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Netanyahu annuncia lo scioglimento del Gabinetto di guerra

Il premier - secondo i media - ha informato i ministri durante la riunione del Gabinetto di sicurezza politico dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot da quello di guerra – «Troppi innocenti sono stati uccisi a Gaza»: lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden in un discorso in cui ha augurato ai musulmani una buona festa di Eid-al Adha – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu annuncia lo scioglimento del Gabinetto di guerra
Red. Online
17.06.2024 06:00
22:43
22:43
La Norvegia rinnova il sostegno all'UNRWA con 8 milioni di euro

Il governo norvegese ha dato 100 milioni di corone norvegesi, pari a oltre 8,7 milioni di euro, al fondo Onu per il supporto della Palestina Unrwa. L'annuncio fatto stamattina dal ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide, che ha sottolineato come la Norvegia sia rimasta al fianco dell'organizzazione, aumentando anche il suo sostegno quando molti altri Paesi lo hanno ritirato.

«Non possiamo accettare che organizzazioni chiave delle Nazioni Unite siano state sottoposte a critiche così colossali e ingiuste nel corso del tempo», ha dichiarato Barth Eide, riportato dall'emittente pubblica norvegese Nrk. «Non si tratta di critiche rivolte solo all'Unrwa, ma all'intero sistema delle Nazioni Unite, e non devono essere tollerate», ha aggiunto il ministro.

17:36
17:36
«Informazioni insufficienti per dichiarare la carestia a Gaza»

Nel nord della Striscia di Gaza non ci sono abbastanza informazioni affidabili per dichiarare una situazione di carestia. Lo rivela un rapporto della Commissione per la revisione della carestia delle Nazioni Unite (Frc) pubblicato oggi.

La Frc fa parte della classificazione Onu per la sicurezza alimentare nelle zone di crisi, misurata su una scala dalla fase 1 (generale sicurezza alimentare) alla fase 5 (carestia/catastrofe umanitaria). Il rapporto afferma che il comitato «non è in grado di approvare la classificazione in fase 5» per il nord di Gaza, in base all'analisi della Us Famine Early Warning Systems Network. Questo data «l'incertezza e la mancanza di convergenza delle prove impiegate nell'analisi». Pertanto, la commissione non può determinare se le soglie di carestia siano state superate o meno. Ciò, precisa il comitato, «non cambia in alcun modo l'imperativo umanitario immediato di affrontare la sofferenza civile consentendo un accesso completo, sicuro, senza ostacoli e duraturo all'interno di Gaza, anche attraverso la cessazione delle ostilità».

17:24
17:24
«A Rafah smantellati 2 battaglioni di Hamas su 4»

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver smantellato circa la metà della forza di Hamas a Rafah, uccidendo circa 550 uomini armati nell'area, oltre a quelli colpiti dai raid nei tunnel e negli edifici. Nella zona - ha detto l'Idf, citato dai media - truppe della 162. divisione stanno combattendo da più di 40 giorni ed hanno preso dapprima il controllo dei sobborghi della parte orientale della città.

Subito dopo - ha continuato, è stato catturato il quartiere Brazil e nella terza fase l'esercito ha preso il controllo dell'intero confine tra Gaza e l'Egitto, noto come «Corridoio Filadelfia» e quindi ora sta spingendo nel sobborgo nord occidentale di Tel Sultan. Dei 4 Battaglioni della Brigata Rafah di Hamas, due - Yabna e Rafah est - sono considerati smantellati, mentre le capacità degli altri due - Shaboura e Tel Sultan - sono state dimezzate dalle operazioni in corso dell'esercito.

15:18
15:18
Israele: «A Gaza non c'è carestia»

Il portavoce israeliano David Mencer, in un briefing, ripreso dal Guardian, ha affermato che l'Onu e l'Unrwa sono state «irrimediabilmente inefficienti» nella distribuzione degli aiuti a Gaza e che ci sono scorte di aiuti sul lato di Gaza al confine. Mencer sostiene che oggi entra a Gaza più cibo di quanto ne entrasse quotidianamente prima del 7 ottobre, riporta il quotidiano britannico, per il quale la narrazione secondo cui a Gaza c'è la carestia non è vera.

13:53
13:53
Germania: ministra dell'Istruzione sotto attacco per Gaza

Una controversia legata ai finanziamenti accademici e manifestazioni filopalestinesi sta creando un attrito politico fra maggioranza e opposizione in Germania con richieste di dimissioni di una componente del governo di sinistra-centro del cancelliere socialdemocratico (Spd) Olaf Scholz.

La ministra dell'Istruzione, la liberale (Fdp) Bettina Stark-Watzinger, ha chiesto di prepensionare una dei quattro sottosegretari del dicastero, Sabine Döring, a causa della controversia. Una decisione ha suscitato reazioni contrastanti: la Spd l'ha accolta favorevolmente, mentre politici dell'Unione cristiano-democratica e sociale (Cdu-Csu, il principale partito di opposizione) l'hanno criticata chiedendo le dimissioni della stessa ministra.

La questione riguarda e-mail che discutono della possibilità di tagliare i finanziamenti a oltre cento docenti universitari berlinesi che avevano criticato lo sgombero di un sit-in protesta propalestinese. La ministra Stark-Watzinger ha dichiarato di aver appreso di queste e-mail solo recentemente e ha ribadito il suo impegno per la libertà accademica. Esponenti della Cdu-Csu vedono però nella sottosegretaria Doering un capro espiatorio chiedendo invece un cambiamento alla guida del ministero.

12:41
12:41
«A Gaza uccise 37.347 persone»

Il ministero della Sanità del governo di Gaza, governato da Hamas, ha annunciato un nuovo bilancio di 37.347 morti dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese, più di otto mesi fa.

Almeno 10 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato in un comunicato, aggiungendo che 85.372 persone sono state ferite nel territorio palestinese dall'inizio della guerra il 7 ottobre, scatenata dall'attacco di Hamas contro Israele.

11:33
11:33
Al Jazeera: «Nella notte attacchi in tutta Gaza»

Nella notte ci sono stati attacchi in tutta la Striscia di Gaza, dalla città settentrionale di Beit Hanoon fino alla città di Rafah, insieme ad attacchi di artiglieria pesante lungo il confine orientale. Lo riporta Al Jazeera che parla di «pesanti attacchi nelle parti centrali e orientali di Rafah».

Le forze israeliane, scrive Al Jazeera, hanno continuato a demolire le case nella parte orientale e vicino al Corridoio Filadelfia.

Per la tv qatariota, l'esercito israeliano ha effettuato attacchi di artiglieria pesante nel centro di Gaza, compresi i campi profughi di Bureij e Maghazi e la parte sud-orientale della città di Deir el-Balah.

11:20
11:20
«Legate ad Hamas famiglie che avevano ostaggi liberati»

Erano entrambe legate ad Hamas, le due famiglie di Gaza che hanno tenuto i 4 ostaggi israeliani liberati dall'esercito lo scorso 8 giugno. Lo ha riferito il Wall Street Journal (Wsj) secondo cui Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan erano prigionieri della famiglia Al-Jamal, legata da Hamas e considerata una delle più potenti famiglie nel campo profughi di Nuseirat.

Noa Argamani invece era prigioniera della famiglia Abu Nar, anch'essa legata - secondo il Wsj - ad Hamas. I 3 israeliani si trovavano nell'appartamento di Ahmad Al-Jamal, medico di 73 anni e imam della moschea locale, di suo figlio Abdullah - giornalista - di sua nuora e dei loro 3 figli. Nella missione di salvataggio sono stati tutti uccisi, tranne i ragazzi che - secondo un vicino della famiglia citato dal Wsj - sono sopravvissuti.

11:07
11:07
«L'Idf continua con le operazioni a Rafah e nel centro di Gaza»

L'esercito sta continuando le sue operazioni «mirate e basate su informazioni dell'intelligence» a Rafah, nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui «sono state localizzate numerose armi e colpita una serie di strutture dotate di esplosivi che rappresentavano una minaccia per i soldati».

«Contemporaneamente - ha proseguito la stessa fonte - nell'area di Tel Sultan, diversi terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe sono stati eliminati in combattimenti ravvicinati e dai droni».

Oltre che a Rafah, i soldati stanno continuando a operare nella parte centrale di Gaza dove «sono stati eliminati terroristi armati in combattimenti ravvicinati. Distrutte anche una serie di strutture militari che rappresentavano una minaccia per i soldati e usate da Hamas per scopi terroristici».

10:37
10:37
L'Iran chiede un'azione comune dal mondo islamico per fermare Israele

Il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, ha sottolineato la necessità di un'azione comune da parte dei Paesi islamici, soprattutto nell'ambito dell'Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oic), per esercitare pressione su Israele affinché «ponga fine ai suoi crimini a Gaza», durante una telefonata con l'omologo dell'Afghanistan, Amir Khan Muttaqi. Come riferisce Irna, durante la telefonata Bagheri e Muttaqi hanno anche discusso di come espandere la cooperazione tra i due Paesi.

Secondo quanto riportano media regionali, i talebani hanno recentemente assicurato Teheran che nel caso di una dura guerra tra Israele e Hezbollah, manderebbero migliaia di combattenti in Libano. Durante incontri nei mesi scorsi con funzionari di Hamas, i talebani avevano espresso sostegno per i gruppi dei militanti palestinesi.

10:28
10:28
Netanyahu annuncia lo scioglimento del Gabinetto di guerra

Benyamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del gabinetto di guerra. Il premier - secondo i media - ha informato i ministri durante la riunione del Gabinetto di sicurezza politico dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot da quello di guerra.

Secondo le previsioni, Netanyahu continuerà a tenere riunioni limitate a scopo di «consultazione», che si sono già svolte alla presenza dei ministri Yoav Galant, Ron Dermer e del capo dell'Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi.

La decisione - ha spiegato Ynet - è arrivata nell'ambito della richiesta del ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gabir e di quello delle Finanze Bezalel Smotrich, entrambi leader di destra radicale, di voler entrare nel Gabinetto di guerra. Per questo - ha aggiunto - ci saranno riunioni limitate di «consultazione» dalle quali sarà escluso Itamar Ben Gvir che invece fa parte del Gabinetto politico.

10:21
10:21
Israele: manifestanti anti-governativi bloccano le strade

Gli attivisti antigovernativi israeliani continuano le loro proteste per il secondo giorno, parte della loro dichiarata «settimana di disordini» per chiedere nuove elezioni.

Questa mattina i manifestanti hanno bloccato diverse autostrade e incroci in Israele, riferisce The Times of Israel. Ciò include l'autostrada 1, la strada principale che collega Gerusalemme e Tel Aviv, come mostrano diversi post sui social media israeliani.

Secondo il quotidiano, anche gli studenti delle scuole superiori nel centro di Israele hanno organizzato scioperi come parte delle proteste. Questa sera, gli attivisti si riuniranno alla Knesset per una manifestazione, dopo la quale marceranno verso la residenza del premier Benyamin Netanyahu.

09:45
09:45
Consigliere Usa oggi in Israele per la de-escalation

L'alto consigliere presidenziale americano Amos Hochstein arriverà oggi in Israele lunedì per incontri volti a evitare un'ulteriore escalation tra lo Stato ebraico e il Libano, da cui continuano gli attacchi di Hezbollah. Lo ha reso noto un funzionario della Casa Bianca, citato dai media israeliani.

L'obiettivo dell'inviato speciale del presidente Biden, Hochstein, è evitare una escalation militare finale con il Libano. Subito dopo Hochstsein proseguirà per Beirut.

Il suo arrivo nella regione segnala la crescente preoccupazione dell'amministrazione Biden per la situazione di guerra in atto al nord di Israele avviata dagli Hezbollah subito dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre e la risposta di Israele stesso. Più volte definito il 'secondo fronte' di Israele, lo scontro è cresciuto di intensità con uno scambio costante di razzi Hezbollah e raid e numerosi morti da una parte e dall'altra. Israele ha più volte chiesto il rispetto della Risoluzione 1701 dell'Onu che prevede il ritiro di ogni forza armata al di là del fiume Litani nel sud del Libano.

Ieri sera il portavoce militare Daniel Hagari ha denunciato che Hezbollah «ci sta portando sull'orlo di quella che potrebbe essere un'escalation più ampia, con conseguenze devastanti per il Libano e l'intera regione».

09:30
09:30
IDF: «Avanti fino alla sconfitta di Hamas»

«Nonostante le pesanti perdite» degli ultimi giorni «il nostro imperativo è continuare ad andare avanti. State indebolendo la brigata Rafah (di Hamas) e continueremo finché non la sconfiggeremo». Lo ha detto il capo del comando meridionale dell'Idf, generale Yaron Finkelman, incontrando gli ufficiali in servizio nella città di Rafah, nel sud di Gaza, per discutere i risultati operativi e gli sviluppi dell'offensiva contro Hamas.

Secondo quanto ha fatto sapere l'Idf, citato da Times of Israel, durante l'incontro, Finkelman ha fatto riferimento all'esplosione avvenuta a Rafah il giorno prima, dove otto soldati sono rimasti uccisi all'interno di un veicolo corazzato da combattimento Namer.

«Siamo qui dopo un doloroso incidente accaduto ieri - ha detto Finkelman -, abbiamo perso combattenti e comandanti durante l'attacco. Questi sono i nostri migliori figli».

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

«Troppi innocenti sono stati uccisi, inclusi migliaia di bambini. La mia amministrazione sta facendo il possibile per mettere fine alla guerra, liberare gli ostaggi e lavorare verso una soluzione a due Stati, che ritengo sia l'unica strada percorribile per giungere ad una pace duratura fra palestinesi e israeliani». Parole, queste, dette dal presidente statunitense Joe Biden che ha così augurato una buona festa di Eid-al Adha ai musulmani.

Sul fronte militare, intanto, l'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno cinque morti e 13 feriti il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani che stanotte hanno colpito la città di Gaza. Un edificio residenziale è stato colpito in queste ore nel quartiere di Zarqa, dopo che un altro raid avevo centrato una casa nella zona di Sheikh Radwan. Ieri sera altre 9 vittime (tra cui un bambino) a Rafah, nel sud della Striscia. Il bilancio nell'enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 37.337 morti e 85.299 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.