Morta Phyllis Schlafly, simbolo dell'antifemminismo USA

NEW YORK - Uno dei suoi ultimi atti è stato appoggiare Donald Trump: "Troppo a lungo abbiamo seguito candidati perdenti, ora ne abbiamo uno che ci guiderà alla vittoria", aveva detto in marzo Phyllis Schlafly, la madrina dell'estrema destra americana, morta a 92 anni nella sua casa di St. Louis. La Schlafly, la cui impresa più clamorosa fu all'inizio degli anni ottanta la sconfitta dell'Equal Rights Amendment, si era guadagnata un ringraziamento da parte del tycoon che dopo la scomparsa l'ha definita "una patriota, una campionessa delle donne e un simbolo della noa".
Parole probabilmente condivise da poche donne Usa. Phstra forzyllis, che nei suoi anni d'oro fu una delle figure polarizzanti della politica americana, aveva passato 10 anni a cercare di convincere il Congresso che l'emendamento costituzionale sulla parità delle donne avrebbe danneggiato le casalinghe come lei che amava presentarsi come moglie e madre di sei figli, tutti allattati al seno.
Phyllis organizzò una festa quando l'Equal Rights Amendment (ERA) decadde nel 1982 pur essendo stato approvato da Camera e Senato con maggioranze del 90%, ma ratificato da solo 35 dei 38 parlamenti statali necessari per l'entrata in vigore.
Antifemminista convinta, la Schlafly andava ai comizi con il filo di perle al collo attaccando rivali come Betty Friedan - "vorrei bruciarla allo spiedo", disse la fondatrice del NOW - e ringraziando il marito Fred, un ricco avvocato, che le aveva permesso di presentarsi in pubblico. "Schlafly aveva scoperto un sincero sentimento popolare tra le donne contrarie al femminismo e alle idee di sinistra con la stessa intensità che le femministe mettevano nella loro causa", ha scritto Donald Critchlow in un libro su di lei del 2005.
Secondo gli storici l'ERA sarebbe stato approvato se non fosse stato che la Schlafly era riuscita a convincere un esercito di volontari che l'emendamento alla Costituzione avrebbe aperto la strada alle donne nelle forze armate, i bagni unisex e i matrimoni gay. Una nota a piè di pagina: nel 1992, quando il figlio John fece outing, Phyllis lo accusò di averlo fatto apposta per metterla in imbarazzo. La rivelazione non le impedì di continuare a opporsi con la virulenza di sempre ai matrimoni omosessuali: "Nessuno può' impedir loro di aver rapporti, il problema è che cercano di ottenere il nostro rispetto, e questo è contrario a quel che crediamo", aveva detto nel 2010.