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In manette un 29.enne uzbeko per l'omicidio del generale Igor Kirillov – «Diverse centinaia» di soldati nordcoreani morti o feriti nel Kursk – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:59
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Blinken: «Fornimmo armi a Kiev nei mesi precedenti all'invasione russa»
Gli USA fornirono attrezzature militari all'Ucraina nel settembre 2021 e prima della fine di quell'anno, prima quindi dell'invasione russa del febbraio 2022: lo ha raccontato il segretario di stato Usa, Antony Blinken, in una intervista a Foreign Affairs. «Lo abbiamo fatto in silenzio. Ma come risultato, l'Ucraina aveva ciò di cui aveva bisogno per respingere il tentativo russo di sbaragliare l'intero Paese e prendere Kiev», ha detto. Il tentativo, ha proseguito, «fallì e l'Ucraina fu in grado di respingere i russi e riprendersi il 50% del territorio che la Russia aveva inizialmente guadagnato. E, ancora una volta, non è successo per caso; è perché eravamo ben preparati».
23:49
23:49
Zelensky: «Con Rutte incontro importante e molto sostanzioso»
Per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, l'incontro con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, è stato «importante e molto sostanzioso». «I nostri colloqui si sono concentrati sul rafforzamento della difesa aerea per l'Ucraina e sulla garanzia di affidabilità della pace che stiamo collettivamente lavorando per raggiungere. Ringraziamo Mark e tutti i nostri partner per la loro disponibilità a potenziare più attivamente il nostro scudo aereo e a lavorare insieme per garantire una sicurezza efficace. L'Alleanza farà di tutto per garantire che l'Ucraina sia il più forte possibile quando passeremo a una diplomazia più attiva», scrive Zelensky su X.
23:49
23:49
Blinken: «Non vedo la volontà di Putin per un negoziato serio sull'Ucraina»
«Al momento non vedo la volontà da parte di Putin (di fare un negoziato serio, ndr). Forse cambierà nel corso del 2025. Ma guardando al 2025, abbiamo lavorato molto duramente per assicurarci che l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno, se necessario, per combattere per tutto il 2025 o, se ci sarà una negoziazione, per essere in grado di negoziare da una posizione di relativa forza»: lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in un'intervista a Foreign Affairs. «L'unica cosa di cui l'Ucraina avrà sicuramente bisogno in qualsiasi accordo - spiega - è una sorta di rassicurazione, una sorta di fiducia, una sorta di garanzia sulla sua sicurezza. Perché ciò che sappiamo è questo: se ci sarà un cessate il fuoco di qualche tipo o un qualche tipo di accordo, nella mente di Putin sarà temporaneo, e quasi certamente cercherà di usare tutto il tempo che ha per riposare, riorganizzarsi, riarmarsi e infine riattaccare. Quindi ciò che sarà fondamentale è assicurarsi che, in un modo o nell'altro, l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno per scoraggiare qualsiasi futura aggressione russa e, se necessario, difendersi da essa. Penso che questa sarà la chiave per qualsiasi risoluzione di cessate il fuoco che reggerà davvero».
«E naturalmente - prosegue Blinken - per quanto riguarda i territori che rimangono in mani russe, qualcosa dovrà essere fatto al riguardo. Ma credo fermamente che possiamo vedere un'Ucraina di successo, indipendentemente da dove verrà tracciata la linea nel breve termine sul campo, in un'Ucraina che è in grado di resistere fermamente come un Paese indipendente e di difendersi militarmente, economicamente, democraticamente».
22:54
22:54
Corea Nord: «Le critiche per il nostro sostegno a Mosca sono irresponsabili provocazioni»
La Corea del Nord ha definito le critiche degli Stati Uniti e dei loro alleati riguardo al loro sostegno alle operazioni militari russe contro l'Ucraina, incluso il dispiegamento di truppe, «irresponsabili provocazioni». In una dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa centrale nordcoreana Kcna, un portavoce del ministero degli Esteri ha affermato che l'avvertimento lanciato lunedì da dieci Paesi e dall'Unione europea «ha distorto e calunniato i legami di normale cooperazione» tra Pyongyang e Mosca.
La Corea del Nord ha affermato che la «follia» della risposta da parte di «forze ostili» indicava che la crescente cooperazione tra Pyongyang e Mosca stava effettivamente «scoraggiando la malevola estensione dell'influenza degli Stati Uniti e dell'Occidente». La Kcna - intercettata a Seul - non ha menzionato esplicitamente il dispiegamento di truppe nordcoreane accanto alle forze russe, affermando solo che la guerra in Ucraina «è stata prolungata» da quella che ha definito la «politica militare avventurosa e la politica di alleanza esclusiva» di Washington e dei suoi alleati. La Corea del Nord «tutelerà fermamente il suo legittimo diritto di stato sovrano, non porrà restrizioni al suo esercizio e continuerà a compiere sforzi cruciali per preservare la pace e la sicurezza regionali e globali», si legge nella dichiarazione riportata dalla Kcna.
22:46
22:46
Zelensky: «Con Macron discussa l'ipotesi di truppe in Ucraina»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo aver incontrato il presidente francese, Emmanuel Macron, ha scritto su X: «Condividiamo una visione comune: garanzie affidabili sono essenziali per una pace che possa davvero essere raggiunta. Abbiamo continuato a lavorare sull'iniziativa del Presidente Macron relativa alla presenza di forze in Ucraina che potrebbero contribuire a stabilizzare il percorso di pace. Emmanuel ha informato della sua comunicazione con gli altri partner per garantire che vengano compiuti tutti i passi necessari per la pace. Grazie, Francia!», ha concluso Zelensky.
20:37
20:37
Zelensky: «L'UE abbia una posizione comune, no alle divisioni»
«È molto importante utilizzare questi due giorni a Bruxelles per incontrare tutti i nostri partner affinché non siano divisi e abbiano la stessa posizione comune» sull'Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di un punto stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a Bruxelles.
L'incontro di questa sera a Bruxelles presso la residenza ufficiale del segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel cosiddetto formato Weimar Plus - che include Italia, Germania, Francia, Polonia e Gran Bretagna, «è un'ottima opportunità per parlare delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, per oggi e per il futuro», ha evidenziato Zelensky.
«La priorità sull'agenda - ha detto da parte sua Rutte - è assicurare che l'Ucraina abbia la migliore posizione possibile quando, un giorno, deciderà di avviare i colloqui di pace». «Questo significa che dobbiamo assicurarci di fornire tutto il possibile per la difesa aerea e il sistema di armi», ha sottolineato.
20:36
20:36
Sanzioni USA a entità russe contro il Nordstream 2
Nuove sanzioni USA contro diverse entità con sede in Russia per il loro coinvolgimento nel gasdotto Nord Stream 2: le ha annunciate il dipartimento di stato americano, comprese nuove misure contro l'operatore del progetto.
Foggy Bottom ha spiegato che sta reintroducendo le sanzioni su una serie di entità coinvolte nella costruzione del gasdotto che erano già state designate. Nel mirino servizi marittimi e entità di trasporto via acqua con sede in Russia, il servizio di soccorso marittimo di proprietà statale e oltre una dozzina di natanti.
Sono stati presi di mira anche Nord Stream 2 AG, l'operatore del progetto, e un assicuratore con sede in Russia che forniva assicurazioni alle aziende coinvolte nel progetto. Il vice portavoce del dipartimento di Stato Vedant Patel ha affermato che gli Stati Uniti stanno mantenendo la loro opposizione a Nord Stream 2 come progetto geopolitico russo e agli sforzi per rilanciarlo. «Continueremo a lavorare per garantire che la Russia non sia mai in grado di usare le sue risorse energetiche e il suo posizionamento energetico come armi per ottenere vantaggi politici», ha detto Patel.
20:16
20:16
Starmer sente Trump: «Restiamo al fianco dell'Ucraina»
Il premier britannico Keir Starmer nel corso di una telefonata col presidente eletto americano Donald Trump ha ribadito la necessità per i Paesi alleati di «stare al fianco dell'Ucraina di fronte all'aggressione russa» garantendo che Kiev «sia nella posizione più forte possibile».
È quanto ha dichiarato un portavoce di Downing Street secondo cui la chiamata fra i due leader è avvenuta nel pomeriggio e si è discusso in particolare del conflitto in Ucraina. Il primo ministro laburista aveva già telefonato a Trump il mese scorso per congratularsi dopo la vittoria nelle elezioni presidenziali americane e cercare di blindare il valore della cosiddetta «relazione speciale» fra Usa e Regno Unito.
19:06
19:06
Polunin, il ballerino con il tatuaggio di Putin, lascia la Russia
Il ballerino di fama internazionale, Serghei Polunin, famoso per i suoi tatuaggi del presidente russo Vladimir Putin, ha annunciato l'intenzione di lasciare la Russia con la moglie Yelena e i tre figli.
Il ballerino, 35 anni, è stato una delle star più importanti che hanno appoggiato l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e l'offensiva militare in Ucraina ed è stato ricompensato con prestigiosi incarichi statali.
«È finito il mio tempo in Russia, sembra che in questo momento io abbia compiuto la mia missione qui. Non è ancora chiaro dove andremo», ha scritto su Instagram senza fornire una ragione specifica per la partenza, ma ha detto che «arriva un momento in cui l'anima sente di non essere dove dovrebbe essere».
La scorsa estate, in alcuni video online, Polunin ha affermato di essere seguito e di temere per la sicurezza della sua famiglia. E recentemente è stato 'dimesso' e sostituito nella carica di direttore del teatro dell'opera e del balletto di Sebastopoli, nella penisola ucraina della Crimea annessa dalla Russia.
Nato in Ucraina, Polunin ha ottenuto la cittadinanza russa nel 2019 e lo scorso anno aveva sostenuto pubblicamente la rielezione dello zar a presidente.
18:49
18:49
«La Russia tenta di manipolare gli influencer nei Paesi europei»
La Russia tenta di manipolare degli influencer nei Paesi europei, tra cui la Francia, ha denunciato oggi il ministro degli Esteri francese del governo dimissionario, Jean-Noel Barrot, invitando «i creatori di contenuti e i loro abbonati alla massima vigilanza su queste minacce che pesano sul nostro dibattito pubblico».
«La Francia - ha dichiarato Barrot in un'audizione davanti alla Commissione Esteri dell'Assemblée Nationale - è nel mirino di diversi tipi di ingerenza digitale dall'estero. I modi di operare messi in atto sono vari ed evolvono spesso. Le recenti elezioni in Moldavia, in Romania, hanno ad esempio illustrato il ricorso massiccio ad influencer sui social network e in particolare su Twitter, per influenzare lo scrutinio».
«Noi - ha continuato - disponiamo di elementi che confermano come la Russia tenti anche di manipolare influencer in altri Paesi europei, tra cui la Francia».
18:27
18:27
Scholz: «Bisogna sostenere Kiev ma evitare l'escalation Nato-Mosca»
«Deve essere chiaro che sosterremo l'Ucraina finché sarà necessario e che dobbiamo aiutarla a sentirsi sicura. Lo stiamo facendo con le consegne di armi e continueremo a farlo», ma «dobbiamo sempre evitare che il conflitto si inasprisca tra la Russia e la Nato». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice Ue-Balcani occidentali.
È necessario «garantire che non vi siano cali» nel «contributo speciale dell'Europa» a Kiev, «nonostante i diversi gradi di sfide di bilancio che i singoli Paesi europei devono affrontare», ha sottolineato il cancelliere, indicando che nel colloquio di questa sera con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, l'attenzione si concentrerà sul «fare tutto il possibile per garantire che l'Ucraina non sia lasciata sola».
«La Russia ha invaso l'Ucraina. Ed è per questo che l'Ucraina ha ancora bisogno e merita il nostro sostegno. Nessun Paese è il cortile di qualcun altro. Essendo uno Stato meno potente, deve poter vivere bene e in sicurezza accanto a un vicino grande e potente, ed essere in grado di prendere in mano il suo destino», ha aggiunto Scholz, ricordando che Berlino «è e resta il più grande sostenitore» a livello finanziario di Kiev e menzionando anche il prestito da 50 miliardi di dollari da parte dei Paesi del G7.
18:09
18:09
Zelensky a Bruxelles: «Serve una posizione forte dell'Europa»
«Sono arrivato a Bruxelles per importanti negoziati con i nostri partner europei. L'Europa ha bisogno di una posizione forte e unita per garantire una pace duratura. Ogni questione fondamentale che ha un impatto sull'Europa, e porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina è senza dubbio una di queste, richiede un lavoro coordinato ed efficace da parte delle nazioni europee». Lo dichiara su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Durante questa visita, incontrerò leader e capi di governo di Francia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, nonché il segretario generale della Nato, il presidente del Consiglio europeo e la presidente della Commissione europea - aggiunge -. Saranno presenti anche rappresentanti del Regno Unito e di altri Paesi. Parteciperò anche alla riunione del Consiglio europeo. Insieme, rafforziamo l'Ucraina e tutta l'Europa. Sono grato a tutti coloro che ci sostengono».
17:56
17:56
Scholz: «Con Trump si può dare un buon futuro all'Ucraina»
«La cosa più importante è che non ci deve essere alcuna decisione senza l'Ucraina. La mia conversazione con il presidente Trump mi ha fatto capire che è possibile sviluppare insieme la nostra politica affinché l'Ucraina abbia un buon futuro». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice Ue-Balcani occidentali. La pace, ha aggiunto, «non deve essere dettata» a Kiev.
«Servono principi chiari a cui possiamo attenerci tutti insieme», ha osservato Scholz, riferendo di averne parlato «in modo molto dettagliato» con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la sua ultima visita a Kiev.
«Collaboriamo per garantire un approccio comune, anche con la futura amministrazione americana», ha sottolineato.
17:36
17:36
«I russi bruciano i volti dei nordcoreani uccisi»
La guerra si combatte anche con la comunicazione e Volodymyr Zelensky, in questa fase di estrema difficoltà sul terreno per le sue truppe, utilizza ogni mezzo a disposizione per screditare Vladimir Putin.
«La Russia cerca di nascondere le perdite bruciando i volti dei soldati nordcoreani», ha denunciato il leader ucraino, pubblicando un video con le immagini di corpi dati alle fiamme e di militari di Pyongyang accucciati in mezzo alla neve con un'espressione impaurita. Immagini che arrivano dal fronte di Kursk dove, secondo gli americani, l'esercito di Kim Jong-Un conta già «diverse centinaia» di vittime tra morti e feriti.
Negli ultimi giorni i soldati nordcoreani sono stati segnalati in prima linea al fianco dei russi per riconquistare la regione di confine dopo il blitz ucraino di agosto. Anche se, come previsto, si starebbero rivelando carne da macello. Secondo le unità di Kiev impegnate sul campo, le truppe di Kim lanciano attacchi di fanteria usando «le stesse tattiche di 70 anni fa», non hanno esperienza e devono fare i conti con un territorio sconosciuto e avverso. Allo stesso modo, analisti americani hanno rilevato come la barriera linguistica con i russi stia ostacolando il coordinamento tra i due contingenti, così da complicare le operazioni. Tutti elementi che, secondo fonti del Pentagono, hanno contribuito alle ingenti perdite tra i nordcoreani, anche tra gli alti ranghi.
Zelensky ha puntato il dito contro Mosca. «Hanno cercato di nascondere la presenza dei soldati nordcoreani. Era proibito mostrare i loro volti durante l'addestramento, hanno tentato di cancellare qualsiasi prova video della loro presenza», ha affermato in un lungo post su X, al quale ha allegato il video dei corpi bruciati. «È una mancanza di rispetto verso tutto ciò che è umano», è l'accusa del presidente ucraino, che ha lanciato un appello ai nordcoreani ad abbandonare questa causa: «Non c'è una sola ragione per cui debbano combattere e morire per Putin». Perché «anche dopo che lo fanno, la Russia riserva loro solo umiliazioni».
Il messaggio di Zelensky a Kim ha naturalmente anche un obiettivo strategico. Secondo le stime occidentali, sono almeno 10'000 le forze nordcoreane dispiegate nell'oblast di Kursk, in seguito al patto di mutua difesa sottoscritto da Putin e Kim lo scorso giugno. È un numero ingente, e Kiev teme che una parte possa essere dirottata verso il territorio ucraino. Nel Donetsk, ad esempio, dove le forze di difesa stanno già soffrendo l'inferiorità numerica e di mezzi rispetto all'Armata dello zar.
17:17
17:17
Kallas: «Vedo il desiderio di soluzioni rapide in Ucraina»
«Vedo che c'è il desiderio per soluzioni rapide in Ucraina ma siamo in una situazione in cui la Russia non vuole la pace e questo è un problema». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al vertice Ue-Balcani. «Ma per avere una buona soluzione dobbiamo sostenere Kiev», ha precisato.
17:15
17:15
Incidenti a petroliere russe: «A rischio l'ecosistema locale»
Dopo l'incidente alle petroliere russe nel mar Nero, si stima la fuoriuscita di 3000 tonnellate di combustibile che mettono «in pericolo l'ecosistema locale».
Lo afferma Greenpeace Ucraina precisando che «martedì sera, l'olio combustibile pesante (mazut) fuoriuscito dalle petroliere russe affondate la scorsa domenica nello Stretto di Kerch, che collega il Mar Nero al Mar d'Azov, ha raggiunto le coste del Mar Nero».
Le due petroliere, riferisce la ong italiana, «trasportavano tra le 8000 e le 9000 tonnellate di prodotti petroliferi. Di queste, secondo le stime, più di 3000 tonnellate potrebbero essere fuoriuscite in mare. I residenti locali stanno già pubblicando decine di video che mostrano macchie di mazut e uccelli intrappolati nel petrolio lungo il litorale nei pressi di Anapa.
Attualmente, l'estensione della contaminazione copre almeno 60 chilometri, dal ponte di Crimea fino ad Anapa, nella regione di Krasnodar. Diverse città hanno dichiarato lo stato di emergenza ed è stata già confermata la morte di uccelli contaminati dal mazut».
«Gli incidenti che hanno coinvolto le due petroliere nello Stretto di Kerch, che secondo diversi rapporti hanno entrambe oltre 50 anni di servizio, costituiscono una grave minaccia ambientale», ha dichiarato Natalia Gozak, direttrice dell'ufficio di Greenpeace Ucraina. «Il combustibile fuoriuscito sta già compromettendo l'ecosistema locale. Questo episodio evidenzia un problema ben più ampio: le attività della flotta ombra russa. La Russia impiega petroliere obsolete per esportare petrolio greggio e finanziare la guerra in Ucraina. È indispensabile che queste navi vengano aggiunte alla lista delle sanzioni dell'Unione Europea».
Greenpeace Germania «aveva già pubblicato un rapporto che identifica le 192 petroliere più pericolose della cosiddetta flotta ombra. Questi tanker sono obsoleti, scarsamente assicurati e, in alcuni casi, già segnalati per difetti tecnici e trasferimenti rischiosi di petrolio greggio da nave a nave».
16:50
16:50
Rutte: «Se parliamo troppo di pace avvantaggiamo i russi»
«La mia posizione è che l'Ucraina deve essere messa in una posizione di forza per poi decidere quando e come aprire i negoziati: se ora iniziamo a parlare fra di noi che forma prenderà la pace, rendiamo la vita molto facile ai russi, che potranno rilassarsi, fumarsi un sigaro e seguire il nostro dibattito in televisione».
Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte dopo l'incontro con il presidente lituano Nauseda, precisando ad ogni modo che «un certo grado di dibattito è inevitabile» nei regimi democratici.
16:11
16:11
«Respinto raid ucraino nella regione di Rostov»
La difesa aerea russa ha respinto un attacco missilistico ucraino nella regione di Rostov, nella Russia meridionale: lo riporta il governatore, come riporta Sky News. Tre dei quattro missili lanciati sono stati abbattuti e non ci sarebbero vittime, ha affermato Yuri Slyusar su Telegram.
14:00
14:00
In pochi giorni feriti più di 200 nordcoreani
Più di 200 soldati nordcoreani inviati in Russia per combattere contro le truppe ucraine nella regione di Kursk sono stati ricoverati in un ospedale vicino a Mosca negli ultimi giorni: lo rivela il Servizio di sicurezza di Kiev (SBU) sulla base di una nuova intercettazione di una conversazione telefonica avvenuta tra un'infermiera dell'ospedale in questione ed il marito impegnato al fronte nella regione ucraina di Kharkiv.
La donna, aggiunge l'SBU, afferma anche che i soldati nordcoreani feriti vengono trattati meglio dei commilitoni russi negli ospedali del paese.
«Ieri c'era un treno con circa 100 persone. Oggi ce ne sono altre 120, quindi 200. Quanti altri ce ne sono? Lo sa solo Dio», si lamenta la moglie del soldato.
Nella conversazione successiva, la donna dice che i reparti degli ospedali russi sono assegnati ai militari della Corea del Nord, mentre i soldati russi feriti ricevono un trattamento peggiore: «sono d'élite, questi coreani? Noi liberiamo alcuni reparti per loro», afferma l'infermiera.
13:31
13:31
Mosca: «Abbiamo le prove che Kiev ha usato fosforo bianco»
Mosca afferma di essere pronta a presentare «prove inconfutabili che l'Ucraina ha usato il fosforo bianco a settembre»: lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova durante un briefing informativo, come riporta la Tass. Kiev ha subito respinto le accuse.
«Le nostre forze dell'ordine, che lavorano a fianco del ministero della difesa russo, hanno raccolto prove innegabili che dimostrano che le forze armate ucraine hanno utilizzato il fosforo bianco come munizione auto-incendiante per i droni», ha dichiarato Zakharova.
«Queste prove indicano che l'Ucraina possiede armi chimiche non conformi alle norme internazionali e che ha la capacità di sintetizzare sostanze altamente tossiche contenenti fosforo bianco», ha aggiunto la portavoce.
L'Ucraina ha prontamente respinto le accuse russe affermando che Kiev ha pienamente rispettato i suoi obblighi internazionali in materia di controllo degli armamenti. «Siamo certi che, muovendo accuse così false, Mosca voglia scaricare la colpa delle proprie azioni e ingannare il pubblico straniero», ha detto il portavoce del ministero degli esteri ucraino Heorhii Tykhyi, come riporta la Reuters.
13:28
13:28
Zelensky: «I russi bruciano i volti dei nordcoreani uccisi»
«Anche dopo anni di guerra, quando pensavamo che i russi non potessero essere più cinici, vediamo qualcosa di ancora peggiore. La Russia non solo invia le truppe nordcoreane per assaltare le posizioni ucraine ma cerca anche di nascondere le perdite bruciando i volti dei soldati nordcoreani uccisi in battaglia. Questa follia va fermata!». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video in cui si vedono truppe nordcoreane uccise al fronte.
«Hanno cercato - afferma il leader ucraino in un lungo post - di nascondere la presenza dei soldati nordcoreani. Era proibito mostrare i loro volti durante l'addestramento. I russi hanno tentato di cancellare qualsiasi prova video della loro presenza».
Per Zelensky «questa è una dimostrazione di mancanza di rispetto, attualmente molto diffusa in Russia, una mancanza di rispetto verso tutto ciò che è umano. Non c'è una sola ragione per cui i nordcoreani debbano combattere e morire per Putin. E anche dopo che lo fanno, la Russia riserva loro solo umiliazioni».
11:36
11:36
Le forze armate russe hanno conquistato altri due villaggi nel Donetsk
Le forze armate russe hanno conquistato altri due villaggi nella regione ucraina orientale di Donetsk: Starye Terny e Trudovoye. Lo ha annunciato il ministero della difesa di Mosca citato dalle agenzie russe.
11:14
11:14
Medvedev: «Se Kirillov era un "obiettivo legittimo", allora lo sono pure i funzionari della NATO»
Se il generale russo Igor Kirillov, ucciso ieri in un attentato a Mosca, era un obiettivo militare legittimo, lo sono anche «tutti i funzionari della NATO che hanno preso la decisione sull'assistenza militare all'Ucraina di Bandera e stanno partecipando ad una guerra ibrida o convenzionale contro la Russia». Lo scrive sul suo canale Telegram il vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale ed ex presidente russo Dmitry Medvedev, criticando il «Times» per avere definito un atto di difesa legittimo l'uccisione di Kirillov. Anche dall'Ucraina l'omicidio del generale russo è stato definito obiettivo legittimo.
«È impossibile - afferma Medvedev - ignorare la pubblicazione sul 'Times'. I bastardi in un editoriale hanno definito l'attacco terroristico contro Kirillov e il suo assistente un 'atto di difesa legittimo'».
10:18
10:18
La Russia vuole portare l'omicidio di Kirillov davanti al Consiglio dell'ONU
Il ministero degli esteri russo ha dichiarato che la Russia solleverà la questione dell'assassinio del generale russo Igor Kirillov, avvenuto ieri a Mosca, davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 20 dicembre. Lo riporta il «Guardian».
La portavoce del ministero degli esteri Maria Zakharova ha dichiarato che tutti i responsabili dell'omicidio saranno individuati e puniti.
Da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha accusato Kiev di «terrorismo» per l'uccisione di Kirillov e del suo assistente. Gli investigatori russi stanno lavorando «in modo efficace e veloce» per identificare i responsabili dell'attentato, «ma è già chiaro chi sono i mandanti, gli organizzatori di questo atto terroristico», cioè l'Ucraina, ha detto Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti. «È confermato ancora una volta che il regime di Kiev non disdegna i metodi terroristici di lavoro», ha proseguito il portavoce.
A suo dire l'uccisione di Kirillov «prova la giustezza delle nostre azioni nell'operazione militare speciale» in Ucraina. «Capiamo chiaramente chi è il nostro nemico, e di cosa è capace», ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass.
08:25
08:25
Omicidio di Igor Kirillov, in manette un 29.enne uzbeko
Il Comitato investigativo russo ha annunciato oggi l'arresto di un cittadino uzbeko 29.enne sospettato di essere coinvolto nell'assassinio del generale Igor Kirillov, morto ieri a Mosca in un attentato dinamitardo.
«Un cittadino dell'Uzbekistan, nato nel 1995, è stato arrestato perché sospettato di aver compiuto l'attentato che ha causato la morte del comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica russe, Igor Kirillov, e del suo assistente Ilia Polikarpov», ha dichiarato il Comitato in un comunicato. Secondo la stessa fonte, il sospetto ha affermato di essere stato «reclutato dai servizi speciali ucraini».
I servizi segreti russi (FSB) hanno confermato l'arresto del cittadino uzbeko per l'omicidio del generale Kirillov, riportano le agenzie di stampa russe Tass e Interfax. Secondo l'FSB, i servizi ucraini lo avevano reclutato con la promessa di 100'000 dollari e «un viaggio per vivere in uno dei paesi dell'UE».
Il Comitato investigativo russo sostiene che per l'uccisione di Kirillov sia stata utilizzata una telecamera di videosorveglianza installata su un'auto in car sharing e che, a suo dire, trasmetteva le immagini in Ucraina. Secondo la versione di Mosca - non verificabile in maniera indipendente - la persona sospettata avrebbe posizionato un ordigno su un monopattino elettrico.
«Per monitorare il luogo di residenza del militare, ha noleggiato un'auto in car sharing, dove ha installato una telecamera di videosorveglianza. Il filmato di questa telecamera è stato trasmesso online agli organizzatori dell'attacco terroristico nella città di Dnipro. Dopo che è stato ricevuto un segnale video sui militari che lasciavano l'ingresso, l'ordigno esplosivo è stato fatto detonare da loro a distanza», sostiene il Comitato investigativo russo.
08:21
08:21
Omicidio di Igor Kirillov, arrestate 2 persone
Due persone sospettate dell'omicidio del generale russo Igor Kirillov e del suo assistente Ilya Polikarpov sono state arrestate: lo riporta il quotidiano Kommersant sul suo canale Telegram citando una fonte anonima.
Secondo la fonte, la polizia ha catturato i due visionando i filmati ripresi sul luogo del delitto dalle telecamere di sorveglianza, che «hanno registrato un paio di auto sospette».
07:25
07:25
«Diverse centinaia» di soldati nordcoreani morti o feriti nel Kursk
Sono «diverse centinaia» i soldati nordcoreani morti o feriti nella regione russa di Kursk nei combattimenti contro le truppe ucraine. Lo afferma un alto funzionario militare statunitense.
«Diverse centinaia di vittime è la nostra ultima stima che la Corea del Nord ha subito», ha detto il funzionario. Tra le vittime ci sono soldati di «tutti i ranghi che non hanno mai combattuto prima», ha aggiunto.
I commenti dell'alto funzionario sulle pesanti perdite subite da Pyongyang sono arrivati mentre le Forze per le operazioni speciali (SOF) ucraine hanno annunciato ieri di aver ucciso 50 soldati di Kim e di averne feriti altri 47 negli ultimi tre giorni, in particolare nei villaggi di Plekhovo, Vorobzha e Martynovka.
Secondo le stime occidentali, almeno 10'000 forze nordcoreane sono state dispiegate nell'oblast di Kursk dall'inizio di agosto per aiutare l'esercito russo nelle operazioni di combattimento.
Dopo aver riferito di scontri iniziali, ma limitati, a novembre, l'Ucraina ha detto che nel fine settimana la Russia ha iniziato a utilizzare i soldati negli assalti di terra.
Il capo militare ucraino, Oleksandr Sirsky, ha confermato che negli ultimi tre giorni Mosca ha intensificato gli attacchi nella parte di territorio controllato dall'Ucraina a Kursk.
Nel frattempo, le truppe nordcoreane hanno allestito ulteriori posti di osservazione per rilevare i droni utilizzati dalle forze di sicurezza e di difesa ucraine. Sembra che al momento i militari siano stati utilizzati in ruoli di fanteria e che il loro coinvolgimento è limitato finora al Kursk, il che implica che non sono stati dispiegati in territorio ucraino.
Tuttavia, mentre il presidente Volodymyr Zelensky ha commentato la morte dei soldati di Kim sostenendo che «non c'è un solo motivo per cui i nordcoreani siano morti in questa guerra», il Cremlino ha sviato le domande rinviando al ministero della difesa, che però non ha rilasciato commenti.
06:29
06:29
La Russia vuole rimuovere i talebani dall'elenco delle organizzazioni vietate
I deputati russi hanno approvato oggi una legge che consente alle autorità di rimuovere i talebani dall'elenco delle organizzazioni vietate in Russia, in un momento in cui Vladimir Putin afferma di voler rafforzare la cooperazione con l'Afghanistan, isolato sulla scena internazionale. Il disegno di legge è stato approvato in seconda e terza lettura dai deputati della Duma, la camera bassa del Parlamento russo. In base a questa legge, il «bando» di un'organizzazione sul territorio russo può ora essere «temporaneamente sospeso» da una decisione del tribunale se vi sono «prove reali» che il gruppo in questione «ha cessato di svolgere attività volte alla propaganda, alla promozione e al sostegno del terrorismo». Il testo deve ora essere esaminato dal Consiglio della Federazione, la camera alta del Parlamento russo, prima di essere sottoposto alla firma di Vladimir Putin, una formalità.
06:21
06:21
Il punto alle 06.00
L'Ucraina non riceve aiuti sufficienti per vincere la guerra. Allo stesso tempo, i partner potrebbero rafforzare la capacità di Kiev di produrre e possedere armi moderne, investendo così nella difesa dell'Europa. Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky durante un colloquio diretto con i lettori di Le Parisien, scrive Ukrinform. «Se la guerra continua, questo non significa che ci siano troppi aiuti per l'Ucraina. Al contrario, significa che non ci sono abbastanza aiuti», ha detto sottolineando che l'assistenza all'Ucraina è un investimento per la difesa dell'Europa.
«Se l'Ucraina perde, la Russia attaccherà altri Paesi europei, compresi i membri della NATO. È inevitabile. E avanzerà ancora più velocemente, perché si renderà conto di aver sconfitto uno degli eserciti più agguerriti del continente europeo. Dal 2014 e dalle prime occupazioni dei nostri territori, abbiamo acquisito un'esperienza militare che la maggior parte degli eserciti europei non ha», ha spiegato.
Secondo Zelensky, i partner dovrebbero investire nel rafforzamento delle capacità dell'Ucraina e condividere le tecnologie. «Dobbiamo avere la difesa aerea più moderna e completa. A volte mi viene detto che l'Occidente non ha la capacità di produrre questi sistemi in tempo perché sono già schierati. Questo è normale. Dateci le licenze! Produrremo le nostre armi, compresi i missili e i sistemi di difesa», ha detto il presidente. Zelensky ha poi affermato dei suoi rapporti con il presidente francese Emmanuel Macron. «Abbiamo un ottimo rapporto. Ci siamo incontrati prima della mia elezione. All'inizio dell'invasione su larga scala, è stato uno dei pochi leader con cui ho parlato quasi ogni giorno al telefono, senza intermediari e protocolli. Parlavamo direttamente delle sfide, di ciò che era necessario fare. Emmanuel ha sempre fatto parte di questa piccola cerchia di cinque o sette leader vicini all'Ucraina», ha detto Zelensky.