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«Droni ucraini sulla città russa di Voronezh» – Von der Leyen a Davos: «L'Ucraina può vincere questa guerra» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:56
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Putin: «I Baltici mettono in pericolo la nostra sicurezza»
«Quello che sta succedendo in Lettonia e nelle altre repubbliche baltiche, dove i cittadini russi vengono espulsi, ci preoccupa: è una questione relativa alla nostra sicurezza nazionale». Lo ha affermato oggi il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, durante un incontro con i rappresentanti delle amministrazioni locali della Russia.
La dichiarazione di Putin arriva alcuni giorni dopo l'espulsione dal Paese baltico di Boris Katkov, un ex militare dell'Armata rossa di 82 anni residente in Lettonia accusato di attività propagandistica filorussa e incluso nella lista delle persone indesiderate del ministero dell'Interno di Riga.
Il caso era stato ampiamente coperto dai mezzi di comunicazione russi.
20:35
20:35
Camionisti polacchi sospendono il blocco al confine ucraino
I camionisti polacchi sospenderanno il blocco portato avanti da mesi al confine ucraino in seguito a un accordo con il governo. Lo hanno riferito le autorità di Varsavia, in una mossa che potrebbe risolvere quello che da tempo è motivo di scontro tra i due Paesi alleati contro la Russia di Vladimir Putin.
I trasportatori hanno confermato la sospensione, in vigore da domani fino a marzo, ma hanno avvertito che torneranno al confine se le loro richieste non saranno state soddisfatte. Kiev aveva definito «catastrofiche» le conseguenze della protesta: l'Ucraina fa molto affidamento sul trasporto stradale con la Polonia, membro dell'Ue, per le sue esportazioni e importazioni, in particolare dopo l'invasione russa.
«La protesta sarà sospesa fino al 1 marzo», ha detto ai giornalisti il ministro polacco delle infrastrutture Dariusz Klimczak insieme ai rappresentanti degli autotrasportatori. «Abbiamo un accordo. Un accordo atteso da tempo non solo dai trasportatori polacchi, ma anche da molti imprenditori polacchi, dalla Commissione europea, dall'Ucraina», ha aggiunto.
Il ministro ucraino delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov ha confermato che i valichi di frontiera sono stati riaperti e ha detto che Kiev è pronta a un «dialogo sostanziale» con le autorità polacche, aggiungendo che trovare una soluzione alla questione è «una condizione per la sopravvivenza della nostra economia».
Gli autotrasportatori polacchi bloccano la frontiera da novembre per chiedere il ripristino delle restrizioni all'ingresso nell'Unione europea per i loro colleghi ucraini. L'Unione ha infatti sospeso il sistema dei permessi per i camionisti di Kiev dopo l'invasione, ma i trasportatori stradali polacchi affermano che la mossa ha avuto un impatto negativo sui loro guadagni.
17:00
17:00
Putin: «Gli ucraini, imbecilli, hanno rinunciato ai negoziati»
«L'Ucraina ha rinunciato ai negoziati con la Russia, imbecilli, sarebbe tutto finito tempo fa». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia Ria Novosti.
La formula di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è fatta di «requisiti proibitivi per i negoziati», ha detto Putin.
Ciò che sta accadendo ora, vale a dire la coesione della nostra società, il rafforzamento della nostra economia - non solo nell'agricoltura e nell'industria, la crescita del potenziale delle forze armate - è una completa sorpresa per il nemico. Completa e assoluta«, ha detto Putin, ripreso dall'agenzia di stampa statale russa Tass, in un intervento a due mesi dalle elezioni presidenziali e nel pieno dell'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate russe.
L'iniziativa nel conflitto in Ucraina è »totalmente nelle mani delle forze armate russe« e se ciò continuerà »lo Stato ucraino potrebbe subire un colpo irreparabile«, ha poi affermato il presidente russo citato dall'agenzia Interfax. Secondo Putin, le forze ucraine bombardano le regioni russe vicine al confine con lo scopo di »distogliere l'attenzione della popolazione e dei loro sostenitori dal fallimento completo e assoluto della cosiddetta controffensiva«.
15:21
15:21
«L'UE si impegna su adesione e fondi»
Colloquio a Davos (GR), a margine del World Economic Forum, tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «I nostri cuori sono con i tuoi soldati in prima linea. Mantenere la fiducia nel futuro dell'Ue darà loro forza», ha scritto von der Leyen in un messaggio su X (ex Twitter) rivolto direttamente al leader ucraino.
«La Commissione europea sta portando avanti il processo di adesione e garantendo i mezzi per la ripresa, la ricostruzione e le riforme attraverso lo strumento per l'Ucraina», ha sottolineato.
15:14
15:14
Blinken a Zelensky: «Manterremo il sostegno all'Ucraina»
«Un incontro significativo con il segretario di Stato americano Anthony Blinken. Abbiamo discusso dell'ulteriore cooperazione in materia di difesa tra Ucraina e Stati Uniti. La difesa aerea e le capacità a lungo raggio sono particolarmente importanti per il nostro paese». Lo scrive sulle reti sociali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da Davos, ringraziando il presidente degli Stati Uniti, il Congresso e il popolo americano per «il costante e potente aiuto all'Ucraina». «Contiamo sul continuo sostegno degli Stati Uniti, che è essenziale per il nostro paese», ha sottolineato Zelensky su X, riferendo di aver informato, a margine del Forum economico mondiale (WEF), Blinken e Jake Sullivan «dell'attuale situazione del campo di battaglia, dei compiti chiave per le forze di difesa ucraine quest'anno e dei mezzi necessari per adempierli».
«Siamo determinati a mantenere il nostro sostegno all'Ucraina e lavoriamo molto strettamente con il Congresso» su questo. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo un incontro a Davos (GR) con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre è discussione al Congresso USA il via libera a nuovi aiuti militari. «So che i nostri colleghi europei faranno lo stesso», ha aggiunto.
15:02
15:02
«Putin ha rubato la pace per sostituirla con il dolore»
«Un uomo, Vladimir Putin, ha rubato 13 anni di pace sostituendola con dolore, dolore, dolore che colpisce tutto il mondo. Putin incarna la guerra, è lui la sola ragione perché certe guerre e conflitti persistono e tutti i tentativi di riportare la pace sono falliti, e lui non cambierà». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Forum economico mondiale di Davos (GR).
«Abbiamo bisogno che Putin perda» e «possiamo farlo. Quest'anno deve essere decisivo», e il leader russo non sarà mai soddisfatto di un conflitto congelato, ha sottolineato il presidente ucraino.
«Vi ricordo che dopo il 2014 c'è stato un tentativo di congelare la guerra in Donbass. C'erano garanti influenti, tra cui la cancelliera della Germania e il presidente francese. Ma Putin è un predatore non soddisfatto dai prodotti congelati. Dobbiamo difenderci, difendere i nostri bambini e le nostre mogli e possiamo batterlo sul terreno, lo abbiamo provato».
«Dobbiamo ottenere una superiorità aerea per l'Ucraina come abbiamo ottenuto quella nel Mar Nero», ha continuato Zelensky . «Possiamo farlo, i partner sanno ciò di cui abbiamo bisogno e quali quantità. Permetterebbe progressi sul terreno. Due giorni fa abbiamo provato che possiamo colpire aerei russi che non erano stati abbattuti finora».
«Ogni riduzione della pressione sull'aggressore aggiunge anni alla guerra, ma ogni investimento nella fiducia dei difensori accorcia il conflitto», ha sottolineato Zelensky nel suo discorso, dopo aver criticato gli appelli occidentali durante questi mesi di guerra a non portare il conflitto verso una ulteriore «escalation» chiedendo più armi e azioni da parte dei partner.
«Come possiamo essere soddisfatti - ha poi detto Zelensky - di sanzioni che nemmeno bloccano la produzione di missili russi? In ogni razzo russo ci sono componenti chiave di Paesi occidentali, è un fatto». «Naturalmente sono grato per ogni pacchetto di sanzioni approvato dai partner», ma la pace si potrà avvicinare solo «assicurando che le sanzioni funzionino al 100%. Ed è una debolezza occidentale che l'industria nucleare russa non sia ancora oggetto sanzioni, anche se Putin è l'unico terrorista che ha preso in ostaggio una centrale nucleare», ha sottolineato Zelensky. Inoltre, «deve esserci quest'anno una decisione forte per dirigere gli asset russi congelati alla difesa contro l'aggressione russa e la ricostruzione dell'Ucraina».
Zelensky ha usato il palco di Davos per sottolineare che Putin non vuole fermarsi all'Ucraina: «Se qualcuno pensa che questo riguardi solo noi, che riguarda solo l'Ucraina, si sbaglia», ha dichiarato, evidenziando poi come «la risposta di Putin alle richieste di pace sono state forniture di sempre più armi da Corea del Nord e Iran».
«La guerra finirà con una pace giusta e stabile, e vogliamo che siate parte di questa pace a partire da ora. Per avvicinare la pace abbiamo bisogno di voi», ha poi affermato il leader ucraino rivolgendosi alla platea. «Qui in Svizzera abbiamo dato un contributo chiave al suo raggiungimento», ha aggiunto riferendosi agli incontri sull'implementazione della formula di pace ucraina e la decisione di organizzare un summit della pace a livello di leader in territorio elvetico. Un vertice al quale Zelensky ha invitato «ogni leader e Paese che rispettano la pace e la legge internazionale».
12:20
12:20
Von der Leyen: «L'Ucraina può vincere questa guerra»
Riferendosi al conflitto in Ucraina, la Commissione europea Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Forum economico mondiale (WEF) di Davos, ha affermato che «la Russia sta fallendo nei suoi obiettivi strategici. È un prima di tutto un fallimento militare», ma anche economico e diplomatico, e «tutto questo ci dice che l'Ucraina può vincere questa guerra. Ma noi dobbiamo continuare a sostenere la sua resistenza. L'Ucraina ha bisogno di un sostegno finanziario prevedibile nel 2024 e oltre».
12:12
12:12
Zelensky al WEF incontra Stoltenberg
«Ho iniziato il lavoro a Davos con un incontro con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. Abbiamo discusso di questioni importanti: la situazione in prima linea, l'ho informato dei recenti attacchi aerei della Russia e ho sottolineato la necessità di rafforzare ulteriormente la difesa aerea dell'Ucraina», ha scritto sulle reti sociali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto ieri sera nella cittadina retica per il Forum economico mondiale (WEF).
«Con Stoltenberg abbiamo parlato anche dei preparativi per il prossimo Vertice della NATO a Washington e del lavoro con i partner sugli accordi bilaterali di sicurezza nel quadro della dichiarazione del G7, che sarà in vigore fino all'adesione dell'Ucraina all'Alleanza», ha aggiunto. «Vi ringrazio per il vostro costante sostegno al nostro paese nella difesa dall'invasione russa».
Su X Stoltenberg ha scritto dal canto suo che «È stato bello iniziare la giornata a Davos incontrando il presidente Zelensky. Nonostante la difficile situazione sul campo di battaglia, c'è motivo di ottimismo: l'Ucraina conserva la sua indipendenza, gli ucraini hanno rifiutato la Russia e scelto l'Occidente e l'Ucraina è più vicina che mai alla NATO».
11:41
11:41
«Evacuazione obbligatoria dei civili nella regione di Kharkiv»
L'evacuazione obbligatoria è stata annunciata in oltre venti località vicine alla linea del fronte nella regione orientale di Kharkiv, ha dichiarato sui social il governatore Oleg Sinegubov, secondo il quale lo spostamento dei residenti è stato effettuato per «ragioni di sicurezza».
«Data la situazione della sicurezza, stiamo introducendo l'evacuazione obbligatoria della popolazione dalle comunità Kindrashivska e Kurylivska del distretto di Kupyansk», ha annunciato il governatore spiegando che l'ordine riguarda circa 3'043 persone, tra cui 279 bambini, ma non ha spiegato se vi sia una ulteriore minaccia da parte dell'esercito russo.
Le truppe del Cremlino stanno spingendo da mesi per conquistare il centro regionale di Kupiansk, un importante nodo ferroviario che prima della guerra aveva una popolazione di circa 30'000 persone.
Le forze russe hanno conquistato gran parte della regione di Kharkiv poco dopo aver invaso l'Ucraina nel febbraio 2022 e hanno continuato a cercare di conquistare la regione nonostante abbiano perso terreno.
11:14
11:14
«Apprezziamo il sostegno della Corea del Nord»
La Russia apprezza il sostegno della Corea del Nord in merito all'operazione militare in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli esteri Serghei Lavrov, citato dalla Tass, aprendo a Mosca un colloquio con la sua omologa nordcoreana Choe Son-hui. Secondo l'agenzia Ria Novosti, i colloqui proseguiranno più tardi alla presenza del presidente russo Vladimir Putin.
«Manteniamo una stretta e fruttuosa cooperazione con Pyongyang nell'ambito delle Nazioni Unite ed altre organizzazioni multilaterali», ha detto Lavrov. «Sosteniamo sempre la Corea del Nord all'Onu e apprezziamo fortemente la vostra posizione simile a sostegno della Russia, compreso sulle questioni relative alla nostra operazione militare speciale in Ucraina», ha aggiunto il ministro degli esteri rivolgendosi all'omologa nordcoreana.
Lavrov ha anche accusato «gli Stati Uniti e i loro satelliti regionali di creare minacce alla sicurezza» di Pyongyang e li ha invitati a «rinunciare ad ogni passo che porti ad una escalation della tensione». Al centro dei colloqui a Mosca, ha sottolineato Lavrov, vi è tra l'altro «la situazione nella penisola coreana e nel nord-est asiatico in generale».
Da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che Putin deciderà di recarsi in visita a Pyongyang «in un momento opportuno», accogliendo l'invito rivoltogli dal leader nordcoreano Kim Jong-un durante un vertice tra i due svoltosi nel settembre scorso in Russia.
06:11
06:11
IL PUNTO ALLE 6
Il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi ha avuto ieri sera una telefonata con il capo dello stato maggiore congiunto americano Charles Brown e ha discusso dei progressi sul campo di battaglia, rendono noto i media di Kiev citando lo stesso Zaluzhnyi
«Ho informato il generale Brown sulla situazione nel suo complesso e in dettaglio sulle singole aree del fronte, ho condiviso i risultati dell'analisi delle ostilità nel 2023 e le previsioni per il 2024, e ci siamo scambiati opinioni su questioni di reciproco interesse strategico», ha detto il generale ucraino.
Intanto, una bambina di 11 anni è rimasta ferita in un attacco di droni sulla città russa di Voronezh, capoluogo dell'omonima regione al confine con l'Ucraina. Lo rendono noto le autorità locali.
La bimba è stata colpita dai frammenti di un velivolo abbattuto caduti su un appartamento, spiega sul suo canale Telegram il governatore Alexander Gusev. Circa 16 esplosioni sono state udite nella notte a Voronezh, secondo i media locali. Le autorità russe affermano di aver abbattuto tre droni sulla città.