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Notte di attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza e sul Libano

Nella Striscia ad essere presi di mira sono stati il campo di Jabalia e la città di Bani Suheila – In Libano sono invece state colpite l'area di Baalbek e la valle della Beqaa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Notte di attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza e sul Libano
Red. Online
15.10.2024 06:00
12:26
12:26
Hamas: «Paramedici uccisi dalle bombe d'Israele sulle ambulanze»

«Alcuni paramedici sono stati uccisi da un bombardamento israeliano che ha preso di mira le ambulanze mentre evacuavano i feriti nell'area di Mawasi, a nord-ovest della città di Rafah, e nel nord della Striscia di Gaza»: lo scrive su Telegram il ministero della Sanità di Hamas.

12:21
12:21
L'ONU chiede un'indagine indipendente sul raid di Israele nel nord del Libano

Le Nazioni Unite hanno chiesto un'indagine «rapida, indipendente e approfondita» sull'attacco israeliano che ieri ha ucciso 22 persone nel nord del Libano: lo ha dichiarato un portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. L'attacco nel villaggio cristiano di Aïto ha ucciso 22 persone, tra cui 12 donne e due bambini, quando è stato bombardato un edificio di quattro piani.

12:19
12:19
«Per il Libano sono necessari maggiori finanziamenti»

Unicef e Wfp chiedono maggiori finanziamenti per far fronte ai «crescenti» bisogni in Libano, dove la guerra tra Israele e Hezbollah ha causato centinaia di migliaia di sfollati.

«Ci stiamo preparando alla realtà che i bisogni stanno aumentando», hanno dichiarato il vice direttore esecutivo dell'Unicef Ted Chaiban e il vice direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale Carl Skau in una dichiarazione congiunta, aggiungendo: 'Abbiamo bisogno di ulteriori finanziamenti, senza condizioni'.

12:00
12:00
Folla a Teheran per il funerale del generale ucciso a Beirut

Una folla immensa si è radunata a Teheran per il funerale di Abbas Nilforoushan, comandante delle operazioni del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran ucciso insieme all'ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah durante gli attacchi israeliani in Libano del 27 settembre. Lo riporta la Bbc.

Ieri in Iraq si sono svolte due distinte cerimonie funebri prima che la salma venisse restituita all'Iran. Anche il comandante dei Pasdaran Esmail Qaani ha partecipato alla cerimonia, come mostrato dalla televisione di Stato iraniana, mettendo fine alle speculazioni sul fatto che fosse stato ucciso o fosse in prigione.

Nilforoushan sarà sepolto nella sua città natale di Isfahan.

11:59
11:59
Israele: attacco in autostrada

In un attacco in autostrada nel centro di Israele, nel quale un uomo ha sparato all'impazzata da un'auto allo svincolo della Route 4, sono state ferite cinque persone di cui una è morta. Secondo le prime informazioni l'aggressore è un terrorista ucciso dalle forze di sicurezza sul posto.

Lo riferiscono i telegiornali israeliani. La polizia sta cercando un altro terrorista che probabilmente era con quello ucciso.

11:27
11:27
«Il fallito attentato del 18 agosto a Tel Aviv è stato gestito da Hamas in Turchia»

Lo Shin Bet (sicurezza interna) e la polizia israeliana hanno annunciato che il fallito attentato suicida a Tel Aviv del 18 agosto, era stato pianificato dal quartier generale di Hamas in Turchia.

Le autorità affermano che terroristi a Nablus, in Cisgiordania, erano in contatto con Abada Bilal, un alto funzionario di Hamas in Turchia che ha gestito il piano per l'attentato: «I risultati di questa indagine indicano chiaramente l'istituzione del quartier generale di Hamas in Turchia e i loro estesi sforzi all'estero per compiere attentati in Israele», affermano gli investigatori e l'intelligence.

10:59
10:59
Gallant: «I negoziati sono bloccati»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, incontrando le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza, ha detto che i negoziati sono bloccati e che Hamas sta inasprendo la sua posizione. Lo riporta Haaretz.

Secondo Gallant, Hamas sta probabilmente aspettando gli sviluppi negli scontri con l'Iran e Hezbollah e al momento non vuole andare avanti nei negoziati perché, ha detto, «non ha nulla da perdere». Il ministro ha detto che la comunicazione con Hamas e Sinwar è lenta e che il gruppo insiste sulla proposta fatta dal presidente Usa Biden di inizio luglio. Secondo Gallant, non c'è quasi nessun coinvolgimento americano nei negoziati.

10:37
10:37
Ministero della Sanità di Hamas: «I morti a Gaza sono 42.344»

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 42.344, di cui 55 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 99.013, secondo la stessa fonte.

10:35
10:35
Il Nicaragua ritira il suo ambasciatore in Israele

Il Nicaragua ha ordinato il ritiro del suo ambasciatore in Israele dopo la rottura delle relazioni diplomatiche con Tel Aviv. Una pubblicazione sulla Gaceta, il giornale ufficiale del Paese centroamericano, ha annunciato la decisione di riportare in patria l'ambasciatore in Israele Oscar Obidio Cubas Castro. Il diplomatico era in carica da cinque anni.

Venerdì scorso, l'Assemblea nazionale a Managua aveva sollecitato la rottura al presidente Daniel Ortega.

«Di fronte a queste azioni criminali e crudeli del governo di Israele contro il popolo palestinese, l'Assemblea nazionale del Nicaragua chiede rispettosamente al governo di riconciliazione e di unità nazionale di considerare la rottura delle relazioni diplomatiche contro il governo genocida e sionista di Benjamin Netanyahu,» si legge nella dichiarazione dell'Assemblea. Ore dopo, la portavoce dell'esecutivo Rosario Murillo ha confermato la decisione.

«Il nostro presidente ha incaricato il ministero degli Esteri di accogliere questa richiesta del parlamento nazionale e di procedere alla rottura delle relazioni diplomatiche con il governo fascista e genocida di Israele», ha detto Murillo.

10:15
10:15
Unicef: «Ieri uccisi 15 bimbi a Gaza, basta a questa vergognosa violenza»

«Ieri i nostri schermi sono stati ancora una volta pieni di notizie terribili di bambini uccisi, bruciati, e famiglie che venivano fuori da tende bombardate a Gaza. Questo dovrebbe scioccare il mondo fino al midollo. Gli attacchi ai rifugi di Deir-al-Balah e all'ospedale di Al-Aqsa, in cui secondo le notizie sono morti 15 bambini, dimostrano ancora una volta che non c'è un luogo sicuro a Gaza. Questa vergognosa violenza contro i bambini deve finire ora». Lo scrive l'Unicef sul suo profilo X.

10:05
10:05
Unicef: «Oltre 400.000 bambini sfollati in Libano»

Più di 400.000 bambini in Libano sono stati sfollati nelle ultime tre settimane. Lo ha affermato un alto funzionario dell'Unicef, ripreso da Haaretz, mettendo in guardia contro una «generazione perduta» nel piccolo paese alle prese con molteplici crisi e ora nel mezzo della guerra.

10:04
10:04
«45 vittime nei raid di Israele di oggi su Gaza»

Il bilancio delle vittime odierne degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 45, riferiscono ad Al Jazeera fonti mediche palestinesi. Tra le vittime ci sono almeno 14 persone uccise in due raid aerei israeliani nel quartiere di Bani Suheila, a est di Khan Younis, e nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

Inoltre, tre palestinesi sono morti e diversi sono rimasti feriti in seguito ad un attacco aereo nel quartiere Birkat Abu Rashid, a Jabalia, nel nord della Striscia. Ed è salito a 11 il bilancio dei morti in un altro attacco israeliano contro una casa nella zona di al-Faluja, sempre a Jabalia.

10:03
10:03
L'Iran condanna Israele per il raid contro un ospedale a Gaza

L'Iran ha condannato l'attacco di Israele contro un centro di comando di Hamas nell'ospedale Shuhada al-Aqsa nella Striscia di Gaza, raid che ha causato un incendio in un accampamento di tende di sfollati, provocando la morte di almeno 4 persone e il ferimento di altri 40.

«Il massacro di palestinesi di lunedì mattina nel campo profughi di Jabalia, mentre persone affamate aspettavano cibo, è solo un'altra manifestazione della ferocia mostrata dal regime israeliano», ha affermato, in un messaggio su X, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, parlando di un «crimine di guerra» e contestando i Paesi che sostengono Israele, «che garantiscono l'impunità del regime, non sono altro che complici del crimine e devono essere ritenuti responsabili allo stesso modo».

10:01
10:01
Qatar: «Israele estende la sua aggressione alla Cisgiordania e al Libano»

L'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, ha dichiarato che Israele ha deliberatamente scelto di espandere quella che ha definito la sua «aggressione» per attuare progetti pianificati in anticipo in Cisgiordania e in Libano.

Israele lo ha fatto «perché vede che c'è spazio per farlo», ha detto Al Thani nel suo discorso annuale di apertura del Consiglio della Shura.

10:00
10:00
«Raid dell'Idf tra Libano e Siria, a 155 chilometri da Israele»

La tv libanese al Mayadeen, legata a Hezbollah, ha riferito di un attacco israeliano nella zona di Khosh al-Sayed Ali, al confine tra Siria e Libano, vicino a Baalbek, nella valle del Libano.

Secondo il report, il raid è stato effettuato sul lato libanese del confine, a una distanza di circa 155 chilometri da Israele.

09:59
09:59
«15 persone uccise tra cui bambini da raid israeliani»

I media palestinesi riferiscono che raid israeliani nel sud della Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 15 persone nella notte, tra cui sei bambini e due donne. L'informazione è stata riportata da funzionari di Hamas.

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano che stanno colpendo siti terroristici.

09:55
09:55
Iran: «Non abbiamo avuto alcun ruolo nei raid del 7 ottobre»

«La Repubblica islamica dell'Iran, in nessun modo, né parzialmente né totalmente, ha svolto alcun ruolo nella pianificazione, nel processo decisionale o nell'esecuzione dell'operazione del 7 ottobre» del 2023, dove Hamas ha attaccato Israele. Lo ha affermato la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite, parlando di una «operazione psicologica» per ingannare l'opinione pubblica ma aggiungendo che «l'assistenza dell'Iran al Fronte di resistenza - ovvero le milizie filo iraniane in Yemen, Libano, Siria e Iraq - nel dargli la forza per affrontare l'occupazione e l'aggressione è una questione comunemente nota e un fatto ovvio».

Secondo la missione, «trascinare l'Iran o Hezbollah nell'operazione del 7 ottobre rappresenta una conclusione inventata e un cinico tentativo di fuorviare l'opinione pubblica, il tutto finalizzato a nascondere il grave fallimento dell'intelligence del regime israeliano in relazione ad Hamas», si legge in un messaggio su X. «Dopo essersi trasformati in strumenti per diffondere questa operazione psicologica, alcuni organi di informazione americani non si rendono conto che, così facendo, stanno già minando la credibilità delle valutazioni fatte dalle loro stesse istituzioni di intelligence e sicurezza, sollevate ai massimi livelli, incluso il presidente degli Stati Uniti», ha dichiarato la missione di Teheran presso l'Onu.

09:55
09:55
«L'attacco israeliano all'Iran prima delle elezioni USA»

Una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente USA Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu della scorsa settimana ha riferito al Washington Post che l'attacco di Israele all'Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall'Iran come un segno di debolezza.

09:54
09:54
Netanyahu: «La risposta all'Iran verrà effettuata in base agli interessi di Israele»

L'ufficio del primo ministro BenJamin Netanyahu ha affermato che la decisione sui piani di ritorsione contro l'Iran per l'attacco missilistico del primo ottobre sarà presa in base alle esigenze di Israele.

La dichiarazione, rilasciata nel cuore della notte, è una risposta al Washington Post secondo cui Netanyahu avrebbe detto al presidente Usa Joe Biden che Israele non avrebbe attaccato i siti petroliferi o nucleari iraniani. «Ascoltiamo i pensieri del governo americano, ma prenderemo le nostre decisioni finali in base alle esigenze di sicurezza nazionale di Israele», si legge nella dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro.

09:52
09:52
«Israele ha una carenza critica di missili intercettori»

Secondo il Financial Times (Ft), Israele sta affrontando una «carenza critica» di missili intercettori. Il quotidiano britannico cita fonti militari e funzionari.

Esperti e alti funzionari dell'industria militare hanno spiegato al Financial Times che Israele si trova ad affrontare un «serio problema di munizioni» mentre si prepara ad un attacco in Iran, che potrebbe innescare un'ulteriore escalation. Sarebbe questo il motivo per il quale gli Stati Uniti si stanno affrettando per contribuire a colmare le lacune, compreso lo spiegamento dell'avanzato sistema di difesa aerea Thaad che dovrebbe arrivare in Israele oggi, in quella che viene descritta come una corsa contro il tempo per rafforzare la difesa aerea dello Stato ebraico.

«Il problema delle munizioni in Israele è serio», ha spiegato una fonte a Ft, «se l'Iran risponde all'attacco israeliano, e anche Hezbollah si unisce, le difese aeree di Israele saranno messe a dura prova», ha detto, aggiungendo che anche le forniture provenienti dagli Stati Uniti non sono infinite. «Gli Usa non possono continuare a rifornire Ucraina e Israele allo stesso ritmo, stiamo arrivando a un punto di svolta».

Boaz Levy, amministratore delegato dell'industria aerospaziale che produce i missili intercettori «Hatz», ha dichiarato al giornale che opera su 3 turni per mantenere attive le linee di produzione: «Alcune delle nostre linee lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il nostro obiettivo è rispettare tutti i nostri impegni», ha detto Levy al quotidiano britannico, aggiungendo che il tempo necessario per produrre missili intercettori «non è questione di giorni». Anche se Israele non rivela l'entità delle sue scorte, ha aggiunto: « Non è un segreto che dobbiamo ricostituire le scorte».

Il quotidiano britannico ha spiegato che i sistemi di difesa aerea a tre livelli di Israele sono finora riusciti a intercettare la maggior parte degli droni e dei missili lanciati dall'Iran e dai suoi alleati contro il Paese. Il sistema Iron Dome ha intercettato i razzi a corto raggio e i droni lanciati da Hamas da Gaza, mentre il sistema David Sling intercetta i razzi più pesanti lanciati dal Libano, e il sistema Arrow ferma i missili balistici provenienti dall'Iran.

Mentre nell'attacco iraniano di aprile, secondo le forze di difesa israeliane (Idf), è stato raggiunto un tasso di intercettazione del 99% contro lo sbarramento, che comprendeva 170 droni, 30 missili da crociera e 120 missili balistici, Israele, è scritto, ha avuto meno successo nel respingere il secondo attacco, all'inizio del mese, che comprendeva oltre 180 missili balistici. Secondo fonti dell'intelligence che hanno riferito al giornale, quasi 35 missili hanno colpito la base aerea di Nabatim.

09:50
09:50
Iran: anche i leader delle forze Quds ai funerali del capo pasdaran

Il comandante supremo delle forze Quds iraniane, Esmail Qaani, partecipa questa mattina a Teheran ai funerali dell'alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Abbas Nilforoushan, ucciso in un attacco israeliano a Beirut il 27 settembre insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah: lo riporta l'Irna.

L'assenza di Qaani da eventi pubblici nelle ultime due settimane aveva sollevato speculazioni sulla sua morte o sul suo arresto da parte delle forze di sicurezza iraniane per sospetta cooperazione con Israele, affermazioni che sono state negate dalle autorità iraniane.

La televisione di Stato iraniana ha mostrato un filmato in cui si vede una persona che sembra essere Qaani mentre partecipa alla cerimonia commemorativa. Nel video lo si vede anche piangere, riportano i media israeliani.

Diversi report nei giorni scorsi hanno fornito una serie di speculazioni sulla sorte di Qaani che era scomparso dalla scena pubblica ed era stato assente anche al funerale di Nasrallah. Inizialmente era stato riferito che il generale, che ha preso il posto di Qassem Soleimani ucciso due anni fa dagli Usa, fosse morto in un attacco israeliano nella capitale libanese in cui sarebbe stato ucciso il successore di Nasrallah, Hashem Safieddine.

Successivamente, media arabi avevano riportato che Qaani, interrogato dalle guardie rivoluzionarie per il sospetto che il suo ufficio fosse stato infiltrato dal Mossad - o che lui stesso potesse essere passato dalla parte di Israele - aveva avuto un infarto.

All'inizio della scorsa settimana il New York Times aveva riferito della sua scomparsa riportando le affermazioni di un membro dei pasdaran a Beirut, secondo il quale il silenzio dei funzionari iraniani su Qaani stava provocando il panico tra i membri più giovani delle guardie rivoluzionarie.

09:48
09:48
Idf: «Ieri colpiti 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano»

L'Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri più di 200 «obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale e nelle profondità del Libano, comprese cellule terroristiche, postazioni missilistiche anticarro e lanciatori di missili terra-terra»: lo rendono noto le forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.

09:41
09:41
Netanyahu agli USA: «Colpiremo obiettivi militari in Iran»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto all'amministrazione Biden che colpirà infrastrutture militari in Iran piuttosto che siti nucleari o giacimenti di petrolio. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti.

Una di queste ha riferito che l'azione di Israele sarà calibrata per evitare la percezione di un'«interferenza politica nelle elezioni americane», segnalando che Netanyahu avrebbe capito che la portata della risposta di Israele ha il potenziale di ridisegnare la corsa alla Casa Bianca.

09:36
09:36
Consiglio ONU: «Forte preoccupazione per gli incidenti all'Unifil»

Il Consiglio di Sicurezza ha espresso «forti preoccupazioni» per gli incidenti di cui sono rimasti coinvolti caschi blu di Unifil nel Libano Meridionale.

«Sullo sfondo delle ostilità lungo la Linea Blu, i membri del Consiglio di Sicurezza esprimono forti preoccupazioni dopo che postazioni Unifil sono finite sotto tiro negli ultimi giorni», ha detto l'ambasciatrice svizzera alle Nazioni Unite Pascale Baeriswyl, presidente di turno del Consiglio.

Il Consiglio di Sicurezza era stato aggiornato per la seconda volta in pochi giorni sulla situazione nel Libano meridionale dal Sottosegretario al peacekeeping Jean Pierre Lacroix. Nella dichiarazione alla stampa la Baeriswyl non ha esplicitamente menzionato il ruolo delle forze di difesa di Israele negli incidenti in cui cinque caschi blu sono rimasti feriti e strutture Onu hanno subito danni.

All'unanimità i Quindici hanno tuttavia chiesto a «tutte le parti di rispettare la sicurezza e l'incolumità del personale Unifil e delle sue basi» ricordando che «i caschi blu Onu e le strutture dell'Onu non devono mai essere bersaglio di un attacco».

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

È stata una notte di attacchi israeliani quella appena trascorsa. Prese di mira l'area di Baalbek, vicino alla frontiera con la Siria, e la valle della Beqaa, nel nord-est. A riferirlo sono i media libanesi e l'agenzia di stampa pro-Hezbollah, al-Meyadeen. Secondo Mtv Lebanon, almeno 10 attacchi israeliani sono stati segnalati a Baalbek e nelle città circostanti a partire dall'una di notte. L'emittente pubblica filmati dalla città di Douris, a sud di Baalbek, che mostrano un edificio in fiamme. Diversi anche gli attacchi sulla Striscia di Gaza i quali avrebbero causato almeno 13 morti e diversi feriti. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, un attentato nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha colpito una casa dove sono morte quattro persone. L'attacco è avvenuto nei pressi della moschea Al Hindi, in una zona chiamata Al Faluga. I canali televisivi Al Manar e Al Mayadeen hanno riportato contemporaneamente la morte di nove persone in un bombardamento israeliano nella città di Bani Suheila, a est di Khan Yunis. Al Mayadeen ha anche fatto riferimento a un bombardamento su un isolato residenziale vicino a una moschea a Tal al-Hawa, a sud-ovest di Gaza, dove diverse persone sarebbero rimaste sotto le macerie.

Da parte sua Hezbollah ha lanciato razzi verso Israele affermando di aver preso di mira i soldati vicino al confine libanese. Al momento, secondo quanto riferito dal quotidiano Times of Israel, non ci sono state segnalazioni di feriti o danni dagli attacchi.

La risposta di Israele all'attacco missilistico dell'Iran terrà conto degli interessi israeliani, ma sarà anche calibrata in funzione del voto negli Usa. A riferirlo è una fonte non meglio precisata dell'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, citata dal quotidiano Times of Israel.

Intanto, 500 attivisti ebrei e gruppi alleati hanno organizzato un sit-in fuori dalla Borsa di New York per chiedere la fine del sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza. 206 dimostranti sono stati arrestati. «(Centinaia) di ebrei e amici stanno chiudendo la Borsa di New York per chiedere agli Stati Uniti di smettere di armare Israele e di trarre profitto dal genocidio» afferma Jewish Voice for Peace su X.