Neuville: «Il pronostico? 2-1 per i padroni di casa»

Il 73% della rosa svizzera presente a EURO 2024 (19 su 26) ha un trascorso - passato, presente - calcistico in Germania: Yann Sommer, Granit Xhaka, Nico Elvedi, Breel Embolo, solo per citare alcuni dei 19 svizzero… «tedeschi». Con Oliver Neuville, classe 1973, vicecampione con la maglia della Germania agli Europei giocati in Svizzera-Austria nel 2008, dai trascorsi svizzeri (Gambarogno, Locarno, Servette, con cui ha vinto il campionato nella stagione 1993-1994), dal 2004 al Borussia Mönchengladbach - fino al 2010 come giocatore, oggi tra gli assistenti del trainer elvetico Gerardo Seoane - lanciamo la sfida di stasera tra la sua Germania e la «sua» Svizzera.
Sarà della partita Francoforte?
«No, mi trovo ad Ascona dove sto trascorrendo qualche giorno di vacanza. Con il Borussia Mönchengladbach riprenderemo ufficialmente gli allenamenti il 10 luglio. Guarderò la sfida alla televisione».
Come ha visto le prime due uscite della Germania?
«Contro la Scozia la partita è risultata facile, sin dall’inizio si sono però viste buone combinazioni. Contro l’Ungheria, che cercava il riscatto, la Germania in certi momenti ha un po’ ha sofferto, ma alla fine ha mostrato di essere una squadra con molte qualità».
Con lo sguardo del tecnico, quali sono le caratteristiche della squadra guidata da Julian Nagelsmann?
«Fa del possesso palla la sua prima ricerca. Toni Kroos funge da riferimento, soprattutto sulla fascia sinistra - Andrich sulla destra - e quando ha la palla tende a verticalizzare subito negli spazi in profondità per Wirtz, Musiala e Gündogan. Nello stesso tempo avanzano anche Mittelstädt sulla fascia sinistra e Kimmich su quella destra. Una squadra molto offensiva che cerca di occupare il più possibile gli ultimi 20 metri dalla porta».


Sulla Svizzera di Murat Yakin.
«Contro l’Ungheria la squadra rossocrociata mi ha veramente sorpreso, ha un po’ sofferto dopo il gol ungherese, ma in generale ha mostrato belle trame con palle verticali. Yakin ha operato scelte rivelatesi azzeccate, lasciando in panchina Elvedi e puntando in attacco su Duah, alla seconda partita in nazionale. La partita contro la Scozia non l’ho vista interamente, ci stava il pareggio? (Sì, pari giusto, ndr)».
Svizzera-Germania, per il primato nel gruppo, indipendentemente dagli ottavi di finale.
«Entrambe qualificate, la Svizzera quasi sicuramente, potranno giocare con una certa leggerezza. Poi arriveranno gli ottavi, partite a eliminazione diretta sempre insidiose. Chiunque sarà l’avversario (Italia, Croazia o una del gruppo C, ndr) saprà che affronterà due squadre che stanno facendo bene».
I giocatori delle due squadre si conoscono bene, e anche lei, nel Gladbach, ha visto passare elementi come Sommer, Xhaka, Zakaria, Embolo o attualmente Elvedi, dal 2015 con voi.
«Con Breel (Embolo) ci sentiamo ancora, sono contento per lui che si sia ripreso bene dall’infortunio. Yann Sommer? Oltre ad avere un carattere eccezionale, senza discussioni è uno dei migliori portieri in Europa. Naturalmente mi ha fatto molto piacere che sia rimasto al Borussia per otto anni, nello stesso tempo ero sorpreso che nessun grande club lo scegliesse. Al Bayern Monaco, poi, ritengo che non l’abbiano sostenuto come si dovrebbe fare normalmente con un portiere di quella qualità. Abbiamo poi visto all’Inter la stagione strepitosa che ha fatto».
Per Oliver Neuville la Svizzera può contare su tre giocatori essenziali.
«Granit Xhaka con la sua esperienza è stato la pedina più importante dell’incredibile stagione del Bayer Leverkusen. Egli è uno dei tre pilastri della Svizzera, unitamente a Yann Sommer in porta e al centrale Manuel Akanji. Davanti gli elvetici possono ora contare anche su Embolo, e conoscendolo, è un giocatore importante anche a livello di spogliatoio. Senza dimenticare Rodriguez, Schär, Zakaria, Vargas, Ndoye, giocatori molto dinamici. Mi è piaciuto, quando è entrato, anche Rieder, che ha un gran sinistro!».
Imitando l’armadillo Lancillotto del Walter Zoo di Gossau, quale allora il pronostico dell’ex attaccante e vicecampione europeo con la Mannschaft?
«Sarà una partita difficile per la Germania, ma dico 2-1 per la squadra di Nagelsmann».