No, WhatsApp non sta per introdurre una «terza spunta»
Ci risiamo. Una volta all'anno, o giù di lì, la ricerca «terza spunta blu whatsapp» comincia a spopolare su Google Italia, e il web si riempie di articoli che descrivono la «grandissima novità». Chi ne parla, lo fa citando l'arrivo, «a breve», di una «terza spunta» sull'app di messaggistica istantanea, la quale «servirà per far sapere all'utente se qualcuno avrà fatto degli screenshot alle conversazioni». Be', siamo in quel momento dell'anno. Dati di Google Trends alla mano, la combinazione di parole è fra le più cercate delle ultime ore nella vicina Penisola. Come sempre, anche in questo caso una serie di pagine web si è data da fare per diffondere la notizia che, basta un rapido controllo sul portale ufficiale dell'app e sui siti di tecnologia specializzati, non ha alcun fondamento.
La bufala
Come detto, la bufala, perché di bufala si tratta, è già emersa, tale e quale, a più riprese negli ultimi anni. E più volte sbugiardata, già prima del 2020. La notizia falsa si basa sul fatto che WhatsApp, come è risaputo, funziona con un sistema di spunte (definite "check mark" sul sito ufficiale dell'app) che aiutano l'utente a capire lo status del messaggio: una spunta di colore grigio indica che il messaggio è partito. Due grigie quando è stato consegnato. Due blu quando è stato letto. La fake news, quindi, parla di una terza spunta blu che dovrebbe andare ad ampliare il sistema, fornendo appunto un indizio di quando una conversazione è stata "fotografata" e conservata. Ma nessuno degli articoli che ne parlano è in grado di citare una fonte (al massimo, si parla di «indiscrezioni», di chi?) e per quanto alcuni siti si siano lanciati in fantasiosi racconti (c'è chi descrive la fantomatica terza spunta come una «funzione in fase di test, disponibile solo a chi possiede la versione Beta dell'app»), la verità è che WhatsApp non ha mai dato indicazioni di voler lavorare a un simile progetto. La bufala sembra essersi diffusa principalmente sui siti di lingua italiana: una ricerca delle stesse parole chiave in inglese, ad esempio, non fornisce alcun risultato riconducibile alla (finta) novità.
Blocco screenshot
A tema "screenshot" un cambiamento vero è stato annunciato un anno fa, circa, quando WhatsApp ha fatto sapere di voler impedire la cattura delle foto profilo degli utenti. Una spiegazione, in tal senso, è disponibile sul sito dell'app: «Per contribuire a proteggere la privacy delle persone, WhatsApp impedisce agli utenti di acquisire gli screenshot delle immagini del profilo. Ciò significa che non puoi acquisire uno screenshot dell'immagine del profilo di un'altra persona e, allo stesso modo, gli altri non possono farlo con la tua su alcuni dispositivi mobili. Il blocco dello screenshot è applicato sulle versioni supportate per Android e iOS. Ciò significa che solo gli utenti di questi dispositivi non possono acquisire screenshot. Questa funzione non può essere disattivata».
In effetti, basta andare sulla foto profilo di qualsiasi utente per mettere alla prova il blocco: WhatsApp impedirà l'acquisizione della foto profilo con il messaggio «L'applicazione non permette di acquisire schermate».