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Zelensky cancella l'incontro virtuale con il Senato USA

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Zelensky cancella l'incontro virtuale con il Senato USA
Red. Online
05.12.2023 06:18
22:02
22:02
Zelensky cancella l'incontro virtuale con il Senato USA

Volodymr Zelensky ha annullato a sorpresa la sua partecipazione ad un incontro virtuale con i senatori americani per perorare la causa degli aiuti all'Ucraina. «È successo qualcosa all'ultimo minuto», sono state le criptiche parole del leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, lo stesso che aveva annunciato il ritorno a Washington, se pure tramite uno schermo, del leader di Kiev.

I motivi per il quali Zelensky sia stato costretto a cancellare l'incontro possono essere diversi. Da un'emergenza sul campo – si tratta pur sempre del presidente di un Paese in guerra – alla riflessione che, con lo stallo nei negoziati a Capitol Hill sul nuovo pacchetto da 108 miliardi chiesto da Joe Biden, non era il momento giusto per esporsi in prima linea con un nuovo appello.

19:46
19:46
Zelensky spinge per i nuovi aiuti con i senatori USA

Volodymyr Zelensky torna, virtualmente, a Washington nel momento più delicato per il futuro della guerra in Ucraina, con il Congresso americano spaccato sugli aiuti a Kiev e l'allarme della Casa Bianca sul rischio che, senza i fondi Usa, la Russia prevarrà.

Quasi un anno fa il presidente ucraino era andato di persona nella capitale americana ed era salito a Capitol Hill per rivolgere l'ennesimo appello a sostenere il suo esercito contro l'invasore russo e nella battaglia per la democrazia.

Ma in questi dodici mesi lo scenario è completamente cambiato: la guerra a Gaza ha messo in ombra quella in Ucraina, la Camera Usa è in mano ai repubblicani ostili agli «assegni in bianco» a Kiev e, con le elezioni presidenziali che si avvicinano, Joe Biden ha meno margini di manovra dello scorso anno.

Non a caso, Zelensky ha deciso di rivolgersi al Senato, dove i democratici detengono ancora la maggioranza, in un briefing a porte chiuse e super segreto alla presenza del segretario di Stato Antony Blinken, il segretario alla Difesa Lloyd Austin e la direttrice dell'intelligence Usa Avril Haynes. Un parterre che indica quanto la questione stia a cuore all'amministrazione americana e quanto sia alta la posta in ballo.

Dopo aver destinato circa 70 miliardi in supporto militare, umanitario e finanziario all'Ucraina dall'inizio dell'invasione di Mosca, lo scorso ottobre Biden ha chiesto al Congresso di approvare un altro ambizioso pacchetto di aiuti da 106 miliardi di dollari, nel quale sono compresi non solo i fondi a Kiev ma anche a Israele e per la gestione della crisi dei migranti. Una mossa, quella di riunire in un unico voto le tre emergenze, voluta dal presidente democratico per aggirare l'opposizione dei repubblicani ma che si sta rivelando inefficace.

Da una parte, i repubblicani della Camera vogliono usare gli aiuti all'Ucraina come merce di scambio per introdurre nel pacchetto misure anti-immigrati sempre più dure. Dall'altra, i democratici non accetteranno mai di votare una legge che prevede una quasi totale chiusura delle frontiere meridionali. Non solo, ci sono divisioni anche all'interno del Grand old party tra chi, come il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell, vuole continuare a sostenere Zelensky e chi, come il trumpiano Matt Gaetz, che in nome del principio dell'America First ritiene che il denaro destinato a Kiev deve essere reindirizzato sulle emergenze interne e accusa l'Europa di essersi adagiata sugli allori americani.

Riuscirà il Congresso ad approvare il nuovo pacchetto entro la fine dell'anno? Difficile, visto lo stato dei negoziati e le enormi distanze tra le parti. Secondo la Casa Bianca, in mancanza di nuovi aiuti a Kiev c'è il fortissimo pericolo che lo zar trionfi e il conflitto si allarghi ad altri Paesi europei con conseguenze inimmaginabili per gli Stati Uniti e gli alleati.

18:57
18:57
Putin in terra d'Arabia cerca il rilancio internazionale

Parte dalla Penisola Arabica l'offensiva diplomatica di Vladimir Putin per fugare l'immagine di una Russia isolata. Il leader del Cremlino è in arrivo per una missione lampo di una giornata negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita.

Questo al fine di discutere della situazione dei mercati petroliferi, del conflitto in Ucraina e, soprattutto, nella speranza di ritagliarsi un ruolo nella complessa ragnatela di contatti in corso a livello internazionale per cercare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Di questo parlerà il giorno dopo anche con il presidente iraniano Ebrahim Raisi al Cremlino.

La capacità mostrata dall'economia russa di assorbire i colpi delle sanzioni occidentali, il rifiuto di gran parte dei Paesi del mondo - tra cui i due Stati arabi visitati - di seguire gli Usa e la Ue su questa strada, e ultimamente il fallimento della controffensiva ucraina sembrano aver convinto Putin che il momento è arrivato per tornare ad affacciarsi sulla scena internazionale, anche al di là dello scambio di visite al vertice con il presidente cinese Xi Jinping avvenuto quest'anno. Nell'arco di poche ore il capo del Cremlino sarà ricevuto dal presidente emiratino Mohammed bin Zayed al Nayhyan e dal principe ereditario e leader di fatto dell'Arabia Saudita, Mohammad bin Salman.

Putin, che intervenendo il mese scorso in videoconferenza al vertice del G20 aveva condannato quello che aveva definito «lo sterminio della popolazione civile in Palestina», ha più volte affermato che per la Russia l'unica soluzione che può garantire un futuro di pace è quella dei due Stati.

Ma oggi, ha sottolineato il suo consigliere per la politica estera Yuri Ushakov, «la priorità è quella di arrivare a una tregua durevole» con uno «scambio di prigionieri e detenuti». «Ovviamente, è di questo che parleremo come prima cosa», ha fatto sapere. La diplomazia russa afferma di essere in una posizione privilegiata per cercare di guidare un negoziato, visti i tradizionali buoni rapporti con entrambe le parti. Ma un motivo di irritazione per Israele è stata la visita di una delegazione di Hamas in Russia in ottobre.

Il movimento islamico palestinese è tra l'altro sostenuto dall'Iran, il cui presidente Raisi sarà a Mosca giovedì. Putin si era recato a Teheran nel luglio del 2022, con il conflitto in Ucraina già in corso. Russia e Iran sono sottoposti entrambi a pesanti sanzioni da parte dei Paesi occidentali, che accusano la Repubblica islamica di fornire alle forze russe i droni kamikaze Shahed, impiegati nei continui bombardamenti sull'Ucraina. Il consigliere Ushakov ha annunciato che con i leader arabi Putin parlerà anche della situazione di questo conflitto.

Argomento di primo piano sarà anche il petrolio. L'Arabia Saudita e la Russia sono i Paesi leader nell'organizzazione degli esportatori Opec+, i cui membri hanno deciso la settimana scorsa tagli volontari per un totale di 2,2 milioni di barili al giorno (un milione solo Riad e 500'000 Mosca) nel primo trimestre del 2024 per sostenere i prezzi.

Nel frattempo, un'inchiesta del quotidiano Politico ha messo in luce che è «essenzialmente fallito» il price cap deciso un anno fa dai Paesi dell'Ue e del G7 per il petrolio russo esportato via mare, che puntava a prosciugare le risorse economiche del Cremlino da impiegare nel conflitto ucraino.

Un rapporto del Centro per la ricerca sull'energia e l'aria pulita (Crea) visionato dai giornalisti della testata americana ha evidenziato che, a causa delle falle nell'applicazione della norma e dell'esportazione di greggio attraverso Paesi terzi, il petrolio Urals della Russia viene venduto attualmente a circa 70 dollari al barile rispetto ai 60 previsti dal tetto imposto.

11:37
11:37
«Le forze russe controllano gran parte della città di Marinka»

Le forze russe ora controllano probabilmente la maggior parte delle aree edificate della città di Marinka, in una regione - il Donetsk (est) - che rimane uno degli obiettivi principali della guerra di Mosca: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence.

Nelle ultime settimane sono avanzati tra le rovine di Marinka, si legge nel rapporto pubblicato su X, tuttavia le forze ucraine mantengono il controllo di sacche di territorio all'estremità occidentale della città, che prima dell'invasione aveva una popolazione di 9.000 abitanti ed è attualmente completamente in rovina.

«I rinnovati sforzi della Russia contro Marinka fanno parte dell'offensiva autunnale della Russia che dà priorità all'estensione del suo controllo sulle restanti parti della regione di Donetsk, che molto probabilmente è ancora uno degli obiettivi principali della guerra del Cremlino», conclude il rapporto.

10:56
10:56
Forti esplosioni nel centro di Sebastopoli

Forti esplosioni sono state udite questa mattina nel centro di Sebastopoli, nella Crimea occupata: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita media locali.

Ieri sera, intanto, un civile è rimasto ferito nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale, a causa di un attacco russo con due droni, che hanno colpito la città di Chuguyiv, danneggiando alcune case.

Intorno alle 4:00 di questa mattina, inoltre, i russi hanno attaccato con tre droni un'infrastruttura nella regione di Leopoli, nell'Ucraina occidentale, provocando lievi danni ma nessun ferito o vittima, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Maksym Kozytskyi, riporta sempre Rbc-Ucraina.

10:49
10:49
Zelensky parlerà ai senatori USA

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà oggi ai senatori Usa in un briefing riservato in videoconferenza protetta, ha annunciato il leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer, come riportano i media statunitensi.

Secondo le pubblicazioni ucraine, al briefing parteciperanno anche il segretario di Stato Antony Blinken, il segretario alla Difesa Lloyd Austin e la direttrice dell'intelligence Avril Haynes.

Zelensky informerà i senatori sullo stato della guerra in Ucraina e sulla necessità di un'altra serie di aiuti militari, un giorno prima che il Senato voti sulla procedura legislativa per un pacchetto di aiuti d'emergenza all'estero da 106 miliardi di dollari, che include più di 61 miliardi di dollari per l'Ucraina.

«L'amministrazione ha invitato il presidente Zelensky a parlare ai senatori come parte del nostro briefing riservato, in modo da poter sentire direttamente da lui cosa c'è in gioco in questo voto», ha annunciato Schumer al Senato. «Chiedo che tutti i senatori - tutti i senatori - partecipino a questo importante briefing».

In precedenza in una lettera inviata ai leader del Congresso, Shalanda Young, direttrice del budget del presidente Joe Biden, ha esortato la Camera e il Senato ad agire e a farlo rapidamente perché «il momento per aiutare la battaglia democratica dell'Ucraina contro la Russia è ora. Questo non è un problema del prossimo anno».

06:19
06:19
IL PUNTO ALLE 6

Il Ministero della Difesa russo afferma che le sue unità di difesa aerea hanno distrutto stanotte 22 droni ucraini e ne hanno intercettati altri 13 sul Mar d'Azov e nello spazio aereo sopra la Crimea. Lo riporta l'agenzia Tass. Il Kyev Independent segnala diverse esplosioni vicino alle città di Kerch e Feodosia, nella Crimea occupata dai russi.