Locarnese

Monte Gambarogno, la fattura del rogo supera i 7,5 milioni

Il furioso incendio scoppiò nella notte tra il 29 ed il 30 gennaio 2022 quando, malgrado il divieto assoluto in vigore in quel periodo, due giovani provenienti dal canton Svitto accesero un fuoco per il bivacco nella zona dell’Alpe di Neggia
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Locarno
31.05.2023 19:15

L’incendio che tra il gennaio ed il febbraio dell’anno scorso ha mandato in fumo 196 ettari di vegetazione sul Monte Gambarogno presenta la fattura. Una fattura molto salata, come avevamo riferito a più riprese da queste colonne. Ammonta ad oltre 7,5 milioni di franchi. Comprende i danni arrecati al Comune di Gambarogno quantificati in quasi quattro milioni, al Cantone per oltre due milioni e il resto ai Patriziati e ad un privato. Queste le cifre che, come riferito dalla RSI, emergono dall’inchiesta condotta dal procuratore pubblico Simone Barca sul rogo che ha impegnato per venti giorni decine e decine di pompieri tra l’Alpe di Neggia e il valico di Indemini. Inchiesta che si è conclusa negli scorsi giorni. Contro i due responsabili il titolare delle indagini ha emesso dei decreti di accusa per incendio colposo. La pena proposta nei confronti dei due confederati di 27 e 29 è di 6 mesi sospesi ciascuno, più un multa di 1.000 franchi.

Fiamme partite da un bivacco

Il furioso incendio scoppiò nella notte tra il 29 ed il 30 gennaio 2022. Malgrado il divieto assoluto in vigore in quel periodo, i due giovani, provenienti dal canton Svitto accesero un fuoco per il bivacco nella zona dell’Alpe di Neggia. Fuoco che credevano fosse spento. Così si infilarono nei loro sacchi a pelo e si addormentarono. Nel cuore della notte vennero svegliati dalle fiamme. Tentarono invano di spegnerle. E cercarono, sempre invano, di chiamare i pompieri. Poi, accortosi che questi ultimi erano giunti sul posto, i due confederati salirono in auto e tornarono a casa. Ma gli inquirenti erano già sulle loro tracce, tanto che li individuarono in breve tempo. 

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