Niente lista comune, a Bellinzona Verdi e MPS correranno separati
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È con «profondo rammarico» che il coordinamento del Movimento per il socialismo (MPS) prende atto del «no» dei Verdi alla proposta formulata dall’MPS negli scorsi giorni. Proposta che aveva lo scopo di riproporre l’esperienza del 2021 di una lista comune per le prossime elezioni a Bellinzona. Lo comunica lo stesso Movimento per il socialismo in una nota diffusa oggi.
«Come si ricorderà, quell'esperienza unitaria è stata estremamente positiva, conquistando circa il 10% dei voti, eleggendo un gruppo di 6 consiglieri/e comunali», scrive l'MPS, aggiungendo che il rammarico è amplificato da una comunicazione ricevuta dai Verdi, in cui il partito dava un giudizio molto positivo all'esperienza unitaria. Sottolineando, tra le cose, che la lista comune era riuscita ad ottenere «risultati sicuramente superiori a quelli che le due forze politiche avrebbero ottenuto separatamente». Un giudizio che, infatti, era condiviso anche dal Movimento per il socialismo, e che aveva contribuito nella scelta di riproporre la lista unitaria.
«Da quanto abbiamo potuto comprendere i Verdi di Bellinzona sono stati spinti a questa decisione, cioè presentarsi da soli, da esigenze interne al loro movimento. Naturalmente rispettiamo le scelte di ognuno, pur dispiaciuti che si ponga fine ad una esperienza unitaria importante e positiva. L’MPS ha pertanto deciso di avviare i lavori in vista della presentazione di una propria lista sia per il Municipio che per il Consiglio Comunale», si legge ancora nella comunicazione.