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Negoziati per il cessate il fuoco a Gaza: iniziati i colloqui a Doha

Avviato un nuovo ciclo di discussioni: Stati Uniti, Qatar ed Egitto incontrano una delegazione israeliana – Hamas ha già accettato, in linea di principio, la proposta avanzata dagli Stati Uniti – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Negoziati per il cessate il fuoco a Gaza: iniziati i colloqui a Doha
Red. Online
15.08.2024 07:22
19:34
19:34
La delegazione israeliana resta a Doha

La delegazione israeliana resterà questa sera a Doha, in Qatar, dove è arrivata oggi per i colloqui su un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, a cui prendono parte Usa, Egitto e Qatar. Gli incontri proseguiranno anche domani, riferiscono vari media israeliani.

15:36
15:36
Abu Mazen andrà nella Striscia di Gaza

Il presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, ha annunciato in una sessione straordinaria del parlamento turco che si recherà a Gaza. «Ho deciso di andare a Gaza con altri fratelli della leadership palestinese», ha detto in un discorso ad Ankara applaudito dai parlamentari turchi.

14:58
14:58
«A Gaza un ostaggio per vendetta: la guardia aveva perso i figli per i bombardamenti»

Il portavoce dell'ala militare di Hamas Abu Obeida ha dichiarato che il guardiano che ha ucciso a colpi di arma da fuoco un ostaggio ha agito per vendetta e in violazione dei protocolli del gruppo terroristico.

L'esercito israeliano (Idf) non ha al momento confermato né smentito le affermazioni di Hamas, secondo cui le sue guardie in due diverse occasioni avrebbero ucciso un ostaggio e ferito gravemente due donne prigioniere.

Abu Obeida, portavoce delle Brigate al-Qassam, fornisce su Telegram un aggiornamento sulle indagini di Hamas affermando che è stato scoperto che la guardia «ha agito per vendetta, contrariamente alle istruzioni, dopo aver ricevuto la notizia del martirio dei suoi due figli in uno dei massacri del nemico».

«Sottolineiamo che l'incidente non rappresenta l'etica di Hamas», afferma Abu Obeida, aggiungendo che i protocolli per la sorveglianza dei prigionieri saranno «inaspriti».

14:57
14:57
Netanyahu smentisce di aver parlato con Donald Trump

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu smentisce le indiscrezioni secondo cui avrebbe parlato con l'ex presidente americano e candidato alla Casa Bianca Donald Trump del cessate il fuoco e dei colloqui sul rilascio degli ostaggi a Gaza.

«Contrariamente a quanto riportato dai media, il primo ministro Benyamin Netanyahu ieri non ha parlato con l'ex presidente Donald Trump», si legge in una nota dell'ufficio del premier.

14:12
14:12
Iniziati i colloqui a Doha

I mediatori internazionali hanno avviato in questi minuti a Doha un nuovo ciclo di colloqui per fermare la guerra a Gaza e garantire il rilascio di decine di ostaggi, come riferisce la Reuters citando un funzionario a conoscenza dei negoziati.

Un accordo è visto come la migliore speranza di evitare un conflitto regionale ancora più grande. Gli Stati Uniti, il Qatar e l'Egitto avrebbero dovuto incontrare una delegazione israeliana in Qatar. Hamas non dovrebbe partecipare direttamente, ma ha accettato in linea di principio una proposta avanzata dagli Stati Uniti che gode del sostegno internazionale.

12:38
12:38
Superati i 40 mila morti a Gaza

Il ministero della salute della Striscia di Gaza, espressione di Hamas, ha annunciato che il bilancio dei palestinesi uccisi dall'inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, ha varcato la soglia dei 40'000.

Dopo l'aggiunta di 40 nuove vittime nelle ultime 24 ore si è giunti a quota 40'005.

Hamas stima il numero di feriti in 92'401.

11:35
11:35
L'IDF ordina l'evacuazione di Khan Yunis dopo il lancio di razzi

Le Forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai civili palestinesi di evacuare Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, dopo una serie di attacchi missilistici provenienti da quell'area. Lo scrive il «Times of Israel».

In particolare, l'ordine di evacuazione, che preannuncia attacchi militari, riguarda il quartiere di al-Qarara, scrive il giornale.

09:52
09:52
Israele: stasera la riunione del gabinetto di sicurezza

Il gabinetto di sicurezza israeliano terrà una riunione questa sera alle 21.00 locali (le 20.00 in Svizzera) nel bunker di comando del quartier generale militare di Kirya, secondo quanto scrivono alcuni media israeliani, fra cui il «Times of Israel» e Channel 12.

L'ultima riunione si era tenuta la scorsa settimana, a quasi quattro mesi da quella precedente, il 13 e 14 aprile, che fece il punto dopo il lancio di 300 missili e droni dall'Iran.

08:04
08:04
Erdogan riceve Abu Mazen: «La Turchia sostiene la causa palestinese»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto ieri il leader dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) Mahmud Abbas (Abu Mazen), assicurandogli che Ankara continuerà a sostenere la causa palestinese e a spingere la comunità internazionale ad aumentare la pressione su Israele. Lo rende noto l'ufficio di Erdogan.

I due leader hanno discusso dei recenti sviluppi e "dei passi da compiere per un cessate il fuoco duraturo e per la pace" nella Striscia di Gaza, spiega Ankara. Erdogan ha condannato "la guerra di Israele" nell'enclave palestinese, accusando alcuni paesi occidentali di "rimanere in silenzio" su quelli che ha definito "massacri inaccettabili".

Il presidente della Turchia ha anche detto ad Abu Mazen che tutti i paesi, soprattutto nel mondo musulmano, dovrebbero intensificare gli sforzi per garantire un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e la consegna ininterrotta di aiuti umanitari ai palestinesi.

Il leader dell'ANP parlerà oggi in una sessione straordinaria del parlamento turco, cosa che Erdogan ha paragonato al discorso del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu al Congresso americano del 25 luglio.

"Dimostreremo che Abbas ha il diritto di parlare nel nostro parlamento proprio come Netanyahu ha il diritto di farlo al Congresso degli Stati Uniti", ha detto il presidente turco ai membri del suo Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) prima di incontrare Abbas.

Erdogan ha anche detto che la Turchia aveva pianificato di invitare anche l'ex leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, prima che fosse assassinato in Iran.

07:25
07:25
Trump sente Netanyahu sulla tregua e il rilascio degli ostaggi

L'ex presidente americano Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benyamin Netanyahu per parlare del rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta Axios, citando alcune fonti.

Una delle fonti del sito di notizie americano ha affermato che lo scopo della chiamata era che Trump incoraggiasse Netanyahu ad accettare l'accordo mediato con Hamas, ma non è chiaro cosa abbia effettivamente detto l'ex presidente americano a Netanyahu.

Axios afferma che l'Ufficio del premier israeliano non ha negato che il colloquio telefonico ci sia stato, mentre la campagna di Trump ha rifiutato di commentare.

07:23
07:23
Il punto alle 7.00

Israele ha raggiunto il possibile a Gaza da un punto di vista militare: continuare a bombardare aumenta solo i rischi per i civili. Lo riporta il New York Times citando dei funzionari americani, secondo i quali l'esercito israeliano ha inflitto pesanti colpi a Hamas ma non sarà mai in grado di eliminare completamente il gruppo. Secondo i funzionari, sotto molti aspetti l'operazione militare di Israele ha causato più danni ad Hamas di quanto si potesse prevede all'inizio della guerra.

Hezbollah, intanto, ha annunciato la morte di due suoi membri negli ultimi attacchi di Israele nel sud del Libano. Precedentemente le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano comunicato di aver bersagliato ieri sera con droni un veicolo a Marjayoun e una postazione del movimento islamista sciita a Ayta ash Shab. Hezbollah ha identificato le due vittime come i trentenni Muhammad Badreddine di Harouf e Hussein Chaito di At Tiri.