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Diversi morti nel nord di Israele per un razzo lanciato dal Libano

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha convocato una riunione di sicurezza con i vertici militari tra cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi e i responsabili del fronte nord – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Diversi morti nel nord di Israele per un razzo lanciato dal Libano
Red. Online
27.07.2024 08:00
00:02
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«Identificato il comandante di Hezbollah dietro l'attacco»

Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'IDF, ha dichiarato che l'attacco a Majdal Shams è stato diretto da Ali Muhammad Yahya, comandante di un sito di lancio di razzi nell'area di Chebaa nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. «Nonostante i suoi tentativi di negare, Hezbollah è responsabile del massacro a Majdal Shams e dell'uccisione di bambini e ragazzi sul campo di calcio», ha ribadito Adraee.

23:52
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Salgono a 12 i morti nell'attacco a Majdal Shams

Il bilancio delle vittime dell'attacco sulla città di Majdal Shams, sulle alture del Golan, è salito a 12. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce dell'IDF, Daniel Hagari, citato dal Times of Israel.

Secondo il portavoce, il razzo che ha colpito il campo da calcio è stato identificato come «un razzo Falaq-1 fabbricato in Iran, con una testata di oltre 50 chilogrammi di esplosivo».

«I risultati forensi sulla scena indicano questo razzo. Viene utilizzato solo dal gruppo terroristico Hezbollah», ha affermato Hagari.

23:03
23:03
Gallant: Israele «colpirà duramente il nemico»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto al telefono al leader spirituale della comunità drusa di Israele, lo sceicco Muafak Tarif, che Israele «colpirà duramente il nemico» in risposta al mortale attacco missilistico di Hezbollah. Lo ha riferito lo stesso Gallant su X aggiungendo di aver parlato con Tarif per «condividere il profondo dolore che ha colpito la comunità drusa e l'intera nazione israeliana. Nella mia conversazione con lo sceicco, ho sottolineato: colpiremo duramente il nemico».

22:19
22:19
Gabinetto sicurezza Israele su Libano domani nel pomeriggio

Il gabinetto di sicurezza, convocato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, si riunirà domani alle 15. La riunione - secondo i media - si terrà subito dopo il rientro di Netanyahu dagli Stati Uniti, rientro che il premier ha anticipato.

22:05
22:05
Hezbollah «pagherà un prezzo alto»

Hezbollah «pagherà un prezzo alto». Lo ha detto, citato di media, il premier il premier Benjamin Netanyahu dopo l'attacco dal Libano su Majdal Shams.

22:00
22:00
Netanyahu si rivolge alla comunità drusa

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato con il leader spirituale della comunità drusa, lo sceicco Muafak Tarif esprimendo profondo shock per l'omicidio di bambini e ragazzi innocenti da parte di Hezbollah.

Il premier ha chiesto di trasmettere, a nome dell'intera nazione di Israele, le condoglianze inviate dal profondo del cuore alle famiglie delle persone assassinate e all'intera comunità drusa. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro.

21:59
21:59
Vertici difesa hanno presentato a Gallant opzioni militari

I vertici militari hanno presentato al ministro della difesa Yoav Gallant «opzioni per un'azione contro gli Hezbollah». Le proposte sono state avanzate durante la riunione tra Gallant e il capo di stato maggiore dell'esercito e il comandante del fronte del nord dopo l'attacco dei miliziani sciiti a Majdal Shams.

Lo ha fatto sapere il suo ufficio secondo cui Gallant «ha stabilito le linee di condotta e ha impartito istruzioni di conseguenza all'apparato di difesa», senza fornire ulteriori dettagli.

21:08
21:08
Sono 11 le vittime nel villaggio druso-israeliano

È salito a 11 il numero delle vittime provocate del razzo lanciato nel pomeriggio dal Libano sulla cittadina druso-israeliana di Majdal Shams nel nord di Israele, come rende noto Magen David Adom, il pronto intervento israeliano.

21:08
21:08
Netanyahu convoca gabinetto di sicurezza

Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza israeliano immediatamente al suo rientro dagli Usa che ha anticipato. Lo fa sapere l'ufficio del premier.

21:01
21:01
Il Libano condanna gli attacchi sulle alture del Golan

Il Libano ha condannato gli attacchi contro i civili che hanno provocato almeno dieci morti sulle alture del Golan, in Israele.

21:01
21:01
«Sono bambini e ragazzi le 10 vittime del razzo lanciato dal Libano»

«Sono bambini e ragazzi le 10 vittime del razzo lanciato dal Libano sulla cittadina druso-israeliana di Majdal Shams nel nord di Israele. Hezbollah è responsabile dell'eccidio di bambini innocenti. Ci sono 30 feriti di cui 6 in condizioni gravi. Questo è l'incidente più grave che ha colpito la popolazione civile» da quando Hezbollah ha cominciato a sparare contro Israele dopo il 7 ottobre. Lo ha detto alla televisione israeliana il portavoce delle forze di difesa (Idf) Daniel Hagari.

20:19
20:19
Netanyahu accelera i tempi per il rientro in Israele

Il premier Benyamin Netanyahu sta accelerando i tempi per rientrare «il più rapidamente possibile» in Israele dagli Usa dopo la notizia dell'attacco a Majdal Shams. Lo ha reso noto l'ufficio del premier stesso.

19:53
19:53
È salito a 10 il bilancio dei morti a Majdal Shams

È salito a 10 il bilancio dei morti causati dal lancio del razzo dal Libano sulla cittadina druso-israeliana di Majdal Shams nel nord del Paese. Lo ha detto, citato dai media, il capo del Pronto soccorso israeliano Eli Bin secondo cui tra i feriti almeno 6 sono in gravi condizioni.

19:01
19:01
9 morti in Israele per attacco dal Libano, anche bimbi

Ci sono 9 morti, tra cui bambini nell'attacco dal Libano su Majdal Shams, cittadina druso israeliana al confine. Lo riportano i media israeliani che parlano di oltre 30 feriti.

Dopo l'attacco dal Libano sul nord di Israele, il ministro della difesa Yoav Gallant sta tenendo una riunione di sicurezza con i vertici militari tra cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi e i responsabili del fronte nord.

18:42
18:42
Quattro militanti di Hezbollah uccisi in raid di Israele

Quattro combattenti Hezbollah filo-iraniani sono stati uccisi in un attacco israeliano contro una città di confine nel sud del Libano: lo ha riferito una fonte della sicurezza all'Afp. «Quattro combattenti di Hezbollah sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha colpito la città di Kfar Kila», ha dichiarato la fonte a condizione di anonimato.

Anche Hezbollah ha annunciato che quattro dei suoi membri sono stati uccisi dal fuoco israeliano, senza fornire ulteriori dettagli.

18:04
18:04
Il premier irlandese bacchetta Israele

«Violenza brutale e inconcepibile»: è l'accusa mossa contro Israele dal primo ministro irlandese, Simon Harris, dopo che il ministero della Sanità di Gaza - controllato da Hamas - ha dichiarato l'uccisione di 30 persone in un attacco israeliano contro una scuola.

«Quest'ultimo attacco contro una scuola da parte dell'esercito israeliano è un'ulteriore dimostrazione di violenza brutale e inconcepibile», ha dichiarato Harris in un comunicato.

«Prendere di mira un'area popolata da famiglie sfollate è disumano e spregevole», ha aggiunto. Israele ha riferito di aver attaccato «terroristi» presenti nel complesso scolastico.

Harris ha detto che «Israele continua a fare un uso sproporzionato della forza e si sta impegnando in una guerra che sta provocando un livello inaccettabile di morti e feriti tra i civili, soprattutto tra i bambini». Il leader irlandese ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco immediato, insieme al rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e al «libero accesso degli aiuti» a Gaza.

«Lo spargimento di sangue e la sofferenza devono finire», ha insistito Harris, la cui critica arriva due mesi dopo che l'Irlanda ha riconosciuto uno Stato di Palestina insieme a Spagna e Norvegia. Questa mossa ha inasprito i legami già tesi con Israele.

16:51
16:51
«Israele avrebbe consegnato la proposta sulla tregua e il rilascio degli ostaggi»

Negoziatori israeliani hanno trasmesso agli USA la proposta «aggiornata» per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito il sito Walla secondo cui nella proposta sono contenute le condizioni sollevate dal premier Benjamin Netanyahu. Tra queste, il meccanismo di controllo per impedire il passaggio dal sud al nord di Gaza di miliziani.

Domani a Roma è atteso un vertice tra la delegazione israeliana, guidata dal capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar, Mohammed Al-Thani, e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal.

L'inoltro della proposta entro due giorni era stato annunciato da Netanyahu dopo la riunione con il presidente Joe Biden alla Casa Bianca. Netanyahu incontrando le famiglie degli ostaggi, sempre a Washington, aveva detto che «non avrebbe ritardato l'intesa» e che sarebbe stata presentata la proposta ad Hamas entro quel lasso di tempo.

Tra le nuove condizioni su cui il premier ha più insistito c'è anche quella della permanenza del controllo israeliano del 'Corridoio Filadelfia', la striscia di terra tra Gaza e l'Egitto, per impedire il contrabbando di armi di Hamas come avvenuto nei passati anni.

16:44
16:44
Hamas: «L'Occidente costringa Israele a mettere fine ai massacri»

«L'occupazione continua a commettere massacri contro i civili senza alcuna deterrenza e con la copertura criminale fornita dall'amministrazione americana. Invitiamo la comunità internazionale e le Nazioni Unite a rompere la politica del silenzio e ad adottare misure per costringere l'occupazione a porre fine ai suoi crimini».

Lo afferma Hamas in una dichiarazione con cui condanna l'attacco aereo israeliano che, secondo quanto riferito, ha ucciso oggi decine di persone dopo aver colpito una scuola utilizzata dagli sfollati a Deir Al-Balah, nella zona centrale di Gaza. Lo riporta il Guardian.

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che la scuola ospitava circa 4'000 sfollati che vi avevano trovato rifugio.

14:37
14:37
Ministero della Sanità di Hamas: «I morti a Gaza sono 39.258»

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a 39.258, di cui 83 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 90.589, secondo la stessa fonte.

14:33
14:33
Mezzaluna Rossa, al via le operazioni per trasportare aiuti a Gaza

La Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai settentrionale ha detto che sono iniziate le operazioni per il trasporto di 5340 tonnellate di aiuti umanitari dal porto di Al-Arish, attraverso il terminal di Kerem Shalom, diretti alla Striscia di Gaza dove arriveranno nei prossimi giorni. Lo riferisce il responsabile della Mezzaluna rossa, Khaled Zayed.

La nave è arrivata ieri come parte dell'operazione 'Gallant Knight 3', dopo aver lasciato il porto emiratino di Fujairah quindici giorni fa con un carico di 4750 tonnellate di cibo e 590 tonnellate di materiali per l'accoglienza.

La Mezzaluna Rossa degli Emirati, la Fondazione Zayed bin Sultan Al Nahyan per le opere caritatevoli e umanitarie e la Fondazione Khalifa bin Zayed Al Nahyan per le opere umanitarie hanno contribuito a mettere in sicurezza il carico della nave con l'utilizzo di 313 camion.

14:31
14:31
Hamas: «A Deir al-Balah 30 morti e 100 feriti»

Il ministero della Sanità di Hamas a Gaza, citato dai media, ha riferito che «30 persone sono state uccise e più di 100 ferite» nel raid delle Forze di difesa israeliane (Idf) a Deir al-Balah, nel centro della Striscia.

Secondo la stessa fonte si «è trattato di un attacco ad un ospedale da campo» che si trova accanto «alla scuola colpita». L'Idf ha spiegato di aver colpito il complesso scolastico nel quale «c'era un centro di comando e di controllo» di Hamas. Intanto, la Difesa civile di Gaza riferisce che almeno 170 persone sono morte a Khan Yunis dall'inizio dell'assalto israeliano.

14:30
14:30
«Raid di Israele su un complesso scolastico a Deir Al-Balah»

Fonti di Gaza, riprese dai medica israeliani, hanno riferito di un raid delle Forze di difesa israeliane (Idf) su un complesso scolastico, che ospitava sfollati, nella città di Deir al-Balah nella parte centrale della Striscia.

11:28
11:28
Rilevato nella Striscia di Gaza il virus della polio

Il virus della poliomelite è stato rilevato nella Striscia di Gaza nelle acque reflue dopo nove mesi ininterrotti di guerra e di crisi umanitaria: una potenziale emergenza che si sovrappone, fra le altre cose, a diarrea, malattie respiratorie ed epatite A, a fronte di malnutrizione, fame, di un accesso limitato ad acqua pulita e dell'incapacità delle strutture sanitarie di funzionare.

A denunciarlo è il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, che in una lettera al quotidiano The Guardian annuncia l'invio a Gaza di oltre un milione di vaccini anti-polio e chiede un immediato cessate il fuoco e una ripresa consistente degli aiuti umanitari per poterli somministrare.

«Dall'inizio di maggio quasi un milione di persone è stato spostato da Rafah a Khan Yunis e Deir al-Balah, dove è stata rilevata la presenza del virus della polio», si legge in un passaggio della lettera. «E se finora non ci sono stati casi conclamati di poliomelite, se non si interviene immediatamente sarà solo questione di tempo prima che la malattia raggiunga migliaia di bambini rimasti senza protezione. I bambini sotto i cinque anni sono a rischio, e ancora di più quelli sotto i due anni, perché molti di loro potrebbero non essere stati vaccinati durante i nove mesi di guerra».

«L'Organizzazione mondiale della Sanità sta quindi inviando a Gaza oltre un milione di vaccini che saranno somministrati nelle prossime settimane per evitare che i bambini vengano infettati. Tuttavia, senza un immediato cessate il fuoco e una consistente accelerazione dell'assistenza umanitaria, che includa una campagna vaccinale mirata ai bambini piccoli, la gente continuerà a morire per malattie che si possono prevenire e da ferite che si possono curare», scrive Tedros.

10:55
10:55
L'esercito chiede ai residenti di Khan Yunis sud di evacuare

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti delle zone sud di Khan Yunis di evacuare «temporaneamente» verso la zona umanitaria di Mawasi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare motivando la richiesta «con la significativa attività terroristica» nell'area e «il lancio di razzi verso Israele dalla zona sud di Khan Yunis».

«Restare in questa area - ha sottolineato il portavoce - è diventato pericoloso». «In base a informazioni di intelligence - ha proseguito la stessa fonte - Hamas ha collocato infrastrutture terroristiche nell'area che è stata indicata come umanitaria e l'esercito è costretto ad operare contro le organizzazioni terroristiche». L'Idf aveva già chiesto nei giorni scorsi ai residenti dei quartieri est della città di evacuare verso Mawasi per gli stessi motivi.

10:55
10:55
Canada, Australia e Nuova Zelanda chiedono un cessate il fuoco

Il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda hanno chiesto a Israele e Hamas un cessate il fuoco immediato a Gaza in una dichiarazione congiunta dei primi ministri dei tre paesi pubblicata sul sito del governo canadese.

«La situazione a Gaza è catastrofica. La sofferenza umana è inaccettabile. Non può continuare», si legge nella dichiarazione. «Rimaniamo inequivocabili nella nostra condanna di Hamas per le atrocità del 7 ottobre e per gli atti di terrorismo in corso. Hamas deve deporre le armi e rilasciare tutti gli ostaggi. Non vediamo alcun ruolo per Hamas nel futuro governo di Gaza».

«Israele deve ascoltare le preoccupazioni della comunità internazionale. La protezione dei civili è fondamentale ed è un requisito del diritto umanitario internazionale. Non si può far pagare ai civili palestinesi il prezzo della sconfitta di Hamas. Deve finire», prosegue il messaggio. «È necessario un immediato cessate il fuoco. I civili devono essere protetti e per affrontare la situazione umanitaria è necessario un aumento sostenuto del flusso di assistenza in tutta Gaza».

Ottawa, Canberra e Wellington si dicono «seriamente preoccupati per la prospettiva di un'ulteriore escalation nella regione» e sottolineano che «l'escalation delle ostilità non fa altro che rendere più urgente il cessate il fuoco a Gaza».

«Sosteniamo pienamente l'accordo globale di cessate il fuoco, delineato dal presidente Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Chiediamo alle parti in conflitto di accettare l'accordo. Qualsiasi ritardo porterà solo alla perdita di più vite umane», osservano Justin Trudeau, Anthony Albanese e Christopher Luxon.

08:00
08:00
Il punto alle 8.00

Il team negoziale israeliano è preoccupato che le condizioni aggiuntive recentemente aggiunte dal primo ministro Benjamin Netanyahu all'attuale bozza di accordo sul cessate il fuoco e sugli ostaggi siano «destinate a causare una crisi». Lo affermano l'emittente Kan e il sito di notizie Ynet citando fonti ben informate. «Lui pensa che se indurisce le posizioni di Hamas le spezzerà, ma sta facendo una scommessa pericolosa sulle vite degli ostaggi. Non c'è più tempo», hanno detto le fonti.

Intanto l'Egitto ha confermato la sua partecipazione all'incontro di Roma previsto domenica, 28 luglio, tra il direttore della Cia, William Burns, e i funzionari di Israele e Qatar. Secondo quanto riportato da una fonte di alto livello ad «Al Qahera Tv», la delegazione del Cairo ribadirà «con fermezza» la sua posizione sul «completo ritiro di Israele dal valico di Rafah», al confine tra la Striscia di Gaza e la penisola del Sinai. La parte egiziana, prosegue la medesima fonte, sostiene «un cessate il fuoco immediato» e chiede «la garanzia dell'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza», nonché «un accordo che permetta la libera circolazione dei cittadini di Gaza».