L'intervista

«Mosca non ha influito sul voto e Tbilisi vuole aderire all’UE»

Ilia Darchiasvili è il ministro degli Esteri della Georgia – Nominato nel precedente governo di Gharibashvili, è stato confermato dal nuovo premier Irak’li K’obakhidze – Lo abbiamo intervistato
© AP Photo/Shakh Aivazov
Matteo Giusti
05.11.2024 06:00

Le legislative in Georgia hanno visto la vittoria del partito governativo Sogno Georgiano ma hanno anche scatenato l’opposizione. A invitare alle proteste di piazza è stata addirittura la stessa presidente Salomé Zourabichvili, in teoria super partes, che ha parlato di «voto rubato» per un preciso piano di Mosca. Il Governo ha negato influenze russe, definendo regolare la tornata elettorale.

Ilia Darchiasvili è il ministro degli Esteri della Georgia, dopo una rapida carriera da diplomatico che lo aveva portato a diventare ambasciatore in Polonia. La sua prima visita in qualità di ministro è stata a Bruxelles, alla riunione dei ministri degli Esteri NAT. Ha anche dovuto gestire i complicati rapporti con l’Ucraina, dal momento che la Georgia non ha mai aderito alle sanzioni contro la Russia. Nominato nel precedente governo di Gharibashvili, è stato confermato dal nuovo premier Irak’li K’obakhidze.

Ministro Darchiersvili, partiamo dal riconteggio delle schede elettorali e dalle accuse di brogli da parte dell’opposizione, che ha chiesto di tornare subito a votare sotto la supervisione di osservatori internazionali.
«Il riconteggio ha dimostrato che le accuse non avevano alcun fondamento. Sono stati presi in esame il 12% dei seggi ed il 14% delle schede e la Commissione elettorale ha riconfermato la netta vittoria di Sogno georgiano. L’opposizione vuole nascondere il suo fallimento, si tratta di personalismi e di ambizioni personali che fanno solo del male al nostro Paese».

La presidente Zourabichvili ha accusato il partito vincitore di utilizzare metodi di propaganda tipici della Russia di Putin e che i risultati sono stati falsificati grazie all’aiuto di Mosca.
«La presidente è stata eletta per rappresentare tutto il popolo ed è un pubblico ufficiale apartitico, garante di tutti i cittadini. Salomé Zourabichvili non deve e non può fare politica, perche non glielo permette la Costituzione georgiana sulla quale ha giurato. Se, come sostiene, ha delle prove che possano dimostrare qualche tipo di infiltrazione da parte dei servizi segreti russi, deve andare in Procura e denunciare questi fatti. Oltretutto, un fascicolo è stato aperto per volontà della Commissione elettorale e la presidente è stata convocata. Ma non ha risposto alla convocazione, arrivando pure alle minacce per evitare di deporre».

Intanto Viktor Orbán è arrivato in visita a Tbilisi e si è congratulato con il premier K’obakhidze, mentre Russia e Cina si sono mosse con maggiore cautela.
«La visita del primo ministro ungherese è un segno di come l’Europa sia molto interessata alle sorti della Georgia. L’Ungheria è presidente di turno al Consiglio dell’Unione europea ed è un Paese che vanta un’antica amicizia con la Georgia. Io ho avuto anche un incontro privato con il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, dove abbiamo parlato del percorso di adesione della Georgia all’UE. Ma abbiamo anche firmato una serie di accordi economici e strategici e il ministro ungherese ha ribadito la regolarità del processo elettorale georgiano, raccontando che anche l’opposizione ungherese riceve soldi da Stati stranieri per cercare di di influenzare il voto popolare».

Il Governo georgiano è stato crticato per la cosiddetta «legge sugli agenti stranieri», che prevede semplicemente che i media e le ong che operano in Georgia e che ricevono fondi dall’estero debbano registrarsi, come accade in Russia, se superano una certa soglia di finanziamenti. È una legge che garantisce libertà di stampa?
«Si tratta di una legge regolarmente approvata dal Parlamento georgiano e che non vuole mettere il bavaglio a nessuno. La Georgia vanta una posizione geopolitica chiave e sono in tanti che potrebbero avere interesse a interferire nella nostra politica interna e noi abbiamo tutto il diritto di difenderci da questi agenti esterni».

Pensa che il percorso di adesione all’Unione europea del suo Paese possa proseguire? Sui media occidentali c’è parecchia confusione a proposito.
«È stato il Governo guidato da Sogno georgiano a intraprendere questo cammino, che continua convintamente verso l’adesione all’UE, perche è interesse nazionale entrare a far parte di questa grande famiglia».