Argentina

«Non furono 30 mila», lo spot shock di Milei sul golpe del 1976

Il video è stato trasmesso oggi sul web in concomitanza con le commemorazioni della Giornata della memoria e della verità, che ricordano le vittime della dittatura
© KEYSTONE (EPA/Juan Ignacio Roncoroni)
Ats
24.03.2024 20:39

«Non furono 30 mila»: è shock, in Argentina, per uno spot di 12 minuti con cui il governo del presidente ultraliberista Javier Milei, espone «la sua visione» del colpo di stato civico-militare del 24 marzo 1976, nell'apparente tentativo di riscrivere la storia, negando anche la cifra di 30 mila desaparecidos.

Il video è stato trasmesso oggi sul web in concomitanza con le commemorazioni della Giornata della memoria e della verità, che ricordano le vittime della dittatura. Una vera e propria provocazione per le organizzazioni dei diritti umani che, insieme a sindacati, movimenti sociali e partiti politici, come di consueto hanno sfilato in migliaia da diversi punti di Buenos Aires fino a Plaza de Mayo.

Il controverso filmato si intitola «Giornata della memoria per la verità e la giustizia», e aggiunge la parola «Completo», per sottolineare la posizione dell'attuale esecutivo riguardo alla repressione e alla lotta armata negli anni precedenti il golpe.

L'apertura è affidata allo scrittore, ex giornalista e politico argentino Juan Bautista «Tata» Yofre, che fu segretario dell'intelligence alla fine degli anni '90. Partecipano alle riprese anche l'ex guerrigliero Luis Labraña e María Fernanda Viola, figlia del capitano Viola, ucciso in un'imboscata dei guerriglieri dell'Erp (Esercito rivoluzionario del popolo) a Tucumán.

«Per liquidare le nazioni, la prima cosa da fare è togliere loro la memoria», inizia il messaggio diffuso sui social e sui canali ufficiali della Presidenza della Repubblica. «Quei 30'000 sono serviti a cercare la verità, hanno aiutato la realtà? No. Hanno rafforzato l'odio e cominciato anche a oscurare la vera storia», racconta poi in un altro spezzone Labraña, sostenendo di essere stato lui a «inventare» la cifra delle 30'000 persone scomparse.

Prima della diffusione dello spot sull'account ufficiale della Casa Rosada, la vicepresidente Victoria Villaruel, figlia di un ex generale, ha postato un messaggio con l'hashtag #NoFueron30000 (Non furono 30'000), in cui ha nuovamente smentito il numero delle persone scomparse ed ha invocato risarcimenti anche «per le vittime del terrorismo». Nel video trasmesso da Villaruel, e destinato a scatenare ulteriori polemiche, si racconta la storia di Juan, un bambino di 3 anni che «il 6 dicembre 1977 fu assassinato in un attacco terroristico a Montoneros», come dettagliato da una scritta con lettere bianche su sfondo nero.