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Il presidente ucraino ha detto che Kiev e Washington sono più vicine a un accordo sulle risorse minerarie e vuole incontrare Trump – Dal Regno Unito nuove «importanti» sanzioni contro la Russia - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:06
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Israele aumenta il livello di allerta operativa nella zona di confine di Gaza
In seguito a una nuova valutazione, l'Idf, le forze armate israeliane, ha annunciato di aver innalzato il livello di allerta operativa nella zona di confine di Gaza.
Attualmente non sono previste modifiche alle linee guida per i civili, aggiunge l'esercito. Lo riporta The Times of Israel.
18:14
18:14
Guterres: l'accordo rispetti l'integrità territoriale ucraina
Il Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto oggi, alla vigilia di un voto chiave delle Nazioni Unite sull'Ucraina, un accordo di pace che rispetti l'«integrità territoriale» del paese.
«Ribadisco l'urgente necessità di una pace giusta, sostenibile e globale, che difenda pienamente la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale,» ha dichiarato Guterres.
«Lunedì 24 febbraio segna tre anni dall'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, in palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale», ha affermato il capo dell'Onu, secondo cui, «80 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la guerra in Ucraina rappresenta una grave minaccia non solo per la pace e la sicurezza in Europa, ma anche per le fondamenta stesse e i principi delle Nazioni Unite».
La dichiarazione arriva mentre il presidente americano Donald Trump ha adottato una posizione più dura nei confronti di Kiev e più amichevole verso Mosca. Gli Stati Uniti hanno chiesto all'Ucraina di ritirare la sua bozza annuale di risoluzione in Assemblea Generale che, come ad ogni anniversario dall'invasione, ripete le richieste di un immediato e incondizionato ritiro delle truppe russe e della fine degli attacchi russi contro il paese vicino.
Gli Stati Uniti sarebbero intenzionati anche a presentare un breve testo («storico» nelle parole del segretario di Stato Marco Rubio) che dell'integrità territoriale dell'Ucraina, così come delle responsabilità della Russia nella guerra non fa parola, ma si limita a chiedere «una rapida fine» del devastante conflitto. Washington ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza domattina prima della convocazione dell'Assemblea Generale.
16:43
16:43
Zelensky: Kiev e Washington più vicine a un accordo sulle risorse minerarie
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che Kiev e Washington sono più vicine a un accordo sull'accesso degli Stati Uniti alle risorse minerarie ucraine in cambio di assistenza per la sicurezza. Il presidente intende anche incontrare Trump prima che quest'ultimo veda Putin.
«Stiamo facendo progressi», ha detto Zelensky, puntualizzando che «non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini» (riferendosi alla richiesta di 500 miliardi di Trump, considerata eccessiva da Kiev). «Siamo pronti a condividere» le risorse, ha aggiunto il leader ucraino, che comunque si aspetta che prima Washington si assicuri che Vladimir Putin «ponga fine a questa guerra».
Zelensky ha anche affermato di voler incontrare Donald Trump prima che il presidente americano veda Vladimir Putin, anche per affrontare il dossier terre rare. «Dobbiamo incontrarci e parlarne. Penso che questo incontro dovrebbe essere equo, il che significa prima che Trump incontri Putin», ha aggiunto.
Il presidente ucraino ha poi assicurato di non essersi offeso per le parole di Donald Trump, che lo aveva definito un «dittatore». «Certamente non descriverei le sue parole come un complimento e qualcuno si potrebbe offendere se fosse realmente un dittatore, ma io non lo sono, sono un presidente eletto legittimamente», ha spiegato.
16:01
16:01
Zelensky si è detto pronto a dimettersi «immediatamente» in cambio dell'adesione dell'Ucraina alla NATO
Volodymyr Zelensky si è detto pronto a dimettersi «immediatamente» in cambio dell'adesione dell'Ucraina alla Nato.
Zelensky sta rispondendo ad alcune domande alla conclusione del forum 'Ucraina: Anno 2025'. Interpellato su quali garanzie di sicurezza chieda a Trump, ha detto: «Se serve che lasci questa sedia, sono pronto a farlo e posso anche scambiare la mia posizione con l'adesione dell'Ucraina alla Nato».
Zelensky ha aggiunto: «Sarei felice di rinunciare alla presidenza se fosse per la pace dell'Ucraina». Sottolineando di essere concentrato sulla sicurezza dell'Ucraina ora, e non tra 20 anni, e di non avere come obiettivo quello di restare presidente per un decennio.
Zelensky ha poi detto di essere «grato» per il supporto delle amministrazioni Biden e Trump, ma ha aggiunto di aspettarsi «comprensione» dall'attuale presidente americano e garanzie di sicurezza. «Voglio che ci sia comprensione reciproca con Trump», ha aggiunto.
Zelensky ha spiegato di aver invitato Trump in Ucraina, ma ha aggiunto che «purtroppo non ci siamo ancora riusciti». «Forse verrà o forse andrò io a Washington e sarà molto utile», ha spiegato.
15:37
15:37
L'inviato di Trump per il Medio Oriente si attende che l'accordo sui minerali con l'Ucraina sia firmato in settimana
L'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si attende che l'accordo sui minerali con l'Ucraina sia firmato in settimana. Lo afferma lo stesso Witkoff in un'intervista a Cnn.
15:20
15:20
«Settimana prossima i nuovi colloqui tra USA e Russia»
Il prossimo round dei colloqui Usa-Russia si svolgerà alla fine della settimana prossima. Lo ha riferito un alto funzionario russo, specificando che i colloqui saranno a livello di direttori politici. Lo riporta la Tass.
14:56
14:56
Tensioni con Musk, l'Ucraina lavora a una «alternativa» ai sistemi Starlink
L'Ucraina sta lavorando a una «alternativa» ai sistemi di telecomunicazioni Starlink, fondamentali per il suo esercito, in un contesto di forti tensioni con il presidente americano e il suo alleato miliardario Elon Musk, proprietario del gruppo che li produce. Lo afferma il ministro della Difesa ucraino.
«Stiamo già lavorando su questo. Le alternative esistono», ha detto il ministro Rustem Umerov in una conferenza stampa a Kiev. «Una soluzione esiste già», ha aggiunto, promettendo di rivelarne presto i dettagli.
14:47
14:47
Von der Leyen: «Il nostro sostegno all'Ucraina è incrollabile»
«Questo fine settimana ho avuto buoni scambi telefonici con Emmanuel Macron e Keir Starmer. Abbiamo discusso del nostro incrollabile sostegno all'Ucraina, dal punto di vista finanziario e militare. Abbiamo condiviso gli aggiornamenti sui nostri contatti con i partner statunitensi e discusso i piani per la difesa e la sicurezza del nostro continente». Lo scrive, su X, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
14:46
14:46
«Nei territori occupati dalla Russia risorse naturali per 350 miliardi di dollari»
L'Ucraina stima di avere risorse naturali «essenziali» per un valore di 350 miliardi di dollari, tra cui il titanio, nel territorio occupato dalla Russia. Lo ha affermato il vice primo ministro ucraino Yulia Svyrydenko.
«Abbiamo informazioni secondo cui, sfortunatamente, nel territorio temporaneamente occupato si trovano materiali essenziali per un valore di circa 350 miliardi di dollari», ha detto in una conferenza stampa a Kiev, nel contesto delle tensioni con gli Stati Uniti in merito a un accordo proposto sui minerali ucraini.
12:20
12:20
«La guerra in Ucraina è una vergogna per l'intera umanità»
«Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l'Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l'intera umanità!». È quanto afferma papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l'Angelus che oggi è stato diffuso in forma scritta.
«Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino - aggiunge il Pontefice -, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan».
12:17
12:17
«La Russia resta aperta ai colloqui di pace sull'Ucraina»
La Russia resta aperta ai colloqui di pace sull'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «E' importante che nulla impedisca questo processo», ha aggiunto, scrive l'agenzia Tass.
11:01
11:01
Zelensky chiede unità d'intenti fra USA e Europa per creare una «pace duratura»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto che ci sia unità d'intenti fra gli Stati Uniti e l'Europa per creare una «pace duratura».
«La guerra infuria. Tutti coloro che sono in grado di aiutare ... dovrebbero lavorare per rafforzare la protezione delle vite delle persone. Dobbiamo fare del nostro meglio per portare una pace duratura e giusta per l'Ucraina. E questo è possibile se c'è unità fra tutti i partner: abbiamo bisogno della potenza di tutta l'Europa, della potenza dell'America, e della potenza di tutti coloro che vogliono una pace affidabile. Grazie a tutti i nostri partner che ci aiutano e lo capiscono!», ha detto Zelensky in un punto del suo discorso riportato sul suo account Facebook.
Il leader ucraino ha anche confermato: «Alla vigilia del terzo anniversario della guerra su vasta scala, la Russia ha lanciato 267 droni d'attacco contro l'Ucraina, il più grande attacco da quando i droni iraniani hanno iniziato a colpire città e villaggi ucraini. In totale, questa settimana sono stati lanciati circa 1.150 droni d'attacco, più di 1.400 bombe aeree guidate e 35 missili di vario tipo».
08:42
08:42
La Svizzera potrebbe inviare 200 soldati in ucraina in caso di tregua
L'esercito svizzero potrebbe mettere a disposizione 200 soldati per una missione di pace nella zona di confine tra Ucraina e Russia entro nove-dodici mesi. Lo ha dichiarato il capo delle forze armate Thomas Süssli, citando l'impegno militare svizzero in Kosovo come esempio.
Intervistato dal domenicale SonntagsBlick, Süssli ha iniziato precisando che occorre distinguere tra missioni di «mantenimento della pace» e missioni di «rafforzamento della pace». Queste ultime - chiamate anche di «peace-enforcement» - impongono la pace con la forza delle armi, uno scenario che non è contemplato tra i criteri per un dispiegamento svizzero«, ha spiegato.
Ma, ha aggiunto Süssli, la Svizzera può partecipare a una missione di mantenimento della pace, che presuppone un cessate il fuoco e il consenso di Russia e Ucraina all'invio di una forza di pace delle Nazioni Unite.
»Se ci venisse conferito il mandato di partecipare a una missione, elaboreremmo un programma di formazione per addestrare i nostri soldati e prepararli al dispiegamento, dopodiché inizieremmo a reclutare e addestrare i soldati«, ha precisato il capo dell'esercito elvetico.
Logistica e servizi sanitari
L'uso delle armi da parte dei militi sarebbe consentito solo in situazioni di legittima difesa, osserva. Spetta al governo e al Parlamento decidere il mandato, ha aggiunto. Ci sono diversi compiti possibili per i soldati svizzeri nell'ambito di una missione di pace: »ciò che è determinante sono le richieste dell'ONU e le decisioni prese dal Consiglio federale e dal Parlamento». La Svizzera - ha aggiunto Süssli - è ben attrezzata nel campo della logistica e dei servizi sanitari.
Il capo dell'esercito svizzero avverte che la Russia potrebbe essere pronta già nel 2027 a destabilizzare ulteriormente l'Europa e a lasciare che il conflitto si inasprisca. Per la Svizzera, ha affermato, questo scenario sarebbe particolarmente critico, perché il sistema missilistico antiaereo Patriot e i nuovi aerei da combattimento F-35 saranno consegnati solo dopo il 2027.
08:40
08:40
Le Pussy Riot si esibiscono a Berlino durante una protesta filo-ucraina
La band punk dissidente russa delle Pussy Riot si è esibita ieri durante una protesta filo-ucraina a Berlino, alla vigilia delle elezioni parlamentari tedesche di fronte a circa 200 persone che hanno sfidato il freddo presso la famosa Porta di Brandeburgo.
Hanno cantato «no alla guerra» in russo. Gli organizzatori dell'evento, dissidenti russi, hanno invitato il vincitore delle elezioni a continuare a sostenere Kiev.
Durante il loro show le Pussy Riot hanno ricordato Bucha, una cittadina ucraina dove le forze russe sono state accusate di aver commesso un massacro contro la popolazione civile. Ma hanno anche menzionato le «urla di Mariupol», la città portuale che ha vissuto un terribile assedio russo.
Il gruppo punk-rock indossava dei passamontagna con i colori blu e giallo della bandiera ucraina, e magliette con la scritta «sostieni l'Ucraina».
L'azione più nota delle Pussy Riot risale al febbraio 2012, quando alcuni membri della band cantarono una «preghiera punk» contro Vladimir Putin in una cattedrale di Mosca. Tre membri del gruppo furono condannati nell'agosto 2012 a due anni di prigionia in un campo, per «teppismo motivato da odio religioso».
07:12
07:12
Abbattuti almeno 20 droni ucraini sulla Russia
Mosca afferma che almeno 20 droni ucraini sono stati abbattuti stanotte dalle difese aeree sulle regioni russe di Oryol, Belgorod, Kursk, Lipetsk, Tula e Voronezh. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo.
07:11
07:11
Attacco russo sulla città ucraina di Kryvyi Rih
Un attacco russo sulla città ucraina centromeridionale di Kryvyi Rih ha causato un morto e quattro feriti, rendono noto le autorità locali citate dai media di Kiev. Il capo dell'amministrazione militare della città natale del presidente Volodymyr Zelensky, Oleksandr Vilkul, ha spiegato su Telegram che nel raid sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e un sito di infrastrutture civili.
07:09
07:09
Il punto alle 7
Il Regno Unito svelerà domani un «importante pacchetto di sanzioni» contro Mosca, in occasione dei tre anni dalla guerra in Ucraina. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri britannico David Lammy, confermando anticipazioni di stampa.
È tempo di «stringere la vite contro la Russia di Putin», ha affermato Lammy in una nota. «Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni dall'inizio della guerra, per erodere la sua macchina militare e ridurre le entrate che alimentano la distruzione in Ucraina», ha aggiunto il ministro degli Esteri britannico.
«Questo è un momento critico nella storia dell'Ucraina, del Regno Unito e di tutta l'Europa», ha affermato Lammy, il cui Paese è un sostenitore chiave di Kiev. «Ecco perché è giunto il momento che l'Europa raddoppi il suo sostegno all'Ucraina», ha proseguito il ministro ribadendo che il Regno Unito resta impegnato a fornire 3 miliardi di sterline (3,6 miliardi di euro) all'anno in aiuti militari a Kiev ed è pronto a inviare truppe britanniche «come parte di una forza di mantenimento della pace, se necessario» in caso di cessate il fuoco. «Stiamo lavorando con gli Stati Uniti e i nostri partner europei per raggiungere una pace duratura e giusta, nella consapevolezza che nulla può accadere riguardo all'Ucraina senza l'Ucraina», ha detto Lammy.