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Zelensky: «Cinque missili su Kiev, la risposta sarà potente»– Segui il live

Nella capitale era presente il segretario generale dell'ONU Guterres - Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: «L'invio di armi a Kiev è una minaccia per l'Europa» – A Kherson verrà introdotto il rublo a partire dal 1. maggio – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «Cinque missili su Kiev, la risposta sarà potente»– Segui il live
Red. Online
28.04.2022 06:33
22:41
22:41
Zelensky: «Cinque missili su Kiev, la risposta sarà potente»

Sono cinque i missili russi che hanno colpito oggi Kiev, quando il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres era ancora nella capitale ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riporta l'agenzia di stampa Ukrinform.  «Oggi, subito dopo la fine dei nostri colloqui a Kiev, i missili russi sono volati nella città. Cinque missili. Questo la dice lunga sul vero atteggiamento della Russia nei confronti delle istituzioni globali, sugli sforzi della leadership russa per umiliare le Nazioni Unite e tutto il resto che l'organizzazione rappresenta. E quindi serve una risposta appropriata e potente».

19:37
19:37
Missili su Kiev

Raid russi hanno colpito il centro di Kiev durante la visita del segretario generale dell'ONU Guterres. Lo ha reso noto il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko. «In serata i russi hanno attaccato di nuovo la capitale ucraina con i missili», ha annunciato il sindaco su Telegram, parlando di «due attacchi registrati nel distretto di Shevchenkivskyi», una zona nel centro della città. I missili sono esplosi vicino all'ambasciata britannica. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. Almeno dieci persone sarebbero rimaste ferite dopo che un missile ha danneggiato un edificio residenziale di 25 piani. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini, secondo quanto riporta Ukrinform. Il sindaco Klitschko ha detto che le esplosioni hanno avuto luogo nel distretto centrale di Shevchenko. Un missile ha colpito i piani bassi di un palazzo residenziale. Secondo la portavoce del Servizi statali di emergenza, Svetlana Vodolaga, il secondo missile ha colpito una struttura vicino al palazzo residenziale.

©Twitter
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19:16
19:16
Chiusa la missione dell'OCSE in Ucraina

Il chairman in office dell'Osce, il ministro degli esteri polacco Zbigniew Rau, ha annunciato che l'organizzazione ha adottato misure immediate per attuare la chiusura definitiva della Missione speciale di monitoraggio in Ucraina (Osce SMM). La decisione, fanno sapere da Vienna in seguito alla conclusione del consiglio permanente, «fa seguito alla mancanza di consenso sull'estensione del mandato della missione».

Non è una decisione facile da prendere. «Abbiamo esplorato tutte le opzioni possibili attraverso il dialogo politico con gli Stati partecipanti per ottenere il rinnovo del mandato della Missione speciale di monitoraggio, ma la posizione della Federazione Russa non ci ha lasciato altra scelta che adottare misure per chiudere la Missione», ha spiegato Rau.

La segretaria generale dell'Organizzazione, Helga Schmid, inoltre ha sottolineato che «la detenzione del personale locale della missione SMM a Donetsk e Lugansk è inaccettabile» e ne ha chiesto «il rilascio immediato». Secondo Schmid, gli ex dipendenti della missione attualmente in arresto a Lugansk «sono stati catturati per aver intrapreso attività amministrative che rientrano nelle loro funzioni ufficiali di personale dell'Osce. Sono al momento trattenuti senza accusa e le loro famiglie non sono state sufficientemente informate della situazione».

17:33
17:33
Putin schiera i «delfini da guerra»

Non sono armi mai viste ma certamente particolari quelle schierate da Vladimir Putin in Crimea: due delfini «soldato» pattugliano i fondali del porto di Sebastopoli, base della Flotta russa del Mar Nero colpita al cuore con l'affondamento della sua ammiraglia, la Moskva.

L'Istituto navale americano (USNI) ha rilevato la presenza dei due mammiferi sulla base di alcune immagini satellitari e secondo gli esperti hanno l'obiettivo di «difendere la flotta» da attacchi sottomarini. È probabile che si tratti di due delfini addestrati negli anni dagli ucraini in Crimea, e finiti nelle mani dei russi nel 2014. Mosca ha poi reclutato altri mammiferi marini, almeno 5, che sarebbero stati addestrati e poi schierati nell'area.

I delfini hanno essenzialmente uno scopo difensivo ma i militari russi avrebbero sviluppato un sistema per convertire il segnale eco direttamente nella strumentazione di controllo. In questo modo i delfini sarebbero in grado di tracciare in tempo reale mine o qualsiasi oggetto in movimento sott'acqua.

La base di Sebastopoli è decisamente protetta, nella baia si può percepire nitidamente un sibilo che viene sparato per impedire anche l'avanzata degli incursori subacquei; la presenza dei delfini potrebbe segnalare un livello accresciuto di allerta attacchi. Per i russi un'altra Moskva sarebbe un disastro sotto tutti gli aspetti.

Delfini, leoni marini e addirittura balene - come quella «russa» avvistata nel 2019 davanti alle coste norvegesi - sono da anni addestrati dai militari americani e russi.

Gli Stati Uniti hanno avviato il primo programma durante la guerra del Vietnam e ora sarebbero centinaia i «soldati» di questo esercito marino. E non solo loro: l'animale da guerra più celebre degli ultimi anni è quel pastore belga - agente speciale K-9 - che ha dato la caccia al leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi nei sotterranei del bunker in cui era annidato, costringendolo a darsi la morte.

15:42
15:42
«Bombardato l'ospedale da campo nell'acciaieria Azovstal»

«Bombardato l'ospedale da campo militare che si trova nell'acciaieria Azovstal: ci sono morti e nuovi feriti.» Lo riportano su Telegram - citati da Ukrinform - i soldati del battaglione Azov, che hanno anche postato un video di pochi secondo nel quale si vedono i primi soccorsi ai soldati rimasti sotto le macerie.

«La sala operatoria è distrutta. Continuano a bombardare - scrivono ancora i soldati - ma la Convenzione di Ginevra garantisce la protezione delle istituzioni mediche ospedaliere e ai feriti dovrebbe essere fornita l'assistenza necessaria senza discriminazioni di alcun tipo».

15:40
15:40
«Risposte dure» a qualsiasi attacco alla Russia

Mosca risponderà duramente agli attacchi delle forze armate ucraine sul territorio russo. Lo ha detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante una conferenza stampa, secondo quanto riporta la CNN.

«Tale attività criminale delle forze armate ucraine contro il territorio russo non può rimanere senza risposta», ha aggiunto. «Vorrei che Kiev e le capitali occidentali prendessero sul serio le dichiarazioni del ministero della Difesa del nostro Paese, secondo cui un'ulteriore provocazione dell'Ucraina a colpire obiettivi russi porterà necessariamente a una dura risposta da parte della Russia - ha precisato - Non consigliamo di testare ulteriormente la nostra pazienza».

15:39
15:39
Europarlamento: «Mosca restituisca gli aerei civili rubati»

Gli eurodeputati della commissione Trasporti del Parlamento europeo chiedono alla Russia di restituire gli aerei civili «rubati» e sollecitano l'UE a inasprire le sanzioni contro Mosca.

Nel testo gli eurodeputati deplorano il fatto che la Russia, «abbia imposto una nuova registrazione degli aerei noleggiati da società straniere nel registro aeronautico russo» e insistono che «un simile furto non può essere tollerato».

Il testo chiede inoltre all'UE di inasprire ulteriormente le sanzioni contro il settore marittimo russo e di rifiutare l'ingresso nei porti dell'Ue alle navi che abbiano attraccato in Russia durante il loro viaggio.

In una risoluzione approvata con 43 voti favorevoli, 1 contrario e 5 astensioni, l'Eurocamera chiede inoltre più supporto agli operatori di trasporto europei che offrono ai cittadini ucraini di viaggiare gratuitamente treno, autobus, nave o aereo da e verso il confine ucraino.

Secondo la commissione europarlamentare, inoltre, l'UE dovrebbe aiutare gli Stati membri a sviluppare le infrastrutture a duplice uso civile e militare e le interconnessioni di trasporto non solo all'interno dell'Ue, ma anche con i Balcani occidentali, la Moldavia, la Georgia e l'Ucraina, allargando la rete di trasporto trans-europea all'Ucraina e alla Moldova.

Gli eurodeputati chiedono infine ai Paesi dell'UE di sostenere gli hotel e i servizi di noleggio a breve termine che ospitano i rifugiati ucraini e di istituire un programma finanziario temporaneo dell'UE per sostenere le aziende turistiche che assumono persone in fuga dalla guerra in Ucraina.

14:18
14:18
«Usare i beni degli oligarchi russi per risarcire l'Ucraina»

Il presidente americano Joe Biden annuncerà oggi la confisca dei beni degli oligarchi russi. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. «Di concerto con la sua richiesta al Congresso di nuovi aiuti per Kiev, il presidente Biden invierà una proposta per un pacchetto legislativo per la confisca dei beni degli oligarchi che consentirà al governo di utilizzare i proventi per sostenere l'Ucraina», si legge.

14:05
14:05
Identificati 10 soldati russi coinvolti nel caso di Bucha

L'ufficio del pubblico ministero dell'Ucraina ha identificato 10 militari russi coinvolti nelle atrocità commesse a Bucha. Lo rende noto il procuratore generale Iryna Venediktova su Facebook, dove pubblica i nomi e le foto dei soldati, invitando i cittadini, se riconoscono questi militari russi e hanno prove del loro coinvolgimento in altre atrocità, di inviare le prove al sito con cui la Procura sta raccogliendo prove dei crimini di guerra commessi dai russi.

I soldati appartengono alla 64. brigata di fanteria motorizzata separata delle forze di terra della Federazione Russa, spiega e, in base a quanto stabilito dalle indagini, «durante l'occupazione di Bucha hanno preso in ostaggio civili disarmati, li hanno fatti morire di fame e sete, li hanno tenuti in ginocchio con le mani legate e gli occhi incollati, derisi e picchiati».

«Sono stati usati pugni e mozziconi. Le persone sono state picchiate per avere informazioni sull'ubicazione delle forze armate e delle forze di difesa e alcune sono state torturate senza alcun motivo. I militari russi hanno minacciato di uccidere le vittime e hanno persino inscenato l'esecuzione dei loro prigionieri», scrive Venediktova, precisando che ci sono anche le prove del fatto che «questi militari del primo esercito di predoni del mondo hanno derubato la popolazione locale, portando via oggetti personali ed elettrodomestici come "trofeo"».

14:00
14:00
Putin ringrazia Erdogan per lo scambio di prigionieri

Il presidente russo Vladimir Putin ha telefonato all'omologo turco Recep Tayyip Erdogan per ringraziarlo della «coordinazione e supervisione» di Ankara nello scambio tra l'ex marine americano Trevor Reed e il pilota russo Konstantin Yaroshenko. Lo fa sapere l'agenzia Anadolu secondo cui il leader turco ha detto a Putin che l'aiuto della Turchia «non è solo un segno che dà priorità alla pace, al dialogo e alla cooperazione ma è anche significativo come sforzo di mediazione».

13:32
13:32
«L'Ovest incoraggia Kiev ad attaccare la Russia»

I Paesi occidentali stanno chiaramente incoraggiando l'Ucraina ad attaccare il territorio russo utilizzando le armi inviate a Kiev. Lo sottolinea la portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova.

«Abbiamo già commentato nei giorni scorsi le dichiarazioni del viceministro britannico Heappey sull'ok per attacchi dall'Ucraina contro obiettivi militari russi», ha detto Zakharova. «In altre parole, l'Ovest invita chiaramente Kiev ad attaccare la Russia anche con armi ricevute dai Paesi NATO». Lo riferisce la Tass.

13:02
13:02
«Possibile aprire conti con Gazprombank, ma in euro»

Le aziende europee potranno aprire un conto corrente in euro con Gazprombank a Mosca, ma non uno in rubli. Lo indicano fonti UE.

Le sanzioni vigenti contro Mosca non vietano l'impegno con Gazprom o Gazprombank, spiegano le stesse fonti, a patto che i pagamenti delle forniture di gas continuino ad avvenire in euro o in dollari «in linea con i contratti esistenti» e stipulati prima del decreto varato dal Cremlino lo scorso 31 marzo, secondo il quale i contratti in essere sono rispettati solo dopo la conversione in rubli delle somme dovute.

12:54
12:54
Due delfini a Sebastopoli per difendere la flotta russa

La Russia ha «schierato» due delfini addestrati militarmente nel porto di Sebastopoli, in Crimea, base della flotta del Mar Nero. Lo ha concluso, scrive il Guardian, l'Istituto navale americano (Usni) sulla base di alcune immagini satellitari. I due mammiferi hanno lo scopo di «difendere la flotta» da attacchi sottomarini.

12:49
12:49
«I pagamenti in rubli sono una violazione delle sanzioni»

«Il pagamento dei contratti del gas in rubli» richiesto dal Cremlino «è una palese violazione delle sanzioni». Lo ribadiscono fonti UE. L'UE, spiegano le stesse fonti, non può accettare «che le società siano obbligate ad aprire un conto in rubli e che tra il primo pagamento» in euro «e la conversione in rubli l'ammontare in euro sia completamente nelle mani delle autorità russe e della banca centrale russa», questo potrebbe essere considerato anche come «un prestito» da parte delle società europee. «Nel futuro l'unico modo normale per pagare il gas sarà con un conto in euro», precisano.

12:47
12:47
La Russia non ha ancora ricevuto risposte da Kiev

La Russia non ha ancora ricevuto una risposta dall'Ucraina alle proprie proposte su un possibile accordo. Lo ha detto il Ministero degli Esteri, secondo quanto riporta Interfax. Il 20 aprile scorso Mosca ha fatto sapere di aver consegnato a Kiev una bozza di documento sui colloqui, sulla quale attendeva di ricevere una risposta.

12:45
12:45
«Abbiamo il diritto di attaccare obiettivi militari russi»

«L'Ucraina dovrebbe decidere se colpire le strutture militari russe, ha detto Blinken. La Russia ha attaccato l'Ucraina e ha ucciso i civili. L'Ucraina si difenderà con tutti i mezzi, compresi gli attacchi ai magazzini e alle basi degli assassini russi. Il mondo riconosce questo diritto»: lo ha scritto il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podoliak, sul suo account Twitter, lasciando intendere che Kiev potrebbe effettuare attacchi sul territorio russo.

12:20
12:20
L'ONU tenta di preparare l'evacuazione da Mariupol

«Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres è arrivato in Ucraina per incontrare il presidente Zelensky. Su sua richiesta, vado a Zaporizhzhia per preparare un tentativo di evacuazione da Mariupol. L'ONUè pienamente mobilitata per aiutare a salvare vite ucraine e per assistere i bisognosi». Lo scrive su Twitter la rappresentante in Ucraina per l'ONU Osnat Lubrani.

12:03
12:03
Cremlino, l'invio di armi a Kiev una minaccia per l'Europa

L'invio di armi in Ucraina e in altri Paesi costituisce «una minaccia per la sicurezza dell'Europa». Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass.

«Di per sé la tendenza al pompare armamenti, compresi armamenti pesanti, verso l'Ucraina e altri Paesi, sono azioni che minacciano la sicurezza del continente e provocano instabilità», ha dichiarato Peskov.

Il commento è in reazione a quanto dichiarato dalla ministra britannica degli Esteri Liz Truss rispetto alla possibilità di fornire armi ad altri Paesi oltre all'Ucraina.

11:50
11:50
«Numero colossale di bombe al fosforo su Mariupol»

«Questa notte è stata una notte con un numero colossale di bombe al fosforo. Cinquanta attacchi aerei, razzi, colpi di artiglieria, e tutto ciò che un barbaro può usare contro l'umanità». Lo ha detto il vice comandante del reggimento Azov Svyatoslav Palamar in un video diffuso sul canale Telegram di Ukraina24.

«Sappiamo che finché resiste il presidio di Mariupol la situazione sulla linea del fronte migliora. Il nemico sta sprecando innumerevoli quantità di risorse qui e allo stesso tempo i nostri soldati stanno ricevendo le armi necessarie per difenderci dall'invasione dell'orda russa», prosegue Palamar, spiegando che il battaglione stima che durante i 64 giorni di guerra, la Russia tra perdite e compensazioni che dovrà restituire abbia già accumulato un costo di oltre 1,1 miliardi di dollari solo a Mariupol.

«Chiedo alla leadership politico-militare di intraprendere un'azione decisiva per sbloccare o evacuare tutti coloro che sperano e credono nella Patria. Oggi dirò che Mariupol non è l'Ucraina, ma l'Ucraina è Mariupol», conclude.

11:34
11:34
L'Ucraina «ha bisogno di nuove armi»

Le forze aeree ucraine hanno bisogno di «nuove attrezzature di fabbricazione occidentale che siano efficaci. La guerra non finirà presto, abbiamo bisogno di armi oggi». La richiesta arriva da Mykola Oleshchuk, il comandante delle Forze aeree di Kiev, in un messaggio su Telegram secondo quanto riporta Ukrinform.

Il comandante ringrazia per gli aiuti e l'equipaggiamento finora forniti dai Paesi europei e dagli americani ma sostiene non sia sufficiente perché con il materiale fornito non si riescono a «distruggere obiettivi a bassa quota, come gli elicotteri».

11:30
11:30
«Gli incidenti in Transnistria sono atti di terrorismo»

La Russia condanna i tentativi di coinvolgere la Transnistria in quanto sta accadendo in Ucraina. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax, precisando che Mosca considera gli incidenti in Transnistria «atti di terrorismo» e chiede un'indagine imparziale.

11:29
11:29
Il Bundestag tedesco approva l'invio di armi pesanti a Kiev

Il Bundestag tedesco ha approvato la consegna delle armi pesanti all'Ucraina. Dopo il dibattito parlamentare, la mozione è passata con i voti di maggioranza e opposizione. I parlamentari hanno dato 586 voti favorevoli, 100 contrari. Sette si sono astenuti.

11:07
11:07
«Le minacce di Putin non ci fermeranno»

Il monito del presidente Vladimir Putin sulla possibile «risposta fulminea» con «armi che nessuno ha» da parte della Russia in caso di minaccia strategica al suo territorio va presa «sul serio», ma «non ci deve allarmare troppo». Lo sostiene Ben Wallace, ministro della Difesa del governo britannico di Boris Johnson, protagonista stamane di un giro di interviste radiotelevisive.

Per Wallace, Putin alza i toni per «coprire i suoi fallimenti» in Ucraina. «La Nato lo prende incredibilmente sul serio e noi dobbiamo prenderlo seriamente - aggiunge -, ma senza farci intimidire nell'impegno a difendere l'Ucraina dalla sua brutalità».

10:40
10:40
Guterres: «Mosca cooperi con l'Aja sui crimini di guerra»

Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha rivolto un appello a Mosca perché cooperi con la Corte penale internazionale dell'Aja sui possibili crimini di guerra commessi in Ucraina.

10:26
10:26
Missili su Zaporizhzhia

In mattinata i russi hanno colpito con i missili la città di Zaporizhzhia provocando tre vittime, tra cui un bambino. Lo fa sapere l'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia su Telegram.

«L'attacco è stato effettuato da aerei razzisti, sono stati utilizzati missili aria-superficie X-55. Al momento si sa di tre vittime, una delle quali un bambino», fa sapere l'amministrazione militare regionale, aggiungendo che dalle informazioni preliminari sono state «danneggiate due case».

10:25
10:25
Allarme missile a Leopoli: «Attacco sventato»

Sventato dalla difesa aerea ucraina il rischio di un attacco missilistico da sud-est dal Mar Nero diretto a Leopoli. Lo rende noto il governatore di Leopoli (Lviv) Maksym Kozytskyi su Twitter, come riportato da The Guardian.

A causa della «minaccia», scrive il governatore, nella regione era dunque scattato un allarme aereo. Ora però la situazione è «calma», aggiunge. Secondo quanto riporta il sito del quotidiano inglese, Kozytskyi avrebbe anche detto che finora la polizia ha elaborato 1568 denunce relative a persone e oggetti sospetti.

09:59
09:59
I russi sono pronti per un'offensiva contro Izium

«Le forze russe hanno spostato unità aeree e fino a 500 unità di attrezzature militari verso Izium, città nella parte orientale dell'Ucraina, per rafforzare le loro capacità offensive». L'aggiornamento arriva dallo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina con un post su Facebook. Lo riferisce Ukrinform.

«Il nemico sta provando a lanciare un'offensiva e l'obiettivo di Mosca è prendere il pieno controllo delle regioni del Donetsk e del Lugansk - si legge ancora - nonché mantenere un corridoio con la Crimea occupata. L'offensiva più massiccia si registra a Slobozhanskyi e nella direzione del Donetsk ».

09:56
09:56
«Mosca usa il gas e i rapporti commerciali come un'arma»

La Russia usa non solo il gas ma i rapporti commerciali più in generale come un'arma. Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio notturno, riferisce la BBC.

In particolare, con riferimento alla decisione di tagliare l'offerta di gas a Polonia e Bulgaria, Zelensky ritiene che sia chiaro come «nessuno in Europa può sperare di mantenere una cooperazione economica normale con la Russia».

Quindi il presidente ucraino ha precisato: «La Russia considera non solo il gas, ma ogni rapporto commerciale come un'arma», e ha insistito: la Russia «vede un'Europa unita come un bersaglio».

09:50
09:50
Guterres a Borodianka: «Inaccettabile nel 21. secolo»

Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, nella sua visita di oggi in Ucraina prevede tappe nei quartieri di Kiev teatro delle azioni attribuite alle forze russe, quindi Bucha, Irpin e Borodianka. Guterres è giunto in Ucraina dopo essere stato a Mosca.

«Quando vedo questi palazzi distrutti dalla guerra, immagino la mia famiglia, mia nipote nel panico e in fuga. Questa distruzione è inaccettabile nel XXI secolo», ha detto Guterres a Borodianka, una delle cittadine più colpite dall'invasione russa, sostando nella via principale davanti a 5 palazzi di 10 piani parzialmente crollati e bruciati.

09:49
09:49
Caritas: aiutate un milione di persone in Ucraina

Dall'inizio della guerra in Ucraina, Caritas ha fornito beni di prima necessità a un milione di persone. Nel Paese l'organizzazione umanitaria gestisce oltre 60 centri di accoglienza con squadre mobili e aiuta anche nelle zone sotto attacco.

Nel frattempo, sempre più ONG si ritirano dall'Ucraina, ha comunicato oggi Caritas. L'organizzazione umanitaria rimane sul terreno e si occupa sia dei rifugiati che delle persone che resistono. Caritas sta attualmente costruendo nuovi centri e convertendo quelli esistenti in rifugi o magazzini.

In zone particolarmente sotto attacco come Mariupol, Caritas ha dovuto talvolta interrompere il suo lavoro. Da Kharkiv ha evacuato il personale che continua tuttavia a consegnare cibo e articoli igienici dalle città circostanti. Dove la situazione di guerra lo permette, l'organizzazione umanitaria allestisce locali a misura di bambino e offre programmi psicologici.

09:13
09:13
Le forze di Odessa potenziano la difesa al confine con la Moldavia

Alla luce della tensione crescente nell'autoproclamata repubblica della Transnistria, le forze di difesa della regione di Odessa, nel sud dell'Ucraina, hanno potenziato la protezione delle zone di confine con la Moldavia. Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare regionale, Sergi Bratchuk, secondo quanto riporta Ukrinform.

«Le forze di difesa continuano a combattere per la protezione e la difesa di Odessa e della regione. In particolare, abbiamo rafforzato la protezione del confine di stato con la cosiddetta Transnistria, dove le provocazioni russe continuano al fine di creare una certa tensione per la regione di Odessa», scrive Bratchuk su Telegram, precisando che nella notte non ci sono stati bombardamenti sulla regione.

08:45
08:45
Quattro morti nella regione di Lugansk

Quattro persone uccise e quattro ferite nella regione del Lugansk. Lo riferiscono le autorità locali, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

Colpiti anche dieci palazzi a Popasna e 13 a Lysychansk: «Quest'ultima - afferma il capo del distretto militare, Serhii Haidai - è una grande città dove gli incendi dovuti ai bombardamenti sono andati avanti tutta la notte e dove si registrano difficoltà nei soccorsi».

08:35
08:35
Il Parlamento canadese condanna gli «atti di genocidio» contro gli ucraini

I deputati canadesi hanno adottato una mozione che condanna gli «atti di genocidio contro il popolo ucraino» da parte della Russia e in cui si riconosce l'esistenza «di prove chiare e abbondanti di crimini di guerra e contro l'umanità, sistematici e di massa».

«La camera dei Comuni ha adottato una mozione riguardante atti di genocidio contro il popolo ucraino» ha annunciato su Twitter la camera bassa del parlamento.

08:33
08:33
«I russi potranno ancora colpire dal Mar Nero»

«Nonostante le imbarazzanti perdite della nave da sbarco Saratov e dell'incrociatore lanciamissili Moskva, la flotta russa sul Mar Nero mantiene la capacità di colpire obiettivi in Ucraina e sulla costa». Lo evidenzia il Ministero della difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence pubblicato su Twitter.

Attualmente nel nella zona operativa del Mar Nero, evidenzia l'intelligence britannica, ci sono circa 20 imbarcazioni della Marina russa, compresi sottomarini.

Lo Stretto del Bosforo, aggiunge, resta chiuso a tutte le navi da guerra non turche, rendendo alla Russia impossibile rimpiazzare la perdita dell'incrociatore Moskva nel Mar Nero.

08:32
08:32
Le perdite dell'Ucraina ammonterebbero a 600 miliardi dollari

Le perdite totali inflitte all'Ucraina dalla guerra hanno raggiunto i 600 miliardi di dollari. Lo ha indicato il presidente Volodymyr Zelensky, che ieri ha incontrato le autorità locali e regionali per discutere della ricostruzione post bellica, secondo quanto riporta il Guardian.

«Le stime preliminari delle perdite dell'Ucraina da questa guerra raggiungono oggi i 600 miliardi di dollari», ha detto. «Sono stati distrutti o danneggiati oltre 32 milioni di metri quadrati di aree vivibili, oltre 1.500 strutture educative e oltre 350 strutture mediche», ha aggiunto.

«L'economia ha sofferto pesanti perdite, centinaia di imprese sono state distrutte. Circa 2.500 chilometri di strade e almeno 300 ponti sono stati distrutti o danneggiati. E non sono solo numeri. Questa è Mariupol, questa è Volnovakha, questa è Okhtyrka, questa è Chernihiv, questa è Borodianka e decine e decine di nostre città, comuni e villaggi», ha detto.

Secondo il presidente ucraino, oltre 11,5 milioni di persone sono fuggiti dalle loro case per i combattimenti e di questi circa 5 milioni sono andati all'estero con il 95% degli emigranti che già vuole tornare nelle proprie case.

I danni causati alle infrastrutture ucraine dalla guerra, secondo il ministero delle infrastrutture ucraino, hanno raggiunto almeno i 90 miliardi di dollari. La maggior parte dei danni ha interessato le infrastrutture ferroviarie, stradali e i ponti.

07:29
07:29
Kherson introdurrà il rublo dal 1. maggio

La città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, che la Russia sostiene di aver preso sotto il proprio controllo, passerà all'uso del rublo, la moneta russa, dal primo maggio. Lo riporta l'agenzia statale russa Ria Novosti citata dalla BBC.

Il vice presidente dell'amministrazione militare e civile della regione, Kirill Stremousov, ha detto a Ria Novosti che il passaggio richiederà un periodo di 4 mesi, durante il quale saranno in circolazione sia il rublo che la grivnia ucraina. Dopo questo periodo la regione farà il passaggio totale all'uso della moneta russa, ha aggiunto.

06:46
06:46
Gli USA approvano l'utilizzo dei beni russi sequestrati per ricostruire l'Ucraina

La Camera degli Stati Uniti ha approvato una legge che permette di utilizzare i proventi del sequestro dei beni russi per aiutare a ricostruire l'Ucraina. Lo ha detto uno dei relatori, Abigail Spanberger, secondo quanto riferisce Ukrinform.

«Una maggioranza bipartisan della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato oggi per approvare la legislazione sul sequestro dei beni per l'atto di ricostruzione dell'Ucraina», si legge in una dichiarazione.

La normativa incoraggerebbe il sequestro e la vendita dei beni degli oligarchi russi «per sostenere la continua lotta dell'Ucraina per la libertà» e spingerebbe il presidente a sbloccare la confisca di fondi o proprietà per un valore di oltre 5 milioni di dollari a russi o stranieri legati al governo russo obiettivi di sanzioni.

I proventi del sequestro e della vendita dei beni degli oligarchi sarebbero utilizzati per la ricostruzione postbellica in Ucraina, l'assistenza umanitaria, gli aiuti militari, il reinsediamento dei rifugiati o la tecnologia per garantire il libero flusso di informazioni al popolo ucraino.

06:44
06:44
Mariupol, «annessa alla regione russa di Rostov»

Mariupol entrerà a far parte della regione russa di Rostov, o almeno questa è l'intenzione dell'autoproclamato «sindaco» di Mariupol, Konstantin Ivashchenko, secondo quanto riferito su Telegram da Petro Andryushchenko, consigliere del legittimo sindaco di Mariupol. Lo riporta Ukrinform.

«Lo pseudo-sindaco di Mariupol Konstantin "mangiacadaveri" Ivashchenko negli incontri con i residenti di Mariupol sulla questione della subordinazione territoriale ha ripetutamente sottolineato che Mariupol sarà annessa alla regione di Rostov in Russia», ha scritto Andryushchenko, aggiungendo che tali informazioni indicavano la «vera natura dei piani del Cremlino».

Secondo Andryushchenko, i bambini rimasti nella città, raccolti nell'unica scuola che non è stata danneggiata dagli aggressori, sono stati obbligati a registrare sui loro quaderni l'affiliazione alla Russia, apponendo nella data "Mariupol. Regione di Rostov".

06:42
06:42
«Nel 2014 a Mariupol è stato istituito un centro di tortura»

«La denazificazione dell'Ucraina sarà completata e i responsabili dei crimini saranno puniti»: lo ha detto, secondo la Tass, Sergey Leonidchenko, consigliere senior del Rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, denunciando anche l'esistenza di un centro di tortura ucraino a Mariupol.

«I centri di tortura sono davvero impensabili nel 21. secolo e ci sono molte prove, molte prove oculari che il Servizio di sicurezza ucraino ha istituito un centro di tortura segreto presso l'aeroporto di Mariupol, che è cinicamente soprannominato la "biblioteca"». Leonidchenko ha parlato da una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

«Il centro è stato istituito nel 2014, quando il battaglione nazionalista Azov è stato ospitato a Mariupol. Questo centro è stato utilizzato per torturare, stuprare e uccidere "libri", come i neonazisti chiamavano i prigionieri del centro, civili sospettati di mancata lealtà al regime di Kiev». «Vi assicuro che i responsabili di questo e di altri crimini atroci saranno processati. Nessuno eviterà la punizione. La denazificazione dell'Ucraina sarà completata», ha concluso.

06:33
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Il punto alle 06.00

Nel corso della tarda serata di ieri, è stato comunicato che l'intelligence degli Stati Uniti ha fornito alle forze di Kiev informazioni dettagliate su quando e dove i missili e le bombe della Russia avrebbero colpito sin dall'inizio dell'invasione aiutando così l'Ucraina a posizionare i suoi sistemi anti-aereo e mettere al sicuro i suoi velivoli.A riferirlo alla NBC sono stati funzionari ed ex funzionari americani. Una condivisione di informazioni da parte della CIA e del Pentagono «senza precedenti» e «quasi in tempo reale» che ha avuto un ruolo centrale nella resistenza dell'esercito ucraino all'avanzata della Russia. Il mese scorso il direttore della CIA, William Burns, ha dichiarato al Congresso che quando aveva incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev a gennaio aveva condiviso tutte le informazioni di cui l'Agenzia era in possesso sull'imminente attacco della Russia. «E abbiamo continuato a farlo ogni giorno da allora». Le fonti della NBC sono state ancora più esplicite e hanno parlato di una «condivisione di informazioni di intelligence senza precedenti» con un Paese alleato che non fa parte della NATO. Un'operazione dei servizi segreti americani e del Pentagono che ha avuto un ruolo cruciale nel successo dell'Ucraina contro un esercito più preparato e meglio equipaggiato come quello di Mosca. La condivisione di tutte queste informazione, rivelano le fonti, ha anche «spianato la strada all'abbattimento di un aereo russo che trasportava centinaia di soldati nei primi giorni della guerra» e ha contribuito a respingere un attacco di Mosca contro un aeroporto vicino a Kiev. «Sin dall'inizio della guerra, ci siamo spinti piuttosto in là nel condividere con l'Ucraina informazioni strategiche», ha detto alla NBC un funzionario informato sottolineando che «ci sono stati diversi casi in cui la condivisione di notizie ha fatto la differenza». Non solo immagini di satelliti commerciali ma anche «molte notizie su, ad esempio, dove si trovavano determinati tipi di unità e battaglioni» di Mosca. Quasi ogni giorno l'Ucraina muove le sue difese anti-aeree grazie all'aiuto dell'intelligence americana motivo per cui, spiegano le fonti, la Russia non è stata in grado di stabilire finora un dominio aereo. In alcuni casi, Kiev è riuscita a spostare i sistemi di difesa o gli aerei che rischiavano di essere colpiti appena in tempo, hanno affermato i funzionari. Un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale ha confermato in una nota che Washington «sta fornendo regolarmente informazioni dettagliate e tempestive agli ucraini sul campo di battaglia per aiutarli a difendere il loro Paese dall'aggressione russa e continueremo a farlo».

A seguire, gli Stati Uniti hanno ricevuto informazioni credibili che un'unità militare russa ha giustiziato ucraini che volevano arrendersi vicino a Donetsk. Lo ha dichiarato all'ONU l'ambasciatrice generale per la giustizia penale, Beth Van Schaack, secondo la CNN. Gli USA hanno anche ricevuto rapporti che documentano «esecuzioni di persone alle quali erano state legate le mani, torture e violenze sessuali contro donne e ragazze». «Questi rapporti suggeriscono che le atrocità non sono il risultato di un'azione individuale ma un modello inquietante di abusi sistematici in tutte le aree in cui sono impegnate le forze russe», ha detto ancora.

La Casa Bianca si appresta oggi a inviare una nuova richiesta al Congresso per stanziare un «enorme» finanziamento all'Ucraina che duri per i prossimi cinque mesi. Lo riferiscono funzionari dell'amministrazione alla NBC.  L'importo, che non è stato precisato perchè alcuni dettagli «devono essere ancora finalizzati», servirà a finanziare l'assistenza militare, economica e umanitaria degli Stati Uniti all'Ucraina «fino alla fine dell'anno fiscale, il 1 ottobre».

In ultimo, il presidente americano Joe Biden parlerà alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Svizzera) del «sostegno agli ucraini nella difesa del loro Paese e della loro libertà contro la brutale guerra della Russia». Lo riferisce la Casa Bianca.