Nestlé e Securitas, Attac spiata

Per la giustizia vodese sono colpevoli di violazione della personalità
Ats
25.01.2013 18:30

LOSANNA - Nestlé e Securitas sono colpevoli di aver spiato Attac. Il Tribunale civile di Losanna giudica che l'acquisizione d'informazioni attraverso l'infiltrazione nella sfera privata costituisce una violazione della personalità. Le due società sono condannate a pagare risarcimenti.Nel giugno 2008, la televisione svizzera romanda aveva rivelato che Nestlé aveva incaricato la Securitas di spiare dei membri della sezione vodese dell'organizzazione altermondialista che stavano redigendo un libro sulla multinazionale («Attac contro l'impero Nestlé», 2004).Sotto falsa identità, una donna agente della Securitas si è infiltrata nel gruppo nell'autunno 2003. L'infiltrazione si è protratta fino all'estate 2004. Una seconda «talpa» è stata smascherata nel 2008.Nel dispositivo della sentenza resa oggi, il Tribunale civile riconosce il carattere illecito dell'infiltrazione e la violazione della personalità subita dagli otto membri del gruppo di lavoro e da Attac. Nestlé e Securitas dovranno versare un'indennità per torto morale di 3.000 franchi a persona. La multinazionale e l'azienda di sicurezza privata dovranno inoltre sostenere le spese, per un totale di quasi 19.000 franchi.

Comunicando oggi la sentenza alla stampa, Attac esprime la propria «grande» soddisfazione. Nestlé, dal canto suo, prende atto con «rammarico» della decisione giudiziaria. «L'incitazione all'infiltrazione è contraria ai principi di conduzione degli affari del gruppo», sottolinea la multinazionale in un comunicato. La Securitas prende anch'essa nota della decisione del tribunale vodese e dichiara di voler valutare l'opportunità di presentare ricorso una volta ottenute le motivazioni scritte. L'azienda afferma peraltro di aver rinunciato da tempo a queste operazioni «discutibili sul piano morale».