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Proteste anti-governative a Tel Aviv – L'ONU: «800 mila persone costrette a fuggire da Rafah» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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14:34
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Ucciso «un operativo di Hamas»
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso «il terrorista Azmi Abu Daqqa, un operativo di Hamas nel Dipartimento appalti attivamente coinvolto nel contrabbando di armi e di fondi a Gaza». Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore sono stati «colpito decine di obiettivi terroristici, inclusi due comandanti di Hamas che stavano preparando attacchi contro le truppe nell'area di Rafah».
11:52
11:52
La polizia israeliana neutralizza un uomo
La polizia israeliana ha «sparato» e «neutralizzato un terrorista» che ha cercato di accoltellare degli agenti ad un check point vicino Abu Dis, in Cisgiordania, non lontano da Gerusalemme.
Lo ha fatto sapere il portavoce della polizia secondo cui il sospetto è arrivato al posto di controllo ed «ha cercato di accoltellare gli agenti» di presidio. Secondo la stessa fonte, altri agenti in reazione hanno aperto il fuoco «neutralizzando il sospetto».
09:47
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Sono almeno 20 i morti a Nouseirat
Un ospedale di Gaza riferisce che un attacco israeliano ha ucciso 20 persone nel campo profughi di Nouseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
«Abbiamo ricevuto venti morti e diversi feriti dopo che un attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa che apparteneva alla famiglia Hassan nel campo di Nouseirat», si legge in un comunicato dell'ospedale Al-Aqsa.
Secondo alcuni testimoni oculari, l'attacco è avvenuto intorno alle 3:00 (le 2:00 in Svizzera).
L'esercito israeliano ha affermato che stava verificando queste informazioni.
08:29
08:29
Il punto alle 08.00
Almeno tre civili palestinesi sono rimasti uccisi e diversi altri feriti ieri sera in un attacco aereo israeliano su una palazzina residenziale nel centro di Rafah, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti locali. Almeno tre corpi sono stati estratti dalle macerie dell'edificio, bombardato da aerei israeliani, scrive Wafa. Secondo la stessa agenzia, alcune ore prima altri tre civili, fra cui almeno un bambino, sono morti per un raid nel campo profughi del quartiere di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Sono almeno 17 i morti a seguito del bombardamento di una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, da parte delle forze armate israeliane. Lo riferiscono i media palestinesi, ripresi anche da Al Jazeera. Sul posto sono intervenute numerose ambulanza per soccorrere i feriti. Alcune persone risultano disperse sotto le macerie.
800.000 palestinesi «sono stati costretti a fuggire» da Rafah dall'inizio dell'operazione militare di Israele, ha scritto su X il capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (UNRWA), Philippe Lazzarini. «L’affermazione secondo cui le persone a Gaza possono spostarsi in zone «sicure» o «umanitarie» è falsa. Ogni volta mette a serio rischio la vita dei civili. Gaza non ha zone sicure. Nessun posto è sicuro. Nessuno è sicuro».
La polizia ha arrestato un sospetto «per aver creato disordini» durante le proteste antigovernative di ieri a Tel Aviv. Lo riferisce il Times of Israel. I manifestanti hanno rifiutato di disperdersi al termine della manifestazione e la polizia ha dichiarato la protesta illegale e ha iniziato ad agire per liberare Azrieli Junction, dove gli attivisti avevano bloccato le strade. Un filmato diffuso sui social mostra gli agenti mentre usano un cannone ad acqua per sgomberare l'area. Durante la protesta settimanale per la liberazione degli ostaggi è intervenuto anche l'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Jack Lew, il quale ha rinnovato ai manifestanti la dedizione americana alla causa e ha dichiarato: «Non ci arrenderemo». Secondo Lew, il modo migliore per terminare la guerra sarebbe il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Lo scrive Ynet.