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Zelensky: «La Russia cerca di boicottare il vertice di pace»

Secondo il presidente ucraino, Mosca starebbe cercando di «ricattare altri Paesi a tal fine» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «La Russia cerca di boicottare il vertice di pace»
Red. Online
02.06.2024 07:12
21:28
21:28
«La Svizzera si assume rischi con la conferenza di pace, ma deve farlo»

Organizzando la conferenza di pace sull'Ucraina la Svizzera si assume dei rischi, ma Berna ha il dovere di premere per la pace: lo sostiene Nicolas Bideau, capo della comunicazione del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) guidato da Ignazio Cassis.

«La Svizzera può e deve lanciare un processo di pace», ha sostenuto l'alto funzionario ai microfoni della RTS. Interrogato sulle critiche mosse dalla Cina, Bideau ha affermato che tutti vogliono la stessa cosa: «smettere di parlare di guerra e discutere di pace». Da quando dalla città federale sono partiti gli inviti a più di 160 paesi, «parliamo di pace, parliamo sempre anche di guerra, ma abbiamo messo la pace nell'agenda della comunità internazionale».

Per il 54enne non si può aspettare che taccia il cannone. «È ora di trovare una formula comune per lanciare l'intera comunità internazionale sulla pace, ed è quello che cercheremo di fare». Le discussioni al Bürgenstock si concentreranno su questioni «essenziali» come la sicurezza alimentare, la salvaguardia nucleare e lo scambio di prigionieri. Su questi temi «dobbiamo discutere ora, non quando le armi potranno tacere», ha aggiunto Bideau.

L'ex responsabile della sezione cinema presso l'Ufficio federale della cultura respinge l'accusa di chi considera troppo occidentale il vertice. Circa 80 stati hanno annunciato la loro partecipazione, la metà dei quali in Europa. «Non è male», ha sostenuto, sottolineando che il sud globale è rappresentato, malgrado le critiche della Cina.

La Svizzera segue i dettami dell'Ucraina? «Non facciamo quello che ci dice Kiev, ma quello che pensiamo sia giusto e imparziale per la pace», ha argomentato Bideau. A suo avviso i risultati dell'evento si misureranno sulla base della rappresentatività degli stati presenti e della qualità delle dichiarazioni adottate. La diplomazia dei buoni uffici significa correre dei rischi, ha aggiunto.

Il funzionario del DFAE sottolinea che la Svizzera ha parlato con Pechino da febbraio e che la Cina ha inizialmente accolto con favore l'iniziativa elvetica. Aveva posto tre condizioni per la presenza al Bürgenstock, tra cui la partecipazione di Mosca. «Avere la Russia al tavolo è importante per la Cina come per noi: stiamo facendo tutto il possibile affinché ciò avvenga», ha insistito Bideau. La Confederazione rimane in contatto con il paese di Vladimir Putin: «fino all'ultimo momento, faremo del nostro meglio per coinvolgere la Russia in un modo o nell'altro», ha assicurato.

17:26
17:26
«Un'ampia partecipazione al vertice in Svizzera sarà un passo cruciale per la pace in Ucraina»

«Un'ampia partecipazione della comunità internazionale al vertice» di pace in Svizzera il 15 e 16 giugno «sarà un passo cruciale verso una pace giusta in Ucraina». Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, appoggiando l'appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle nazioni asiatiche - lanciato dal palco dello Shangri-La Dialogue di Singapore - affinché si uniscano al summit.

L'intervento di Zelensky alla conferenza sulla sicurezza più importante dell'Indo-Pacifico è stato «importante in vista del summit globale per la pace in Svizzera», sottolinea Borrell. «Il momento di agire è adesso. Dobbiamo fare tutti di più e in fretta», aggiunge.

17:25
17:25
L'Arabia Saudita non parteciperà alla conferenza di pace sul Bürgenstock

L'Arabia Saudita non parteciperà alla conferenza sulla pace in Ucraina prevista sul Bürgenstock, nel canton Nidvaldo, il 15 e il 16 giugno: lo ha appreso oggi l'agenzia di stampa tedesca Dpa da fonti diplomatiche di Riad. Il regno saudita giustificherebbe la sua decisione con l'assenza della Russia. Non è al momento disponibile alcuna conferma ufficiale.

Stando alle fonti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky era atteso ieri a Gedda, sul Mar Rosso, per incontrare il principe ereditario Mohammed bin Salman. Ma la sua visita è stata rinviata.

Riad sta cercando di mantenere una posizione di neutralità nel conflitto tra Russia e Ucraina e in diverse occasioni il paese si è offerto di operare come mediatore.

13:26
13:26
«Circa 20.000 bimbi ucraini rapiti e portati in Russia»

Circa 20.000 bambini ucraini sono stati rapiti dai territori occupati del Paese e portati in Russia: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky allo Shangri-La Dialogue di Singapore.

«Insieme riportiamo indietro anche i bambini ucraini deportati in Russia dai territori occupati del nostro Paese», ha affermato Zelensky, secondo un video del suo intervento pubblicato sul suo account X. «Sappiamo con certezza che circa 20'000 bambini ucraini sono stati rapiti da Putin. Rapiti e portati in Russia. Conosciamo i loro nomi».

«La stessa Russia ha dichiarato di aver preso diverse centinaia di migliaia di nostri figli dai territori occupati dell'Ucraina. Solo i peggiori criminali fanno queste cose», ha aggiunto. «Dobbiamo riportare indietro tutti i nostri figli. Ringrazio il Qatar e gli altri partner per averci aiutato in questo sforzo. Insieme ai partner, stiamo anche riportando indietro i nostri soldati catturati».

10:54
10:54
Zelensky chiede all'Asia di unirsi alla conferenza di pace in Svizzera

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato le nazioni asiatiche a unirsi al vertice di pace promosso dalla Svizzera del 15-16 giugno prossimi: parlando allo Shangri-La Dialogue di Singapore, l'evento più importante dell'Indo-Pacifico dedicato alla sicurezza, Zelensky ha ricordato che «il tempo stringe».

«Invito la vostra regione, i vostri leader e i vostri Paesi ad aderire affinché siate coinvolti in questi affari globali contro una guerra», ha detto Zelensky in un appassionato appello ai delegati, durante il suo discorso di circa 15 minuti trasmesso in streaming. «Il tempo stringe e i bambini crescono nella terra di Putin dove viene loro insegnato a odiare la loro patria», ha aggiunto.

Quello di Zelensky a Singapore è il suo secondo viaggio in Asia da quando la Russia ha invaso l'Ucraina a febbraio 2022. «Più di 100 Paesi e organizzazioni internazionali hanno confermato la loro partecipazione al vertice», ha proseguito, rilevando che tra i temi da discutere figurano la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare e il rilascio dei prigionieri di guerra.

La conferenza sul Bürgenstock (NW) mira a basarsi sui 10 punti del piano di pace di Zelensky che, tra le altre cose, il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina e il ritiro delle truppe russe.

09:38
09:38
Zelensky: «La Russia cerca di boicottare il vertice di pace»

La Russia continua a cercare di boicottare l'imminente vertice globale per la Pace, previsto per il 15-16 giugno in Svizzera, e cerca di ricattare altri Paesi a tal fine: alcuni Stati hanno persino iniziato ad aiutare Mosca nel suo piano. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del suo intervento allo Shangri-La Dialogue a Singapore, citato da RBC-Ucraina.

Nel suo discorso alla sessione plenaria «Ripensare le decisioni per mantenere la pace globale e la stabilità regionale», il capo dello Stato ucraino ha osservato che ad oggi 106 Paesi hanno confermato la loro partecipazione al vertice.

Allo stesso tempo, ha detto, Mosca «sta cercando di disturbare il Vertice per la Pace. Ed è vero... Cosa sta facendo la Russia, questo Paese di guerra? Oggi viaggia in molti Paesi del mondo, minacciando di bloccare cibo, prodotti agricoli o chimici... Sta semplicemente facendo pressione sugli altri Paesi affinché non partecipino al vertice».

«E oggi non ci sono buone notizie», ha aggiunto. «Ve lo dico francamente, alcuni Stati hanno iniziato ad aiutarla in questo, nell'interruzione diplomatica del vertice di pace».

«Non ci aspettiamo sostegno militare dalla Cina, non glielo abbiamo mai chiesto. Ma non ci aspettiamo che la Cina fornisca sostegno alla difesa della Russia», ha proseguito Zelensky. «Questo è ciò di cui abbiamo discusso telefonicamente con il leader cinese un anno fa. Mi ha promesso che la Cina si sarebbe fatta da parte, non avrebbe sostenuto la Russia con le armi. Oggi, ci sono informazioni secondo cui, in qualche modo, alcune cose arrivano ai mercati russi attraverso la Cina, elementi degli armamenti russi provengono dalla Cina».

Il ministro della Difesa cinese Dong Jun, anche lui a Singapore, ha ribadito sia incontrando sabato il suo omologo USA Lloyd Austin sia durante il suo intervento odierno allo Shangri-La DIalogue che Pechino non stava alimentando lo sforzo bellico del capo del Cremlino Vladimir Putin contro l'Ucraina.

La Cina «non ha fornito armi a nessuna delle due parti e ha uno stretto controllo sulle esportazioni di beni a duplice uso. E siamo fermamente dalla parte della pace e del dialogo».

Zelensky, inoltre, ha anche detto che la Cina si rifiuta di incontrare l'Ucraina perché «molte volte abbiamo voluto vedere rappresentanti cinesi. Purtroppo, non abbiamo alcun legame potente con la Cina perché la Cina non lo vuole».

Alla domanda se l'Ucraina sarebbe disposta a prendervi parte, Zelensky ha obiettato duramente che non spetta a Pechino convocare un simile incontro. «L'Ucraina è vittima della guerra. Siamo noi che dobbiamo dare l'avvio a tutto. Nessun altro è pienamente consapevole di ciò che la Russia ha portato con questa guerra al nostro Stato. Sono gli ucraini che sono morti, i russi hanno violentato le nostre donne, hanno rubato decine di migliaia dei nostri figli. Nessun altro ha il diritto di dettare come dovrebbe finire questa guerra», ha aggiunto il leader di Kiev.

Pechino ha comunicato alla Confederazione di aver deciso di non inviare una propria delegazione, affermando che la Cina non sarebbe stata presente a seguito del rifiuto di Mosca a prenderne parte: ha però ventilato l'idea di ospitare una sua iniziativa con la Russia e l'Ucraina rappresentate, in base a quanto proposto dal ministro degli esteri russo Serghei Lavrov.

08:41
08:41
«Abbattuti droni ucraini su Belgorod, Kursk e sul Mar d'Azov»

Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa tre droni sulle regioni di Kursk, Belgorod e sul Mar d'Azov: lo ha reso noto il ministero della Difesa, come riporta la Tass.

«I tentativi del regime di Kiev di utilizzare droni ad ala fissa per effettuare attacchi terroristici contro obiettivi in Russia sono stati sventati ieri sera», si legge in un comunicato. «Le difese aeree in servizio hanno distrutti due veicoli aerei senza pilota sulle regioni di Kursk e Belgorod e un altro sul Mar d'Azov».

08:32
08:32
Zelensky a colloquio con Austin: «Abbiamo discusso questioni chiave»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Singapore il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, con il quale ha «discusso questioni chiave» relative alla guerra con la Russia, come «il rafforzamento del sistema di difesa aerea dell'Ucraina».

Lo ha reso noto questa mattina su X lo stesso leader ucraino. «Ho incontrato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin a margine dell'IISS Shangri-La Dialogue. Abbiamo discusso le questioni chiave: le esigenze di difesa del nostro Paese, il rafforzamento del sistema di difesa aerea dell'Ucraina, la coalizione F-16 e la stesura di un accordo bilaterale sulla sicurezza», ha scritto Zelensky.

«Sono grato al presidente degli Stati Uniti per aver preso un'importante decisione riguardo agli attacchi difensivi con armi americane sul territorio nemico per contrastare efficacemente i tentativi russi di espandere la zona di combattimento. Apprezziamo la difesa vitale e il sostegno politico all'Ucraina da parte degli Stati Uniti».

Ieri Politico aveva anticipato che Zelensky e Austin avrebbero discusso anche la possibilità di espandere la geografia degli attacchi ucraini con armi americane sul territorio russo. Una questione, aveva sottolineato il giornale, che «sarà in cima all'ordine del giorno» dell'incontro.

07:33
07:33
«Abbattuti 24 droni russi su 25 sull'Ucraina»

Le forze russe hanno lanciato 25 droni kamikaze sull'Ucraina la notte scorsa, 24 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina.

I russi hanno lanciato inoltre un missile da crociera Iskander-K e un missile guidato antiaereo S-300.

I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Mykolaiv, Odessa, Kherson, Kyiv, Khmelnytskyi, Dnipropetrovsk, Kirovohrad e Vinnytsia.

Il missile Iskander-K è stato lanciato dalla Crimea occupata in direzione della regione di Kharkiv, nel nord-est del Paese, mentre l'S-300 è stato lanciato da un'area occupata della regione di Donetsk.

07:12
07:12
Il punto alle 7.00

Il sistema di difesa aerea russo ha abbattuto diversi bersagli aerei su Belgorod e sulla regione di Belgorod. Non ci sono stati feriti o morti. Lo ha scritto il governatore della regione di Belgorod Vyacheslav Gladkov su Telegram.

«Il nostro sistema di difesa aerea ha funzionato su Belgorod, diversi bersagli aerei sono stati abbattuti. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono stati feriti o morti».