News
La diretta
Questo il commento del premier: «Israele è accusato di genocidio mentre sta combattendo il genocidio» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
22:20
22:20
«Il Qatar vicino a un accordo con Hamas per l'invio di medicine agli ostaggi»
Il Qatar è vicino alla conclusione di un accordo con Hamas per trasferire medicinali soggetti a prescrizione agli ostaggi israeliani attualmente detenuti nella Striscia di Gaza.
Fonti citate da «Haaretz» riferiscono che sia gli israeliani che Hamas sono d'accordo sull'intesa, e le due parti stanno attualmente risolvendo gli aspetti logistici del trasferimento delle medicine agli ostaggi.
I dettagli dell'accordo sono stati riportati per la prima volta dal «New York Times». Secondo il quotidiano, il Qatar sta anche portando avanti un accordo in base al quale Israele consentirebbe ai medicinali di entrare nella Striscia di Gaza.
Attualmente a Gaza sono detenuti 136 ostaggi; di 25 è stata annunciata la morte, ricorda il quotidiano israeliano.
21:27
21:27
Kirby: «Le accuse di genocidio a Israele sono senza merito e infondate»
Le accuse di genocidio a Israele sono «senza merito» e «non ci sono le basi» per muoverle. Lo afferma John Kirby, il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca.
21:02
21:02
Nove morti in un raid su una casa a Rafah
Nove persone sono state uccise in un bombardamento israeliano contro una casa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato la Mezzaluna Rossa palestinese, citata da al-Arabiya.
18:47
18:47
Raid colpisce un'auto a Khan Yunis, 8 morti
Otto persone sono rimaste uccise in un bombardamento israeliano che ha colpito un'auto civile nel quartiere di al-Manara a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo scrive al-Jazeera.
Secondo il network, dall'alba di oggi 23 persone sono state uccise durante le incursioni e i bombardamenti israeliani a Khan Yunis.
18:46
18:46
Tensione davanti Corte dell'Aia fra filo-israeliani e pro-palestinesi
Momenti di tensioni si sono vissuti oggi tra i sostenitori filo-palestinesi e quelli filo-israeliani davanti alla sede della Corte internazionale di giustizia all'Aja, dove sono iniziate le udienze per l'accusa di genocidio contro Israele da parte del Sudafrica. Lo riporta Sky News.
«Siamo qui oggi per sostenere il Sudafrica e la causa per genocidio contro Israele. Tutti meritano di vivere in sicurezza, compresi i palestinesi», ha affermato un sostenitore filo-palestinese di nome Aryam.
I leader israeliani «hanno espresso esplicitamente il loro disprezzo per la vita dei civili palestinesi», ha arringato Zohar Janovitch. «È una vergogna che Israele, che sta facendo tutto bene ed è stato attaccato da Hamas, si trovi ora di fronte a un processo», ha ribattuto Ada Deyl, una pensionata di 80 anni, stando alla France Presse.
I due gruppi - tenuti separati dalla polizia -. si sono fronteggiati dialetticamente anche in modo acceso, ma non si sono verificati episodi di violenza fisica.
17:48
17:48
Netanyahu: «All'Aia abbiamo visto un mondo alla rovescia»
«Anche oggi abbiamo visto un mondo alla rovescia: Israele è accusato di genocidio mentre sta combattendo il genocidio». Così il premier Benyamin Netanyahu commenta l'udienza all'Aia.
«L'ipocrisia del Sudafrica grida al cielo. Israele - ha aggiunto - combatte contro terroristi assassini che hanno commesso crimini terribili contro l'umanità: hanno massacrato, violentato, bruciato, smembrato, ucciso bambini, donne, anziani, giovani. Un'organizzazione terroristica che ha commesso il crimine più terribile contro il popolo ebraico dai tempi della Shoah e ora c'è chi viene a difenderla in nome della Shoah. Che audacia. Mondo sottosopra».
«Dove era il Sudafrica - ha proseguitoo Netanyahu - quando milioni di persone furono uccise e sfollate dalle loro case in Siria e Yemen? E da chi? Dai partner di Hamas, mondo sottosopra». «Ed è proprio l'Idf, l'esercito più morale del mondo, che fa di tutto per evitare di nuocere a chi non è coinvolto, ad essere accusato dai rappresentanti dei mostri di 'genocidio'».
Il premier ha poi continuato: «continueremo a combattere i terroristi, continueremo a respingere le menzogne, continueremo a mantenere il nostro diritto a difenderci e ad assicurare il nostro futuro fino alla vittoria assoluta».
17:25
17:25
Lapid: «Israele alla Corte dell'Aia? È un regalo ai terroristi»
«Se un paese che si protegge da un attacco terroristico brutale e omicida può ritrovarsi in tribunale per genocidio, allora la Convenzione sul genocidio è diventata una ricompensa per il terrorismo». Lo ha detto su X il capo dell'opposizione israeliana Yair Lapid.
«Non è Israele - ha aggiunto - ad essere sul banco degli accusati oggi, bensì l'integrità della comunità internazionale.»
17:10
17:10
L'Egitto prepara un nuovo piano di mediazione per Gaza
L'Egitto sta preparando nuovi incontri tra le fazioni palestinesi per esaminare nuove ipotesi di negoziazione per la Striscia di Gaza e lavora alla stesura di una nuova ipotesi di accordo dopo la ripresa dei negoziati tra Israele e Hamas. Lo rivela al-Arabiya su X poco dopo il colloquio del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il segretario di Stato americano Antony Blinken.
L'Egitto è sempre rimasto in contatto con i mediatori di Usa e Qatar per tentare una nuova tregua e un nuovo scambio tra gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e i prigionieri palestinesi. Ma ora «apporterà modifiche radicali alla sua precedente iniziativa», rivela al-Arabiya.
14:52
14:52
Hamas: «Il bilancio delle vittime a Gaza sale a 23.469 morti»
È salito a 23.469 il bilancio delle vittime a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità della Striscia guidato da Hamas.
14:47
14:47
Iran: «La Corte dell'Aia agisca in modo equo nel caso contro Israele»
Il portavoce del ministero degli Esteri dell'Iran, Nasser Kanani, ha invitato la Corte internazionale di giustizia dell'Aia ad «agire in modo equo» nel caso aperto contro Israele per «tentato genocidio» nella guerra in corso a Gaza, dopo la denuncia presentata dal Sudafrica.
Kanani, come riferisce l'agenzia di stampa Tasnim, ha inviato il tribunale a non cedere a pressioni politiche da parte degli Stati Uniti, «principale alleato e sponsor dei sionisti».
Intervenendo durante una conferenza a Teheran, Kanani ha affermato che Israele «è stato disonorato a livello globale e ora deve essere processato presso la Corte internazionale di giustizia dell'Aia come un regime criminale che ha commesso un genocidio in Palestina».
14:46
14:46
Israele: «Il Sudafrica è il braccio giuridico di Hamas»
Il Sudafrica è «il braccio giuridico dell'organizzazione terroristica Hamas». Lo ha denunciato Lior Hayat, portavoce del ministero degli steri israeliano, secondo cui oggi all'Aia «si è stati testimoni di uno dei più grandi spettacoli di ipocrisia nella Storia, costruito su una serie di affermazioni false ed infondate».
Il Sudafrica, ha spiegato, «ha distorto del tutto la realtà a Gaza dopo il massacro del 7/10 ed ha completamente ignorato il fatto che i terroristi di Hamas si sono infiltrati in Israele uccidendo, massacrando, violentando e rapendo cittadini israeliani solo perché tali, nel tentativo di compiere un genocidio».
«Il Sudafrica - ha proseguito Hayat - cerca di consentire a Hamas di tornare a commettere crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini sessuali quali quelli compiuti a ripetizione il 7 ottobre, così come i suoi dirigenti hanno dichiarato».
Il portavoce israeliano ha poi rilevato che gli avvocati sudafricani si sono astenuti dal menzionare che «Hamas ricorre ai civili come scudi umani e opera dall'interno di scuole, istituzioni dell'Onu, moschee e chiese».
«Lo Stato d'Israele - ha ribadito - continuerà a proteggere i propri cittadini in accordo col diritto internazionale, facendo una distinzione fra i terroristi di Hamas e la popolazione civile. Farà tutto il possibile per recuperare gli ostaggi ed eliminare l'organizzazione terrorista Hamas, un'organizzazione razzista e antisemita che nella sua Carta di fondazione predica la distruzione di Israele e l'uccisione degli ebrei».
14:36
14:36
Oxfam: «A Gaza più morti al giorno di ogni altra guerra dal 2000»
Il tasso di mortalità giornaliero della guerra di Gaza è il più alto di qualsiasi altro grande conflitto del XXI secolo.
Lo rende noto uno studio dell'agenzia umanitaria Oxfam secondo cui l'esercito israeliano uccide in media circa 250 palestinesi al giorno e molte altre vite sono a rischio per colpa della fame, delle malattie e del freddo.
Mentre il conflitto si avvicina al suo centesimo giorno, elaborando dati disponibili al pubblico, Oxfam ha calcolato che questo numero è significativamente più alto di qualsiasi recente grande conflitto armato, tra cui quello in Siria (96,5 morti al giorno), in Sudan (51,6), in Iraq (50,8), in Ucraina (43,9) in Afghanistan ( 23,8) e in Yemen (15,8).
Inoltre, il rapporto ricorda le oltre 1200 persone trucidate nei terribili attacchi di Hamas e altri gruppi armati in Israele il 7 ottobre e i 330 palestinesi uccisi in Cisgiordania.
Secondo Sally Abi Khalil, direttrice di Oxfam per il Medio Oriente, «la portata e le atrocità che Israele sta commettendo su Gaza sono davvero scioccanti». «Per 100 giorni - aggiunge - la popolazione di Gaza ha sopportato una vita d'inferno. Nessun luogo è sicuro e l'intera popolazione è a rischio carestia. È inimmaginabile che la comunità internazionale stia osservando lo svolgersi del conflitto più mortale del XXI secolo, bloccando continuamente le richieste di cessate il fuoco».
Oxfam avverte inoltre che le persone sono costrette a rifugiarsi in aree sempre più piccole a causa dei continui bombardamenti che li spingono a fuggire dai luoghi che in precedenza erano stati definiti sicuri. Ma ora - si legge nel rapporto - nessun posto a Gaza è veramente sicuro. Oltre un milione di persone - più della metà della popolazione - sono state costrette a cercare rifugio a Rafah, al confine con l'Egitto.
Lo staff di Oxfam a Rafah denuncia un enorme sovraffollamento, pochissimo cibo e acqua e medicinali essenziali esauriti. Questa crisi è ulteriormente aggravata dalle restrizioni israeliane sull'ingresso degli aiuti, dalla chiusura dei confini, dall'imposizione di un assedio e dal rifiuto di accesso illimitato. Attualmente arriva solo il 10% degli aiuti alimentari settimanali necessari. Oxfam infine mette in guardia anche dalla massiccia minaccia alla vita rappresentata dalla fame e dalle malattie. L'arrivo del freddo e dell'umidità rende la situazione ancora più critica, con carenza di coperte, mancanza di combustibile per i dispositivi di riscaldamento e mancanza di acqua calda.
14:33
14:33
Blinken: «Bisogna riavvicinare Israele ai Paesi arabi per isolare l'Iran»
Un riavvicinamento tra Israele e i Paesi arabi, la maggior parte dei quali non riconosce Israele, sarebbe «il modo migliore per isolare l'Iran e i suoi sostenitori». Lo ha affermato al Cairo il Segretario di Stato americano, Antony Blinken.
«La sicurezza di Israele e l'integrazione (regionale) sono legate all'apertura della strada verso uno Stato palestinese», ha aggiunto durante l'ultima tappa della sua maratona diplomatica in Medio Oriente, dedicata al conflitto a Gaza.
14:28
14:28
Borrell: «Le ipotesi di sfollamento da Gaza sono inaccettabili»
«Le dichiarazioni di alcuni rappresentanti del governo israeliano di rendere la vita impossibile ai civili di Gaza e di costringerli ad andarsene sono inquietanti, controproducenti e pericolose. I civili a Gaza devono essere protetti. Le insinuazioni di sfollamento forzato sono del tutto inaccettabili». Lo scrive su X (ex Twitter) l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.
13:53
13:53
I Paesi Bassi si rifiutano di diffondere le foto degli ostaggi israeliani
Aziende olandesi si sono rifiutate di pubblicare annunci con le foto degli ostaggi israeliani a Gaza in vista della riunione di oggi all'Aia della Corte di Giustizia. Lo ha fatto sapere - citato dai media - il Direttorato della diplomazia nazionale israeliano secondo cui era stata preparata una campagna pubblicitaria in tutta l'Olanda per sensibilizzare l'opinione pubblica per il rilascio degli ostaggi israeliani in vista della seduta della Corte.
Gli annunci - è stato spiegato - presentavano varie foto degli ostaggi accompagnate dal loro nome e dalla scritta 'Lui/lei non possono testimoniare oggi'.
12:25
12:25
Israele: «Non c'è penuria di cibo a Gaza, l'ONU non è in grado di distribuirlo»
Contrariamente alle denunce dell'Onu, «non c'è penuria di cibo a Gaza». Lo ha detto Moshè Tetro, responsabile del Cogat, l'ente di governo israeliano di controllo dei Territori palestinesi, che sovraintende il passaggio degli aiuti umanitari dal valico di Kerem Shalom dentro la Striscia.
Lo stesso ha sottolineato «l'inabilità» dell'Onu di distribuire «in modo appropriato» gli aiuti alla popolazione dell'enclave palestinese. «I camion che passano qui i controlli di sicurezza sono poi portati sul lato di Gaza del valico e gli aiuti - ha spiegato Tetro - sono poi raccolti dalle organizzazioni internazionali e consegnati alla popolazione di Gaza».
Tetro ha anche sottolineato che è aumentato il numero dei camion in transito ogni giorno dal valico: un aumento medio dai precedenti 70 quotidiani agli attuali 110.
11:47
11:47
Il Cile denuncerà Israele alla Corte penale internazionale
Il Cile ha deciso di rivolgersi alla Corte penale internazionale (Cpi) per chiedere un'indagine sull'operato del governo di Israele nella Striscia di Gaza.
L'annuncio è stato fatto dall'ambasciatrice cilena presso l'Onu, Paula Narváez che, dopo aver parlato con il presidente Gabriel Boric e con il ministro degli Esteri Alberto van Klaveren, ha messo al corrente della decisione l'Assemblea generale a New York.
«Il Cile - ha dichiarato Narváez - non rimarrà indifferente alla situazione attuale e al dolore del popolo palestinese» e «per questo il Cile presenterà tempestivamente una istanza riguardante la situazione in Palestina alla Procura della Cpi». Chiederemo, ha infine detto, «un'indagine sui crimini internazionali commessi nei territori palestinesi occupati, alla quale speriamo che altri paesi possano unirsi».
Il Cile ospita la maggiore comunità palestinese al di fuori del mondo arabo, forte di 400-500'000 membri, e le vicende della guerra a Gaza hanno suscitato tra le sue fila una forte ondata di indignazione e proteste.
L'iniziativa annunciata dal Cile rilancia una procedura istruttoria già aperta presso la Cpi all'Aia da tempo. Il 17 novembre 2023, infatti, il Procuratore capo della Corte, Karim Khan, ha ricordato di aver ricevuto una richiesta di indagine sulla situazione nello Stato di Palestina da cinque Stati parti (Sud Africa, Bangladesh, Bolivia, Comore e Gibuti).
In quell'occasione l'alto magistrato confermò che il suo ufficio «sta attualmente conducendo un'indagine sulla situazione nello Stato di Palestina». Si tratta, ha aggiunto, di «un'indagine avviata il 3 marzo 2021, che comprende comportamenti che potrebbero costituire crimini previsti dallo Statuto di Roma commessi dal 13 giugno 2014 a Gaza e in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est». L'indagine, ha infine detto, «è in corso e si estende all'escalation delle ostilità e della violenza dopo gli attacchi avvenuti il 7 ottobre 2023».
11:38
11:38
Blinken è arrivato al Cairo, incontrerà Al-Sisi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato al Cairo, tappa finale del suo tour in Medio Oriente che ha toccato Turchia, Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Israele, Cisgiordania e Bahrein.
Blinken, proveniente dal Bahrein, incontrerà il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi, con il quale parlerà della guerra a Gaza e degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Egitto e Qatar stanno mediando tra Israele e Hamas la possibilità di una tregua umanitaria e di un nuovo scambio di prigionieri.
11:37
11:37
Israele: «Arrestati 2 palestinesi, progettavano un attacco»
La polizia israeliana e lo Shin Bet (Sicurezza interna) hanno annunciato l'arresto di due persone sospettate «di appartenere all'Isis che programmavano un attacco contro le forze israeliane».
Secondo le stesse fonti, i due sono palestinesi di Jabel Mukaber, quartiere della parte est di Gerusalemme e progettavano «di costruire ordigni esplosivi consultando i video pubblicati online dallo Stato islamico». La polizia ha aggiunto di aver trovato materiale pedofilo su uno dei cellulari dei due sospettati.
11:21
11:21
Sudafrica: «Israele viola la Convenzione sul genocidio»
L'attacco di Hamas del 7 ottobre non può giustificare la «violazione» della Convenzione sul genocidio da parte di Israele: lo ha affermato oggi il Sudafrica nel corso dell'udienza della Corte internazionale di giustizia sull'accusa di genocidio mossa dal Sudafrica contro Israele.
Le operazioni militari di Israele a Gaza hanno spinto la popolazione sull'orlo della carestia, ha detto un avvocato del Sudafrica, Adila Hassim.
La situazione è tale che gli esperti ora prevedono che un maggior numero di persone a Gaza potrebbe morire di fame e di malattie« piuttosto che in seguito ad un'azione militare diretta, ha sottolineato Hassim.
11:19
11:19
Il Brasile appoggia l'azione del Sudafrica contro Israele all'Aia
Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha dato il suo sostegno all'azione presentata dal Sudafrica contro Israele alla Corte internazionale di giustizia: lo riferisce il ministero degli Esteri di Brasilia in un comunicato.
Secondo il dicastero, la decisione presa dal leader progressista è avvenuta durante un incontro svoltosi ieri con l'ambasciatore palestinese in Brasile, Ibrahim Alzeben.
Il ministero afferma nella nota che Lula sostiene l'iniziativa sudafricana affinché la Corte internazionale di giustizia «ordini» a Israele di «fermare immediatamente atti e misure che potrebbero costituire un genocidio».
La posizione del capo dello Stato è stata criticata in un comunicato dalla Confederazione israeliana brasiliana (Conib), secondo la quale essa «diverge dalla posizione di equilibrio e moderazione della politica estera brasiliana».
11:14
11:14
Israele: «Scoperto a Khan Yunis un tunnel per la detenzione di ostaggi»
Israele ha scoperto a Khan Yunis (nel settore meridionale della striscia di Gaza) un lungo tunnel sotterraneo utilizzato da Hamas per nascondere ostaggi israeliani dopo l'attacco del 7 ottobre. Lo ha reso noto il portavoce militare, che ne ha anche divulgato oggi alcune immagini.
Il tunnel, ha precisato, era collegato ad una estesa rete che si sviluppa sotto ad un'area residenziale della città. La sua costruzione, ha stimato il portavoce militare, deve essere costata «milioni di shekel» (un franco vale 4,41 shekel, ndr), ed includeva un sistema di ventilazione, una rete elettrica ed una fognatura.
Ma la prolungata detenzione in quei locali angusti, privi di qualsiasi arredo, «deve essere stata estremamente dura», secondo il portavoce. Questo tunnel, assieme con molti altri scoperti sotto ai centri abitati di Gaza, è stato distrutto.
10:49
10:49
Iniziata all'Aia l'udienza sulle accuse di genocidio a Israele
È iniziata all'Aia l'udienza della Corte internazionale di giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, sull'accusa di genocidio mossa dal Sudafrica contro Israele per la guerra nella Striscia di Gaza scatenata dal massacro di Hamas del 7 ottobre e che ha finora ucciso oltre 23 mila palestinesi.
10:25
10:25
«Non è previsto che l'Aia chieda un cessate il fuoco»
Non si prevede che la Corte di giustizia dell'Aia possa chiedere un cessate il fuoco a Gaza, anche se potrebbe emettere «ingiunzioni» nei confronti di Israele.
Lo hanno detto ad Haaretz funzionari del ministero della Giustizia israeliano secondo cui la Corte può «indurre Israele a consentire gli aiuti umanitari nella Striscia, avviare un'inchiesta indipendente o consentire ai palestinesi sfollati di tornare nel nord di Gaza».
Gli stessi giuristi del ministero hanno aggiunto che esiste «una reale possibilità che la Corte concordi con le richieste del Sud Africa ed emetta una sorta di ingiunzione contro Israele».
10:07
10:07
«La seduta della Corte di giustizia è l'Affare Dreyfus del XXI secolo»
La seduta della Corte di giustizia di oggi all'Aia è «l'Affare Dreyfus del XXI secolo». Lo ha denunciato l'ex premier israeliano, Naftali Bennett, definendo la riunione «uno spettacolo di ipocrisia, antisemitismo e vergogna. È stata Hamas che, senza nessuna ragione, il 7 ottobre ha attaccato, bruciato, ucciso e rapito israeliani. Eppure è Israele che è sotto accusa», ha detto. «Vergogna per coloro che prendono parte - ha concluso - a questa finzione».
10:04
10:04
«Israele ha violato tutte le convenzioni internazionali»
«Il regime sionista ha commesso tutti i crimini sanciti dalle convenzioni internazionali contro il popolo palestinese»: lo ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri iraniano appoggiando l'accusa contro Israele per «tentato genocidio» nella guerra in corso a Gaza presentata dal Sudafrica presso la Corte internazionale di giustizia.
Definendo Israele «un regime di apartheid», Teheran accusa lo Stato ebraico di «crimini contro l'umanità» mentre loda l'iniziativa del Sudafrica ritenendola «responsabile», «coraggiosa» e «onorevole», riferisce l'agenzia di stampa Irna.
10:01
10:01
Netanyahu: «Israele non sposterà la popolazione civile di Gaza»
«Lasciatemi chiarire alcuni punti: Israele non ha intenzione di occupare in modo permanente Gaza o di spostare la sua popolazione civile». Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu in un intervento sui social la notte scorsa a poche ore dalla riunione questa mattina della Corte di Giustizia dell'Aja con Israele sotto accusa per 'genocidio' nella Striscia.
«Israele - ha continuato - sta combattendo i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese e lo stiamo facendo nella piena conformità con la legge internazionale».
«Il nostro obiettivo - ha proseguito Netanyahu - è di liberare Gaza dai terroristi di Hamas e di riavere i nostri ostaggi. Una volta raggiunto tale obiettivo, Gaza potrà essere demilitarizzata e deradicalizzata, creando così la possibilità di un futuro migliore sia per Israele sia per i palestinesi».
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato una bozza di risoluzione che condanna e chiede l’immediata cessazione degli attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen contro navi mercantili nell’area del Mar Rosso. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore e 4 astensioni (tra cui Russia e Cina).
Intanto, l’esercito israeliano ha detto che i due giornalisti di Al Jazeera uccisi in un attacco aereo a Gaza erano «agenti del terrorismo». I due, lo ricordiamo, sono stati uccisi domenica mentre stavano lavorando nella città di Rafah.