Videogiochi

MotoGP 24, il videogioco ufficiale è tutto italiano

Le novità e quello che non cambia rispetto all’edizione dell’anno scorso
Paolo Paglianti
19.05.2024 16:00

È dal 1994 che l’italianissima Milestone è un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda i giochi di corse. Ha iniziato con la serie Screamer, che a fine anni ’90 lasciò i gamer a bocca aperta non solo per la splendida grafica ma anche per l’avanzatissima solidità in ambito simulativo; da allora, ha toccato un po’ tutti i generi del racing, dalla Superbike ai rally di WRC FIA, da i giochi “monografici” intitolati a Valentino Rossi alle corse folli sulle macchinine di Hot Wheels. E naturalmente, con il franchise di MotoGP, di cui propone con una versione rinnovata e aggiornata quasi ogni anno.

Proprio come i giochi di calcio o di basket, MotoGP non può certo inventare ogni 12 mesi e per ogni capitolo nuove regole per le corse a due ruote. E proprio come FC 24 e NBA 2K, punta invece a migliorare ogni anno aggiungendo al nuovo capitolo qualcosa di interessante e inedito, pur mantenendo intatta la tradizione di racing serio e simulativo, facendoci vivere la magia del “circo” del Campionato MotoGP che vediamo nei weekend in TV. Visto che già il capitolo dell’anno scorso era fenomenale, e che d’altro canto non esiste un serio competitor all’orizzonte per il titolo ufficiale di Milestone, il concorrente principale di MotoGP 24 è proprio l’edizione uscita l’anno scorso, che rimane a oggi un ottimo racing.

Per i veterani della serie, basta fare un paio di corse in MotoGP 24 per sentirsi a casa. Il cuore del gioco non è cambiato, e aggiungiamo “per fortuna”.  Anzi, Milestone ha spinto l’acceleratore ancor di più sulla fisica e sull’aspetto simulativo. Al livello di difficoltà più impegnativo, riuscire a completare una gara senza finire a ruote all’aria o fuori pista è già un successo ragguardevole. Certo, è possibile scalare la difficoltà e attivare aiuti sempre più intrusivi, fino al punto che – a “facilissimo” - la moto praticamente segue le curve quasi da sola e il giocatore decide essenzialmente quanto dare gas nei rettilinei. C’è anche una Accademia, per imparare a guidare “simulato” da zero, che aiuta i giocatori in erba: non completissima, ma è un buon inizio.

Oltre a scuderie e piloti aggiornati, MotoGP introduce anche il mercato: potrete scoprire che qualche scuderia vi ha notato e vuole “acquisirvi”, oppure un certo pilota si sposta improvvisamente da Aprilia a Ducati. La modalità centrale del gioco è la “Carriera”, che vi permetterà di scalare scuderie e classifica durante più stagioni, ma potete giocare naturalmente anche in multiplayer (anche se il MotoGP “live” non è previsto su Switch) in crossplay Xbox-PlayStation  e in due sulla stessa console con schermo condiviso.

C’è anche un nuovo sistema di intelligenza artificiale “adattiva”, che cerca di presentare un livello di difficoltà su misura rispetto alle abilità del giocatore: su questo magari c’è ancora un po’ da lavorare, perché a volte la IA è davvero troppo facile e siamo finiti sul podio davanti a campioni come Martin e Bagnaia senza neanche impegnarci troppo, mentre in altre gare è quasi impossibile riuscire ad arrivare tra i primi dieci.

MotoGP 24 si conferma il miglior simulatore del MotoGP, e non solo perché è praticamente l’unico. Gli appassionati di due ruote che non si perdono una gara apprezzeranno tutti i dettagli e i tocchi di classe, mentre per i giocatori alla prima esperienza sulla due ruote simulata di Milestone potrebbero trovare una curva di apprendimento un po’ troppo ripida, e ripiegare su un livello di difficoltà meno impegnativo.

Il gioco è disponibile su praticamente ogni console (PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series X|S), PC e Nintendo Switch. Il gioco è tradotto in italiano e ha un PEGI età consigliata 3+.