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Netanyahu: «Metà degli ostaggi a Gaza è ancora in vita»

Il premier israeliano è intervenuto a una seduta a porte chiuse in Commissione Esteri e Sicurezza della Knesset, come riferisce la tv Kan – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu: «Metà degli ostaggi a Gaza è ancora in vita»
Red. Online
22.09.2024 07:00
17:30
17:30
Guterres: «Il Libano rischia di diventare una nuova Gaza»

Il Libano «rischia di diventare una nuova Gaza»: lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un'intervista con la Cnn alla vigilia dell'Assemblea Generale.

Il 75enne si è espresso anche sulla situazione a Gaza. «Per me è chiaro che nessuna delle due parti in guerra è interessata a un cessate il fuoco: e questo è una tragedia, perché questo è un conflitto che deve finire». Secondo il segretario generale dell'Onu «né il governo di Israele né Hamas vogliono davvero il cessate il fuoco».

17:25
17:25
Netanyahu: «Metà degli ostaggi a Gaza è ancora in vita»

«Metà degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza è ancora in vita». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu intervenendo a una seduta a porte chiuse in Commissione Esteri e Sicurezza della Knesset, come riferisce la tv Kan. Riferendosi al futuro di Gaza, Netanyahu ha sottolineato: «Per me il governo militare non è l'obiettivo. Non annettiamo Gaza».

17:24
17:24
Israele: anche domani scuole chiuse al nord

Le scuole nel nord di Israele rimarranno chiuse anche domani: lo ha comunicato il ministero dell'Istruzione, come riporta il Times of Israel.

Le lezioni si terranno a distanza e non si terranno attività in presenza, comprese gite scolastiche e attività extrascolastiche. Le aree colpite dai razzi di Hezbollah includono Haifa e aree a nord, tra cui il Golan, la Galilea, la valle del Giordano e comunità lungo il confine libanese.

16:18
16:18
Hezbollah celebra i funerali solenni del leader Aquil

Nella grande piazza chiamata Shura, che significa «consiglio», si svolgono oggi a Danieh, alla periferia sud di Beirut, la roccaforte di Hezbollah, i funerali solenni del comandante dell'unità di forze speciali Radwan Ibrahim Aquil, ucciso nel raid israeliano di venerdì scorso durante una riunione con altri 16 miliziani.

La Bbc racconta che migliaia di sostenitori di Hezbollah si sono radunati portando la foto del comandante ucciso e le bandiere palestinese, libanese, iraniana e di Hezbollah. Viene suonata una canzone che parla del «martirismo subito lungo il cammino verso Gerusalemme».

Si tratta, secondo Bbc, di un evento molto più imponente del funerale tenutosi per Fuad Shukr, il secondo in comando del gruppo, assassinato in un attacco aereo israeliano a Dahieh a luglio.

File di sedie di plastica sono disposte di fronte a un tappeto rosso. I religiosi sciiti con turbanti bianchi sono seduti in prima fila. Molti uomini sono vestiti tutti di nero, con fasce gialle di Hezbollah attorno al collo.

Il vice segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, è in prima fila mentre miliziani in uniforme da combattimento e berretti rossi sono sull'attenti di fronte alla banda, tenendo in mano la bandiera gialla e verde di Hezbollah.

15:59
15:59
Casa Bianca: l'escalation non è nell'interesse di Israele

«Un'escalation militare non è nell'interesse di Israele». Lo ha detto la Casa Bianca a proposito della crisi in Libano.

«Non crediamo che l'escalation di questo conflitto militare sia nel loro interesse», ha detto alla Abc News il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. «Questo è ciò che diciamo direttamente ai nostri omologhi israeliani», ha sottolineato, ribadendo che secondo il governo americano l'unica soluzione è la diplomazia.

15:05
15:05
Hezbollah: «Nuova fase con Israele, pronti a ogni scenario»

Il portavoce di Hezbollah Hassan Fadlallah ha affermato che il conflitto tra il gruppo militante e Israele è ora entrato in una «nuova fase» e ha confermato che continueranno gli attacchi fino a quando non ci sarà un cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Lo riporta la bbc.

Parlando al funerale di un membro di Hezbollah uccisi nell'attacco di venerdì, Fadlallah ha detto: «Abbiamo una resistenza forte e capace. Tutte le opzioni sono sul tavolo, siamo pronti per qualsiasi scenario».

15:04
15:04
Al Jazeera: «L'irruzione di Israele è un atto criminale»

Al Jazeera ha denunciato l'irruzione «criminale» effettuata da Israele nel suo ufficio in Cisgiordania. Lo si legge in una nota dell'emittente, dopo che i militari dell'Idf sono entrati nella sede di Ramallah per notificare la chiusura di 45 giorni.

14:48
14:48
Israele: torna il caos giustizia, oggi scade il termine per le nomine

La parlamentare israeliana Karine Elharrar ha scritto al ministro della Giustizia Yariv Levin dicendogli che il suo comportamento sarà ritenuto «in oltraggio alla Corte» se non annuncerà i nomi dei candidati alla presidenza della Corte Suprema nella gazzetta ufficiale dello Stato entro la fine della giornata, come ha ordinato l'Alta Corte di Giustizia due settimane fa.

«Qualsiasi passo diverso dall'accettazione della sentenza e dalla sua esecuzione costituirebbe un abuso irresponsabile della vostra posizione, contravverrebbe alla legge e porterebbe all'anarchia», ha affermato Elharrar, che è rappresentante dell'opposizione nel Comitato di selezione giudiziaria, composto da nove membri, presieduto da Levin e responsabile di tutte le nomine giudiziarie, compreso il presidente della Corte Suprema.

Un portavoce di Levin ha rifiutato di dire se il ministro pubblicherà i nomi dei candidati entro la fine della giornata. Il ministro ha dichiarato dopo la sentenza che avrebbe boicottato il presidente entrante, sebbene non abbia detto che avrebbe sfidato l'ordine della Corte. Fonti a lui vicine hanno suggerito che sta prendendo in considerazione soluzioni legislative alternative alla sentenza.

12:51
12:51
Hamas: «41.431 morti a Gaza dall'inizio della guerra»

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che almeno 41.431 persone sono state uccise nella guerra. Il bilancio include 40 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, mentre 95.818 persone sono rimaste ferite dall'inizio del conflitto.

12:44
12:44
La Resistenza islamica in Iraq rivendica gli attacchi verso Israele

La Resistenza Islamica in Iraq (Iri) afferma di essersi unita all'attacco notturno di Hezbollah, lanciando droni e missili verso Israele dall'Iraq. Lo riporta la Bbc.

In una serie di dichiarazioni, la milizia con base in Iraq ha affermato di aver lanciato due attacchi separati in località non specificate in Israele, tra cui l'attacco a «obiettivi nel nord di Israele all'alba con missili da crociera Al-Arqab».

In un'ulteriore dichiarazione si afferma che il gruppo ha colpito un «obiettivo vitale» in Israele utilizzando dei droni, secondo gli specialisti di lingua araba della BBC Monitoring.

12:17
12:17
«I vertici di Hezbollah stavano discutendo l'invasione di Israele»

L'incontro di venerdì dei vertici militari di Hezbollah e delle forze d'élite Radwan a Beirut aveva lo scopo di discutere i piani per un'invasione di terra in Israele: lo ha detto una fonte vicina al gruppo sciita filoiraniano al sito arabo-americano al Monitor.

Secondo la fonte, i comandanti senior di Hezbollah stavano discutendo del piano come risposta agli attacchi con cercapersone e altri dispositivi wireless avvenuti martedì e mercoledì.

I missili israeliani hanno colpito il palazzo della capitale libanese dove si teneva il meeting uccidendo il capo militare Ibrahim Aqil e circa 15 altri comandanti.

11:56
11:56
«Allarmi continui nel nord di Israele per i razzi dal Libano»

Le sirene suonano continuamente questa mattina nel nord di Israele per il lancio di razzi dal Libano. Stando alle informazioni dell'esercito (Idf) negli ultimi venti minuti l'allarme è scattato tre volte, i residenti di Manara, Margaliot, Kiryar Shmona e Yiftah sono nei rifugi.

L'Idf ha fatto sapere che da ieri sera sono stati lanciati verso Israele circa 150 razzi, missili da crociera e droni. Gli attacchi missilistici provenivano dal Libano e puntavano verso il nord di Israele, mentre i droni e i missili da crociera provenivano dall'Iraq.

L'esercito afferma che il sistema di difesa aerea dell'aeronautica militare israeliana ha avuto un alto tasso di intercettazione durante gli attacchi, con solo una manciata di casi di impatti diretti e caduta di schegge che hanno causato feriti e danni.

11:55
11:55
Herzog respinge le accuse a Israele riguardo alle esplosioni in Libano

Il presidente israeliano Isaac Herzog, intervistato da Sky News britannica, alla richiesta di un commento sulle accuse rivolte a Israele riguardo alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie in Libano la scorsa settimana ha respinto ogni legame con tali operazioni, affermando: «Rifiuto categoricamente qualsiasi connessione con questa o quella operazione».

Il presidente ha invece parlato dell'attacco, attribuito da Israele a Hezbollah, che a luglio ha colpito Majdal Shams sul Golan. In quell'attacco, almeno 12 persone, inclusi bambini, sono state uccise. Herzog ha sottolineato che Israele «ha il diritto di difendersi».

Herzog ha anche aggiunto che Israele «non vuole la guerra» con il Libano, affermando che il conflitto è stato «istigato» dagli agenti iraniani nella regione, inclusi Hezbollah e gli Houthi dello Yemen, così come Hamas a Gaza.

«Israele sta combattendo per il suo benessere, la sua esistenza, i suoi cittadini. Questo è quello che stiamo facendo. E stiamo facendo qualunque cosa sia giusta da fare,» ha detto, aggiungendo che il Libano è ostaggio di Hezbollah, che ha definito «organizzazione terroristica».

«È armato fino ai denti dall'impero iraniano del male,» ha detto, sottolineando che Israele vuole riportare gli ostaggi israeliani da Gaza e far tornare i cittadini israeliani «nelle loro case al confine con il Libano».

Herzog ha inoltre affermato che il capo militare di Hezbollah Ibrahim Aqil e gli altri comandanti uccisi a Beirut venerdì «si erano riuniti per pianificare un attacco a Israele come il massacro del 7 ottobre».

11:54
11:54
«Hezbollah ha colpito aree civili con 2 milioni di residenti»

Hezbollah ha ampliato la portata dei suoi attacchi missilistici durante la notte, includendo la vasta area di Haifa e la valle di Jezreel, dove vivono due milioni di israeliani. Dopo che ieri sera l'esercito (Idf) ha cambiato le linee guida di sicurezza per i civili nell'area, centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per raggiungere i rifugi durante gli allarmi nella notte e nella mattinata, come riferiscono i media locali. L'Idf ha affermato che i razzi lanciati da Hezbollah dal Libano erano diretti «contro aree civili».

10:35
10:35
«Sette morti nei raid israeliani al centro e al sud di Gaza»

Sette palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani nel centro e sud di Gaza questa mattina. Lo riporta Al Jazeera.

La Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) ha recuperato i corpi di quattro vittime nell'area di al-Attatirah a est di Rafah nella parte meridionale di Gaza in seguito ai bombardamenti israeliani, secondo l'agenzia di stampa Wafa citata dall'emittente araba.

Altre due persone sono state uccise a Khuza'a a est di Khan Younis dopo essere state colpite da proiettili di artiglieria, mentre un altro palestinese è stato ucciso a ovest del campo profughi di Nuseirat nella parte centrale di Gaza.

10:10
10:10
Gruppi filo-Iran iracheni: «Lanciati droni su Israele»

Con un comunicato, gruppi armati filo-iraniani in Iraq hanno rivendicato un lancio di droni su Israele. L'esercito israeliano ha dal canto suo affermato di aver intercettato «molteplici obiettivi aerei sospetti» provenienti dall'Iraq durante la notte.

«I combattenti della Resistenza islamica dell'Iraq hanno preso di mira domenica mattina una posizione strategica nei territori occupati usando droni», ha affermato la coalizione irachena in una dichiarazione su Telegram, riferendosi a Israele e aggiungendo che è stato effettuato «a sostegno del nostro popolo a Gaza». L'attacco non ha causato feriti, secondo l'esercito israeliano.

La Resistenza islamica dell'Iraq, una libera alleanza di gruppi sostenuti dall'Iran, ha rivendicato diversi attacchi con droni contro Israele negli ultimi mesi, che sono stati tutti intercettati secondo l'esercito dello Stato ebraico.

09:11
09:11
«Il bilancio dei raid israeliani sale a 45 morti»

Il bilancio dei raid israeliani su Beirut di venerdì, in cui sono stati uccisi diversi comandanti e combattenti di Hezbollah, è salito a 45 morti. Lo ha reso noto il governo libanese.

09:10
09:10
Pezeshkian critica l'atteggiamento dell'Onu verso Israele

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha criticato l'atteggiamento delle Nazioni Unite di fronte agli attacchi israeliani, affermando che se l'Onu svolgesse correttamente il proprio ruolo, nessun Paese, come Israele, potrebbe bombardare altri Stati, uccidere civili e distruggere abitazioni sotto il pretesto di colpire presunti terroristi.

Prima della sua partenza per New York per partecipare alla 79a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Pezeshkian ha dichiarato, citato dall'Irna, che «alcune nazioni, che si definiscono difensori dei diritti umani», sostengono le affermazioni di Israele, affermando che gli attacchi miravano a colpire terroristi, ma ha sottolineato che «questo non è vero».

08:30
08:30
Hezbollah annuncia la morte di un altro miliziano

Hezbollah ha annunciato la morte di un suo miliziano, ucciso «sulla strada per Gerusalemme», termine con cui il gruppo definisce gli agenti uccisi negli attacchi israeliani. Il suo nome è Muhammad Ubaid ed è originario del villaggio di al-Ansar, nel distretto di Baalbek. Con la sua morte, il bilancio delle vittime del gruppo durante i combattimenti in corso con Israele sale ad almeno 502.

Lo scrive The Times of Israel, precisando che le circostanze della morte non sono state rese pubbliche da Hezbollah.

08:29
08:29
L'esercito israeliano chiude la sede di Ramallah di Al Jazeera

Militari dell'esercito israeliano hanno fatto irruzione nella sede di Ramallah di Al Jazeera per notificare la chiusura per 45 giorni. L'ingresso dei militari negli uffici della Cisgiordania è stato testimoniato in diretta dalla stessa emittente qatariota.

07:00
07:00
Il punto alle 7.00

Dopo l'ondata di attacchi israeliani, questa mattina Hezbollah ha risposto con una raffica di missili che sono penetrati più in profondità nel territorio israeliano rispetto alla maggior parte delle salve precedenti. Hezbollah afferma in particolare di aver colpito complessi industriali militari in Israele in risposta alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie dei giorni scorsi che hanno provocato decine di morti e migliaia di feriti. «In una prima risposta» alle esplosioni, Hezbollah «ha bombardato i complessi industriali militari di Rafael» nel nord di Israele con «decine» di razzi, afferma il partito di Dio in un comunicato.

Dal canto suo, l'esercito israeliano ha dichiarato che più di 100 razzi sono stati lanciati dal Libano nelle prime ore di stamane, aggiungendo che i servizi antincendio stavano lavorando per spegnere gli incendi provocati dai proiettili caduti. L'esercito ha affermato che «circa 85 razzi sono stati identificati mentre dal Libano arrivavano in territorio israeliano» a partire da poco dopo le 6 del mattino locali, mentre in un precedente attacco iniziato poco prima delle 5 del mattino, «circa 20 razzi sono stati identificati mentre arrivavano dal Libano».