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Il presidente ucraino ha ammesso che sono possibili dei riposizionamenti, dei «passi indietro» – Abbattuti nella notte 53 droni russi – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:45
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«Pyongyang ha inviato nel Kursk razzi a lungo raggio e sistemi d'artiglieria»
La Corea del Nord ha fornito alla Russa razzi a lungo raggio e sistemi di difesa, alcuni dei quali si trovano nella regione russa di Kursk. Lo riporta il Financial Times citando un rapporto dell'intelligence ucraina, secondo il quale delle ultime settimana Pyongyang ha fornito almeno 20 sistemi di lancio che possono sparare razzi standard o teleguidati.
20:43
20:43
L'Estonia invia un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev
Il governo estone ha approvato l'invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina. Lo annuncia il sito del ministero della difesa di Tallinn. Il nuovo pacchetto conterrà uniformi, mirini, dispositivi di protezione balistica e munizioni di vario tipo.
"Ci stiamo avvicinando alla soglia dei 1'000 giorni di guerra. L'Ucraina continua ad aver bisogno dell'aiuto dell'Estonia e del mondo libero per proteggersi", ha detto il ministro della difesa estone, Hanno Pevkur. "Questo pacchetto di aiuti non sarà l'ultimo: pubblicheremo a breve un bando rivolto alle aziende estoni per l'appalto della produzione bellica da inviare a Kiev nel corso del prossimo anno. Oltre ad aiutare l'Ucraina sosterremo anche l'economia e la sicurezza dell'Estonia", ha aggiunto Pevkur.
Dal febbraio 2022, l'Estonia ha fornito all'Ucraina assistenza militare per un valore complessivo di oltre 500 milioni di euro.
20:16
20:16
«Una nave spia russa scortata fuori dal Mare d'Irlanda»
Una nave spia russa è stata scortata fuori dal Mare d'Irlanda dopo essere entrata nelle acque controllate dall'Irlanda e aver pattugliato un'area contenente cavi e condutture sottomarine per il trasporto di energia e Internet di importanza critica. Lo riporta il Guardian, precisando che l'imbarcazione era stata avvistata giovedì scorso a est di Dublino e a sud-ovest dell'Isola di Man.
Lo scorso fine settimana la Marina e i servizi di difesa aerea norvegesi, statunitensi, francesi e britannici l'hanno inizialmente osservata mentre accompagnava una nave da guerra russa, l'Admiral Golovko, attraverso la Manica.
La nave della Marina irlandese James Joyce l'ha scortata fuori dalla zona economica esclusiva (Zee) irlandese intorno alle 3 del mattino di ieri, mentre l'aeronautica militare continuava a monitorarne i movimenti. La sua presenza ha sollevato nuove preoccupazioni sulla sicurezza dei cavi di interconnessione che corrono tra Irlanda e Regno Unito e trasportano il traffico Internet globale proveniente da enormi data center gestiti da aziende tecnologiche tra cui Google e Microsoft, che hanno la loro sede centrale nell'Ue in Irlanda.
19:02
19:02
Un russo si propone a Trump come inviato speciale Russia-Ucraina
Boris Epshteyn si è proposto a Donald Trump come inviato speciale per il conflitto fra la Russia e l'Ucraina. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali Epshteyn - nato in Russia, consigliere del presidente eletto e legale che ha coordinato la sua difesa in vari casi - ha avanzato la sua proposta mentre era in volo con Trump verso Washington per l'incontro fra il tycoon e Joe Biden.
Molti nell'entourage di Trump si sono detti scioccati dalla proposta e non solo per la mancata esperienza di Epshteyn: il consigliere infatti è sotto accusa in Arizona per gli sforzi di ribaltare l'esito delle elezioni del 2020.
Epshteyn ha acquisito una grande influenza nell'orbita di Trump, divenendo una delle figure chiave nella transizione pur non avendo alcun ruolo formale. Solo nell'ultima settimana, riporta il New York Times, ha giocato un ruolo di primo piano nella scelta di Matt Gaetz come ministro della giustizia.
Negli anni Epshteyn è stato a fianco a Trump in vari dei suoi processi, incoraggiando il presidente-eletto a ritardare i suoi processi il più a lungo possibile così da spingerli il più vicino possibile alle elezioni.
Epshteyn è dietro anche alla proposta circolata fra lo staff di Trump di usare investigatori privati per i controlli di sicurezza sullo staff, aggirando così il tradizionale processo condotto dall'FBI.
14:55
14:55
L'esercito ucraino ha distrutto un sistema missilistico antiaereo russo del valore di 10 milioni
L'esercito ucraino ha distrutto un sistema missilistico antiaereo russo del valore di 10 milioni di dollari: lo ha affermato su Telegram il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko, ripreso da Sky News.
Klymenko ha sostenuto che l'attacco al sistema russo BUK-M1 è stato effettuato dai combattenti di un'unità di droni della Guardia nazionale ucraina.
«L'equipaggiamento del nemico è stato completamente distrutto con un attacco preciso», ha affermato, aggiungendo: «Il costo di un simile complesso raggiunge i 10 milioni di dollari americani... rendiamo il nemico più debole ogni giorno». Il ministro non ha detto quando è avvenuto l'attacco.
13:58
13:58
Zelensky: «Situazione al fronte difficile, le truppe sono stanche»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha ammesso che la situazione al fronte è «davvero difficile» e con una «lenta ma inesorabile pressione dei russi», le truppe ucraine che combattono in prima linea sono stanche. Sono quindi possibili dei riposizionamenti, dei «passi indietro».
Del resto la rotazione - ha spiegato in un'intervista a Radio Ucraina, ripresa da altri media ucraini - non può avvenire finché le brigate di riserva sono a corto di personale in armi ed equipaggiamento. «Ci sono ragazzi al fronte. Hanno bisogno della rotazione per potersi riposare, fare vacanze, ecc. Al loro posto devono alternarsi altre squadre», ma queste tardano a formarsi perché «a corto di personale». «Per vari motivi, comporre le nostre brigate con persone addestrate, rifornirle ed equipaggiarle con armi, sono processi che ora vanno a rilento. Non è sufficiente riempire una brigata di persone se non arrivano le armi specifiche. Aspettiamo la consegna di alcune armi da 12 mesi, dall'accordo nel Congresso» americano, ha aggiunto Zelensky. Altrimenti, si manderebbero i rinforzi allo sbaraglio: «Che facciamo, li mandiamo avanti come semplice carne da cannone, come fanno i russi? Nessuno lo vuole», ha chiosato Zelensky. I ragazzi al fronte, colpiti quotidianamente e bombardati, «ci chiedono se possiamo fare dei passi indietro, e la leadership militare risponde: Sì. Sì, perché questa è la nostra posizione di principio: 'prima vengono le persone, poi la terra'».
Quando le riserve, i rinforzi saranno pronti, «allora i russi si troveranno nella situazione in cui siamo noi adesso, sul fronte orientale».
13:36
13:36
«Putin non avvierà i negoziati finché non avrà ripreso Kursk»
Vladimir Putin non avvierà alcun negoziato di pace finché non avrà «cacciato fino all'ultimo soldato ucraino da Kursk»: lo ha detto al Washington Post Konstantin Remchukov, caporedattore del quotidiano russo Nezavisimaya Gazeta.
L'Ucraina ha occupato una parte del territorio russo nella regione di confine da quando ha lanciato un'invasione a sorpresa in agosto.
Secondo il giornalista russo, Putin non vuole che Kursk venga utilizzato come mezzo di contrattazione con la parte ucraina. Le forze di Mosca avrebbero riconquistato circa un terzo del territorio inizialmente perso da Kiev, ma l'Ucraina mantiene ancora una posizione lì.
Secondo il Wp, gli alleati della Nato ritengono che Putin stia cercando di riconquistare tutto il territorio perso dall'Ucraina prima che Donald Trump entri in carica a gennaio e prima di eventuali negoziati di pace.
Nel frattempo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che il colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz è durato un'ora. «Un'ora, un'ora», ha dichiarato in un'intervista al giornalista di VGTRK, come riporta la Tass.
13:10
13:10
Fermo sostegno a Kiev dai leader del G7
Su iniziativa della premier italiana Giorgia Meloni i leader G7 hanno adottato una dichiarazione di sostegno a Kiev in vista del millesimo giorno dall'inizio della guerra di aggressione russa contro l'Ucraina.
«Noi, i leader del gruppo dei Sette (G7), riaffermiamo il nostro fermo sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario. Rimaniamo solidali nel contribuire alla sua lotta per la sovranità, la libertà, l'indipendenza, l'integrità territoriale e la sua ricostruzione. Riconosciamo anche l'impatto dell'aggressione della Russia sulle persone vulnerabili in tutto il mondo», si legge nella dichiarazione.
«Dopo 1.000 giorni di guerra, riconosciamo l'immensa sofferenza sopportata dal popolo ucraino. Nonostante queste difficoltà, gli ucraini hanno dimostrato una resilienza e una determinazione senza pari nel difendere la propria terra, la propria cultura e il proprio popolo. La Russia resta l'unico ostacolo ad una pace giusta e duratura. Il G7 conferma il proprio impegno a imporre gravi costi alla Russia attraverso sanzioni, controlli sulle esportazioni e altre misure efficaci. Restiamo uniti con l'Ucraina», si legge ancora nel documento.
10:41
10:41
Zelensky: «Putin vuole negoziare la nostra capitolazione»
«È vantaggioso per il presidente russo, Vladimir Putin, negoziare solo su determinate condizioni (che sarebbero) la capitolazione dell'Ucraina, ma nessuno lo permetterà». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato da Radio Ucraina, citato da Ukrinform.
«È vantaggioso per lui sedersi al tavolo, ma non è vantaggioso per lui negoziare. È invece vantaggioso per lui concordare alcune condizioni di capitolazione da parte nostra, ma nessuno glielo permetterà», ha detto Zelensky.
Per Putin, infatti, ha aggiunto Zelensky, sedersi a un tavolo significa «mettere fine all'isolamento politico costruito dall'inizio della guerra. Ed è redditizio per lui, ma solo sedersi per parlare e non per mettersi d'accordo».
L'Ucraina «deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica ma partendo da una Ucraina forte«, ha detto ancora Zelensky all'indomani della telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin. »Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo non si tratta di una pace giusta«, ha affermato.
»La posizione di Trump è molto importante, l'atteggiamento dell'America verso di noi è molto importante« e gli americani oggi sono dalla parte di Kiev«.
08:45
08:45
Il punto alle 08.00
Le forze armate russe hanno lanciato durante la notte sull'Ucraina 83 droni d'attacco, di cui 53 sono stati abbattuti e altri 30 sono caduti in zone aperte, oltre ad almeno un missile S-300. Lo scrive l'Ukrainska Pravda, citando il canale Telegram dell'aeronautica militare ucraina. I 53 droni sono stati abbattuti nelle regioni di Cherkassy, Odessa, Kiev, Zhytomyr, Sumy, Nikolaev, Kirovograd, Poltava, Zaporozhzhia, Kharkiv e Khmelnytsky, quest'ultima nell'ovest del Paese.
Almeno quattro civili ucraini sono rimasti uccisi in attacchi russi nella giornata di ieri: tre in altrettanti centri della regione di Donetsk, dove si registra anche un ferito, e uno in quella di Kherson, dove ci sono anche almeno 10 feriti. Lo scrivono i media ucraini, citando i governatori ucraini delle due oblast.
In un'intervista rilasciata a Suspilne News, Volodymyr Zelensky ha dichiarato che «la guerra finirà, ma non c'è una data fissa. Naturalmente, con le politiche di questa squadra, che ora governerà la Casa Bianca, la guerra finirà prima. Questo è il loro approccio, il loro impegno verso la società, ed è davvero essenziale per loro». Nel corso di «uno scambio costruttivo» tra Donald Trump e Zelensky, quest'ultimo ha avuto l'opportunità di presentare «in modo ragionato la sua posizione sulla visione della pace». Il presidente ucraino ha inoltre affermato di non aver sentito nulla che andasse contro la «posizione» ucraina.