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Zelensky a tu per tu con i candidati alla presidenza USA il 26 settembre

Lo annuncia la portavoce Karine Jean-Pierre, sottolineando che Kamala Harris lo vedrà separatamente – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky a tu per tu con i candidati alla presidenza USA il 26 settembre
Red. Online
19.09.2024 07:45
19:29
19:29
Zelensky alla Casa Bianca il 26 settembre

Joe Biden e Kamala Harris vedranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca il 26 settembre. Lo annuncia la portavoce Karine Jean-Pierre, sottolineando che Harris vedrà Zelensky separatamente.

18:00
18:00
Mosca: «Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari»

«Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari»: lo ha dichiarato il presidente della Duma russa, Viaceslav Volodin, ripreso dalla Tass, commentando l'approvazione da parte dell'Eurocamera del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che «invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo».

Volodin ha dichiarato che in caso di attacchi ucraini in profondità in Russia con armi occidentali, la Russia darà «una risposta dura usando armi più potenti».

17:06
17:06
Stoltenberg: «Non si può avere una Minsk 3, ci deve essere qualcosa di credibile»

«Non si può avere una Minsk 3, ci deve essere qualcosa di credibile». Lo ha detto il segretario generale uscente della NATO Jens Stoltenberg parlando di un possibile negoziato di pace.

«Dobbiamo armare gli ucraini in modo che possano fermare la Russia, al contrario di quanto abbiamo fatto dopo il 2014. E poi garanzie di sicurezza: possiamo discutere i dettagli ma ci devono essere. Infine l'ingresso di Kiev nella Nato. Credo che Putin non cambierà idea, vuole controllare l'Ucraina», ha aggiunto. Stoltenberg poi ha detto che è Mosca «ad avere la responsabilità per il fallito dialogo, perché noi davvero ci abbiamo provato».

16:18
16:18
Putin: la produzione di droni aumenterà di 10 volte nel 2024

Vladimir Putin ha dichiarato che l'esercito russo ha ricevuto nel 2023 «circa 140.000 droni» e che «quest'anno si prevede che la produzione di droni aumenterà» in Russia «quasi 10 volte». Lo riporta la Tass.

Putin ha inoltre dichiarato che «entro il 2030» in Russia «è prevista la creazione di 48» siti di «ricerca e produzione» di droni.

14:45
14:45
«I veti incrociati all'ONU bloccano la pace»

«L'abuso del potere di veto attuato dai 5 Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in particolare da parte di Stati Uniti e Russia, sta di fatto impedendo ogni reale progresso verso la Pace in Ucraina, nei Territori Occupati Palestinesi e in Israele, oltre che in Siria». È quanto denuncia un nuovo report pubblicato oggi da Oxfam, alla vigilia dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il dossier - si legge in una nota - ha preso in esame 23 dei conflitti più violenti e lunghi dell'ultimo decennio - tra cui quelli in Afghanistan, Burkina Faso, Etiopia, Libia, Niger, Territori Occupati Palestinesi, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Ucraina, Venezuela e Yemen - rivelando come 27 dei 30 veti posti dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite abbiano riguardato risoluzioni essenziali per la risoluzione pacifica delle crisi in Palestina, Siria e Ucraina.

Nello stesso periodo nei Paesi analizzati la guerra ha causato oltre 1 milione di vittime e costretto 233,5 milioni di persone a dipendere dagli aiuti umanitari per sopravvivere, più del doppio rispetto al 2015.

«I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza stanno sfruttando il loro potere esclusivo di veto e negoziazione, solo per perseguire i propri particolari interessi geopolitici, minando così la capacità di mantenere la pace e la sicurezza mondiale. Un fallimento che oggi più che mai è sotto gli occhi di tutti - sottolinea Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam Italia per le crisi umanitarie -. Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti si sono assunti la responsabilità della sicurezza globale in un'epoca che rispondeva ancora a logiche coloniali, del tutto incompatibili con un mondo che oggi cerca disperatamente pace e giustizia per tutti».

12:53
12:53
L'Eurocamera approva il paragrafo sull'uso di Kiev di armi occidentali su territorio russo

L'Eurocamera approva, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che «invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo».

L'Eurocamera afferma che l'Ucraina deve essere in grado di colpire obiettivi militari legittimi in Russia. In una risoluzione, non vincolante e adottata giovedì con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, gli eurodeputati affermano che senza l'abolizione delle attuali restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali, «l'Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture».

Il testo approvato dal Parlamento europeo sottolinea che «le forniture insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l'impatto degli sforzi compiuti finora e deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all'Ucraina da parte dei Paesi dell'Ue». Gli eurodeputati ribadiscono inoltre l'invito agli Stati membri a rispettare l'impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all'Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili Taurus.

Nella risoluzione si chiede inoltre agli Stati membri di «mantenere ed estendere la politica di sanzioni Ue contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all'Ue che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso». I deputati condannano inoltre la vendita di missili balistici dall'Iran alla Russia e chiedono un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran e la Corea del Nord. Gli eurodeputati infine invitano gli stati membri a lavorare attivamente per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per l'Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra.

12:50
12:50
«Berlino lavora a un pacchetto di armi da 1,4 miliardi per Kiev»

Nonostante la maggior parte dei fondi di bilancio per il sostegno militare all'Ucraina sia già stata esaurita, il governo tedesco vuole consegnare un ulteriore pacchetto di armi per un totale di quasi 1,4 miliardi di euro (1,32 miliardi di franchi) entro la fine dell'anno. Lo scrive der Spiegel.

Per il finanziamento è previsto un calcolo misto. Da un lato, il Ministero della Difesa vuole liberare 397 milioni di euro dal proprio bilancio. Questo risparmio è possibile perché i costi energetici per la Bundeswehr erano stati fissati un po' troppo alti. Inoltre, un miliardo di euro che la Germania ha raccolto negli ultimi mesi dai partner in Europa e nel mondo per rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina sarà utilizzato per il nuovo pacchetto di armi.

Secondo Spiegel, i 50 singoli articoli previsti comprendono un pacchetto di munizioni per il carro armato di difesa aerea Gepard, altri 20 veicoli da combattimento di fanteria Marder, numerosi droni da ricognizione e d'attacco, nonché ampi pacchetti di pezzi di ricambio per i sistemi d'arma già consegnati. I progetti saranno «in gran parte realizzati quest'anno e messi in azione sul campo di battaglia».

Il nuovo pacchetto, scrive Spiegel, è il risultato di frenetici colloqui segreti tra i ministeri coinvolti. Poiché i fondi stanziati per il 2024 per il sostegno militare all'Ucraina sono stati ampiamente esauriti, il Ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) ha spinto per un aumento. Tuttavia, la soluzione che è stata trovata «non richiede nuovi fondi di bilancio aggiuntivi», secondo la presentazione dei piani.

12:49
12:49
Berset: «L'Ucraina è la priorità»

Dopo aver assunto ieri ufficialmente la carica di Segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset ha tenuto oggi il suo discorso di insediamento davanti al Comitato dei ministri dell'organizzazione paneuropea. Nel suo discorso, l'ex consigliere federale ha sottolineato che l'Ucraina sarà a lungo una priorità.

«Sostenere l'Ucraina, nostro Stato membro, che lotta per il suo futuro democratico di fronte alla guerra di aggressione della Russia, resterà la priorità numero uno del Consiglio d'Europa», ha affermato il friburghese.

Berset, che succede alla croata Marija Pejcinovic Buric, ha anche evidenziato l'importanza vitale del lavoro svolto dall'organizzazione, e quella di ottenere risultati tangibili per garantire l'uguaglianza e la dignità di ogni individuo. «Durante il mio mandato, lavorerò con voi, per offrire un futuro in cui ogni europeo possa vivere nella libertà che deriva dalla sicurezza democratica», ha detto il 52enne.

L'entourage politico del nuovo Segretario generale prevede che ci vorranno due o tre anni prima che gli effetti della sua politica comincino a farsi sentire. Per quanto riguarda le relazioni della Svizzera con l'UE, gli analisti concordano sul fatto che la presenza di Alain Berset al Consiglio d'Europa non può che essere positiva, anche se non si aspettano cambiamenti concreti.

11:55
11:55
Mosca: «Conquistato un altro villaggio nel Donetsk»

Le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina, quello di Gheorghievka, nella regione di Donetsk. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca.

11:40
11:40
«In Ucraina distrutta metà dell'infrastruttura energetica»

Dall'inizio della guerra in Ucraina metà dell'infrastruttura energetica del Paese è stata distrutta, eliminando una capacità di produzione di energia pari a 9 GW.

Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia, sul sostegno alla sicurezza energetica dell'Ucraina nel prossimo inverno.

«Quest'inverno puntiamo a ripristinare ed esportare complessivamente 4,5 GW di energia in Ucraina», ha detto la presidente von der Leyen.

11:35
11:35
«Altro che morte cerebrale: la NATO è più forte che mai»

"Durante il mio mandato di Segretario Generale, la rilevanza della Nato è stata messa in discussione. L'Alleanza è stata descritta come divisa, obsoleta, morta cerebralmente. Ma la realtà è che la Nato è forte, unita e più importante che mai". È quanto dirà il segretario uscente Jens Stoltenberg oggi a Bruxelles al German Marshall Fund. Fu il presidente francese Emmanuel Macron ad accusare l'alleanza di morte cerebrale in un'intervista.

11:03
11:03
«Abbattuti 42 droni russi e un missile su 4 stanotte»

L'aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto tutti i 42 droni e uno dei quattro missili lanciati dalla Russia durante gli attacchi di questa notte. Lo riporta il Guardian.

Le difese aeree sono entrate in funzione in nove regioni ucraine, ha affermato l'aeronautica su Telegram.

Serhiy Lysak, governatore della regione centrale di Dnipropetrovsk, ha affermato che l'aeronautica militare ha abbattuto un missile sulla sua regione e che nessuno è rimasto ferito.

Il governatore della regione di Kharkiv, Oleh Synegubov, ha riferito che sei persone sono rimaste ferite in un attacco russo alla città di Kupiansk, a 8 km dalla linea del fronte. Infrastrutture civili, una scuola, un asilo e 10 condomini sono stati danneggiati nella città di Kharkiv, ha aggiunto. A Cherkasy, un istituto scolastico è stato danneggiato dagli attacchi russi, ha affermato il governatore regionale Ihor Taburets.

10:38
10:38
«Due morti e due feriti negli attacchi russi a Sumy»

Un bombardamento di artiglieria russa ha ucciso due persone e ne ha ferite altre due nella comunità di Krasnopillia, nella regione di Sumy. Lo riferisce l'amministrazione militare della regione ucraina citata da Ukrinform.

«Ieri sera e questa mattina, i russi hanno effettuato 19 bombardamenti sulle aree di confine e sui centri abitati della regione di Sumy. Sono state registrate trentotto esplosioni. Le comunità di Sumy, Bezdryk, Mykolaivka, Yunakivka, Bilopillia, Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Nova Sloboda ed Esman sono state prese di mira», hanno affermato le autorità su Facebook.

«Il nemico ha colpito la comunità di Krasnopillia con lanciarazzi e artiglieria, uccidendo due civili e ferendone altri due».

10:22
10:22
«Civile ucciso da bombe ucraine nella regione di Kherson»

Un civile di 66 anni è rimasto ucciso in bombardamenti delle forze ucraine nella regione meridionale di Kherson, secondo quanto ha reso noto Vladimir Saldo, governatore della parte della regione occupata dalle forze di Mosca.

Il civile è morto in un attacco sul villaggio di Kairy, ha precisato Saldo sul suo canale Telegram, aggiungendo che nelle ultime 24 ore le forze di Kiev hanno bombardato nove località con l'artiglieria e con i droni. L'erogazione di energia elettrica è stata interrotta in 12 località del distretto municipale di Alyoshki.

07:45
07:45
Il punto alle 7.30

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha in programma un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky a Washington la prossima settimana, ha riferito nelle scorse ore la CNN, citando fonti a conoscenza degli accordi.  Zelensky si recherà negli Stati Uniti la prossima settimana per incontrare il presidente Joe Biden a margine della 79. Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York: il leader ucraino utilizzerà la visita per promuovere il proprio piano per di pace.

Ma Kamala Harris non è l'unica candidata ad avere in agenda un incontro con Zelensky. L'ex presidente degli Stati Uniti e attuale candidato repubblicano Donald Trump ha spiegato in un'intervista poche ore prima dell'annuncio di Harris di aver pianificato un'apparizione congiunta con il presidente polacco Andrzej Duda, anch'egli in visita per l'Assemblea ONU. Nella stessa intervista, Trump ha fatto sapere che «probabilmente» incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky la prossima settimana a New York.

L'imminente incontro arriva a meno di 50 giorni dalle elezioni presidenziali statunitensi, una corsa che è stata caratterizzata da drammatici sconvolgimenti e da pareri nettamente contrastanti, fra il fronte repubblicano e quello democratico, sul sostegno da concedere all'Ucraina nel rispondere all'invasione russa su larga scala.