Il caso

Niente più commenti sotto al blog, MeteoSvizzera: «Toni sempre più negativi»

La decisione è legata principalmente alla degenerazione dei toni tra gli utenti, ma anche a misure di risparmio – Luca Nisi: «Ringraziamo chi partecipava attivamente e costruttivamente alla discussione»
Jenny Covelli
18.11.2024 19:15

MeteoSvizzera eliminerà l'opzione dei commenti agli articoli del blog a partire dal 30 novembre 2024. L'Ufficio federale di meteorologia e climatologia lo ha annunciato oggi: «Questa misura è dovuta al tono sempre più negativo dei commenti e a misure di risparmio. Ringraziamo tutti per la vivacità dei commenti e delle discussioni e continueremo a essere disponibili sui social media».

Cancellato il 26,7% dei commenti in due anni

Il blog di MeteoSvizzera è il più importante canale di comunicazione dell'ufficio federale. Ogni giorno la popolazione viene informata sulla situazione meteorologica attuale, sui fenomeni atmosferici, sulle allerte, sui cambiamenti climatici. Sono presenti pure approfondimenti sul «dietro le quinte». Dal 2014, ovvero da dieci anni, le persone interessate possono inserire commenti in tutti gli articoli del blog in francese, italiano e tedesco, moderati da MeteoSvizzera. Negli ultimi due anni, gli articoli del blog sono stati commentati oltre 30.000 volte (comprese le risposte dei blogger a domande specifiche). Dei commenti ricevuti, ne sono stati cancellati circa 8.000 (il 26,7%) poiché non conformi alla netiquette.

© MeteoSvizzera
© MeteoSvizzera

«Una decisione drastica e negativa»

Secondo uno studio condotto dall'Università di Scienze Applicate di Zurigo (HWZ) per conto di MeteoSvizzera nella primavera del 2024, solo il 15% circa dei lettori ha inviato un commento sul blog. Una possibilità che, quindi, in pochi sfruttavano. «Eliminare l'opzione dei commenti è considerata comunque una decisione drastica e negativa», spiega Luca Nisi, meteorologo e sostituto responsabile divisione Centro Previsioni Sud. Nella Svizzera italiana, a turno tutti i previsori e assistenti se ne occupavano. «Chi svolgeva il turno di divulgazione e contatto con gli utenti aveva anche il compito di gestire i commenti».

Discussioni spesso non obiettive

Purtroppo, nell'ultimo periodo il tono dei commenti è diventato più aggressivo e negativo. Venivano utilizzati sempre più spesso per diffondere teorie cospirative, odio e intolleranza, oppure i commenti non erano più attinenti agli argomenti del blog in questione. «I toni si alzavano, non tanto nei confronti di MeteoSvizzera, ma tra gli utenti», spiega ancora Luca Nisi. «Un problema che riguarda tutti i social in generale. In Svizzera interna sono stati registrati anche attacchi personali ai dipendenti o al Governo federale». Una situazione che ha reso sempre più difficile offrire un forum «concreto, utile e arricchente per tutti».

A livello internazionale, non c'è nessun altro servizio meteorologico che offre alla popolazione la possibilità di commentare. «Ma per noi, anche come piccola comunità della Svizzera italiana, chiudere i commenti rappresenta la perdita di una finestra con gli utenti», aggiunge il meteorologo. «Continueremo a rispondere alle domande più ricorrenti, e siamo attivi e disponibili ogni giorno sui nostri account XInstagram e LinkedIn. Non taglieremo i ponti».

Misure di risparmio

Elaborare, attivare e rispondere ai commenti del blog richiede, come detto, molto tempo. Come tutti gli altri uffici federali, anche MeteoSvizzera è interessata da tagli trasversali e dovrà attuare gli obiettivi di risparmio della Confederazione nei prossimi anni. Le risorse di MeteoSvizzera saranno quindi ridotte. «Quando bisogna diminuire le prestazioni, si interviene sulle cose più deboli», precisa Nisi. «Il nostro obiettivo è fornire previsioni meteo, ma anche allertare sui pericoli imminenti. La gestione dei contatti con l'esterno non è uno dei compiti principali. Continueremo a farlo, anche se non ci sarà più la possibilità di commentare sotto ai blog».

«Grazie» a chi c'è stato

Purtroppo, quello della degenerazione dei toni, nelle interazioni sui social, è un argomento diffuso. E il fatto che non fosse necessario «loggarsi» ha forse permesso tale degenerazione. «C'è meno tolleranza per l'opinione altrui», conclude Luca Nisi. «C'è da dire che tanti commenti erano rispettosi. Altri, più elaborati, toccavano temi interessanti, portando anche noi meteorologi ad analizzare e approfondire alcuni dettagli. Come ha detto Marco Gaia, responsabile previsioni e consulenze di MeteoSvizzera, per il momento è "un arrivederci". Troveremo magari in un futuro un'altra forma. Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno mostrato interesse, scritto commenti preziosi e partecipato attivamente e costruttivamente alla discussione negli ultimi anni».

Le previsioni della settimana

MeteoSvizzera ha emesso un'allerta per forti precipitazioni, vento e nevicate a nord delle Alpi. Una situazione che si ripercuoterà in Ticino con una settimana meteorologicamente «più dinamica» rispetto a quelle precedenti. «Il grosso delle precipitazioni non toccherà il sud delle Alpi», spiega Luca Nisi. «Se a nord sarà inverno pieno, qui da noi sarà dominante il vento. L'effetto favonico agirà su aria molto fredda e, mercoledì, la temperatura massima prevista è di 12 gradi. Nella giornata di giovedì potrebbe verificarsi una breve fase di precipitazioni. Il limite delle nevicate si abbasserà e non è escluso che sia possibile vedere qualche fiocco di neve. Ma di certo, non ci saranno nevicate abbondanti».

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