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La dichiarazione è stata fatta nell'ambito dell'odierna conferenza stampa di fine anno – L' indipendente Mediazona e BBC Russia hanno confermato tramite proprie ricerche i nomi di 39.424 uomini dell'esercito di Putin uccisi in guerra - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:06
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Italia: via libera all'8. decreto per l'invio di armi all'Ucraina
Via libera all'ottavo decreto per l'invio di armi all'Ucraina e proroga fino al 31 dicembre 2024 dell'autorizzazione a mandare aiuti militari a Kiev. Con una doppia mossa il governo italiano ribadisce il suo sostegno al Paese invaso dalla Russia e si propone di chiudere gli spifferi che riferivano di divisioni nella maggioranza sul tema.
Scade il prossimo 31 dicembre la legge che autorizza il governo alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina. Il Consiglio dei ministri (Cdm) in mattinata ha approvato il decreto di proroga a tutto 2024 «con il consenso dell'intero governo», sottolinea la Difesa. «Ancora una volta, dunque - afferma Guido Crosetto - l'Italia sceglie di essere dalla parte della libertà delle Nazioni e del rispetto del diritto internazionale, con l'obiettivo di arrivare, in linea con la posizione assunta dagli alleati Nato e Ue, a una pace giusta e duratura».
«Abbiamo scelto - sottolinea - di prorogare un atto di indirizzo, deciso ormai già un anno fa, dal governo precedente, lasciando immutato il dettato del decreto e decidendo di ottemperare, appena ve ne saranno le condizioni, a un passaggio parlamentare, e abbiamo scelto di farlo senza utilizzare strumenti secondari come il decreto Mille Proroghe o altri provvedimenti non omogenei per materia, come pensavano alcuni. Segnalo che, sul sostegno all'Ucraina, non esiste alcun problema politico all'interno della maggioranza di Governo che intende invece rispettare il ruolo e il vaglio del Parlamento». Il riferimento è alle voci su pressioni di Lega e Forza Italia a frenare sugli aiuti militari a Kiev.
In attesa di eventuali nuovi pacchetti nel 2024, il ministro della Difesa ha illustrato nel pomeriggio al Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) i contenuti dell'ottavo, giunto ben sette mesi dopo il precedente, che risale allo scorso maggio. L'Italia ha già dato fondo con i precedenti decreti a gran parte del materiale che poteva essere ceduto senza scendere sotto la soglia di sicurezza per quanto riguarda le necessità nazionali, peraltro in continua crescita come dimostrano i tanti fronti aperti, da ultimo Gaza e il Mar Rosso.
In questi mesi lo Stato Maggiore ha svolto una ricognizione sui 'magazzini' per verificare cosa può essere ceduto. La lista dei materiali illustrata al Copasir è top secret come nelle altre: nell'elenco potrebbero trovare spazio anche sistemi contraerei e antidrone. La Difesa specifica che finora non sono stati inviati «non solo armi, ma anche equipaggiamenti, gruppi elettrogeni e quanto necessario a sostenere le operazioni militari a difesa di civili inermi».
L'Italia non è tra i Paesi che hanno impegnato i maggiori fondi per il sostegno militare all'Ucraina, secondo gli ultimi dati del Kiel Institute. In testa ci sono gli Stati Uniti, con ben 44 miliardi di euro, seguiti dalla Germania (17,1) e dal Regno Unito (6,6). Bisogna scendere al 13/o posto per trovare l'Italia, che ha speso 700 milioni. Roma è ancora più in basso nella graduatoria sulla trasparenza in relazione ai dati disponibili in quest'ambito: ha un indice di 2.2 rispetto a quello massimo di 4.9 raggiunto da Commissione europea, Germania e Islanda: è 28/a su 42 Paesi.
«Noi - puntualizza Crosetto - abbiamo fatto la nostra parte. Purtroppo l'Occidente non era preparato ad una situazione di questo tipo, non è che le riserve dei Paesi occidentali fossero infinite. Non abbiamo un'economia di guerra, non abbiamo trasformato le nostre produzioni in produzione di armi, cosa che invece ha fatto la Russia, che ha la capacità di integrare molto di più le scorte e gli assetti che perde in questa guerra. È uno dei temi che dovremo porci in nei prossimi incontri alla Nato e all'Unione Europea perché probabilmente la tattica adottata finora dovrà subire variazioni».
20:03
20:03
L'Aja conferma la deposizione dell'ex agente russo del Gru
La Corte Penale Internazionale (Cpi) ha confermato all'agenzia di stampa italiana Ansa di aver ricevuto la deposizione giurata di Igor Salikov, ex ufficiale del Gru e miliziano della Wagner.
«Ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale ogni individuo può inviare informazioni («comunicazioni») su presunti crimini al procuratore della Cpi, che ha il dovere di proteggere la riservatezza delle informazioni ricevute. Pertanto, di solito non commentiamo tali comunicazioni», sottolinea la Corte.
«In questo caso, tuttavia, possiamo confermare di aver ricevuto una comunicazione poiché il mittente l'ha resa pubblica. In linea con la riservatezza delle sue attività, l'Ufficio non è in grado di fornire ulteriori informazioni sulle indagini in corso».
19:56
19:56
Zelensky: «La prossima stella sulla bandiera dell'UE sarà dell'Ucraina»
«L'Ucraina sarà la prossima stella sulla bandiera dell'Ue». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella odierna conferenza stampa di fine anno, facendo riferimento all'immagine della bandiera dell'Unione posizionata sull'enorme schermo dietro di lui. Lo riporta la Bbc.
Rispondendo a una domanda dei giornalisti, Zelensky ha detto che l'esercito ucraino ha chiesto di mobilitare nelle forze armate altre 450-500'000 persone, ma «la questione è molto delicata».
Zelensky ha poi aggiunto che una così grande mobilitazione di manodopera costerebbe moltissimo: «Dove prendiamo i fondi?», ha sottolineato. Il leader ucraino si è poi detto «fiducioso», che gli Stati Uniti e l'Europa non deluderanno l'Ucraina in termini di sostegno.
Il presidente ucraino, sempre nel corso della conferenza stampa ha affermato che il 2023 è stato un anno difficile, ma la Russia non è riuscita a ottenere alcun risultato. Zelensky - riporta la Bbc - ha allo stesso tempo riconosciuto di non sapere quando finirà il conflitto, e comunque ha respinto l'idea che il Paese si stia dirigendo verso la sconfitta.
L'Ucraina - ha assicurato Zelensky - riceverà «diversi» nuovi sistemi di difesa aerea Patriot americani, preziosi per contrastare gli attacchi dalla Russia. «Non dirò il numero, ma diversi sistemi Patriot saranno inviati in Ucraina per proteggere il nostro Paese durante l'inverno», ha affermato.
18:26
18:26
L'Argentina spinge per un vertice latinoamericano sull'Ucraina
La possibilità di tenere a Buenos Aires un vertice tra Paesi dell'America Latina e l'Ucraina è stato il principale tema al centro di una riunione tenuta ieri tra il nuovo ministro degli Esteri dell'Argentina, Diana Mondino, e l'ambasciatore ucraino Yurii Klymenko. Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri argentino dove si sottolinea che l'obiettivo sarebbe quello di realizzare il vertice entro il primo semestre del 2024.
Le conversazioni su questa iniziativa erano state avviate durante la recente visita di Volodymyr Zelensky in occasione della cerimonia di insediamento del presidente argentino Javier Milei.
Il ministro Mondino, ha ribadito al termine dell'incontro con Klymenko l'impegno dell'Argentina con i principi della sovranità, dell'integrità territoriale degli Stati e dei diritti umani, assi portanti della politica estera del Paese« così come »la condanna dell'uso della forza per risolvere conflitti e dell'invasione del territorio ucraino da parte della Russia«.
17:36
17:36
Perquisiti gli uffici della casa editrice che pubblica i libri di Boris Akunin
Gli agenti del Comitato investigativo russo hanno perquisito gli uffici della casa editrice Zakharov di Mosca, che pubblica i libri di Boris Akunin: lo riferisce la testata Meduza citando la stessa casa editrice.
La notizia arriva dopo che lo scrittore, che si è schierato contro la guerra in Ucraina e ha spesso criticato il Cremlino, è stato inserito dalle autorità russe nella lista di «terroristi ed estremisti» con un provvedimento ritenuto di matrice politica. Il Comitato investigativo russo ha inoltre annunciato di aver aperto un procedimento penale contro Boris Akunin (pseudonimo di Grigori Chkhartishvili) con accuse di «pubblica giustificazione del terrorismo» e «diffusione di false informazioni sull'esercito russo», imputazione introdotta l'anno scorso dalla legge che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.
Irina Bogat, direttrice della casa editrice Zakharov, ha detto a Mediazona che c'era una dipendente in ufficio quando sono arrivate le forze dell'ordine e che quando la donna ha chiesto di fotografare il mandato di perquisizione, le è stato confiscato il telefono. Bogat ritiene che la ricerca sia collegata alla decisione della casa editrice di non ritirare i libri di Akunin dalla vendita. Non ci sono conferme ufficiali in questo senso, ma secondo fonti interpellate dalle agenzie Tass e Interfax «le perquisizioni» verrebbero effettuate «nell'ambito del caso contro Akunin».
17:02
17:02
Ex agente del Gru russo in Olanda, si consegna alla Cpi
Igor Salikov - 60.enne ex agente del Gru russo nonché miliziano della Wagner e di altre compagnie d'arme private - è arrivato in Olanda, dopo aver militato in Donbas, Siria e poi ancora Ucraina in seguito all'invasione del 24 febbraio, dice di aver collaborato con il portale d'opposizione Gulagi, svelando le atrocità commesse dall'esercito russo. Ora, stando alle ricostruzioni di vari media, si trova in Olanda per portare la sua testimonianza alla Corte Penale Internazionale (Cpi)
«Mi consegno volontariamente nelle mani della giustizia internazionale, desidero purificare la mia anima e raccontare all'indagine internazionale e alla Corte i fatti di corruzione, aggressione militare e crimini a me noti, rivelare i piani illegali di Putin sull'invasione dell'Ucraina nel 2014 e fornire informazioni dettagliate sui fatti a me noti: sono pronto a rispondere di ciò che ho fatto, ma chiedo protezione internazionale e asilo politico per la mia famiglia, perché nel mio Paese mi aspetta un'esecuzione extragiudiziale per la mia posizione civica», avrebbe sostenuto Salikov in una dichiarazione giurata depositata alla Cpi. Contattata dall'agenzia di stampa italiana Ansa, la Corte non ha ancora confermato di aver ricevuto e registrato tale testimonianza.
Dopo essere arrivato all'aeroporto di Schiphol, Salikov - stando al NL Times - ha fatto rapporto al Marechaussee, un ramo dell'esercito olandese. Nella sua dichiarazione alla Corte l'ex mercenario ha dichiarato di essere stato testimone di molti crimini in Ucraina. «E so da dove provenivano gli ordini». Ovvero direttamente dal ministero della Difesa russo, a volte persino dall'ufficio del Presidente Vladimir Putin. Salikov ha anche detto di aver visto molte «operazioni a bandiera falsa» a Donetsk dopo l'inizio della guerra nel 2014, «civili minacciati e uccisi». L'obiettivo era destabilizzare la regione e accusare l'esercito ucraino di violenze contro la comunità russa.
15:59
15:59
L'accusa di Mosca: «ufficiali NATO operativi in Ucraina»
Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha accusato oggi la Nato di avere dispiegato propri ufficiali in Ucraina per gestire «direttamente il funzionamento di sistemi di difesa aerea, missili operativi tattici e lanciatori multipli di razzi».
«Mentre questi sistemi vengono preparati per essere utilizzati, nelle trasmissioni radio che intercettiamo sentiamo parlare americani, polacchi e britannici», ha detto Shoigu parlando a una riunione dei più importanti comandanti militari russi a cui ha partecipato il presidente Vladimir Putin.
Il ministro della Difesa, citato dall'agenzia Tass, ha aggiunto che «ufficiali della Nato preparano operazioni militari e addestrano le truppe ucraine sia nei loro Paesi sia in Ucraina».
15:57
15:57
«La regione di Odessa resta un obiettivo prioritario di Mosca»
«La regione di Odessa rimane uno degli obiettivi prioritari del nemico, quindi i residenti della regione non dovrebbero trascurare le norme di sicurezza». Lo ha riferito la responsabile del centro stampa congiunto del comando operativo sud ucraino, Natalia Humeniuk, come riporta Ukrinform.
«La situazione nella regione di Odessa non è per nulla calma e facile, nonostante non sia una regione di prima linea, ma di retroguardia. Tuttavia, a causa delle sue specificità e delle infrastrutture portuali, è sotto costante controllo e attenzione da parte del nemico - ha sottolineato Humeniuk -. Gli attacchi di droni avvenuti la scorsa settimana, che sono stati molto potenti in termini numerici e distruttivi, confermano chiaramente che la regione di Odessa rimane la priorità del nemico».
13:47
13:47
«Attacchi di droni ucraini sugli aeroporti di Mosca»
La Direzione principale dell'intelligence ucraina ha attaccato con droni strutture militari sul territorio della Federazione Russa, compresi gli aeroporti della città di Mosca, secondo fonti citate da Unian.
«L'operazione della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev è in corso», ha detto la fonte, spiegando che il cosiddetto piano russo 'Kilym' è stato annunciato negli aeroporti di Mosca Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky.
Il piano 'Kilym' entra di regola in azione in caso di minaccia di attacchi aerei. Secondo Unian, diversi voli in partenza e in arrivo in Russia hanno subito ritardi.
12:40
12:40
«Gli ucraini hanno perso 383.000 soldati»
Dall'inizio del conflitto le forze ucraine hanno perso 383.000 soldati tra uccisi e feriti e sono stati eliminati 5.800 mercenari stranieri che combattevano con le truppe di Kiev. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, citato dalle agenzie di Mosca. Secodo Shoigu, 159.000 ucraini morti o feriti è il bilancio dall'inizio della controffensiva ucraina, lo scorso giugno.
Stando a un post su Facebook dello Stato maggiore di Kiev invece, i militari russi morti in battaglia in Ucraina dall'inizio dell'invasione, 22 mesi fa, sono circa 348.300, di cui 1.140 nelle ultime 24 ore.
11:07
11:07
Drone ucraino abbattuto su un distretto di Mosca
Un drone ucraino è stato abbattuto oggi nel distretto moscovita di Odintsovo, a sud-ovest del centro della capitale. Lo ha riferito il sindaco Serghei Sobyanin, secondo il quale dai dati fin qui raccolti non risultano vittime o danni. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Il punto in cui è stato abbattuto il drone non è lontano dalla Rubliovka, il distretto residenziale di lusso dove abitano politici e personaggi illustri, e da Novo Ogaryovo, dove è situata la residenza del presidente Vladimir Putin.
In seguito al tentato attacco, l'aeroporto internazionale di Vnukovo, uno dei tre di Mosca, è stato temporaneamente chiuso al traffico.
11:07
11:07
«Il dollaro quasi eliminato in transazioni con Cina»
La Russia e la Cina hanno «quasi interamente eliminato» l'uso del dollaro nelle loro transazioni. Lo ha detto il primo ministro russo Mikhail Mishustin incontrando a Pechino il suo omologo cinese, Li Qiang.
«Continuiamo - ha affermato Mishustin, citato dall'agenzia Tass - ad espandere l'uso delle valute nazionali nei pagamenti. Nel 2020 esso copriva circa il 20% del totale, mentre quest'anno abbiamo quai interamente eliminato le valute di Paesi terzi nelle nostre transazioni».
10:51
10:51
«Le sanzioni UE sui diamanti? Le evaderemo»
Le sanzioni sui diamanti russi adottate ieri dalla Ue erano «prevedibili» e Mosca ha già preso le sue contromisure. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
«Ci stavamo preparando a questo - ha sottolineato il portavoce, citato dall'agenzia Interfax -. Non penso che non esistano metodi per evadere le sanzioni, ed essi saranno applicati». Secondo Peskov il dodicesimo pacchetto di sanzioni adottato ieri dalla Ue mostra che ormai le aree di intervento per le misure restrittive si stanno esaurendo.
09:00
09:00
Continui attacchi dell'esercito russo a est e a sud
Le forze armate ucraine hanno reso noto stamani di aver respinto nove attacchi dell'esercito russo nell'area di Avdiivka e altri 13 vicino a Severny, a sud di Tonenko, Pervomaisky e Nevelsky, nella regione di Donetsk. Secondo lo Stato maggiore «la situazione operativa nell'Ucraina orientale e meridionale resta difficile».
«Nell'area di Kupyansk, di Sinkivka e Petropavlivka nella regione di Kharkiv e nel Lugansk sono state respinte decine di attacchi». Nelle ultime 24 ore, le truppe russe hanno sparato 495 proiettili in 79 bombardamenti anche su zone residenziali della regione meridionale di Kherson, dove un civile è rimasto ucciso.
06:11
06:11
IL PUNTO ALLE 6
Il media indipendente Mediazona e Bbc Russia hanno confermato tramite proprie ricerche i nomi di 39.424 soldati russi uccisi finora dall'inizio della guerra in Ucraina, il febbraio 2022.
Dal 1 dicembre al bilancio si sono aggiunte 1.163 vittime, spiega Mediazona precisando che le cifre effettive sono probabilmente notevolmente più elevate poiché le informazioni finora verificate provengono da fonti pubbliche come necrologi, messaggi di parenti, notizie sui media regionali e rapporti delle autorità locali. Citando funzionari statunitensi, il New York Times ha riferito in agosto che le vittime militari russe erano al momento quasi 300.000, di cui 120.000 morti e 180.000 feriti.
I ministeri della Difesa di Svezia e Danimarca hanno firmato un memorandum per donare congiuntamente ulteriori veicoli da combattimento di fanteria Cv90 di fabbricazione svedese a Kiev. Lo ha annunciato ieri sera il dicastero di Stoccolma, citato dai media ucraini.
Secondo la dichiarazione di intenti firmata dal ministro svedese Pal Jonson e da quello danese Troels Lund Poulsen, la Danimarca contribuirà inizialmente con 241,7 milioni di euro. Questi fondi saranno utilizzati per finanziare la consegna già avviata di 50 veicoli Cv90 forniti da Stoccolma e per sostenere la produzione di nuovi mezzi, pezzi di ricambio e munizioni, nonché per le operazioni di manutenzione.
«È un passo importante per sostenere le forze di difesa dell'Ucraina insieme alla Danimarca», ha commentato Jonson. «L'accordo bilaterale è un contributo importante alla nostra ambizione comune di continuare a sostenere la lotta per la libertà dell'Ucraina», ha detto da parte sua Poulsen. La settimana scorsa il governo danese ha proposto un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev del valore di 1,1 miliardi di dollari contenente carri armati, munizioni e droni.