Natalità ai minimi storici in Giappone
TOKYO - Secondo l’ultima indagine governativa, nell’anno fiscale 2018 il numero delle persone sotto i 15 anni di età si assestano a 15,2 milioni, in calo di 180 mila unità rispetto all’anno precedente. I dati sono stati pubblicati in coincidenza della festività nazionale della giovane età, che sarà celebrata il 6 maggio. Il tasso di natalità in Giappone rimane storicamente basso anche a causa della mancanza di un adeguato supporto da parte del governo per le giovani mamme e le famiglie di giovani genitori, che si devono confrontare con lunghi orari lavorativi ed elevati costi delle spese di istruzione. Attualmente la percentuale di bambini in Giappone rappresenta il 12,1% della popolazione; seguono la Corea del Sud, con il 12,9%, e Italia e Germania, alla pari con il 13,4%. Il tasso di natalità delle donne del Paese del Sol Levante è pari all’ 1,43 rispetto all’1,8 degli Stati Uniti, e di questo passo, secondo l’Ufficio nazionale di statistica, la popolazione del Giappone - attualmente di 126 milioni - si ridurrà a 100 milioni entro il 2050. Per fronteggiare il problema demografico, nei mesi scorsi, l’esecutivo guidato dal premier Shinzo Abe ha introdotto una legislazione che prevede l’ingresso di almeno 340 mila lavoratori stranieri nei prossimi 5 anni, mettendo fine alle tradizionali politiche restrittive di Tokyo. Con una delle più alte aspettative di vita al mondo, inoltre, il finanziamento del sistema sanitario e previdenziale si prevede sempre più oneroso per lo stato sociale.