"Noi Pirati? Come i nazisti"

Altra gaffe per un rappresentante del giovane partito - In Germania è bufera
Red. Online
24.04.2012 08:20

BERLINO - Il partito dei Pirati? Sta crescendo in fretta, proprio come il Partito nazista negli anni '30: un'altra gaffe «storica» rischia di auto-affondare il giovane galeone dei Pirati tedeschi, che nei sondaggi più recenti era volato fino al 13% delle preferenze (vd suggeriti), oltre i Verdi.

Auto-affondare, perché il paragone improprio - specialmente in Germania, dove ha sollevato una bufera di commenti indignati - non viene dalla bocca di un detrattore invidioso, ma è farina del sacco di Martin Delius, inesperto segretario per gli affari parlamentari degli stessi arancioni (dal colore del simbolo) eletti nel senato della città-Stato di Berlino.

«L'ascesa del partito è veloce come quella del NSPD (il partito nazista, ndr) fra il 1928 e il 1933», ha detto Delius intervistato da Der Spiegel, che dedica la copertina al fenomeno controverso dei Pirati, forti nel consenso pur non avendo un programma definito e un personale politico «navigato». Due carenze che iniziano a farsi sentire, come le gaffes sul tema del nazismo, sempre più frequenti.

Delius - che ha prontamente chiesto scusa - non è infatti l'unico pirata a essere scivolato sul fango lasciato in Germania dalla dittatura nazista. Prima di lui erano finiti nel mirino il presidente del partito a Berlino, Hartmut Semken, che si era opposto all'espulsione di iscritti manifestamente di estrema destra. Ma anche in altre regioni si sta decidendo dell'allontanamento di membri o candidati di cui si sono scoperte simpatie scomode per un partito ideologicamente distante dalla cultura e dalle parole d'ordine del neonazismo.