News
La diretta
Il premier israeliano ha poi precisato di «non poter dire altro» – Israeliani divisi riguardo agli obiettivi della guerra: il 46,6% degli intervistati in un recente sondaggio «Panels» sostiene che la priorità sia il rilascio degli ostaggi, mentre per il 44,8% la cosa più importante è sconfiggere Hamas – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

21:31
21:31
«Israele propone due mesi pausa per il rilascio ostaggi»
Israele ha consegnato a Hamas tramite i mediatori dell'Egitto e del Qatar una proposta che include fino a due mesi di pausa nei combattimenti nell'ambito di un accordo in più fasi che includerebbe il rilascio dei restanti ostaggi a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti.
20:55
20:55
Gli USA smentiscono attacco Houthi a nave americana in Golfo di Aden
Dirigenti statunitensi hanno smentito l'affermazione delle forze Houthi in Yemen, secondo cui avrebbero effettuato un attacco contro una nave mercantile militare statunitense, la Ocean Jazz, nel Golfo di Aden.
Una fonte del Pentagono, parlando a Fox News, ha liquidato la notizia come propaganda Houthi, aggiungendo che l'esercito americano non sta vedendo o monitorando alcun attacco in questo momento.
20:11
20:11
Katz: «Mai detto di spostare palestinesi su un'isola»
Il ministero degli Esteri israeliano ha smentito che Israel Katz nella riunione dei ministri Ue a Bruxelles abbia «sollevato l'idea di ospitare temporaneamente gli abitanti di Gaza su un isola artificiale nel Mediterraneo».
«Non ha mai detto una cosa simile - ha sottolineato il ministero al Times of Israel - e non c'è tale piano». L'isola artificiale, ha continuato, servirebbe per il controllo dell'ingresso delle merci nella Striscia ed è un'idea che il ministro sostiene da anni.
19:25
19:25
«Indagine su 17enne palestinese-americano morto»
Gli Stati Uniti chiedono a Israele di aprire un'inchiesta urgente sulla morte del 17enne palestinese-americano, ucciso il 19 gennaio in Cisgiordania. Lo afferma il vice portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel. «Abbiamo chiesto l'apertura di un'inchiesta urgente al fine di determinare le cause della sua morte e stabilire le responsabilità», osserva Patel.
19:24
19:24
Decine di ostaggi erano nell'ospedale Khan Yunis
L'ospedale Nasser di Khan Yunis (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) - che oggi è stato circondato da mezzi blindati israeliani - è stato usato da Hamas per fini militari, secondo quanto ha affermato la televisione pubblica Kan.
L'emittente ha citato informazioni di intelligence secondo le quali in passato vi sarebbero stati custoditi decine di ostaggi. Di recente, ha aggiunto Kan, dall'edificio dell'ospedale è stato aperto il fuoco verso militari israeliani.
18:50
18:50
«Abbiamo attaccato un cargo USA nel Golfo di Aden»
Gli Houthi affermano di aver attaccato una nave mercantile americana (la Ocean Jazz) nel Golfo di Aden utilizzando missili. «Le forze armate yemenite continuano a rispondere a qualsiasi aggressione americana o britannica contro il nostro Paese prendendo di mira tutte le fonti di minaccia nel Mar Rosso e nel Mar Arabico», ha affermato il portavoce del movimento filo-iraniano, come riporta Haaretz.
18:10
18:10
Palestina: «Non ci serve nessuna isola artificiale»
«Non abbiamo bisogno di nessuna isola, né naturale né artificiale. Resteremo nel nostro Paese. La terra di Palestina è nostra, di nostra priorità e vi resteremo. E non permetteremo a nessuno di pensare il contrario. Chi vuole partire per abitare in isole artificiali o naturali, ci può andare. Noi, i proprietari di questa terra, ci resteremo e resisteremo per restarci, per i nostri diritti, per avere lo Stato palestinese con capitale Gerusalemme Est».
Lo dice il ministro degli Esteri dell'Anp Riyad Al-Malki a Bruxelles a proposito delle indiscrezioni sul progetto rilanciato da Israel Katz al Consiglio Ue.
17:59
17:59
Sunak critica Netanyahu
Il Regno Unito crede fermamente rispetto al conflitto in Medio Oriente che la soluzione dei due Stati, «con uno palestinese vitale e sovrano che conviva accanto a un Israele sicuro e protetto», sia «la via migliore verso una pace duratura».
Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak, tramite il suo portavoce, inviando un chiaro messaggio all'omologo israeliano Benjamin Netanyahu dopo le sue ultime dichiarazioni del tutto contrarie alla linea dei due Stati, a margine di un incontro previsto con alcune famiglie degli ostaggi in mano ad Hamas che hanno legami col Regno Unito.
Le parole del leader dello Stato ebraico sono state definite «deludenti» dal portavoce di Downing Street, utilizzando lo stesso aggettivo scelto ieri dal ministro della Difesa britannico Grant Shapps. «Chiaramente servirà un lungo percorso per la ripresa e la sicurezza duratura nei Territori palestinesi occupati e in Israele», ha concluso il portavoce.
17:02
17:02
L'operazione a Khan Yunis durerà altri giorni
L'operazione militare a Khan Yunis, nel sud della Striscia, durerà altri giorni con l'obiettivo di colpire i centri di Hamas. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano.
16:49
16:49
Passa la sfiducia dei Laburisti, ma i voti non bastano
La mozione presentata dai Laburisti alla Knesset contro il governo di Benjamin Netanyahu, accusato di «fallimento nel riportare a casa gli ostaggi», è stata approvata con 18 voti a favore e zero contro, ma non ha superato la soglia dei 61 necessari per mettere in crisi l'esecutivo.
La coalizione di maggioranza alla Knesset non ha infatti preso parte al voto lasciando l'aula. Alcuni familiari dei rapiti - presenti nella parte del pubblico - hanno inveito contro il rappresentante del governo, la ministra Mai Golan, che rispondeva sulla mozione a nome dell'esecutivo.
16:26
16:26
Palestina all'UE: «Cessate il fuoco e sanzioni a Netanyahu»
«Sono venuto qui per dire ai miei colleghi Ue che l'azione più importante da intraprendere è il cessate il fuoco. Dobbiamo chiedere collettivamente un cessate il fuoco, non possiamo accettare niente di meno né avere esitazioni. Ogni giorno che mostriamo esitazione vengono uccisi innocenti - donne, bambini, anziani - e questo è inaccettabile».
Lo dice il ministro degli Esteri dell'Anp Riyad Al-Malki a Bruxelles aggiungendo di aspettarsi una condanna delle dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu che «rifiuta la soluzione a due Stati» e «sanzioni» contro lo stesso Netanyahu e quanti «stanno distruggendo le possibilità di una pace in Medio Oriente».
16:01
16:01
Katz propone isola artificiale davanti Gaza, gelo dell'UE
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, nel corso del suo intervento al Consiglio Ue, ha rilanciato l'idea di costruire un'isola artificiale davanti a Gaza, dove costruire il porto e altre strutture fondamentali, mostrando ai colleghi anche dei video. Lo riferiscono diverse fonti qualificate a Bruxelles, riportate dall'agenzia Ansa.
Katz, sostengono fonti europee, avrebbe ventilato l'ipotesi che su questa isola i palestinesi di Gaza potrebbero anche andare a vivere. L'idea risale al 2017, quando Katz era ministro dei Trasporti. Gelo dalla quasi totalità dei ministri europei, che hanno ignorato la proposta israeliana nel giro di tavolo.
15:29
15:29
I parenti delle vittime del rave piantano degli alberi in ricordo degli scomparsi
Un migliaio di persone tra amici e familiari dei ragazzi trucidati al rave da Hamas il 7 ottobre hanno voluto ricordare i loro cari piantando 200 alberelli nella stessa zona dove si consumò la strage. Lo pubblica il sito online de The Times of Israel.
Quel giorno, all'alba, quando la festa stava già finendo, decine di uomini di Hamas uccisero 364 persone con colpi di arma da fuoco, bastonate o bruciate vive. Altri 40 giovani sono stati invece presi in ostaggio e portati nella Striscia di Gaza, che si trova a 5 chilometri di distanza.
Ora, nel parcheggio a un passo dal luogo della festa, dove si trova ancora la terra bruciata dal fuoco dei terroristi, cresceranno delle piante.
La piantagione degli alberi, nella tradizione, avviene giorni prima della festa ebraica di Tu Bishvat, o nel quindicesimo giorno del mese ebraico di Shvat, chiamato anche il capodanno ebraico per gli alberi, contrassegnato da un pasto festivo a base di frutta e noci.
14:17
14:17
Netanyahu: «Israele ha una proposta sugli ostaggi»
Israele «ha una proposta sugli ostaggi». Lo ha annunciato Benyamin Netanyahu che tuttavia ha spiegato di «non poter dire altro».
Il premier israeliano - che ha incontrato alla Knesset alcuni rappresentanti delle famiglie degli ostaggi - ha aggiunto che «contrariamente a quanto è sostenuto non c'è una proposta sincera da parte di Hamas». «Voglio dirlo - ha aggiunto - nella maniera più esplicita, anche perché ci sono molte notizie non corrette che di sicuro vi causano dolore».
14:09
14:09
L'esercito israeliano assedia il palazzo della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis
L'esercito israeliano ha stretto d'assedio l'edificio centrale della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis (a sud di Gaza) e ha di fatto paralizzato tutte le sue attività, incluse quelle della unità di ambulanze.
Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa, secondo cui carri armati circondano l'edificio e tiratori scelti sono appostati sui tetti di edifici vicini.
Fonti locali aggiungono che nelle immediate vicinanze dell'edificio (alto otto piani) ci sono migliaia di sfollati, che non possono più spostarsi in alcuna direzione. Le fonti aggiungono che nelle strade in prossimità ci sono corpi di persone, ma questa informazione non ha ancora avuto conferma.
11:55
11:55
Pochissimi i coloni condannati per reati di carattere ideologico
Dal 2005 solo il 3 per cento delle indagini della polizia circa attività violente di carattere ideologico in Cisgiordania da parte di israeliani verso palestinesi si sono concluse con condanne totali o parziali. Lo afferma la Ong israeliana Yesh Din.
Di queste 1664 indagini, precisa, l'81 per cento si sono concluse con un nulla di fatto. Fra gennaio e settembre 2023, aggiunge Yesh Din, si sono avuti 160 casi di attacchi di coloni contro palestinesi, ma il 57,5% delle vittime hanno preferito non sporgere denuncia, per sfiducia o per paura. La debolezza degli apparati di Stato, sostiene la Ong, «è sistematica e deliberata»
10:44
10:44
Hacker attaccano il sito del ministero degli Affari sociali libanese
Nel terzo attacco informatico in sole due settimane, stamani il sito Internet del ministero degli Affari sociali libanese è stato messo fuori uso da quello che viene definito un «bombardamento hacker». Lo riferiscono i media di Beirut.
Solo ieri, il sito del Parlamento libanese era stato vittima di un attacco di pirati informatici ma il danno era stato riparato in poche ore.
Due settimane fa, il sistema di avviso ai passeggeri dell'aeroporto di Beirut, tramite pannelli digitali, era stato colpito da un attacco hacker assieme al sistema di distribuzione dei bagagli, rimasto fuori uso per diversi giorni. Nell'attacco contro i pannelli digitali dell'aeroporto era apparsa una rivendicazione di gruppi fondamentalisti cristiani libanesi che accusavano gli Hezbollah di aver portato il Libano in guerra contro Israele.
10:41
10:41
Giordania: «L'UE deve chiedere un cessate il fuoco»
«Ci aspettiamo che l'UE chieda un cessate il fuoco e lavori con noi per raggiungere un piano concreto per la soluzione a due Stati, il momento è ora». Lo ha detto Ayman Hussein Abdullah Al Safadi, ministro degli Esteri giordano.
«Israele con la sua politica sta condannando la regione ad anni di conflitto: il mondo è per la soluzione a due Stati e Israele sta sfidando la comunità internazionale, è ora di prendere delle misure, la pace va imposta», ha aggiunto.
«Israele sta indebolendo la soluzione dei due Stati. L'unico modo per garantire la sicurezza per tutti è la soluzione a due Stati. Il governo israeliano ha detto no, e così sta sfidando l'ordine internazionale», ha aggiunto il ministro degli Esteri della Giordania, presente a Bruxelles assieme al suo omologo egiziano, al ministro degli Esteri saudita e ai titolari della diplomazia israeliano e palestinese.
10:38
10:38
Sale a 13 il bilancio dei morti nel raid di Israele su Damasco
È salito a 13 il numero delle persone uccise sabato scorso in Siria, nella capitale Damasco, nel raid aereo attribuito a Israele.
Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria secondo cui ai cinque pasdaran iraniani, tra cui tre alti ufficiali, si aggiungono quattro rappresentanti siriani di unità combattenti filo-iraniane, due esponenti libanesi di Hezbollah e un capo milizia iracheno. A questi militari si aggiunge un civile siriano.
Il raid israeliano è avvenuto nel quartiere residenziale di Mezze, a ovest del centro storico di Damasco e una delle zone più benestanti della capitale.
08:40
08:40
Mozione di sfiducia per il governo Netanyahu
I laburisti israeliani, 4 seggi su 120 alla Knesset, presenteranno oggi una mozione di sfiducia - la prima dall'inizio della guerra - contro il governo di Benyamin Netanyahu a causa «del suo fallimento nel riportare a casa gli ostaggi» trattenuti da Hamas a Gaza.
Lo ha fatto sapere il partito sottolineando che «il governo non sta prendendo le necessarie decisioni per salvarli e portarli indietro».
I laburisti - guidati da Merav Michaeli - hanno detto di attendersi che i partiti di opposizione «sostengano la mozione di sfiducia», anche se le possibilità che questa passi sono scarsissime.
08:38
08:38
Borrell: «Quando i morti saranno troppi?»
«La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore, non c'è cibo, medicine e le persone sono sotto le bombe. Alcuni ministri accettano che ci sono troppe vittime civili ma quando troppo è troppo? Oggi parleremo anche di questo». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell Sto arrivando al consiglio affari esteri.
«Non è il modo di condurre un'operazione militare, e lo dico nel rispetto delle vittime del 7 ottobre», ha aggiunto. «D'ora in poi si deve parlare di soluzione a due stati e non processo di pace, le parole sono importanti».
«So che Israele non è d'accordo ma è inaccettabile, come ha detto il segretario generale dell'Onu. Quindi dobbiamo discutere. Qual è la loro soluzione? Cacciare la gente da Gaza? Ucciderli tutti? Israele sta suscitando odio per generazioni», ha precisato. «Hamas è uno degli ostacoli alla soluzione a due Stati, ma non il solo. Dobbiamo lavorare con il mondo arabo e discutere fra noi gli approcci per ottenere passi avanti».
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
Gli israeliani sono divisi riguardo agli obiettivi della guerra, a sostenerlo è un sondaggio «Panels» condotto martedì e mercoledì scorsi. Il 46,6% degli intervistati sostiene infatti che la priorità sia il rilascio degli ostaggi, mentre per il 44,8% la cosa più importante è sconfiggere Hamas. Entrambi i fronti, comunque, sono concordi sul fatto che il modo migliore per garantire il rilascio degli ostaggi sia esercitare forte pressione militare su Hamas.
I familiari di alcune persone prese in ostaggio da Hamas, intanto, si sono piazzati con delle tende davanti alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. «Siamo rimasti scioccati nel sentire che il primo ministro ha deciso di sacrificare i nostri familiari lasciandoli al loro terribile destino nelle fauci dei mostri di Hamas» hanno dichiarato a Channel 12.
Sul fronte bellico, infine, nella notte si sono registrati attacchi a Khan Yunis. L’operazione militare condotta dall’esercito israeliano avrebbe causato delle vittime.