Prato Sornico

«Non molliamo, la pista di ghiaccio deve rinascere»

Per Stefano Zoppi, presidente della Società pattinaggio Lavizzara, si tratta di sapere se l'impianto sportivo potrà ancora sorgere lì dove è stato devastato dall'alluvione
© CdT/Gabriele Putzu
Spartaco De Bernardi
05.07.2024 06:00

Ricostruire. È la parola d’ordine di autorità e popolazione dell’Alta Vallemaggia toccata duramente dalla devastante alluvione della notte tra sabato e domenica scorsi. La priorità va ora alle opere di ripristino, alla ricerca dei dispersi e al cordoglio per le vittime. Ma poi per la Lavizzara e per la Bavona verrà il tempo di ricominciare. Quasi da zero, nelle zone più toccate dalla furia degli elementi. La volontà è quella di rialzare la testa. Con l’aiuto di tutti. Abitazioni ed infrastrutture distrutte saranno, nel limite del possibile ricostruite. Anche il Centro sportivo di Prato Sornico, spazzato via dal fiume in piena. «Evidentemente adesso gli sforzi sono concentrati sul ripristino di una certa normalità per quanto attiene alla viabilità, all’erogazione di acqua potabile, di energia e elettrica», premette Stefano Zoppi, presidente della Società pattinaggio Lavizzara cui compete la gestione della pista di pattinaggio, del ristorante-buvette e degli alloggi che formano il Centro sportivo di proprietà del Comune. Mercoledì sera, insieme ai suoi colleghi di comitato, ha fatto il punto della situazione.

«Tutto cancellato»

«Anche noi, come tutti gli abitanti della Lavizzara e della Bavona, non molliamo», sottolinea Zoppi, il quale rammenta che «proprio la scorsa settimana abbiamo tenuto la nostra assemblea durante la quale abbiamo riferito della scorsa stagione, che è stata più che positiva. Avevamo anche provveduto a pianificare quella che avrebbe dovuto iniziare a fine estate e che si annunciava con buone prospettive. Ora è tutto cancellato. Ma, ribadisco, noi non molliamo». Il primo obiettivo della Società pattinaggio Lavizzara è quello di garantire l’attività del settore giovanile dei tre club di disco su ghiaccio della Vallemaggia, della Valle Verzasca e di Ascona raggruppati sotto la denominazione di Hockey Club Rivers. Lo stesso dicasi per l’attività del locale club di pattinaggio. «Vogliamo in tutti i modi salvaguardare quella che è la base della nostra società». Ed in questo senso è già stato assicurato il sostegno da parte degli altri club di disco su ghiaccio.

Solidarietà da tutta la Svizzera

«Abbiamo ricevuto attestati di solidarietà da parte degli altri club ticinesi, ma anche dal resto della Svizzera. Ci ha scritto pure la Federazione nazionale di hockey su ghiaccio confermandoci la propria disponibilità ad aiutarci», racconta a tal proposito Edoardo Conceprio, presidente dell’Hockey Club Rivers. Non solo sostegno, ma anche aiuto concreto. In particolare da parte dell’HC Ambrì-Piotta. «Il grosso della nostra attività tra metà agosto e metà ottobre - prosegue Conceprio - lo sposteremo alla pista di Biasca. Avremo inoltre la possibilità di trovare anche spazio alla Gottardo Arena e stiamo valutando anche l’apertura anticipata della pista di Sonogno, in Val Verzasca». Apertura anticipata che ad Ascona non è possibile per le temperature elevate, ma soprattutto per il fatto che è in piena attività il cantiere per la copertura della pista Siberia. Si tratterà inoltre di valutare se e dove svolgere i campi estivi delle varie squadre giovanili che erano previsti proprio a Prato Sornico.

Un grande punto interrogativo

Malgrado la devastazione si guarda avanti. «Si tratta di capire, insieme al Comune e agli specialisti come ricostruire la pista di pattinaggio. Il grande punto interrogativo è se si potrà ancora edificarla lì dove il fiume l’ha devastata», riprende Zoppi. «La nostra ferma volontà, ribadisco, è quella di ridare alla Lavizzara il suo Centro sportivo e in particolare la sua pista del ghiaccio. E faremo tutto quanto possibile affinché questa volontà si trasformi in atti concreti». Anche su questo fronte si sono già avuti dei contatti con diversi club di disco su ghiaccio e con la Federazione svizzera di hockey. «Senza volerci sovrapporre a quanto sta già facendo il Comune in vista della ricostruzione di tutto quanto distrutto, intendiamo costituire un gruppo di sostegno che si occupi della raccolta dei fondi necessari alla riedificazione della pista di pattinaggio. E questo non solo per quanto attiene all’offerta sportiva, ma anche tenuto conto che il centro sportivo è un punto d’incontro e di aggregazione per gran parte della popolazione della Lavizzara.