Durante la tappa al forum Ambrosetti a Cernobbio, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un incontro con la delegazione del Congresso Usa per discutere delle esigenze prioritarie delle forze di difesa ucraine e delle conseguenze del terrorismo missilistico russo. Ne dà notizia lo stesso Zelensky su X, scrive Ukrinform.
«In Italia ho incontrato la delegazione del Congresso degli Stati Uniti guidata dal senatore Lindsey Graham. Li ho informati sulla situazione attuale al fronte, sui risultati dell'operazione nella regione di Kursk e sulle conseguenze del terrore missilistico russo. Inoltre, abbiamo discusso delle necessità urgenti dei nostri guerrieri. Garantire ulteriori sistemi di difesa aerea e missili, insieme all'espansione delle missioni di addestramento per i piloti ucraini sui caccia F-16, rimane una priorità assoluta», scrive Zelensky che ha poi ringraziato il Congresso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il popolo americano per «aver lavorato insieme per portare questa guerra a una fine giusta».
21:38
21:38
«Mercenari stranieri uccisi nei raid di questa settimana in Ucraina»
Attacchi multipli russi hanno provocato la morte di centinaia di mercenari stranieri in Ucraina. È quanto afferma l'agenzia Tass che cita una fonte militare di alto livello.
«Oltre 250 mercenari stranieri, tra cui 70 specialisti della difesa aerea francesi e rumeni, sono stati eliminati durante un attacco il 4 settembre a Krivoy Rog», afferma la fonte. E ancora: «Circa 500 specialisti, tra cui istruttori provenienti da Polonia, Francia, Germania e Svezia, sono morti o hanno riportato ferite dopo l'attacco del 3 settembre a un centro di addestramento delle forze armate ucraine a Poltava», sostiene la fonte alla Tass aggiungendo che tra le vittime c'erano militari dell'esercito ucraino e del Servizio della Guardia nazionale, nonché «mercenari stranieri provenienti da Polonia, Francia, Germania e Svezia, che stavano addestrando truppe ucraine».
A Konstantinovka, «circa 50 militanti francesi sono rimasti uccisi in un attacco con missili Iskander in una struttura temporanea per il dispiegamento di mercenari stranieri».
La stessa fonte riferisce che almeno 50 soldati ucraini, tra cui 19 mercenari provenienti dal Regno Unito, sono rimasti uccisi in un raid effettuato il 2 settembre sempre con missili Iskander-M contro «il sito di dispiegamento temporaneo dei mercenari stranieri che stazionavano in un hotel nella città di Zaporizhzhia».
20:42
20:42
Zelensky insiste: «Dobbiamo poter usare le armi occidentali in Russia»
Volodymyr Zelensky vola prima in Germania, dove a Ramstein partecipa alla riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina e parla con il cancelliere Olaf Scholz. Poi sbarca a Cernobbio, alla mini-Davos italiana, dove domani incontrerà Giorgia Meloni, attesa in mattinata al Forum Ambrosetti.
L'obiettivo, all'indomani dell'offensiva in Russia e di nuovi pesanti raid di Mosca sul suo Paese, è di guardare in faccia gli alleati e chiedere, ancora una volta, più armi e più contraerea. Ma la tappa sulle sponde del lago di Como ha anche un altro fine, forse ancora più importante: convincere l'Italia a sdoganare l'uso delle armi fornite a Kiev per colpire in Russia.
La politica di parte dei Paesi occidentali di negare a Kiev la capacità a lungo raggio per colpire in Russia è «sbagliata», ha scandito il leader ucraino da Ramstein: «Abbiamo bisogno di questa capacità non solo sul territorio occupato dell'Ucraina, ma anche su quello russo, per far in modo che Mosca sia incentivata a cercare la pace».
«Ci tirano quattromila bombe al mese, Putin non si fermerà, dobbiamo arrivare ad un eventuale tavolo negoziale in posizione di forza», ha poi aggiunto Zelensky intervenendo al Forum di Cernobbio e spiegando che l'intenzione non è quella di usare le armi a lungo raggio «per colpire i civili ma i campi militari fino a 100-300 chilometri. Non abbiamo altre idee di usare di queste armi», ha spiegato, ribadendo di «apprezzare tutti i passi che l'Italia ha fatto per sostenere l'Ucraina, tutti coloro che ci aiutano per la pace. Noi vogliamo porre fine alla guerra, ma non a danno del nostro Paese. Qui incontrerò Giorgia Meloni, sono fiducioso che insieme riusciremo a raggiungere importanti obiettivi», ha aggiunto il leader di Kiev.
Sul tema l'Europa resta divisa. E se da Bruxelles l'Alto rappresentante Ue, Joseph Borrell, ha recentemente ribadito che le restrizioni andrebbero eliminate, resta proprio lo scoglio dell'Italia, che insieme all'Ungheria continua ad opporsi.
A Cernobbio c'era anche Viktor Orban, con cui i rapporti sono tesissimi. Il leader ungherese ha insistito sulla necessità di un incontro Zelensky-Putin («è possibile e necessario») ma a Kiev, e non solo, viene ormai visto come la quinta colonna dello zar in Europa.
Zelensky intanto incassa altri aiuti: il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha annunciato a Ramstein un altro pacchetto da 250 milioni di dollari mentre il collega tedesco Pistorius ha assicurato altri 12 obici Panzer 2000 (6 entro il 2024).
E ulteriori 650 missili Martlet arriveranno da Londra, «come impegno del nuovo governo» Starmer; un'altra batteria contraerea da Madrid, nuove forniture dal Canada e 40 milioni aggiuntivi arriveranno dall'Ue per affrontare l'inverno e ripristinare le infrastrutture, soprattutto energetiche, pesantemente colpite dai russi.
Appoggio incondizionato anche dal segretario uscente della Nato Jens Stoltenberg: Kiev «ha bisogno di più supporto militare ora. Il modo più rapido per porre fine a questa guerra è fornirle armi. Putin deve rendersi conto che non può vincere sul campo di battaglia».
Un campo che continua a registrare duri scontri: Mosca ha rivendicato di aver conquistato un altro villaggio nel Dontesk, Zhuravka, mentre ha sferrato l'ennesimo raid con cinque missili balistici sulla città di Pavlograd. Il bilancio delle autorità locali parla di almeno 50 feriti (tra cui un bimbo di 4 anni) e un morto.
La guerra prosegue anche a colpi di cifre: Mosca ha fatto sapere che in un mese di combattimenti gli ucraini hanno perso 10.400 soldati, tra morti e feriti, impegnati nell'offensiva in Kursk mentre Zelensky ha quantificato in almeno 6.000 i soldati russi uccisi o feriti dalle sue truppe nell'operazione nella regione.
Il leader ucraino ha ricordato che dall'inizio del blitz Kiev ha conquistato 1.300 km quadrati della regione russa, dove si trovano più di 100 insediamenti. Un'avanzata che non vuole fermare guardando ancora una volta agli alleati occidentali, sferzandoli a continuare a fornire le armi e permettergli di usarle anche in casa del nemico Putin.
20:29
20:29
«Mosca usa missili balistici forniti dall'Iran»
«Putin sta cercando di lanciare più missili per uccidere altri bimbi. Noi cerchiamo di difenderci» come possiamo, «ma loro attaccano anche con missili balistici che provengono dall'Iran». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, al Forum Teha in corso a Cernobbio.
«Il nostro popolo vive sotto la minaccia di droni e missili ogni giorno e ogni notte», ha proseguito Zelensky, ricordando i recenti attacchi a Poltava, Kharkiv e Leopoli, costati la vita a decine di persone.
«Putin sta cercando di lanciare ancora più missili per cercare di uccidere altri bambini ucraini. Noi cerchiamo di difenderci», ma la Russia «usa missili balistici che arrivano da Teheran». «Noi stiamo costruendo rifugi, scuole sotterranee in modo tale che i bambini ucraini possano continuare a studiare in piena sicurezza nonostante tutto quello che sta accadendo», ha aggiunto il presidente ucraino al forum sul lago di Como.
17:58
17:58
Mosca apre un'inchiesta su Monetochka, cantante contro la guerra
Le autorità russe hanno aperto un procedimento penale contro la cantante Monetochka, che si è più volte espressa contro la guerra in Ucraina: lo ha annunciato la Procura di Mosca, citata da diversi media, tra cui il Moscow Times e la Tass, precisando che l'artista è accusata di non essersi presentata nei suoi post online con l'etichetta di "agente straniero" con cui l'ha bollata il governo russo.
Monetochka, al secolo Elizaveta Gyrdymova, è stata inserita dalla Russia nel famigerato elenco degli "agenti stranieri" con cui il Cremlino è solito colpire dissidenti e attivisti, e l'anno scorso è stata multata due volte appunto per non essersi presentata con questa etichetta nei suoi post su Internet.
Il registro russo degli "agenti stranieri" è stato condannato dalla Corte Europea per i diritti umani, che l'ha denunciato come violazione del diritto alla libertà d'espressione e alla libertà d'associazione.
Chi viene bollato come "agente straniero" è sottoposto a rigidi controlli e deve presentarsi in pubblico con questo marchio infamante, che ricorda quello di "spia", cosa che rende spesso impossibile qualsiasi attività in Russia.
13:06
13:06
Missili russi su Pavlograd, 55 civili feriti e un morto
Una persona è morta nell'attacco missilistico russo di questa mattina sulla città di Pavlograd, nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina centrorientale: lo ha reso noto il servizio di emergenza statale, come riporta l'emittente Suspilne. Il bilancio dei feriti, ha aggiunto, è salito a 55.
In precedenza, il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, aveva informato che fra i feriti il più giovane ha quattro anni e il più anziano ne ha 86, ha riferito. Rbc-Ucraina. L'attacco ha colpito le infrastrutture civili, inclusa la basilica della città.
12:20
12:20
Ursula von der Leyen: «40 milioni di euro di aiuti a Kiev per l'inverno»
La Commissione europea mobilita un nuovo pacchetto di aiuti da 40 milioni di euro per sostenere l'Ucraina nei lavori di riparazione, elettricità, riscaldamento e alloggi in vista dell'inverno.
«La Russia sta prendendo di mira senza sosta le infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Le temperature scenderanno presto e per questo intensificheremo i nostri aiuti umanitari agli ucraini in difficoltà», ha scritto su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, annunciando il pacchetto di aiuti.
12:08
12:08
Il Cremlino annuncia contro-sanzioni ai media americani
La Russia adotterà sanzioni nei confronti di media americani in risposta ad analoghe misure prese da Washington nei confronti di media di Mosca, tra cui RT. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
«Ci saranno sicuramente delle misure qui per limitare la diffusione di informazioni dei loro media», ha affermato il portavoce, citato dalla Tass.
10:53
10:53
Dagli USA nuovi aiuti militari per 250 milioni di dollari a Kiev
Il capo della difesa statunitense Lloyd Austin ha annunciato dalla base aerea statunitense di Ramstein, in Germania dove è in corso la riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, nuovi aiuti militari per 250 milioni di dollari a Kiev.
«Sono lieto di annunciare che il presidente Joe Biden annuncerà oggi un ulteriore pacchetto di assistenza alla sicurezza per l'Ucraina di 250 milioni di dollari. Questo pacchetto fornirà maggiori capacità per soddisfare le esigenze in evoluzione dell'Ucraina», ha detto il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, a un incontro in Germania dei sostenitori internazionali dell'Ucraina.
Presente sul posto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto stamane alla base aerea, ha indicato lui stesso su Telegram.
10:37
10:37
Stoltenberg: «ll modo più rapido per porre fine alla guerra? Dare armi a Kiev»
«L'Ucraina ha bisogno di più supporto militare ora, il modo più rapido per porre fine a questa guerra è fornire armi all'Ucraina». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un punto stampa a Oslo con il premier norvegese Jonas Gahr Store.
«Il presidente Putin deve rendersi conto che non può vincere sul campo di battaglia. Chiedo a tutti gli alleati di continuare nel nostro supporto» a Kiev, «soprattutto in questa difficile fase della guerra», ha aggiunto.
«Chiedo alla Cina di smettere di sostenere la guerra illegale della Russia. La Cina non può continuare ad alimentare il più grande conflitto militare in Europa senza che questo abbia un impatto sugli interessi e sulla reputazione», ha precisato Stoltenberg.
«La Cina è diventata una complice decisiva per la guerra della Russia contro l'Ucraina, attraverso una partnership senza limiti e il supporto all'industria della difesa» russa, con «il trasferimento di componenti di armi, attrezzature e materie prime», ha evidenziato.
07:34
07:34
Il Regno Unito annuncia altri 650 missili Martlet per l'Ucraina
Il Regno Unito fornirà altri 650 missili multiruolo leggeri Martlet all'Ucraina per potenziare le sue difese aeree, «come parte dell'impegno del nuovo governo» britannico nei confronti di Kiev: lo ha annunciato il Ministero della Difesa di Londra, in un comunicato pubblicato sul suo sito internet.
Il pacchetto di aiuti militari del valore di 162 milioni di sterline (oltre 192 milioni di euro) sarà illustrato oggi dal segretario alla Difesa britannico John Healey alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (Udcg) presso la base aerea statunitense di Ramstein, in Germania. La consegna dei missili dovrebbe essere completata entro la fine dell'anno.
07:33
07:33
Era consigliere di Trump, è stato incriminato dagli USA
Il Dipartimento di Giustizia USA ha incriminato un commentatore americano per la televisione russa nell'ambito degli sforzi del governo per reprimere i tentativi della Russia di influenzare le elezioni USA. Si tratta di Dimitri K. Simes, che è stato consigliere della prima campagna presidenziale di Donald Trump.
Nel mirino anche sua moglie, Anastasia Simes. Entrambi sono stati accusati di aver violato le sanzioni economiche contro la Russia per il loro lavoro per Channel One, rete televisiva di proprietà statale russa.
06:44
06:44
Mosca non ha tempistiche per la fine della guerra in Ucraina
Mosca non ha tempistiche per la fine della guerra in Ucraina e completerà «l'operazione militare speciale» quando i suoi obiettivi saranno raggiunti, afferma il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in una intervista all'agenzia di stampa Tass.
«Dovremmo assolvere ai compiti che sono stati stabiliti all'inizio dell'operazione. Dobbiamo salvaguardare le nostre generazioni future. Garantire la loro sicurezza, così come la prevedibilità e una nuova architettura di sicurezza nel nostro continente», ha detto Peskov. «Le tempistiche non hanno importanza in questa questione, anche se naturalmente sappiamo tutti che» finire «prima è meglio che» farlo «dopo», ha aggiunto.
06:22
06:22
Zelensky sente Macron, verso un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha discusso con il suo omologo francese Emmanuel Macron della preparazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari di Parigi per Kiev, rende noto l'ufficio presidenziale ucraino.
«Ho avuto una lunga e sostanziale telefonata con Macron. Mi sono congratulato con lui per la nomina del nuovo primo ministro Michel Barnier. Il presidente francese ha espresso le sue condoglianze per gli attacchi russi a Leopoli, Poltava e altre città e comunità», si legge in un comunicato che cita Zelensky. I due leader hanno discusso di un'ulteriore cooperazione in materia di difesa, della preparazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari dalla Francia e della possibilità di una produzione congiunta di determinati tipi di armi. Zelensky ha quindi delineato le esigenze primarie dell'Ucraina in materia di difesa aerea, sistemi di guerra elettronica, veicoli blindati e artiglieria.
Il presidente ucraino ha anche ribadito la necessità di ottenere il permesso e i mezzi dai paesi partner per colpire le basi in territorio russo. «Ho sottolineato ancora una volta che abbiamo urgente bisogno del permesso per colpire gli aeroporti da cui decollano i vettori di bombe aeree guidate e di missili, quindi contiamo sull'unità degli alleati su questo tema», ha sottolineato Zelensky.
06:11
06:11
Il punto alle 6
Il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk ha parlato ieri con lo speaker della Camera americana Mike Johnson per discutere di come eliminare le restrizioni sugli attacchi con armi occidentali a lungo raggio in profondità nel territorio russo, riportano oggi i media di Kiev.
A margine del G7 dei parlamenti in corso a Verona, Stefanchuk ha sottolineato a Johnson l'importanza di rimuovere tutte le limitazioni all'uso di armi USA sostenendo che all'Ucraina dovrebbe essere consentito di usarle senza alcuna condizione. Il presidente della Verkhovna Rada ha detto che Kiev non dovrebbe doversi difendersi «con le mani legate» e ha chiesto allo speaker della Camera americana di contribuire ad allentare tali restrizioni. I due parlamentari hanno discusso anche di come rafforzare le sanzioni contro la Russia, ha affermato Stefanchuk citato dai media ucraini.