«Nel 2030 la Cina sarà il principale attore nelle energie pulite»
Le rinnovabili produrranno quasi metà dell'elettricità globale nel 2030, e la Cina si avvia ad essere la maggior potenza mondiale delle fonti pulite, col 60% della capacità installata alla fine del decennio.
Ma nonostante questa crescita impetuosa, al momento gli impegni dei governi non sono sufficienti per raggiungere l'obiettivo della Cop28 di Dubai, cioè triplicare le rinnovabili al 2030. L'Agenzia internazionale per l'energia (Iea), organismo dell'Ocse, nel suo rapporto annuale sulle fonti rinnovabili ha tracciato questo quadro per lo sviluppo del settore nei prossimi sei anni.
A livello globale, saranno aggiunti 5'500 Gigawatt di nuova potenza rinnovabile fra il 2024 e il 2030, quasi tre volte l'aumento visto fra il 2017 e il 2023. Solo quest'anno saranno aggiunti 670 Gw. Il fotovoltaico e l'eolico insieme raddoppieranno la loro quota del mix elettrico globale, fino al 30% alla fine del decennio. Tutto questo farà sì che fra sei anni le fonti pulite genereranno quasi metà della corrente globale.
La Cina è sulla strada per arrivare a quasi il 60% di tutta la capacità rinnovabile installata al mondo fra adesso e il 2030. Questo renderebbe il paese asiatico la sede di quasi metà della capacità rinnovabile totale del mondo alla fine di questo decennio, da una percentuale di un terzo che aveva nel 2010. La Cina sta aggiungendo la maggior quantità di rinnovabili, mentre l'India sta crescendo al tasso più veloce fra le maggiori economie.
Il solare è previsto che rappresenterà l'80% della crescita della capacità rinnovabile globale fra oggi e il 2030, grazie a nuove centrali e a un aumento nelle installazioni di pannelli sui tetti da parte di imprese e famiglie. Ma anche il settore eolico si avvia verso una ripresa, col tasso di espansione che raddoppierà fra il 2024 e il 2030 rispetto al periodo fra il 2017 e il 2023.
La crescita delle fonti rinnovabili in programma al momento tuttavia secondo la Iea non è in linea con l'obiettivo posto l'anno scorso da quasi 200 governi alla Cop28 di Dubai, cioè triplicare la capacità rinnovabile mondiale questo decennio. Sulla base delle politiche adottate oggi dagli stati, la capacità globale nel 2030 raggiungerà soltanto 2,7 volte il suo livello del 2022.
L'analisi della Iea indica che raggiungere il target di triplicare è del tutto possibile, se i governi si daranno una mossa. Secondo l'agenzia, le rinnovabili vengono installate così rapidamente da superare gli obiettivi esistenti degli stati. Quasi 70 paesi, che complessivamente rappresentano l'80% della capacità rinnovabili globale, sono sulla strada per per raggiungere o superare le loro attuali ambizioni per le rinnovabili al 2030.
Per Fatih Birol, direttore della Iea, «le rinnovabili si stanno muovendo più velocemente dei traguardi che i governi possono fissare per loro. Questo è dovuto non soltanto agli sforzi per ridurre le emissioni o per potenziare la sicurezza energetica, ma sempre di più al fatto che le rinnovabili offrono l'opzione più economica per aggiungere nuova capacità elettrica in quasi tutti i paesi del mondo».