Locarno

«Non volevo dargli una lezione, ma solo farlo smettere»

Iniziato il processo ai quattro giovani protagonisti del pestaggio di un richiedente l'asilo dello Sri Lanka avvenuto la notte dell'8 ottobre 2022 – Chiesti 4 anni e 6 mesi per i due accusati di tentato omicidio intenzionale
La zona teatro dei fatti rievocati in aula penale. ©Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
17.04.2023 12:31

(Aggiornato alle 18.00) «Mi sono sentito il suo bersaglio fin dall’inizio. Quando mi ha minacciato con il coltello mi sono lasciato andare e l’ho colpito con pugni e calci. Ho commesso un errore, ma è stato un agire d’impulso dettato dalla paura e dalla rabbia. Non volevo dargli una lezione. Il mio intento era solo quello di fare cessare l’attacco che stavo subendo da parte sua». Così si è giustificato il 30.enne di nazionalità italiana residente nel Locarnese da questa mattina a processo di fronte alla Corte delle Assise criminali di Locarno, riunita a Lugano sotto la presidenza del giudice Amos Pagnamenta, per il pestaggio ai danni di un richiedente l’asilo dello Sri Lanka avvenuto la notte dell’8 ottobre 2022 nella Rotonda di piazza Castello. Il giovane, in carcere dall’arresto avvenuto una settimana dopo i fatti, è accusato, in via principale, di tentato omicidio intenzionale per dolo eventuale. Dello stesso reato è accusato anche un 23.enne della vicina penisola, pure lui attualmente in carcerazione di sicurezza, che ha partecipato al pestaggio insieme al fratello gemello e ad un 28.enne del Locarnese. Per questi ultimi due, presentatasi in aula penale a piede libero, l’imputazione formulata dal procuratore pubblico Pablo Fäh è quella di tentate lesioni gravi, in subordine semplici. Il dibattimento è proseguito nel pomeriggio con l’interrogatorio dei quattro giovani patrocinati dagli avvocati Giuseppe Gianella, Pascal Cattaneo, Chiara Donati e Felice Dafond, i cui interventi sono previsti martedì.

Fäh ha chiesto 4 anni e 6 mesi per i due accusati di tentato omicidio intenzionale, oltre all'espulsione dalla Svizzera per un periodo di 8 anni. Più tenui le pene richieste per gli altri due ragazzi: 2 anni eventualmente sospesi e 9 mesi sospesi.