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«Netanyahu dimostra di non volere l'accordo con Biden sul cessate il fuoco»

A sostenerlo è Hamas in una dichiarazione in cui viene sottolineato come Israele voglia soltanto un accordo parziale che prevede unicamente di abbassare le armi per un lasso di tempo limitato – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Netanyahu dimostra di non volere l'accordo con Biden sul cessate il fuoco»
Red. Online
24.06.2024 06:00
22:52
22:52
L'ambasciatore israeliano al Cairo: «Si tratta, ma la tensione è molto alta»

«Proseguono incessanti i contatti diplomatici per la pace a Gaza, ma la tensione in questo momento è molto alta»: lo ha detto all'ANSA l'ambasciatrice israeliana al Cairo, Amira Oron, a margine di un evento promosso dall'Ordine di Malta al Cairo al quale ha partecipato una trentina di ambasciatori e vari rappresentanti di organizzazioni internazionali.

«Si stanno facendo molti sforzi - ha detto la diplomatica - soprattutto, in questo momento, nei confronti di Hamas, ma la tensione è molto alta». La principale preoccupazione di Israele - ha detto - è per il centinaio di ostaggi ancora nelle mani dei «terroristi» a fronte di una proposta di accordo allo studio in cui Israele «ha inserito concessioni senza precedenti». Grande attenzione - ha assicurato - viene data ai rapporti con l'Egitto, «nostro partner fondamentale a cui siamo legati da un accordo di pace». Tuttavia «sugli aiuti deve capire che non si può portare a Gaza qualunque cosa».

Dall'altro lato del confine egiziano, c'è preoccupazione per una futura governance, della Striscia e, tanto per cominciare, anche della Rafah occupata, «di cui Hamas pretende di riconquistare il controllo». E una soluzione a due Stati? «La politica è più complicata di come si vuol far credere - afferma Oron, precisando che scopo di Israele non è la conquista di Gaza ma «l'eliminazione dei terroristi che minacciano Israele da decenni».

17:36
17:36
Il capo dell'IDF: «Abbiamo quasi smantellato Hamas a Rafah»

«Ci stiamo chiaramente avvicinando al punto in cui possiamo dire di aver smantellato la Brigata Rafah, che è sconfitta non nel senso che non ci sono più terroristi, ma nel senso che non può più funzionare come unità combattente».

Lo ha detto il capo di stato maggiore Herzi Halevi in una riunione nell'area di Rafah - nel sud della Striscia - di valutazione della situazione con il comandante del fronte sud Yaron Finkelman.

14:06
14:06
Affare dei sottomarini e navi, Netanyahu riceve l'avviso di indagini

Il premier Benyamin Netanyahu ed altri 4 alti ufficiali hanno ricevuto una lettera-avviso da una Commissione di indagine statale sul cosiddetto affare dei 'sottomarini e navi' acquistati dal gruppo navale tedesco Thyssenkrupp per un valore di 2 miliardi di dollari, che è stato sotto esame per possibile corruzione.

Nella lettera-avviso della Commissione - formata nel 2022 dall'allora premier Natfali Bennett - si informa che i 5 possono essere «negativamente» coinvolti dalle conclusioni dell'inchiesta e che devono nominare entro un mese un legale a loro garanzia. Nel procedimento si sottolinea che Netanyahu ha preso decisioni con «implicazioni significative per la sicurezza» senza un processo decisionale ordinato scavalcando il proprio governo per raggiungere accordi con la Germania.

Il premier ha respinto ogni accusa sostenendo - secondo il suo ufficio - che l'acquisto «sottomarini è un elemento centrale per la sicurezza nazionale di Israele e per garantire la sua esistenza contro l'Iran». Quell'acquisto - ha continuato - «non solo non ha danneggiato la sicurezza del Paese, ma ne garantisce l'esistenza. La storia dimostrerà che il primo ministro Netanyahu aveva ragione anche su questo tema e ha preso le decisioni giuste per la sicurezza di Israele».

12:59
12:59
In Corea Sud accuse di crimini di guerra per 7 politici israeliani

La prima causa per crimini di guerra e crimini contro l'umanità è stata intentata in Corea del Sud contro sette alti funzionari israeliani. Lo ha riferito il sito Ynet secondo cui si tratta del premier Benyamin Netanyahu, del presidente Yitzhak Herzog, del capo di stato maggiore Herzi Halevi, del ministro della Difesa Yoav Galant, di quello degli Esteri Israel Katz, delle Finanze Bezalel Smotrich e della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir.

L'accusa - ha riferito il sito - ha chiesto di perseguire i funzionari israeliani per i crimini che avrebbero commesso durante la guerra. La denuncia è stata presentata alla polizia sudcoreana dall'organizzazione Pspd che fa parte dello schieramento di sinistra della politica del Paese.

10:18
10:18
Israele: «Ucciso un comandante di Hamas»

L'esercito israeliano ha detto che in un raid nella scorsa notte «è stato ucciso Muhammad Salah, un alto comandante di Hamas nella Striscia di Gaza che aveva un ruolo chiave nell'operazione di produzione di munizioni del gruppo».

Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che Salah «ha guidato le operazioni strategiche di Hamas nella Striscia e ha comandato le squadre terroristiche incaricate dello sviluppo di armi».

Nel frattempo l'Idf sta continuando ad operare nell'area di Rafah dove hanno distrutto - secondo la stessa fonte - «diversi imbocchi di tunnel trovati nel quartiere Tel al-Sultan della città».

10:10
10:10
Israele: protesta antigovernativa blocca statale 2 vicino Tel Aviv

Manifestanti antigovernativi in Israele hanno bloccato brevemente la strada statale 2 vicino Tel Aviv con la richiesta di uno sciopero generale contro l'esecutivo di Benyamin Netanyahu. Lo riferiscono i media.

«Con gli ostaggi dimenticati, il nord che brucia e un'altra guerra che minaccia di scoppiare - hanno detto i dimostranti in un comunicato - il governo sta trascurando tutte le nostre vite. Questa è una situazione di emergenza per la quale Netanyahu non è adatto né degno».

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Otto persone sarebbero morte e diverse altre sarebbero rimaste ferite ieri in un attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola vicino alla città di Gaza, utilizzata per distribuire aiuti. Lo riportano i media internazionali, citando fonti palestinesi. Il raid avrebbe centrato parte di un istituto gestito dall'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L'esercito israeliano ha affermato da parte sua che il sito era stato utilizzato dall'Unrwa ma ad oggi veniva usato da militanti di Hamas e della Jihad islamica, aggiungendo di aver preso misure precauzionali prima del bombardamento per ridurre il rischio di danni ai civili. L'Unrwa comunica che sta esaminando i dettagli dell'attacco segnalato prima di fornire ulteriori informazioni.

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma dal canto suo che due operatori sanitari sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in un bombardamento israeliano che nella tarda serata di ieri ha colpito la clinica Daraj, nel centro della città di Gaza. Raid sono stati segnalati nelle stesse ore anche a Khan Younis, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre nell'enclave palestinese è di almeno 37.598 morti e 86.032 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

L'emittente araba Al Jazeera afferma inoltre che più di 20 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante un raid a nordest di Ramallah, in Cisgiordania. L'operazione sarebbe scattata a Silwad. Precedentemente un 12.enne era stato fermato nel corso di un altro raid israeliano a nord di Hebron, sempre secondo Al Jazeera.

Sul fronte opposto, due persone sono rimaste leggermente ferite dopo che due missili anticarro sono stati lanciati ieri sera da Hezbollah in Libano verso la città israeliana di confine di Metulla. Lo rendono noto i media locali, citando l'esercito di Israele.

Hamas, infine, ha rilasciato una dichiarazione in cui descrive le recenti osservazioni di Benjamin Netanyahu come dimostrazione che il primo ministro israeliano vuole solo un «accordo parziale dopo il quale la guerra riprenderebbe» e non la proposta che l'amministrazione Biden «ha cercato di vendere». «La nostra insistenza affinché qualsiasi accordo includesse un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo» delle forze israeliane «era necessaria per bloccare il percorso di Netanyahu», aggiunge Hamas in un comunicato citato dai media arabi. Ieri il premier israeliano ha detto all'emittente Channel 14 che accetterà di sospendere temporaneamente i combattimenti nella Striscia di Gaza per il rilascio di alcuni ostaggi ma che non porrà fine alla guerra finché Hamas non sarà distrutto. In tarda serata poi l'ufficio di Netanyahu ha affermato che è il movimento islamista e non Israele a rifiutare l'accordo di tregua.